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Autore: rekla992    04/02/2013    2 recensioni
Alexia. Distretto 2. Volontaria. Favorita. Ecco la sua storia!
*Dal primo capitolo*
-Voglio che ti offri volontaria. Domani mattina- mi dice mio padre mentre si porta alla bocca un pezzo di carne.[...]
- E' la mia vita!- urlo, scattando in piedi.
- Sarà la tua vita quando ritornerai da quella stramaledittissima arena!-
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alexia


Cammino fino alla porta con passo felpato, come mi hanno insegnato all'Accademia.
Avvicino l'occhio alla serratura e osservo... quello che vedo è il sedere di Enobaria.  Non è che sia proprio un bel vedere perciò appoggio l'orecchio al metallo freddo e resto in ascolto.
-Hai capito Jake?- sussurra Enobaria.
-Certo. La ucciderò alla Cornucopia. Non ci sono problemi: Alexia morirà- sento dire dal mio compagno di distretto, ma quello che mi resta più sconcertata è che lo pronuncia con odio.
E rimango gelata sul posto. Jake mi ucciderà.
Non lui cercherà di ucciderti, sento dire una vocina dentro di me.
Non riesco a muovere un muscolo e intanto Jake chiude la porta ed Enobaria se ne ritorna a dormire.
Riesco a ritornare in posizione eretta non con poca difficoltà. Sento un brivido nella schiena. Non ci faccio caso e mi dirigo, senza preoccuparmi di svegliare qualcuno, verso la camera del mio mentore.
Busso con poca delicatezza alla porta e lo chiamo finché non mi viene ad aprire.
E' in uno stato pietoso: ha i capelli arruffati, sembra che abbia la bava alla bocca... e per di più è in boxer.
Mi porto una mano davanti agli occhi per coprire lo “spettacolo”.
-Oh! Ma guarda chi si vede! Cosa c'è? Sei sconcertata dalla mia bellezza? Credimi anch'io-
-Ma ti sei sempre piaciuto?- chiedo per smorzare l'atmosfera.
-Da subito- risponde.
-Ma tu cosa vuoi? No, guarda è solo per curiosità, ma visto che sei venuta a bussare alla mia porta, io ho avuto la brillante idea di aprirti e adesso sei sconcertata dal mio abbigliamento... quindi cosa vuoi?-  mi domanda il  mio mentore.
-Ti devo parlare. Adesso- gli rispondo, prevenendo ogni domanda.
-D'accordo. Mi vesto e arrivo- e ritorna in camera lasciando la porta aperta.
-La porta, per piacere!- gli urlo e sbatto la porta.
Dopo neanche 10 minuti esce, vestito.
Ci dirigiamo verso il balcone e vengo attraversata da un brivido che percorre sulla schiena.
-Brutto segno- esclama Brutus.
-Cosa?- chiedo.
-Il brivido nella schiena. Secondo una leggenda quando ne senti uno qualcuno ha camminato sopra la tua tomba-
-Ah- è il mio solo commento.
-Ma non ti preoccupare io ne sento in continuazione. Cosa volevi dirmi di tanto importante?-
Mi ero completamente dimenticata di Jake e il suo desiderio di uccidermi.
-Ho origliato una conversazione tra Enobaria e Jake, in cui si sono accordati che c'è l'urgenza di uccidermi- dichiaro con un sospiro.
-C'era da aspettarselo da una come Enobaria. Comunque non ti preoccupare sono io il tuo mentore- dice, cercando di rassicurarmi, ma non fa altro che farmi venire ancora di più il nervoso.
-Ah, okay. Allora me ne ritorno a dormire-
-Fai bene perché non so se ci riuscirai quando sarai nell'arena- sussurra il mio mentore.
Ritorno nella mia stanza e cerco di addormentarmi, domani ci saranno le interviste.


-Forza, tesoro, svegliati!- esclama Olimpia.
-Arrivo!- urlo in risposta.
Mi vesto e vado a fare colazione.
Jake è già lì e sta parlando animatamente con Olimpia. Di cosa, non lo so.
Ho una voglia di prenderlo a schiaffi,ma mi trattengo.
Avrò tutto il tempo di farlo nell'arena.
-Ciao cara, sei pronta per prepararti le interviste?- trilla Olimpia.
-Come no- rispondo in modo acido.
Continuo a mangiare in silenzio.
Finita l'abbondante colazione insieme a Isidoro (il mio stilista) mi dirigo in camera mia.
-Allora, il tuo mentore mi ha ordinato di vestirti con un vestito che ricordi la 'qualità' dei Favoriti. E qual è la qualità della nostra bellissima tributa?- mi domanda con voce odiosa.
-Uccidere Jake-
-No, sbagliato-esclama, agitando il dito- è uccidere-
-E il colore del sangue, qual è?- mi chiede; neanche fosse un show televisivo.
-Boh.. il mio è blu. Il tuo non lo so- gli rispondo in tono di sfida.
-E' rosso, tesoro- evidentemente esasperato.
-Quindi il mio abito sarà... blu?-
-Hai una testa dura, lo sai vero'-
-Oh,sì me lo dicono in molti-
Isidoro emette un fischio dalla bocca e arrivano nella stanza i miei tre preparatori.
Le tre ore successive mi tolgono ogni pelo in eccesso, mi lavano, mi truccano, mi mettono lo smalto, mi fanno di tutto. E per di più non stanno un attimo zitti: un vero inferno!
A un tratto arriva Isidoro con il mio vestito. Manda via, finalmente, i preparatori.
Mi infila il vestito e mi guardo alla specchio: è rosso, rosso sangue, con una spallina sola e mi scende fino alla ginocchia.
Per la prima volta mi trovo bella.
Ero pronta per le interviste, ma anche per uccidere.


Nota dell'autrice: Sono in ritardo però spero che mi perdoniate visto che ho scritto un capitolo lungo.
In altre parole: spero vi piaccia!!
ringrazio le persone che continuano a recensire questa storia, chi la segue, chi la ricorda e chi la preferisce e ai lettori silenziosi.




  
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