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Autore: Cara_Sconosciuta    22/08/2007    4 recensioni
La guerra che ha sconvolto il mondo magico è quasi alla fine.... cosa succederà ai nostri personaggi preferiti nella note che precede la battaglia finale? NO SPOILER 7O LIBRO
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco l’ultimo capitolo

Ecco l’ultimo capitolo....Grazie ancora a crazycotton del commento!!!

Baci Tempe

 

 

 

 

PARTE TERZA – VITA POST MORTEM

 

Tonks strinse forte a sé il morbido fagotto rosa, prima di posarlo nella culla che Molly le aveva regalato quando era nata Lilian, tre mesi prima.

Lilian Lupin, frutto della sua unica notte di nozze, era tutto ciò che aveva dato a Tonks la forza di continuare a vivere dopo la morte di Remus.

Era già passato un anno dalla fine di quella maledetta guerra.

Avevano vinto, Voldemort era stato ucciso insieme a buona parte dei suoi Mangiamorte ma nessuno aveva gioito di quella vittoria, costata troppi sacrifici, troppe vite, tra cui quella dell’unico uomo che lei avesse mai amato davvero.

Per parecchio tempo aveva odiato Remus per essersene andato così.

Dopotutto, lui quella notte le aveva fatto una promessa, le aveva detto che non l’avrebbe lasciata, che non avrebbe permesso alla guerra di separarli.

Malgrado si rendesse conto che non aveva di certo deciso lui di morire, la sua parte più infantile la faceva sentire tradita.

Sopra ogni cosa, però, Tonks si era sentita sola e la solitudine, per una come lei, era, forse, il peggiore di tutti i mali.

Aveva iniziato ad indebolirsi, era dimagrita vistosamente e i suoi capelli si erano fissati in un tetro e funereo nero corvino. Per quanti sforzi facessero Molly e i suoi ragazzi per tirarla un po’ su di morale, della vera Ninfadora Tonks non era rimasto che un pallido riflesso.

E poi, all’improvviso, tutto era cambiato.

 

Capita che poi

Quando non hai voglia più di crederci

Ti cade addosso un’emozione

Cresce prepotente e senza regole

E d’un tratto torni a vivere

(Pooh, Cercando di te)

 

Era una delle ultime mattine che aveva trascorso alla Tana, preparandosi per il trasloco al numero dodici di Grimmauld Place.

Harry aveva voluto a tutti costi cedere la casa a lei, dicendo che era quella che ne aveva più bisogno. La giovane strega non avrebbe voluto vivere in un mosto che per lei significava solo morte, un posto che tanto le ricordava Sirius e Remus, ma non aveva un luogo dove andare e non poteva approfittare di Molly in eterno, così si era vista costretta ad accettare.

Stava chiudendo uno scatolone, quando era stata assalita da un violento giramento di testa, seguito da nausea e da un ripetuto cambiamento di colore effettuato dai suoi capelli.

Molly aveva insistito perché chiamasse un dottore e questi, dopo un’accurata visita, aveva dichiarato che la signora Lupin –o signorina Tonks? Il medico non aveva idea di come sarebbe stato più appropriato chiamare la sua paziente-, per quanto visibilmente deperita era in buone salute fisica ma avrebbe dovuto riprendere a mangiare regolarmente, se non voleva che suo figlio nascesse con gravi problemi di denutrizione. Il malore di quel giorno era una semplice nausea mattutina, della quale soffre circa metà delle donne incinta al mondo.

Quando il medico se n’era andato, una Tonks con i capelli nuovamente rosa si era fiondata al collo della signora Weasley, piangendo di gioia.

“Ha mantenuto la promessa, Molly, l’ha mantenuta davvero! Non posso credere di aver dubitato di lui…non avrei dovuto farlo nemmeno per un istante!”

La signora Weasley aveva leggermente allontanato da sé l’altra strega, guardandola sorpresa sia per il suo comportamento sia per il nuovo colore di capelli.

“Chi ha mantenuto la promessa, tesoro?”

“Remus” Aveva risposto lei, semplicemente. Poi, sorridendo di fronte allo sguardo perso di Molly, aveva deciso di spiegarsi meglio. “La notte del nostro matrimonio Remus mi ha promesso che la guerra non ci avrebbe separati, che lui non mi avrebbe lasciata.”

Molly aveva sorriso dolcemente, accarezzando piano i capelli rosati della giovane donna. Ora si spiegava la strana improvvisa euforia di Tonks: il malore di quel mattino di certo l’aveva indebolita ulteriormente e le aveva fatto vedere cose che, in realtà, non c’erano. Tra queste, evidentemente, doveva esserci anche Remus Lupin.

“Ninfadora, Remus non c’è più. Quella notte lui ti ha fatto una promessa che non ha potuto mantenere. È morto, tesoro…”

“Lo so.” Aveva risposto Tonks, spiazzandola. “Lui non mi aveva promesso di non morire ma di rimanere con me. Ho capito solo ora tutto quel discorso sull’amore che prescinde la vita e la morte. Molly, forse fisicamente Remus non è più qui….” La strega più giovane aveva sorriso, prendendo una mano cicciotella della signora Weasley tra le proprie e portandosela sul basso ventre. “… ma suo figlio è dentro di me. Capisci ora? Lui non mi ha lasciata sola, non l’avrebbe mai fatto.”

A quel punto, anche gli occhi di Molly si erano riempiti di lacrime e la strega dai capelli rossi era tornata ad abbracciare Tonks, felice che la ragazza, che ormai considerava come figlia propria, avesse trovato di nuovo qualcosa per cui valesse la pena lottare.

 

All’improvviso

Tu scendi dal paradiso

Muoio d’amore

Meraviglioso…

(Gianna Nannini, Meravigliosa creatura)

 

Tonks sorrise al ricordo del giorno in cui la sua vita aveva ricominciato a girare, se non per il verso giusto, almeno non in quello sbagliato.

Non aveva dimenticato Remus, come avrebbe potuto?, ma ora, quando andava a fargli visita al cimitero, non gli esprimeva più tutto il proprio rancore e i propri rimpianti ma gli raccontava le giornate trascorse e i progetti per il futuro suo e di quel bambino che si faceva di giorno in giorno più reale, mentre la foto sulla lapide le sorrideva, felice di trovarla ogni volta più allegra e piena di vita.

La giovane strega rimboccò le coperte a sua figlia, stando bene attenta a non svegliarla.

Aveva impiegato più di due ore per farla addormentare….non sapeva proprio come facessero le madri babbane che non potevano nemmeno usare la magia per sbrigare i lavori di casa.

Era fortuna era un periodo di scarso lavoro per gli Auror…altrimenti non avrebbe avuto idea di come conciliare tutti gli impegni!

Ancora le faceva uno strano effetto pensarsi madre….Insomma, era felice di avere la piccola Lily ma non si era mai immaginata una Ninfadora Tonks mamma single.

Era una vita faticosa, eccome se lo era, ma solo guardare gli occhioni scuri e profondi di sua figlia la ripagava di tutta l’energia spesa per lei.

Era incredibile quanto quegli occhi fossero simili a quelli di Remus e Tonks era fermamente convinta che, crescendo, Lily avrebbe finito per assomigliare sempre di più a suo padre.

D’altronde, era forse un caso che fosse nata in una notte di luna piena?

La bimba si rigirò nella culla, stringendo i pugnetti, mentre i suoi capelli corti e sottili assumevano un’allegra colorazione arancione.

Tonks sorrise: dopotutto, Lily aveva preso qualcosa anche da lei.

La donna uscì dalla stanza e si diresse verso la cucina per prepararsi un tè, lasciando la bimba sola con i suoi sogni.

Fece appena in tempo a far apparire una teiera e una tazza, che il campanello della porta di ingresso prese a suonare.

“Maledizione, no!” Esclamò la donna, precipitandosi giù per le scale, mentre il ritratto della madre di Sirius iniziava ad imprecare.

“Stia zitta, signora Black!”

“ZITTA A ME! LA MOGLIE DI UN LUPO MANNARO E LA SUA SPORCA FIGLIA, ECCO LA RAZZA DI FECCIA CHE ABITA LA CASA DEI MIEI AVI!”

Tonks arrivò in scivolata nell’ingresso, pronta a coprire di insulti chiunque avesse trovato fuori da quella porta, mentre il pianto di Lily si univa alle grida della Black.

°Perfetto, due ore buttate al vento!° Pensò la strega dai capelli rosa, aprendo la porta.

“Scusascusascusascusa, Tonks!” Quasi gridò Ron, lanciandosi a coprire la madre di Sirius.

“Ci dispiace… abbiamo provato a dirle di non suonare il campanello ma non l’abbiamo fermata in tempo.” Spiegò Hermione, accennando ad una mortificata Fleur che, conoscendo il carattere un po’ impetuoso di Tonks, si teneva a debita distanza dalla porta, mentre Bill le accarezzava un pancione che cominciava a farsi notare.

Facendo uno sforzo sovrumano, Tonks riuscì a sfoderare uno dei suoi smaglianti sorrisi.

“Non importa, Fleur, non ti preoccupare. Entrate pure, vado a prendere la bambina.” Tonks salì di corsa le scale, mentre Hermione, Fleur e Bill, accompagnati dalla signora Weasley e dal marito entravano in casa.

“Ciao piccolina… Sai, spero tanto che quel bambino la tenga sveglia tutte le notti…” Sussurrò all’orecchio della piccola e strillante Lupin, i cui capelli erano ora di un acceso rosso fuoco. “Smetti di piangere, ora…Non vuoi che quel brutto quadro ricominci ad urlare, eh? Certo che non vuoi…”

Cullandola, la donna riuscì pian piano a calmare la bambina.

Quando arrivò al piano di sotto, la sua capigliatura era già tornata di un lucido castano scuro.

Tonks si sedette sul divano con Lily, di nuovo addormentata, stretta tra le braccia.

“Allora…a cosa devo la visita, Molly?” Chiese, sorridendo.

“Tesoro, ci hai invitati a cena…” Rispose la signora Weasley, con voce decisamente preoccupata.

“La cena!” esclamò Tonks, abbandonando la testa contro lo schienale del divano. “Me n’ero completamente dimenticata! Mi dispiace…”

“Non importa, Tonks, ci pensiamo noi!” Rispose Hermione con entusiasmo.

“Sì, sì!” Aggiunse la signora Weasley. “Io preparo qualcosa da mangiar, gli altri penseranno ad apparecchiare. Tonks, vieni in cucina con me, per favore?”

“Certo Molly…grazie mille a tutti!”

 

Stanotte sto riabbracciando

Voi tutti e me stesso un po’

Mi stavo dimenticando

Che grande famiglia ho

(Pooh, La grande festa)

 

Quando le due donne furono in cucina, la signora Weasley chiuse velocemente la porta, fece apparire alcune verdure, che iniziarono prontamente a tagliarsi da sole, e si voltò verso Tonks.

“C’è qualcosa che non va, Ninf?”

“No, no, Molly, è tutto ok…sono solo un po’ stanca, non ho ancora ben preso il ritmo…mi dispiace per la cena.”

“Oh, ma chi se ne importa della cena. Guarda che se hai bisogno di aiuto non devi fare altro che chiederlo. Ti vedo un po’dimagrita…Le metamorfosi sono a posto, vero? Non fai fatica?”

“Molly…”

“E poi secondo me stare in questo posto con quel ritratto psicotico non ti fa bene. Se tu volessi venire a vivere alla Tana…”

“Molly, sto bene, davvero. Non posso dipendere da voi, non voglio farlo. Qui non sarà il massimo ma almeno la casa è mia… Io e Lily siamo una famiglia, stiamo alla grande.” Disse Tonks, strofinando dolcemente il naso contro quello piccolo e morbido di sua figlia.

Guardandole, la signora Weasley non potè fare a meno di sorridere.

Tonks sarebbe stata un’ottima madre, ne era più che certa, ma non riusciva a trattenersi dall’offrirle una mano, quando possibile.

Beh… forse un po’ più spesso di quando possibile…

“Sì, sono certa che ve la cavate benissimo.” Annuì la rossa, continuando a guardare la strega più giovane

Ammirava la forza d’animo di quella ragazza che, nonostante tutto ciò che le era successo, era ancora capace di affrontare la vita a testa alta, con i capelli rosa e il sorriso sulle labbra.

Spesso, prima della guerra, si era soffermata a guardare Ninfadora e Remus e le era sembrato di rivedere lei e Arthur all’inizio della loro storia, tanti anni prima… era così ingiusto che la vita non avesse donato loro tutto ciò che lei e suo marito avevano avuto…

Malgrado tutta l’allegria che mostrava al mondo intorno a sé, notò la signora Weasley, negli occhi di Tonks rimaneva sempre un velo di malinconia che, sospettava, mai nessuno avrebbe potuto cancellare.

Nella vita di ognuno, pensava Molly Weasley, esiste un solo grande amore.

Quello di Tonks si chiamava Remus Lupin e, anche se lei si fosse innamorata di nuovo, nessuno avrebbe mai preso il posto speciale che lui occupava nel suo cuore.

“Ti manca molto, vero?” Chiese Molly, facendo comparire una pentola.

“Remus? Sì, ogni giorno di più.” Ammise Tonks. “Se penso a quando Lily dirà la sua prima parola o muoverà i primi passi…Lui non ci sarà, Molly, e questo non è giusto. Era un uomo buono…meritava di veder crescere sua figlia, di starle vicino….”

La signora Weasley mise la pentola e il suo contenuto sul fuoco e si avvicinò a Tonks, accarezzandole il viso paffuto.

“Tesoro, Remus è qui con te ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Guarda la vostra bambina e lo vedrai nel suo viso, nei suoi occhi, in ogni suo gesto e in tutti i suoi piccoli grandi traguardi. Me lo hai detto tu, ricordi? Remus ti amava profondamente e aveva promesso di non lasciarti mai. Questa piccolina è il suo regalo per te e, in tutta sincerità, non poteva farti dono più grande. Lilian Lupin e i suoi grandi occhi nocciola sono la dimostrazione che la vita non si spegne nella morte e che l’amore è più forte di tutto. Nessuno muore mai davvero, finché al mondo esiste qualcuno che lo ama. Non uccidere Remus, Ninf, fa’ che lui continui a vivere nei tuoi ricordi. Quando sarà grande, parla a Lily dell’uomo meraviglioso che era suo padre, dille tutto di lui e insegnale ad amarlo come lo ami tu. Vedrai che, così, non rimarrete mai davvero sole.”

Tonks, con le lacrime agli occhi per quello che le aveva detto Molly, si lasciò abbracciare dalla strega più anziana, mentre un paio di occhi nocciola, in tutto identici a quelli di Lilian, la osservava da un angolo della cucina.

“Grazie Molly, per quello che fai per la mia famiglia.” Sussurrò Remus Lupin. “Puoi star certa che, qualunque cosa succeda, non le lascerò mai sole.”

Detto ciò, l’immagine evanescente scomparve nel nulla, mentre Lily, sentendosi soffocata dall’abbraccio, iniziò nuovamente a piangere.

Tonks e la signora Weasley si sorrisero: la vita continuava.

 

 

Gentle gentle

sing to your child

Your companion for such

a long long time

Beneath your heart

her heart beats strong

Life of your life

Is safe in your arms

 

Touch her face

You gave her form

Child of this earth

Child of this sky

You are her voice

She has your eyes

This is her gift

The thread of life

 

Give her grace

Give her peace

Let her be strong

Let her be kind

She is your soul

And you are her strength

Bless her and guide her

All her life

 

Gentle gentle

Sign to your child

Your companion for such

A long long time

Beneath your heart

Her heart beats strong

Life of your life

Is safe in your arms

(Rebecca Lavelle, Gentle Gentle)

 

 

Dolcemente, dolcemente

Canta per la tua bambina

Tua compagna

Per un così lungo, lungo tempo

Al di sotto del tuo cuore

Il suo cuore batte forte

Vita della tua vita

È al sicuro tra le tue braccia

 

Tocca il suo viso

Tu le hai dato forma

Figlia di questa terra

Figlia di questo cielo

Tu sei la sua voce

Lei ha i tuoi occhi

Questo è il suo dono

Il filo della vita

 

Dalle grazia

Dalle pace

Falla essere forte

Falla essere gentile

Lei è la tua anima

E tu sei la sua forza

Proteggila e guidala

Per tutta la sua vita

 

Dolcemente, dolcemente

Canta per la tua bambina

Tua compagna

Per un così lungo, lungo tempo

Al di sotto del tuo cuore

Il suo cuore batte forte

Vita della tua vita

È al sicuro tra le tue braccia

 

FINE

 

 

 

   
 
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