Ecco
l’ultimo capitolo....Grazie ancora a crazycotton del commento!!!
Baci
Tempe
PARTE
TERZA – VITA POST MORTEM
Tonks
strinse forte a sé il morbido fagotto rosa, prima di posarlo nella culla che
Molly le aveva regalato quando era nata Lilian, tre mesi prima.
Lilian
Lupin, frutto della sua unica notte di nozze, era tutto ciò che aveva dato a
Tonks la forza di continuare a vivere dopo la morte di Remus.
Era
già passato un anno dalla fine di quella maledetta guerra.
Avevano
vinto, Voldemort era stato ucciso insieme a buona parte dei suoi Mangiamorte ma
nessuno aveva gioito di quella vittoria, costata troppi sacrifici, troppe vite,
tra cui quella dell’unico uomo che lei avesse mai amato davvero.
Per
parecchio tempo aveva odiato Remus per essersene andato così.
Dopotutto,
lui quella notte le aveva fatto una promessa, le aveva detto che non l’avrebbe
lasciata, che non avrebbe permesso alla guerra di separarli.
Malgrado
si rendesse conto che non aveva di certo deciso lui di morire, la sua parte più
infantile la faceva sentire tradita.
Sopra
ogni cosa, però, Tonks si era sentita sola e la solitudine, per una come lei,
era, forse, il peggiore di tutti i mali.
Aveva
iniziato ad indebolirsi, era dimagrita vistosamente e i suoi capelli si erano
fissati in un tetro e funereo nero corvino. Per quanti sforzi facessero Molly e
i suoi ragazzi per tirarla un po’ su di morale, della vera Ninfadora Tonks non
era rimasto che un pallido riflesso.
E
poi, all’improvviso, tutto era cambiato.
Capita che poi
Quando non hai
voglia più di crederci
Ti cade
addosso un’emozione
Cresce
prepotente e senza regole
E d’un
tratto torni a vivere
(Pooh,
Cercando di te)
Era una delle ultime mattine che aveva trascorso alla Tana, preparandosi per il trasloco al numero dodici di Grimmauld Place.
Harry
aveva voluto a tutti costi cedere la casa a lei, dicendo che era quella che ne
aveva più bisogno. La giovane strega non avrebbe voluto vivere in un mosto che
per lei significava solo morte, un posto che tanto le ricordava Sirius e Remus,
ma non aveva un luogo dove andare e non poteva approfittare di Molly in eterno,
così si era vista costretta ad accettare.
Stava
chiudendo uno scatolone, quando era stata assalita da un violento giramento di
testa, seguito da nausea e da un ripetuto cambiamento di colore effettuato dai
suoi capelli.
Molly
aveva insistito perché chiamasse un dottore e questi, dopo un’accurata visita,
aveva dichiarato che la signora Lupin –o signorina Tonks? Il medico non aveva
idea di come sarebbe stato più appropriato chiamare la sua paziente-, per
quanto visibilmente deperita era in buone salute fisica ma avrebbe dovuto
riprendere a mangiare regolarmente, se non voleva che suo figlio nascesse con
gravi problemi di denutrizione. Il malore di quel giorno era una semplice
nausea mattutina, della quale soffre circa metà delle donne incinta al mondo.
Quando
il medico se n’era andato, una Tonks con i capelli nuovamente rosa si era
fiondata al collo della signora Weasley, piangendo di gioia.
“Ha
mantenuto la promessa, Molly, l’ha mantenuta davvero! Non posso credere di aver
dubitato di lui…non avrei dovuto farlo nemmeno per un istante!”
La
signora Weasley aveva leggermente allontanato da sé l’altra strega, guardandola
sorpresa sia per il suo comportamento sia per il nuovo colore di capelli.
“Chi
ha mantenuto la promessa, tesoro?”
“Remus”
Aveva risposto lei, semplicemente. Poi, sorridendo di fronte allo sguardo perso
di Molly, aveva deciso di spiegarsi meglio. “La notte del nostro matrimonio
Remus mi ha promesso che la guerra non ci avrebbe separati, che lui non mi
avrebbe lasciata.”
Molly
aveva sorriso dolcemente, accarezzando piano i capelli rosati della giovane
donna. Ora si spiegava la strana improvvisa euforia di Tonks: il malore di quel
mattino di certo l’aveva indebolita ulteriormente e le aveva fatto vedere cose
che, in realtà, non c’erano. Tra queste, evidentemente, doveva esserci anche
Remus Lupin.
“Ninfadora,
Remus non c’è più. Quella notte lui ti ha fatto una promessa che non ha potuto
mantenere. È morto, tesoro…”
“Lo
so.” Aveva risposto Tonks, spiazzandola. “Lui non mi aveva promesso di non
morire ma di rimanere con me. Ho capito solo ora tutto quel discorso sull’amore
che prescinde la vita e la morte. Molly, forse fisicamente Remus non è più
qui….” La strega più giovane aveva sorriso, prendendo una mano cicciotella
della signora Weasley tra le proprie e portandosela sul basso ventre. “… ma suo
figlio è dentro di me. Capisci ora? Lui non mi ha lasciata sola, non l’avrebbe
mai fatto.”
A
quel punto, anche gli occhi di Molly si erano riempiti di lacrime e la strega
dai capelli rossi era tornata ad abbracciare Tonks, felice che la ragazza, che
ormai considerava come figlia propria, avesse trovato di nuovo qualcosa per cui
valesse la pena lottare.
All’improvviso
Tu scendi
dal paradiso
Muoio
d’amore
Meraviglioso…
(Gianna
Nannini, Meravigliosa creatura)
Tonks
sorrise al ricordo del giorno in cui la sua vita aveva ricominciato a girare,
se non per il verso giusto, almeno non in quello sbagliato.
Non
aveva dimenticato Remus, come avrebbe potuto?, ma ora, quando andava a fargli
visita al cimitero, non gli esprimeva più tutto il proprio rancore e i propri
rimpianti ma gli raccontava le giornate trascorse e i progetti per il futuro
suo e di quel bambino che si faceva di giorno in giorno più reale, mentre la
foto sulla lapide le sorrideva, felice di trovarla ogni volta più allegra e
piena di vita.
La
giovane strega rimboccò le coperte a sua figlia, stando bene attenta a non
svegliarla.
Aveva
impiegato più di due ore per farla addormentare….non sapeva proprio come
facessero le madri babbane che non potevano nemmeno usare la magia per sbrigare
i lavori di casa.
Era
fortuna era un periodo di scarso lavoro per gli Auror…altrimenti non avrebbe
avuto idea di come conciliare tutti gli impegni!
Ancora
le faceva uno strano effetto pensarsi madre….Insomma, era felice di avere la
piccola Lily ma non si era mai immaginata una Ninfadora Tonks mamma single.
Era
una vita faticosa, eccome se lo era, ma solo guardare gli occhioni scuri e
profondi di sua figlia la ripagava di tutta l’energia spesa per lei.
Era
incredibile quanto quegli occhi fossero simili a quelli di Remus e Tonks era
fermamente convinta che, crescendo, Lily avrebbe finito per assomigliare sempre
di più a suo padre.
D’altronde,
era forse un caso che fosse nata in una notte di luna piena?
La
bimba si rigirò nella culla, stringendo i pugnetti, mentre i suoi capelli corti
e sottili assumevano un’allegra colorazione arancione.
Tonks
sorrise: dopotutto, Lily aveva preso qualcosa anche da lei.
La
donna uscì dalla stanza e si diresse verso la cucina per prepararsi un tè,
lasciando la bimba sola con i suoi sogni.
Fece
appena in tempo a far apparire una teiera e una tazza, che il campanello della
porta di ingresso prese a suonare.
“Maledizione,
no!” Esclamò la donna, precipitandosi giù per le scale, mentre il ritratto
della madre di Sirius iniziava ad imprecare.
“Stia
zitta, signora Black!”
“ZITTA
A ME! LA MOGLIE DI UN LUPO MANNARO E LA SUA SPORCA FIGLIA, ECCO LA RAZZA DI
FECCIA CHE ABITA LA CASA DEI MIEI AVI!”
Tonks
arrivò in scivolata nell’ingresso, pronta a coprire di insulti chiunque avesse
trovato fuori da quella porta, mentre il pianto di Lily si univa alle grida
della Black.
°Perfetto,
due ore buttate al vento!° Pensò la strega dai capelli rosa, aprendo la porta.
“Scusascusascusascusa,
Tonks!” Quasi gridò Ron, lanciandosi a coprire la madre di Sirius.
“Ci
dispiace… abbiamo provato a dirle di non suonare il campanello ma non l’abbiamo
fermata in tempo.” Spiegò Hermione, accennando ad una mortificata Fleur che,
conoscendo il carattere un po’ impetuoso di Tonks, si teneva a debita distanza
dalla porta, mentre Bill le accarezzava un pancione che cominciava a farsi
notare.
Facendo
uno sforzo sovrumano, Tonks riuscì a sfoderare uno dei suoi smaglianti sorrisi.
“Non
importa, Fleur, non ti preoccupare. Entrate pure, vado a prendere la bambina.”
Tonks salì di corsa le scale, mentre Hermione, Fleur e Bill, accompagnati dalla
signora Weasley e dal marito entravano in casa.
“Ciao
piccolina… Sai, spero tanto che quel bambino la tenga sveglia tutte le notti…”
Sussurrò all’orecchio della piccola e strillante Lupin, i cui capelli erano ora
di un acceso rosso fuoco. “Smetti di piangere, ora…Non vuoi che quel brutto
quadro ricominci ad urlare, eh? Certo che non vuoi…”
Cullandola,
la donna riuscì pian piano a calmare la bambina.
Quando
arrivò al piano di sotto, la sua capigliatura era già tornata di un lucido
castano scuro.
Tonks
si sedette sul divano con Lily, di nuovo addormentata, stretta tra le braccia.
“Allora…a
cosa devo la visita, Molly?” Chiese, sorridendo.
“Tesoro,
ci hai invitati a cena…” Rispose la signora Weasley, con voce decisamente
preoccupata.
“La
cena!” esclamò Tonks, abbandonando la testa contro lo schienale del divano. “Me
n’ero completamente dimenticata! Mi dispiace…”
“Non
importa, Tonks, ci pensiamo noi!” Rispose Hermione con entusiasmo.
“Sì,
sì!” Aggiunse la signora Weasley. “Io preparo qualcosa da mangiar, gli altri
penseranno ad apparecchiare. Tonks, vieni in cucina con me, per favore?”
“Certo
Molly…grazie mille a tutti!”
Stanotte sto
riabbracciando
Voi tutti
e me stesso un po’
Mi stavo
dimenticando
Che grande
famiglia ho
(Pooh, La
grande festa)
Quando
le due donne furono in cucina, la signora Weasley chiuse velocemente la porta,
fece apparire alcune verdure, che iniziarono prontamente a tagliarsi da sole, e
si voltò verso Tonks.
“C’è
qualcosa che non va, Ninf?”
“No,
no, Molly, è tutto ok…sono solo un po’ stanca, non ho ancora ben preso il
ritmo…mi dispiace per la cena.”
“Oh,
ma chi se ne importa della cena. Guarda che se hai bisogno di aiuto non devi
fare altro che chiederlo. Ti vedo un po’dimagrita…Le metamorfosi sono a posto,
vero? Non fai fatica?”
“Molly…”
“E
poi secondo me stare in questo posto con quel ritratto psicotico non ti fa
bene. Se tu volessi venire a vivere alla Tana…”
“Molly,
sto bene, davvero. Non posso dipendere da voi, non voglio farlo. Qui non sarà
il massimo ma almeno la casa è mia… Io e Lily siamo una famiglia, stiamo alla
grande.” Disse Tonks, strofinando dolcemente il naso contro quello piccolo e
morbido di sua figlia.
Guardandole,
la signora Weasley non potè fare a meno di sorridere.
Tonks
sarebbe stata un’ottima madre, ne era più che certa, ma non riusciva a
trattenersi dall’offrirle una mano, quando possibile.
Beh…
forse un po’ più spesso di quando possibile…
“Sì,
sono certa che ve la cavate benissimo.” Annuì la rossa, continuando a guardare
la strega più giovane
Ammirava
la forza d’animo di quella ragazza che, nonostante tutto ciò che le era
successo, era ancora capace di affrontare la vita a testa alta, con i capelli
rosa e il sorriso sulle labbra.
Spesso, prima della guerra, si era soffermata a guardare Ninfadora e Remus e le era sembrato di rivedere lei e Arthur all’inizio della loro storia, tanti anni prima… era così ingiusto che la vita non avesse donato loro tutto ciò che lei e suo marito avevano avuto…
Malgrado
tutta l’allegria che mostrava al mondo intorno a sé, notò la signora Weasley,
negli occhi di Tonks rimaneva sempre un velo di malinconia che, sospettava, mai
nessuno avrebbe potuto cancellare.
Nella
vita di ognuno, pensava Molly Weasley, esiste un solo grande amore.
Quello
di Tonks si chiamava Remus Lupin e, anche se lei si fosse innamorata di nuovo,
nessuno avrebbe mai preso il posto speciale che lui occupava nel suo cuore.
“Ti
manca molto, vero?” Chiese Molly, facendo comparire una pentola.
“Remus?
Sì, ogni giorno di più.” Ammise Tonks. “Se penso a quando Lily dirà la sua
prima parola o muoverà i primi passi…Lui non ci sarà, Molly, e questo non è
giusto. Era un uomo buono…meritava di veder crescere sua figlia, di starle
vicino….”
La
signora Weasley mise la pentola e il suo contenuto sul fuoco e si avvicinò a Tonks,
accarezzandole il viso paffuto.
“Tesoro, Remus è qui con te ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Guarda la vostra bambina e lo vedrai nel suo viso, nei suoi occhi, in ogni suo gesto e in tutti i suoi piccoli grandi traguardi. Me lo hai detto tu, ricordi? Remus ti amava profondamente e aveva promesso di non lasciarti mai. Questa piccolina è il suo regalo per te e, in tutta sincerità, non poteva farti dono più grande. Lilian Lupin e i suoi grandi occhi nocciola sono la dimostrazione che la vita non si spegne nella morte e che l’amore è più forte di tutto. Nessuno muore mai davvero, finché al mondo esiste qualcuno che lo ama. Non uccidere Remus, Ninf, fa’ che lui continui a vivere nei tuoi ricordi. Quando sarà grande, parla a Lily dell’uomo meraviglioso che era suo padre, dille tutto di lui e insegnale ad amarlo come lo ami tu. Vedrai che, così, non rimarrete mai davvero sole.”
Tonks,
con le lacrime agli occhi per quello che le aveva detto Molly, si lasciò
abbracciare dalla strega più anziana, mentre un paio di occhi nocciola, in
tutto identici a quelli di Lilian, la osservava da un angolo della cucina.
“Grazie
Molly, per quello che fai per la mia famiglia.” Sussurrò
Remus Lupin. “Puoi
star certa che, qualunque cosa succeda, non le lascerò mai sole.”
Detto
ciò, l’immagine evanescente scomparve nel nulla, mentre Lily, sentendosi
soffocata dall’abbraccio, iniziò nuovamente a piangere.
Tonks
e la signora Weasley si sorrisero: la vita continuava.
Gentle gentle
sing to your child
Your companion for such
a long long time
Beneath your heart
her heart beats strong
Life of your life
Is safe in your arms
Touch her face
You gave her form
Child of this earth
Child of this sky
You are her voice
She has your eyes
This is her gift
The thread of life
Give her grace
Give her peace
Let her be strong
Let her be kind
She is your soul
And you are her strength
Bless her and guide her
All her life
Gentle gentle
Sign to your child
Your companion for such
A long long time
Beneath your heart
Her heart beats strong
Life of your life
Is safe in your arms
(Rebecca
Lavelle, Gentle Gentle)
Dolcemente,
dolcemente
Canta per
la tua bambina
Tua
compagna
Per un
così lungo, lungo tempo
Al di
sotto del tuo cuore
Il suo
cuore batte forte
Vita della
tua vita
È al
sicuro tra le tue braccia
Tocca il
suo viso
Tu le hai
dato forma
Figlia di
questa terra
Figlia di
questo cielo
Tu sei la
sua voce
Lei ha i
tuoi occhi
Questo è
il suo dono
Il filo
della vita
Dalle
grazia
Dalle pace
Falla
essere forte
Falla
essere gentile
Lei è la
tua anima
E tu sei
la sua forza
Proteggila
e guidala
Per tutta
la sua vita
Dolcemente,
dolcemente
Canta per
la tua bambina
Tua compagna
Per un
così lungo, lungo tempo
Al di
sotto del tuo cuore
Il suo
cuore batte forte
Vita della
tua vita
È al
sicuro tra le tue braccia
FINE