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Autore: Maya92    31/01/2013    8 recensioni
La guerra è finita, Voldemort ha vinto. I mezzosangue sono ormai ridotti in schiavitù.
E se Narcissa stesse cercando una Dama di Compagnia? e se questa fosse proprio Hermione? come la prenderà Draco?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nostalgia

L’indomani quando Hermione aprì gli occhi, si ritrovò tra le braccia di Malfoy. Si girò lentamente per non svegliarlo ed iniziò ad osservare il suo volto. Era tranquillo , sembrava quasi che le labbra fossero distese in un sorriso. Sollevò una mano e delicatamente iniziò ad accarezzarlo. Il ragazzo a quel toccò aprì gli occhi.

-scusa non volevo svegliarti.-

-non importa.-

I loro sguardi si fusero. L’oro e l’argento.

Erano così diversi , si ritrovò a pensare la ragazza. Come aveva potuto dimenticare anni di odio provati nei suoi confronti?! Eppure, si era resa conto di non aver mai conosciuto il vero Draco Malfoy prima di quel momento.

-torniamo a casa?- disse all’improvviso lui.

Hermione sorrise.

-si, torniamo casa !-

 

 

***

Erano passati alcuni giorni dall’inizio della sua nuova vita. Si, perché era così che Hermione la vedeva, una nuova vita. Aveva ritrovato finalmente la serenità dopo tanto tempo. Naturalmente non si era dimenticata delle sue condizioni, lei per quel mondo sarebbe stata sempre una schiava mezzosangue. Con Draco aveva parlato solo una volta di questa situazione. Chiese se Voldemort gli avrebbe imposto di sposare un’altra purosangue ,ma lui l’aveva semplicemente liquidata con un “Voldemort non è più un problema ormai”. Aveva cercato come sempre di farsi dare spiegazioni ma le aveva detto solo di fidarsi di lui.

Hermione guardò l’anello che portava al dito. Se avessero vissuto in un mondo normale probabilmente sarebbero già sposati da tempo .Ma ,nonostante loro facessero finta di niente, quello non era un mondo normale e loro non avrebbero mai potuto stare insieme agli occhi della legge.

Sospirò.

Al diavolo la legge …

Bussarono alla porta, Draco entrò senza aspettare la sua risposta.

-Granger sono arrivati Blaise e gli altri.-

-Si … sono pronta arrivo subito!-

Il giovane Malfoy chiuse la porta ed iniziò ad avvicinarsi ad Hermione seduta ancora al mobile da toeletta.

Draco si chinò su di lei e le scostò lateralmente i capelli così da avere pieno accesso al suo collo. Iniziò a baciarla delicatamente.

-Malfoy …-

-Granger- disse ghignando.

-sai che non si può-

-si che si può, al diavolo gli altri.-

Ma la ragazza risoluta si alzò dallo sgabello. Ridendo si avvicinò a lui e lo abbracciò.

-Se fai il bravo ora, dopo ti premierò.-

-Ti odio Mezzosangue.-

-Lo so, lo so Malfoy.- e ridendo scesero in sala dagli ospiti.

Avevano deciso di organizzare una serata per stare un po’ in compagnia di Blaise , Theo e Pansy. Finita la cena, tutti si spostarono nel salone per continuare a chiacchierare e a scherzare insieme.

Hermione stava ridendo all’ennesima battuta di Blaise quando qualcosa la colpì come un pugno allo stomaco. Si fece improvvisamente seria. La ragazza si ritrovò a pensare ai tanti momenti passati nella sala Grifondoro a ridere con Harry, Ron , Ginny ... Innamorandosi di Draco, diventando amica di Pansy e gli altri, era come se si fosse completamente dimenticata di loro. Loro che ancora stavano lottando per quello in cui credevano, che rischiavano la vita ogni secondo per persone come lei.

-Granger tutto bene?- Si voltò verso Draco. Il silenzio era sceso nella stanza, tutti probabilmente si erano accorti del suo cambio d’umore.

-Io … si , ho … ho solo bisogno di una boccata d’aria scusate.- e si alzò senza dire altro, raggiungendo il giardino.

Hermione iniziò a piangere.

-Granger mi spieghi che ti succede?- Draco l’aveva raggiunta.

-Io …-

-Hermione … sai che puoi parlare con me.-

-è che … mentre ero li con voi a ridere e scherzare, ho iniziato a pensare a Ron, Ginny Harry e …-

Draco sospirò. In fondo capiva che per lei non doveva essere facile.

-è come se io li avessi dimenticati Draco, come se li avessi abbandonati.-

-Sei stata catturata Granger, sei stata privata dei tuoi poteri cosa avresti potuto fare?-

-Non so… scappare quando sono arrivata qui per esempio , tornare e cercare di aiutarli-

-Quindi ti sei pentita delle scelte che hai fatto!- la sua voce si era indurita, quelle parole lo avevano ferito.

-NO .. io ti amo Draco e non mi pentirò mai di questo ma … mi sento come se  li avessi traditi.-

Vedendo le lacrime della ragazza il giovane Malfoy si ammorbidì nuovamente. Si avvicinò e la abbracciò.

-Ascoltami Granger … io non so come finirà questa guerra, ma posso solo dirti che alla fine tu sarai fiera di me in un modo o nell’altro.-

-in che senso …-

Ma l’arrivo di Pansy non le permise di finire.

-Herm tutto bene?-

-si ,solo un momento di nostalgia- rispose Draco al suo posto mentre lei si asciugava le guance ancora umide.

-Torniamo dentro?-

-Si … torniamo dentro.-

***

                        

-Andiamo a fare una passeggiata a Diagon Alley che ne dici?-

Hermione si voltò verso Draco. La sua proposta la stupì.

-credi sia una buona idea?-

-perché non dovrebbe scusa!?-

-beh … non siamo mai andati a Diagon Alley insieme.-

-ma se siamo andati milioni di volte.-

-ma non siamo mai andati soli. C’era sempre tua madre e tutti sapevano che ero la sua dama. Adesso saremmo solo io e te …-

Il ragazzo si alzò dal letto vestito dei soli pantaloni che usava per la notte.

-Granger, non devo dare spiegazioni a nessuno su ciò che faccio, anzi , sono gli altri che devono avere paura dei miei giudizi! Forza, finisci di prepararti e usciamo.-

Le posò un leggero bacio sulle labbra e poi si diresse verso il bagno.

Hermione guardò la sua immagine riflessa allo specchio. In fondo una passeggiata non aveva mai ucciso nessuno … o si?

 

 

 

Diagon Alley era caotica come sempre. La strada era piena di gente che entrava ed usciva dalle botteghe. Hermione guardò Draco, camminava a testa alta sicuro di se. In fondo se non si preoccupava lui, perché doveva farlo lei? Decise di scacciare i pensieri che le frullavano per la testa e godersi la giornata.

-C’è una persona che conosco,aspettami qui torno subito.-

Hermione fece un cenno con la testa e lui si allontanò raggiungendo l’uomo indicato.

Mentre aspettava Draco iniziò a guardarsi attorno finché il suo sguardo non si posò su di una vetrina. Si avvicinò lentamente al negozio. Nonostante fosse passato tempo e nonostante adesso vendesse cappelli e stoffe pregiate,avrebbe riconosciuto quel negozio tra mille. Si avvicinò a quello che una volta era "Tiri Vispi Weasley". Dopo la guerra, molti negozianti furono costretti a chiudere le loro attività perché non rientravano negli ideali del nuovo mondo magico. Ai Weasley fu portato via il negozio in quanto traditori del loro sangue, ma George avrebbe in ogni caso lasciato tutto per seguire Ron,Ginny e gli altri membri dell’Ordine.

Posò una mano nella vetrina e ,per un singolo attimo, le sembrò di vedere al suo interno i fratelli Weasley ed Harry sorridenti. Quel momento però,fu spazzato via dal tintinnio della porta che si apriva e dalla quale uscirono due donne ben vestite. Le due uscirono sorridenti dal negozio ma, appena notarono la figura di Hermione, subito i loro sguardi si indurirono.

È solo una tua impressione Hermione…

-Tutto bene?-

La ragazza sobbalzò, non si era accorta che Draco l’aveva raggiunta.

-si , tutto bene.-

-ti piace qualcosa? Vuoi entrare?- Hermione guardò per un ultima volta il negozio.

-No, andiamo.-

 

 

Hermione non era tranquilla. Mentre continuavano a camminare sentiva gli sguardi puntati su di lei.

Sguardi colmi d’odio per quello che era .

-Ma con che faccia tosta ha il coraggio di presentarsi qui con lui.?-

-Sai che lo ha costretto a lasciare la povera Astoria Greengrass?-

-Povera ragazza , rimpiazzata da una sangue sporco.-

Tutte le voci, tutte le parole le rimbombavano nella testa senza sosta. Non sarebbe riuscita a reggere ancora per molto.-

-Andiamo via.- disse bloccandosi.

-Come?-

-ho detto andiamo via!-

-Perché siamo appena arrivati praticamente.-

-MALFOY… andiamo via! Ti prego…-

Draco sembrò capire. Senza aggiungere altro , la strinse e si smaterializzarono al Manor.

 

***

Bussarono alla porta, Hermione non rispose.

-Granger è da tutto il giorno che sei chiusa qui dentro…-

Silenzio. Draco fece dei passi verso il letto sul quale era distesa la ragazza.

-è pronta la cena.-

Nessuna risposta.

-MALEDIZIONE GRANGER VUOI DIRMI QUALCOSA?-

-COSA devo dire Malfoy? Pensi che mi abbia fatto bene sentire tutte quelle cattiverie sul mio conto? È facile per te parlare.-

-è facile per me parlare? È questo che pensi? Pensi che io non senta le cose che dicono sul MIO conto? Che sono la vergogna della famiglia, che mio padre si rivolterebbe nella tomba nel vedermi accanto a te! Pensi che su di me non dicano niente? Mi sto mettendo contro tutti per te Mezzosangue apri gli occhi…-

Hermione non rispose … aveva ragione, ma lei era stata troppo egoista per accorgersene. Aveva rischiato molto più di lei nel farsi vedere in sua compagnia in pubblico.

-Hai ragione Draco scusa …-

-L’Hermione Granger di cui mi sono innamorato non è così, non è debole, non si lascia piegare dai commenti della gente! LEI LOTTA! –

La ragazza lo guardò negli occhi. Aveva ragione. Loro si amavano e se per gli altri questo era un problema prima o poi se ne sarebbero fatti una ragione. Non avrebbe permesso più a nessuno di mettersi tra di loro.

 

 

***

Durante la notte Hermione fu svegliata da qualcosa. Draco stava male, il marchio bruciava .

-Cosa succede perché ti stanno chiamando?-

-Non lo so …- riuscì solo a dire Draco in preda ai terribili dolori.

Lei gli si avvicinò ed iniziò ad accarezzarlo.

-Draco , cosa posso fare?-

-niente …niente ora passa.- disse stringendo ancora di più a sé il braccio.

Dopo qualche momento il dolore sembrò essere cessato. Draco si alzò dal letto ed iniziò a prepararsi in silenzio. Hermione rimase sul letto a guardarlo, le gambe strette al petto, sembrava una bambina indifesa.

-cosa pensi che voglia?-

-non lo so … per questo devo andare a vedere.-

- l’ultima volta che ti hanno chiamato all’improvviso sei tornato con un matrimonio da organizzare…-

Draco ghignò.

-tranquilla, niente in programma … per ora!-

Si avvicinò ad Hermione e si sedette accanto a lei. Le accarezzò il viso e le scostò una ciocca di capelli. Si fece improvvisamente serio.

-Granger … io non so cosa accadrà stanotte ma ricordati solo che … ti amo Hermione.

-Draco cosa …-

Ma non le diede il tempo di finire che si smaterializzò via.

 

 

 

 

Le ore passavano. Hermione aveva smetto di contare i rintocchi dell’orologio quando le prime luci del mattino aveva iniziato a fare capolino dalle finestre.

La ragazza iniziò a chiedersi cosa fosse successo.

Una missione probabilmente …

Avrebbe voluto sapere se Pansy sapeva qualcosa ma non aveva modo di contattarla.

Quando capì che probabilmente era meglio provare a distrarsi in qualche modo, sentì un rumore di materializzazione dalla sala accanto.

Subito corse verso la stanza.

-Draco mi hai fatto preoccupare! Come mai hai perso tutto questo tem…-

Ma le parole le morirono in gola.

-Ron …-

 

 

 

Bene ragazzi eccomi qui con il nuovo capitolo, ho cercato di aggiornare il prima possibile : )

Allora ragazzi , alcuni di voi mi avevano chiesto di avvertire quando sarebbe arrivato il momento… il prossimo sarà l’ultimo capitolo! Eh si dopo tanto tempo , siamo quasi arrivati! Beh che dire, come sempre grazie a tutti coloro che lasciano commenti e chi passa solo a leggere : )

GRAZIE!

  
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