Nostalgia
L’indomani
quando Hermione aprì gli occhi, si
ritrovò tra le braccia di Malfoy. Si girò
lentamente per non svegliarlo ed
iniziò ad osservare il suo volto. Era tranquillo , sembrava
quasi che le labbra
fossero distese in un sorriso. Sollevò una mano e
delicatamente iniziò ad
accarezzarlo. Il ragazzo a quel toccò aprì gli
occhi.
-scusa
non volevo svegliarti.-
-non
importa.-
I
loro sguardi si fusero. L’oro e l’argento.
Erano
così diversi , si ritrovò a pensare la
ragazza. Come aveva potuto dimenticare anni di odio provati nei suoi
confronti?! Eppure, si era resa conto di non aver mai conosciuto il
vero Draco
Malfoy prima di quel momento.
-torniamo
a casa?- disse all’improvviso lui.
Hermione
sorrise.
-si,
torniamo casa !-
***
Erano
passati alcuni giorni dall’inizio della sua
nuova vita. Si, perché era così che Hermione la
vedeva, una nuova vita. Aveva
ritrovato finalmente la serenità dopo tanto tempo.
Naturalmente non si era
dimenticata delle sue condizioni, lei per quel mondo sarebbe stata
sempre una
schiava mezzosangue. Con Draco aveva parlato solo una volta di questa
situazione. Chiese se Voldemort gli avrebbe imposto di sposare
un’altra
purosangue ,ma lui l’aveva semplicemente liquidata con un
“Voldemort non è più
un problema ormai”. Aveva cercato come sempre di farsi dare
spiegazioni ma le
aveva detto solo di fidarsi di lui.
Hermione
guardò l’anello che portava al dito. Se
avessero vissuto in un mondo normale probabilmente sarebbero
già sposati da
tempo .Ma ,nonostante loro facessero finta di niente, quello non era un
mondo
normale e loro non avrebbero mai potuto stare insieme agli occhi della
legge.
Sospirò.
Al
diavolo la legge …
Bussarono
alla porta, Draco entrò senza aspettare la
sua risposta.
-Granger
sono arrivati Blaise e gli altri.-
-Si
… sono pronta arrivo subito!-
Il
giovane Malfoy chiuse la porta ed iniziò ad avvicinarsi
ad Hermione seduta ancora al mobile da toeletta.
Draco
si chinò su di lei e le scostò lateralmente i
capelli così da avere pieno accesso al suo collo.
Iniziò a baciarla
delicatamente.
-Malfoy
…-
-Granger-
disse ghignando.
-sai
che non si può-
-si
che si può, al diavolo gli altri.-
Ma
la ragazza risoluta si alzò dallo sgabello.
Ridendo si avvicinò a lui e lo abbracciò.
-Se
fai il bravo ora, dopo ti premierò.-
-Ti
odio Mezzosangue.-
-Lo
so, lo so Malfoy.- e ridendo scesero in sala
dagli ospiti.
Avevano
deciso di organizzare una serata per stare
un po’ in compagnia di Blaise , Theo e Pansy. Finita la cena,
tutti si
spostarono nel salone per continuare a chiacchierare e a scherzare
insieme.
Hermione
stava ridendo all’ennesima battuta di
Blaise quando qualcosa la colpì come un pugno allo stomaco.
Si fece
improvvisamente seria. La ragazza si ritrovò a pensare ai
tanti momenti passati
nella sala Grifondoro a ridere con Harry, Ron , Ginny ... Innamorandosi
di
Draco, diventando amica di Pansy e gli altri, era come se si fosse
completamente dimenticata di loro. Loro che ancora stavano lottando per
quello
in cui credevano, che rischiavano la vita ogni secondo per persone come
lei.
-Granger
tutto bene?- Si voltò verso Draco. Il silenzio
era sceso nella stanza, tutti probabilmente si erano accorti del suo
cambio
d’umore.
-Io
… si , ho … ho solo bisogno di una boccata
d’aria scusate.- e si alzò senza dire altro,
raggiungendo il giardino.
Hermione
iniziò a piangere.
-Granger
mi spieghi che ti succede?- Draco l’aveva
raggiunta.
-Io
…-
-Hermione
… sai che puoi parlare con me.-
-è
che … mentre ero li con voi a ridere e scherzare,
ho iniziato a pensare a Ron, Ginny Harry e …-
Draco
sospirò. In fondo capiva che per lei non
doveva essere facile.
-è
come se io li avessi dimenticati Draco, come se
li avessi abbandonati.-
-Sei
stata catturata Granger, sei stata privata dei
tuoi poteri cosa avresti potuto fare?-
-Non
so… scappare quando sono arrivata qui per
esempio , tornare e cercare di aiutarli-
-Quindi
ti sei pentita delle scelte che hai fatto!-
la sua voce si era indurita, quelle parole lo avevano ferito.
-NO
.. io ti amo Draco e non mi pentirò mai di
questo ma … mi sento come se
li avessi
traditi.-
Vedendo
le lacrime della ragazza il giovane Malfoy
si ammorbidì nuovamente. Si avvicinò e la
abbracciò.
-Ascoltami
Granger … io non so come finirà questa
guerra, ma posso solo dirti che alla fine tu sarai fiera di me in un
modo o
nell’altro.-
-in
che senso …-
Ma
l’arrivo di Pansy non le permise di finire.
-Herm
tutto bene?-
-si
,solo un momento di nostalgia- rispose Draco al
suo posto mentre lei si asciugava le guance ancora umide.
-Torniamo
dentro?-
-Si
… torniamo dentro.-
***
-Andiamo
a fare una
passeggiata a Diagon Alley che ne dici?-
Hermione
si voltò verso
Draco. La sua proposta la stupì.
-credi
sia una buona
idea?-
-perché
non dovrebbe
scusa!?-
-beh
… non siamo mai
andati a Diagon Alley insieme.-
-ma
se siamo andati
milioni di volte.-
-ma
non siamo mai
andati soli. C’era sempre tua madre e tutti sapevano che ero
la sua dama.
Adesso saremmo solo io e te …-
Il
ragazzo si alzò dal
letto vestito dei soli pantaloni che usava per la notte.
-Granger,
non devo dare
spiegazioni a nessuno su ciò che faccio, anzi , sono gli
altri che devono avere
paura dei miei giudizi! Forza, finisci di prepararti e usciamo.-
Le
posò un leggero
bacio sulle labbra e poi si diresse verso il bagno.
Hermione
guardò la sua
immagine riflessa allo specchio. In fondo una passeggiata non aveva mai
ucciso
nessuno … o si?
Diagon
Alley era
caotica come sempre. La strada era piena di gente che entrava ed usciva
dalle
botteghe. Hermione guardò Draco, camminava a testa alta
sicuro di se. In fondo
se non si preoccupava lui, perché doveva farlo lei? Decise
di scacciare i
pensieri che le frullavano per la testa e godersi la giornata.
-C’è
una persona che
conosco,aspettami qui torno subito.-
Hermione
fece un cenno
con la testa e lui si allontanò raggiungendo
l’uomo indicato.
Mentre
aspettava Draco
iniziò a guardarsi attorno finché il suo sguardo
non si posò su di una vetrina.
Si avvicinò lentamente al negozio. Nonostante fosse passato
tempo e nonostante
adesso vendesse cappelli e stoffe pregiate,avrebbe riconosciuto quel
negozio tra
mille. Si avvicinò a quello che una volta era "Tiri Vispi
Weasley". Dopo la guerra, molti negozianti furono costretti a chiudere
le
loro attività perché non rientravano negli ideali
del nuovo mondo magico. Ai
Weasley fu portato via il negozio in quanto traditori del loro sangue,
ma
George avrebbe in ogni caso lasciato tutto per seguire Ron,Ginny e gli
altri
membri dell’Ordine.
Posò
una mano nella vetrina e ,per un singolo attimo, le sembrò
di vedere al suo
interno i fratelli Weasley ed Harry sorridenti. Quel momento
però,fu spazzato
via dal tintinnio della porta che si apriva e dalla quale uscirono due
donne
ben vestite. Le due uscirono sorridenti dal negozio ma, appena notarono
la
figura di Hermione, subito i loro sguardi si indurirono.
È
solo una tua impressione Hermione…
-Tutto
bene?-
La
ragazza sobbalzò, non si era accorta che Draco
l’aveva raggiunta.
-si
, tutto bene.-
-ti
piace qualcosa? Vuoi entrare?- Hermione guardò per un ultima
volta il negozio.
-No,
andiamo.-
Hermione
non era tranquilla. Mentre continuavano a camminare sentiva gli sguardi
puntati
su di lei.
Sguardi
colmi d’odio per quello che era .
-Ma
con che faccia tosta ha il coraggio di presentarsi qui con
lui.?-
-Sai
che lo ha costretto a lasciare la povera Astoria Greengrass?-
-Povera
ragazza , rimpiazzata da una sangue sporco.-
Tutte
le voci, tutte le parole le rimbombavano nella testa senza sosta. Non
sarebbe
riuscita a reggere ancora per molto.-
-Andiamo
via.- disse bloccandosi.
-Come?-
-ho
detto andiamo via!-
-Perché
siamo appena arrivati praticamente.-
-MALFOY…
andiamo via! Ti prego…-
Draco
sembrò capire. Senza aggiungere altro , la strinse e si
smaterializzarono al Manor.
***
Bussarono
alla porta,
Hermione non rispose.
-Granger
è da tutto il
giorno che sei chiusa qui dentro…-
Silenzio.
Draco fece
dei passi verso il letto sul quale era distesa la ragazza.
-è
pronta la cena.-
Nessuna
risposta.
-MALEDIZIONE
GRANGER
VUOI DIRMI QUALCOSA?-
-COSA
devo dire Malfoy?
Pensi che mi abbia fatto bene sentire tutte quelle cattiverie sul mio
conto? È
facile per te parlare.-
-è
facile per me
parlare? È questo che pensi? Pensi che io non senta le cose
che dicono sul MIO
conto? Che sono la vergogna della famiglia, che mio padre si
rivolterebbe nella
tomba nel vedermi accanto a te! Pensi che su di me non dicano niente?
Mi sto
mettendo contro tutti per te Mezzosangue apri gli occhi…-
Hermione
non rispose …
aveva ragione, ma lei era stata troppo egoista per accorgersene. Aveva
rischiato molto più di lei nel farsi vedere in sua compagnia
in pubblico.
-Hai
ragione Draco
scusa …-
-L’Hermione
Granger di
cui mi sono innamorato non è così, non
è debole, non si lascia piegare dai
commenti della gente! LEI LOTTA! –
La
ragazza lo guardò
negli occhi. Aveva ragione. Loro si amavano e se per gli altri questo
era un
problema prima o poi se ne sarebbero fatti una ragione. Non avrebbe
permesso
più a nessuno di mettersi tra di loro.
***
Durante
la notte
Hermione fu svegliata da qualcosa. Draco stava male, il marchio
bruciava .
-Cosa
succede perché ti
stanno chiamando?-
-Non
lo so …- riuscì
solo a dire Draco in preda ai terribili dolori.
Lei
gli si avvicinò ed
iniziò ad accarezzarlo.
-Draco
, cosa posso
fare?-
-niente
…niente ora
passa.- disse stringendo ancora di più a sé il
braccio.
Dopo
qualche momento il
dolore sembrò essere cessato. Draco si alzò dal
letto ed iniziò a prepararsi in
silenzio. Hermione rimase sul letto a guardarlo, le gambe strette al
petto,
sembrava una bambina indifesa.
-cosa
pensi che
voglia?-
-non
lo so … per questo
devo andare a vedere.-
-
l’ultima volta che ti
hanno chiamato all’improvviso sei tornato con un matrimonio
da organizzare…-
Draco
ghignò.
-tranquilla,
niente in
programma … per ora!-
Si
avvicinò ad Hermione
e si sedette accanto a lei. Le accarezzò il viso e le
scostò una ciocca di
capelli. Si fece improvvisamente serio.
-Granger
… io non so
cosa accadrà stanotte ma ricordati solo che … ti
amo Hermione.
-Draco
cosa …-
Ma
non le diede il
tempo di finire che si smaterializzò via.
Le
ore passavano.
Hermione aveva smetto di contare i rintocchi dell’orologio
quando le prime luci
del mattino aveva iniziato a fare capolino dalle finestre.
La
ragazza iniziò a
chiedersi cosa fosse successo.
Una
missione probabilmente …
Avrebbe
voluto sapere
se Pansy sapeva qualcosa ma non aveva modo di contattarla.
Quando
capì che
probabilmente era meglio provare a distrarsi in qualche modo,
sentì un rumore
di materializzazione dalla sala accanto.
Subito
corse verso la
stanza.
-Draco
mi hai fatto
preoccupare! Come mai hai perso tutto questo tem…-
Ma
le parole le
morirono in gola.
-Ron
…-
Bene
ragazzi eccomi qui
con il nuovo capitolo, ho cercato di aggiornare il prima possibile : )
Allora
ragazzi , alcuni
di voi mi avevano chiesto di avvertire quando sarebbe arrivato il
momento… il
prossimo sarà l’ultimo capitolo! Eh si dopo tanto
tempo , siamo quasi arrivati!
Beh che dire, come sempre grazie a tutti coloro che lasciano commenti e
chi
passa solo a leggere : )
GRAZIE!