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Autore: Leyna_s_heart    07/02/2013    3 recensioni
Questo è un cross-over tra Teen Titans e Young justice.
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Stella e la sua amica Megan arrivano a New York per completare l'ultimo anno di liceo tra amori, gelosie e misteri nel più prestigioso ed esclusivo liceo della città.
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I personaggi sono semplici umani, non hanno nè poteri né strane capacità. Normali adolescenti.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo Personaggio, Starfire
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo tre: Primo giorno di scuola – parte seconda

 

Stella

 

La campanella stava suonando sentenziando quindi la fine delle lezioni del mattino. Finalmente era ora di pranzo!

Ora devo andare a cercare Rachel. Sorrisi involontariamente: era stato facile farsi una amica!

Dio, forse la parola ‘amica’ era esagerata, ma era pur sempre un inizio.

“Stella!” Dick con Gar e Tara si stavano avvicinando al mio banco.

“Ciao ragazzi!” raccolsi il materiale e lo gettai alla rinfusa nella borsa.

Usciti dalla classe c’era un ragazzo di colore enorme che ci salutò.

“Ciao! Tu devi essere Stella” mi strinse la mano “io sono Victor, siamo nella stessa classe di matematica”

“Mi ricordo di te, si!”

Si avvicinò a noi una bella ragazza di colore che baciò Victor.

“Ciao a tutti ragazzi!” si rivolse agli altri e poi spostò la sua attenzione su di me “Tu devi essere Kory, giusto?”

“Preferisco Stella.”

“Io sono Karen” ci incamminammo verso la mensa.

“Sai ho già conosciuto Megan.”

“Davvero?!”

“Si, siamo nella stessa classe di chimica”

“Megan è bravissima in tutte le materie quindi sei fortunata”

“Non direi. La povera Megan è seduta vicino a Conner. Spero la prof non assegni troppe ricerche in coppia per il suo bene”

Aggrottai le sopracciglia “Perché?”

“Conner è un nostro amico” rispose Dick “ma, come dire?, non è propriamente una persona molto espansiva”

“L’ha ignorata per tutta la lezione!” ribatté indignata Karen “si è comportato da maleducato!”

Povera Megan!

Ero dispiaciuta già che non avessimo le stesse lezioni – lei da brava studentessa aveva i suoi corsi avanzati, mentre io essendo piuttosto mediocre rientravo nei corsi normali- più se aggiungi vicini di banco maleducati doveva essere piuttosto abbattuta.

Ma sapevo di aver fatto bene ad insistere perché potesse fare questo scambio con me, a Londra non l’avrei mai lasciata!

Arrivati in mensa , mi fermai sulla porta “io devo aspettare una persona”

“Aspetto con te” Dick mi sorrise e s’appoggiò al muro accanto a me. Il mio cuore accelerò i battiti.

Intanto gli altri entrarono promettendo che ci avrebbero tenuto i posti.

Appena fummo soli calò un silenzio imbarazzante.

Dick si schiarì la voce “allora come ti trovi qui?”

“Devo ammettere che all’inizio era strano, ma infondo Londra e New York si assomigliano”

“La casa? Com’è Gar come padrone di casa?”

“Meglio di quello che ci si aspetta. Poi Megan è una cuoca ottima e aiuta molto in casa, visto il poco tempo libero della signora Logan.”

“Della scuola cosa pensi?”

“Mi piace. Ricorda molto la mia a Londra e gli insegnanti non sono male, un po’ rompi, ma non bravi!”

“E..” ebbe una esitazione “dei compagni cosa pensi?”

“E’ un po’ presto per dirlo, ma mi piacciono le persone che ho conosciuto.”

Sperai che non si fosse accorto del rossore sulle mie guance.

“Perché me lo chiedi?”

“Devi stare attenta a..”

“Dick! Stella!”

Babs e Megan si avvicinavano seguiti da un ragazzo ed una ragazza.

“Hei ciao Megan!!” l’abbracciai stretta stretta.

“Stella mi soffochi!” si liberò “lascia che ti presenti alcuni miei compagni. Lui è Wally” indicando un ragazzo alto, dai capelli rosso carota, il viso spruzzato di lentiggini e gli occhi verdi che la guardava adorante “e lei è Artemis” la ragazza era alta tanto quanto il ragazzo e lo guardava di storto. Aveva la pelle olivastra, gli occhi neri come quelli di un felino e dei lunghissimi capelli biondi legati in una cosa di cavallo. “Ragazzi, lei è Stella!”

Ricapitolai le persone che avevo conosciuto in poco tempo e  sperai di non confondere nessuno per non fare gaffe assurde.

“Allora entriamo? Ho fame!”

“Tu hai sempre fame, West!”

“Sei tu che non apprezzi i piaceri della vita, Crock!”

Ridacchiammo. Wally ed Artemis battibeccavano così carinamente insieme che sarebbero stati una coppia perfetta.

I due entrarono. Babs afferrò poco delicatamente il cravattino di Dick e lo trascinò via dicendo che qualcuno lo stava aspettando.

Avevo ancor dei dubbi su quei due – perché non ho mai pensato di rubare il fidanzato a nessuno-, ma mi fidavo della ragazza, sembrava essere molto sincera.

“Allora chi stiamo aspettando?”

“Una mia nuova amica” risposi fiera.

“Chi è?”

“Rachel”

“Non ho presente”

“Alta poco meno di me, magra coi capelli scuri?”

Scosse il capo. “Dovrebbe essere già qui” mi disse dando una occhiata all’orologio.

Non risposi. Rachel aveva accettato. Forse era solo tardi!

“Magari ti aspetta dentro” Megan lo disse con un tono di voce molto basso, quello che usa per calmare le persone e farsi ascoltare.

“Ok, ragazze entriamo!”

Babs stava puntando verso di noi. Da sola.

“Dov’è Dick?”

Sospirò esasperata “se non ci fossi io lui non si ricorderebbe nemmeno un appuntamento! Mi faranno santa per aver accudito quel ragazzo!” ci prese per i gomiti e ci trascinò in mensa quasi di peso. Per essere alta si e no come Megan – il che voleva dire sul metro e sessanta- aveva una forza portentosa.

La scena che nacque dopo che fummo entrare determinò tutte le disavventure che successero a me e i miei amici. Ammetto che fu in parte –buona parte- colpa mia.

Rachel stava tranquillamente mangiando in un tavolo da sola. Ci rimasi male, molto male. Però indignata volevo una spiegazione. Testarda che non sono altro! Diedi a Megan la mia borsa perché me la tenesse mentre mi dirigevo verso la corvina. In quell’istante, Rachel alzò gli occhi e mi vide, rapidamente distolse lo sguardo e ancor più veloce recuperò cibo e vassoio per andarsene, ma nel farlo colpì una ragazza.

La ragazza in questione, a cui si era solo rovesciata la bottiglietta d’acqua per terra, si girò verso Rachel furiosa.

Mi fermai intanto. Sentivo la presenza di Megan e Babs poco dietro di me che osservavano pure loro la scena.

“Tu! Dannata darkettona! Guarda cos’hai fatto?!”

“Mi dispiace”

“Cosa me ne faccio delle tue scuse? Voglio qualcosa in cambio!”

Rachel le porse la bottiglietta. “Prendi la mia. Non l’ho aperta”

La ragazza – una biondona che poteva fare concorrenza a Barbie dalla tonalità platinata dei suoi capelli – afferrò la bottiglietta con aria di sdegno la poggiò sul suo vassoio e prese qualcosa dal suo, intanto Rachel se ne stava andando sempre in totale silenzio.

“Aspetta un attimo!” la bionda la afferrò per la giacca della divisa e la fece scivolare. Il cibo che si trovava sul vassoio cadde tutto sulla corvina – facendo ridere tutti o quasi in mensa-, mentre la ragazza si chinò a sussurrarle qualcosa all’orecchio e le sfiorò una ciocca dei capelli di Rachel, si rialzò e rise insieme agli altri.

Rachel, sbiancata, si alzò e camminò rapidamente sempre di più fino a correre fuori la mensa.

Lo ammetto: fui codarda a non intervenire subito, ma a mia discolpa posso dire che non avevo idea che sarebbe finita così.

La bionda afferrò lo zaino lasciato da Rachel e io scattai strappandoglielo di mano.

“E tu cosa vuo..”

Non la lasciai nemmeno parlare “Sarò nuova, ma se è così che trattate le persone qui è una scuola davvero schifosa!” dissi a voce abbastanza alta perché tutti mi sentissero.

“Non sapevo che qui si mancasse totalmente di educazione” intervenne Megan gelida.

Megan era una persona molto gentile e disponibile, ma quando perdeva le staffe diventava gelida e spaventosa.

La bionda tentò di aprire la bocca, ma Megan la fermò “quello che è appena successo non è, per caso s’intende, un episodio di bullismo? E sbaglio o il regolamento è decisamente severo in questo caso?” lo disse quasi con noncuranza.

La ragazza sbiancò.

Io però ero troppo furiosa per tacere. “Se succede qualcos’altro a Rachel” le dissi in modo che solo lei potesse sentire “sappi che me la pagherai cara!”

La bionda fece un paio di passi indietro e scivolò sull’acqua.

Né io né Megan ridemmo o dissimo nulla. Mentre Babs tirò fuori il cellulare e fece una foto “Sarà una bella foto per il blog della scuola, eh Becky?” sorrise maliziosa. “A meno che tu non decida di smettere un po’ questa tua politica di dittatura del terrore.”

La bionda fissò tutte e tre con rabbia e uscì dalla mensa furibonda.

Scambiai uno sguardo con le altre due e cercai Rachel.

Diciamo che tentai di trovare Rachel perché senza la piantina della scuola –rimasta nella mia borsa ancora in mano a Megan- ma la trovai poco dopo nei bagni in palestra.

Più che altro sentì cantare e, incantata, entrai nei bagni trovando Rachel che si stava lavando i vestiti.

..hope you know, I hope you know 
That this has nothing to do with you 
It's personal, myself and I 
We've got some straightenin' out to do 
And I'm gonna miss you like a child misses their blanket 
But I've got to get a move on with my life 
It's time to be a big girl now 
And big girls don't cry 
Don't cry 
Don't cry 
Don't cry..

 

Applaudì e istintivamente le dissi “Bravissima Rachel!!”

Lei sobbalzò. “St..Stella!” era tesa come una corda di pianoforte.

“si, sono io.” Le allungai lo zaino “ti volevo riportare lo zaino e dirti che mi dispi..” mi stavo innervosendo pure io.

“Ti dispiace per cosa?”

“Appena mi hai vista sei scappata e poi quella pazza ti ha aggredito e..” dissi tutto d’un fiato.

“Ti stai scusando per questo? Credi che sia colpa tua se quella str.. Becky mi ha aggredita?”

“Si”

Rachel si portò una mano alla bocca, chinò il capo ed iniziò a tremare.

Oh no si era messa a piangere!

“Ah ah ah tu sei tutta matta!”

Appena tirò su il capo vidi che stava ridendo a crepapelle e cercava di calmare la ridarella.

“Sei matta! Matta!” continuava a ripetere.

Sorrisi. “Oh si te lo posso confermare!”

Appena si fu calmata mi disse “Grazie Stella!”

“Prego Rachel!” I vestiti sono tornati a posto?”

Annuì. Poi portò la mano ai capelli “però..” sollevò la ciocca per mostrami il chewingum attaccato.

Mi balenò una mezza idea. “Hai delle forbici?”

Ne estrasse un paio dallo zaino e me le porse.

“Direi che è ora di un cambio di immagine!”

“Sei sicura di saper tagliare i capelli?” mi chiese titubante.

“Fidati!” notai un lampo d’incertezza nei suoi occhi, che però sparì subito, così mi misi a tagliare.

Infondo stava diventando un nuovo inizio un po’ per tutti.

I suoi lunghi capelli si trasformarono in un carré, coi ciuffi lunghi davanti e corto corti dietro.

Ora si notavano meglio gli occhi viola scuro di Rachel.

Si toccò più volte i capelli, rimirandosi allo specchio. “Sei più brava del previsto..”

“Lo so!” mi vantai.

“Che ne dici se torniamo a lezione?”

Annuì. Scoprimmo pure di avere praticamente buona parte delle lezioni assieme.

Uscimmo dalla palestra che si riempiva di studenti per fare educazione fisica e mi lasciai riportare da Rachel alle aule, visto che mi stavo perdendo alla grande.

In corridoio trovammo Megan con Gar, Dick, Wallly, Babs e Artemis.

“Megan!” le andai incontro.

“Era ora ti presentassi! Tieni!” mi porse un fazzoletto “ho conservato la mia fetta di torta per te”

“Ti amo Megan!!”

“Si lo so lo so.” Mi liquidò “Tu sei Rachel giusto?” le sorrise rassicurante “Megan, piacere!”

La corvina sembrava imbarazzata, ma non si sottrasse, conquistata della gentilezza e il calore di Megan.

“Rachel cavoli stai proprio bene così!” disse con un fischio d’approvazione Gar.

“E’ vero. Stai meglio.” Confermò Dick con tutto il suo charme.

Rachel arrossì fino alla punta dei capelli e chinò il capo. Immaginai che Dick fosse arrivato in mensa dopo che me ne ero andata e che Megan abbia pranzato con loro visto che erano tutti assieme.

“Non temere Megan, tu sei più carina.” La rassicurò Wally.

Megan balbettò un ‘grazie’. E la campanella censurò la rispostaccia che stava arrivando al rosso da parte di Artemis.

Ci separammo.

Rachel mi portò all’aula di chimica e dopo essersi seduta vicino a me sentenziò “simpatica la tua amica!”.

Salutai Tara pochi banchi davanti a me che mi rispose esitante.

Mentre il prof parlava e parlava e parlava, io facevo mente locale su cosa mi fosse successo oggi: avevo rischiato di venire presa sotto, ma Dick mi aveva salta – più o meno-, avevo conosciuto tanta nuova gente – Babs, Tara, Wally, Artemis, Karen, Victor-, poi avevo una nuova amica, Rachel, e avevo sentito la sua splendida voce e tra poco sarebbe finita per oggi.

E questo era solo il primo giorno!

Ah si, giusto, ma oggi avevo pure l’audizione.

Avevo già deciso cosa avrei cantato.

Cantare.. oh sì!! questa si che era una idea!

“Rachel” sussurrai per non farmi sentire.

“Mhm..”

“Ho una proposta per te!”

“Dimmi..”

“Io a fine lezioni ho l’audizione per il glee club..”

“Se vuoi vengo ad ascoltarti”

“perché non provi tu?”

“ma neanche per idea!”

“Ma hai una voce favolosa!”

“Non credo mi prenderebbero”

“Perché?”

“Tara ed io non siamo propriamente in buona rapporti diciamo..”

“Ma sarà la prof Lance a decidere, mica lei!”

“Si ma lei e Gar essendo vice e capitano hanno potere decisionale.”

“Non se la tua bravura è lampante!”

Rachel non rispose, stava rimuginando e sperai accettasse.

“E va bene, un tentativo!”

“Si!”

“Solo perché me l’hai chiesto tu!”

“Perché siamo amiche?!”

“Si.. siamo amiche..” pronunciò la parola ‘amica’ come la stesse saggiando.

Tornai a seguire la lezione in preda ad una certa eccitazione.

Perché il tempo non passa più veloce?!

Suonò l’ultima campanella e presi praticamente di peso Rachel per portarla giù in auditorium.

“Stella eccoti!” mi salutò Gar che mi aspettava sulla porta “oh e ciao Rachel! Vieni pure a prendere posto vicino a noi.”

“A dire il vero, sono qui per una audizione” guardandolo come lo stesse sfidando a mettere in dubbio il suo diritto.

“Ma è meraviglioso!!” ci abbracciò.

Rachel rossa si staccò in fretta da noi e corse dentro.

“Mi sa che non le piacciono gli abbracci.”

“Un giorno glieli faremo piacere vedrai Gar.”

“Si!”

Prima che l’idiozia ci cogliesse ancora, mi diressi verso il palco.

“Merda Stella!” (è buona norma dire ‘merda’ a chi si sta per esibire sul palco)

“Si tanta!” gli sorrisi.

Rachel era già davanti al microfono sul palco e si presentava, che io ero appena arrivata dietro le quinte per ascoltarla.

Tutto il club era seduto davanti a lei curioso di sentirla.

La band iniziò a suonare il pezzo richiesto e lei teneva gli occhi chiusi, battendo il tempo con il piede.

Aprì gli occhi appena iniziò a cantare.

 

http://www.youtube.com/watch?v=Y7VGOnV2QhU

 

Here we are and I can think from all the pills you made
Start the car and take me home
Here we are and you're too drunk to hear a word I say
Start the car and take me home

Just tonight I will stay
And we'll throw it all away
When the light hits your eyes
It's telling me I'm right
And if I, I am through
It's all because of you
Just tonight

But here I am and I can't seem to see straight
But I'm too numb to feel right now
And here I am watching the clock that's ticking away my time
I'm too numb to feel right now

Just tonight I will stay
And we'll throw it all away
When the light hits your eyes
It's telling me I'm right
And if I, I am through
It's all because of you
Just tonight

Just Tonight

Do you understand who I am
Do you wanna know
Can you really see through me now
I am 'bout to go

But just tonight I won't leave
I'll lie and you'll believe
Just tonight I will see
It's all because of me

Just tonight I will stay
And we'll throw it all away
When the light hits your eyes
It's telling me I'm right
And if I, I am through
It's all because of you
Just tonight

It's all because of you
Just tonight

It's all because of you
Just tonight

It's all because of you
Just tonight

It's all because of you
Just tonight

 

 

 

Conclusa la canzone, tra il pubblico ci fu un attimo di silenzio, finché Gar non si alzò in piedi per acclamare Rachel cosicché pure gli altri lo seguirono.

La prof Lance li zittì e si congratulò con Rachel dicendole che era presa.

“Wow Rach sei incredibile!”

“Non pensavo.. Hei aspetta mi hai chiamata Rach?”

“Non ti piace?” sorrisi “Waah! Sono tanto tanto felice per te.”

Rachel non rispose. “Sai una cosa Stella? Grazie! Senza te non l’avrei mai fatto” e mi sorrise per davvero.

“Sei ancora più carina quando sorridi!” la stritolai.

“Hei Hei! Piano con gli abbracci!”

“Giusto. Beh ci lavoreremo!” e salì sul palco.

Mi presentai e diedi l’ordine alla band di suona le canzone che avevo scelto.

 

http://www.youtube.com/watch?v=ZxzWv2PAM0Q

 

There were nights when the wind was so cold
That my body froze in bed
If I just listened to it
Right outside the window

There were days when the sun was so cruel
That all the tears turned to dust
And I just knew my eyes were
Drying up forever

I finished crying in the instant that you left
And I can't remember where or when or how
And I banished every memory you and I had ever made

But when you touch me like this
And you hold me like that
I just have to admit
That it's all coming back to me
When I touch you like this
And I hold you like that
It's so hard to believe but
It's all coming back to me
(It's all coming back, it's all coming back to me now)

There were moments of gold
And there were flashes of light
There were things I'd never do again
But then they'd always seemed right
There were nights of endless pleasure
It was more than any laws allow
Baby Baby

If I kiss you like this
And if you whisper like that
It was lost long ago
But it's all coming back to me
If you want me like this
And if you need me like that
It was dead long ago
But it's all coming back to me
It's so hard to resist
And it's all coming back to me
I can barely recall
But it's all coming back to me now
But it's all coming back

There were those empty threats and hollow lies
And whenever you tried to hurt me
I just hurt you even worse
And so much deeper

There were hours that just went on for days
When alone at last we'd count up all the chances
That were lost to us forever

But you were history with the slamming of the door
And I made myself so strong again somehow
And I never wasted any of my time on you since then

But if I touch you like this
And if you kiss me like that
It was so long ago
But it's all coming back to me
If you touch me like this
And if I kiss you like that
It was gone with the wind
But it's all coming back to me
(It's all coming back, it's all coming back to me now)

There were moments of gold
And there were flashes of light
There were things we'd never do again
But then they'd always seemed right
There were nights of endless pleasure
It was more than all your laws allow
Baby, Baby, Baby

When you touch me like this
And when you hold me like that
It was gone with the wind
But it's all coming back to me
When you see me like this
And when I see you like that
Then we see what we want to see
All coming back to me
The flesh and the fantasies
All coming back to me
I can barely recall
But it's all coming back to me now

If you forgive me all this
If I forgive you all that
We forgive and forget
And it's all coming back to me
When you see me like this
And when I see you like that
We see just what we want to see
All coming back to me
The flesh and the fantasies
All coming back to me
I can barely recall but it's all coming back to me now

(It's all coming back to me now)
And when you kiss me like this
(It's all coming back to me now)
And when I touch you like that
(It's all coming back to me now)
If you do it like this
(It's all coming back to me now)
And if we..

 

Appena finì di cantare, uno scroscio di applausi mi investì.

Non sentivo neppure quello che mi diceva la prof Lance ma immaginai di essere presa.

Dietro le quinte ricevetti i complimenti da Rachel e scrissi a Megan la bella notizia e lei mi rispose che aveva l’audizione per le cheerleader e di aspettarla.

Così Rachel ed io uscimmo di scuola e ci sedemmo a parlare aspettando Megan.

 

 

Megan

 

Quando una persona s’immagina una cheerleader la figura alta, bionda, con un fisico da modella e ovviamente bellissima. Io non sono nulla di tutto ciò. Ma avevo deciso di tentare lo stesso l’audizione, su consiglio di Dick che mi aveva fatto ottenere un posto.

Il mio entusiasmo però era scemato pian piano, che mentre mi dirigevo in palestra con Artemis avevo già cambiato idea.

“Non sono più sicura di volerlo fare!”

“Tentare non costa nulla e se non va bene.. pazienza!”

Artemis ed io avevamo molte lezioni in comune e avevamo legato subito. Mi piaceva la sua sincerità brutale e non fingeva mai.

“Si hai ragione!”

Mi piaceva la scuola: i corsi avanzati era strutturati bene e gli insegnanti competenti.

Poi ero sempre seduta vicino a Artemis o Babs che avevano già deciso di prestarmi gli appunti dell’anno precedente.

In pratica andava tutto a meraviglia, escluso: chimica!

Quell’ora era stata un po’ umiliante visto che Conner Kent – avevo saputo il suo nome da Artemis che era andata con Babs e Karen dal prof per chiedere di farmi cambiare partner di laboratorio – non mi aveva rivolto né uno sguardo né una parola.

Entrammo in palestra dove notai subito due cose: la dozzina di ragazze aspiranti cheerleader praticamente perfette e gli spalti ben pieni di spettatori.

Ci avevo ripensato.

Neanche mi avesse letto nella mente, Artemis mi mise un braccio attorno le spalle e mi spinse dentro verso gli spogliatoi aspettandomi fuori mentre mi cambiavo, neanche potessi scappare – ci avevo pensato però!-.

L’accompagnai agli spalti. “Noi siamo lì a seguire le prove”

“Ma non avevi detto che odiavi queste cose?”

“Rettifico: sono qui a fare il tifo per te!”

“Grazie!”

Vidi che c’erano pure Dick, Victor, Wally e.. Conner Kent!

“Che ci fa Conner qui?” bisbigliai ad Artemis, mentre il mio umore scendeva ai minimi storici!

“E’ amico di questi tre e mi sa l’hanno costretto a venire”

Non ero convinta della spiegazione, pensai piuttosto che fosse lì per vedermi umiliata.

“Invece” continuò Artemis “Victor e Dick sono qui per le loro ragazze”

“Victor sta con Karen” indicai col capo la bella ragazza di colore che era seduta accanto alla prof Bertinelli “ma Dick?”

“L’altra cheerleader vicino a Karen. E’ con noi a chimica e in molte altre materie.”

La ragazza era piuttosto bassa e dai lunghi capelli, ma non riuscivo a vederne il viso.

Annuì. Questo spiegava come Dick avesse ottenuto la mia audizione e dove fosse sparito pranzo.

“Vedrai che ce la farai!” non ribattei che non sapeva neppure se fossi coordinata “in caso contrario..” si scroccò le dita “ me ne occupo io”

“Megan! Hei Megan!” Wally ci aveva notate e ignorava come sempre Artemis.

Sospirai e lo salutai con la mano, ma poi mi chiamava e faceva cenno di salire.

“Ecco qualcuno di cui occuparsi!”

Prese il suo zaino e con precisione millimetrica glielo lanciò in faccia. Soffocai una esclamazione mentre Dick e Victor si complimentavano con Artemis che s’inchinò.

“Ma sei impazzita Crock?”

“Lascia in pace Megan, West!”

“Sei solo gelosa!”

“Ah ti piacerebbe!”

Mi frapposi tra i due. “Dai ragazzi! State buoni per un po’, ok? Fatelo per me!”

“Certo Megan!” si affrettò a rispondere Wally.

Artemis prese posto vicino a Conner proprio dietro Wally che li squadrava.

“Sarò bravissima, Megan, te lo prometto.” Confermò la bionda.

Così mi diressi giù felice di aver scampato una scenata di dimensioni epiche.

Mi piazzai infondo al campo mentre le altre aspiranti cheerleader parlottavano. Capì solo alcuni pezzi di frasi qua e là tipo ‘si è lei! Quella che..’, ‘come può pretendere che la prendano se..’ o ‘povera ragazza avrà vita dura qui..’.

Quest’ultima frase mi spaventò.

Ero qui da nemmeno un giorno e già c’erano problemi!

Respirai profondamente. Mi concentrai su Karen che stava parlando.

“Ok, ragazze! Grazie per essere qui. Ora Bette e Wendy mi mostreranno l’esercizio da fare!”

alzò il volume della voce “mi raccomando osservate con attenzione perché lo faranno una sola volta”

Bette, una ragazza dai capelli ricci e biondi e Wendy, coi capelli neri e corti,- che di sicuro erano a qualche lezione che non ricordavo con me- si misero a fare un esercizio non troppo difficile, ma , che realizzai con orrore, prevedeva di essere in coppia.

A esercizio finito le ragazze già in coppia si disposero per ripeterlo e notai con orrore sempre maggiore che eravamo numero dispari e che il numero dispari ero io.

Questa era l’occasione perfetta per andarsene.

Magari potevo tornare a Londra e il più in fretta possibile!

“Hei! Megan, giusto?”

Una ragazza bassina, dai capelli neri e mossi e due occhi azzurri enormi era davanti a me.

La riconobbi:era a chimica con me. E pure in molti altri corsi.

“Si sono io.. Tu..?”

“Sono Zatanna Zatara. Nonché vice capitano delle cheerleader.” Mi sorrise porgendomi la mano “siamo insieme in molti corsi se non ricordo male.”

“Già.”

“Ascolta siete in numero dispari, quindi cosa ne dici di fare l’esercizio con me?”

“Sei molto gentile!”

Mi sorrise.

Le coppie si esibivano ad una ad una e noi eravamo le ultime.

“Senti grazie per l’opportunità. Anche se probabilmente non andrà in porto, almeno ho potuto tentare!”

“Non è detto che tu non possa entrare. Poi devi ringraziare Dick che mi ha chiesto di inserirti.”

“L’ho già fatto finché non mi costretta a smettere.. Ma ora..”

“Cosa?”

“Ma ora non sono più entusiasta dell’idea di tentare.. Senza offesa!”

“Puoi ritirarti certo, ma se poi ti pentissi?”

“…”

“Noi, o meglio la capitana e la Bertinelli, non ti darebbero altre opportunità.”

“Questo si, ma..”

“Poi è l’ultimo anno, no? Poi saremo catapultati nel mondo degli adulti e questa è l’ultima possibilità per fare tutto ciò che ci piace, no?”

“Hai ragione!” mi aveva dato la carica.

Arrivò presto i nostro turno.

Feci del mio meglio e senza essere aiutata. Mi impegnai molto ed ero già soddisfatta così.

“Bene ragazze!” la prof Bertinelli intervenì “i risultati saranno esposti in bacheca tra due settimane. Ora potete andare!”

Tutte andarono in spogliatoio, mentre io andai prima da Artemis e gli altri, Zatanna invece seguiva la prof e le altre cheerleader che si riunivano per decidere chi scegliere.

“Bravissima Megan!”

“Si davvero!”

“Secondo me ti prendono sicuramente!”

“Grazie grazie ragazzi! Ce l’ho messa tutta e staremo a vedere.”

Conner mi fissava intanto e io cercai di non arrossire troppo, quindi per evitare ulteriore imbarazzo andai a cambiarmi e tornai da loro e ci dirigemmo all’uscita di scuola, dove mi aspettava Stella.

 

 

Zatanna

 

Non mi interessava molto chi sarebbero state le tre nuove leve, basta che tra loro ci fosse Megan. Lo dissi chiaramente prima che iniziasse la riunione e pure durante, ma senza il nostro capitano era impossibile decidere qualcosa e la Bertelli era già stufa quindi neanche dopo dieci minuti fummo congedate.

Io corsi subito in classe di storia, dove mi aspettava il mio ragazzo, Dick Grayson.

Sapevo che venivo molto invidiata per questo, ma io ci tenevo davvero a lui e cercavo di non vantarmene troppo.

Dick intanto stava guardando fuori dalla finestra con il tramonto che illuminava la stanza.

Era molto cambiato da quando c’eravamo messi insieme, il primo anno, dove era bassetto e magrolino, ora invece era molto alto, muscoloso – dal fisico perfetto direi- e i capelli erano lunghetti sempre neri come l’ala di un corvo.

“Sei arrivata”

Non si era neppure voltato eppure come sempre sapeva quando arrivato. Mi avvicinai a lui.

“Hei! Com’è andata?”

“Bene, dai! A te Zee?”

“Circa. E’ stata sfiancante direi.” Lo osservai “mi sei mancato oggi!”

Si girò a ricambiare lo sguardo “Anche tu!” e mi baciò.

Ci staccammo e osservammo le persone all’ingresso della scuola. C’erano Megan e l’altra ragazza dello scambio che parlavano con Garfield e Babs insieme a.. Rachel Roth? Non l’avrei mai detto! Eppure era lì a parlare con loro. Buon per lei!

Vidi che si avvicinava un’auto scura e sentì Dick irrigidirsi accanto a me. Babs si voltava per guardare chi fosse arrivato e la vidi puntare dritta verso la macchina.

“Zee. Scusa devo andare!” corse fuori dall’aula ancora prima che potessi capire cosa mi aveva detto. Mi voltai verso al finestra e lo vidi uscire dalla scuola tutto trafelato per puntare verso Babs e dirle qualcosa. Lei sembrava molto irritata, mentre lui la ignorava e parlava col conducente che ripartì subito. Babs lo colpì e lui le prese il braccio e mentre le parlava s’incamminavano verso casa.

Così sfumavano gli unici pochi e preziosi minuti che avevo da poter passare con lui.

Sospirai tristemente.

“Certo che ti ha mollata proprio in malo modo!”

Rischiai di cacciare un urlo dalla spavento.

“Becky! Mi hai spaventata!”

“Scusa Z, ma stavo esprimendo la mia opinione.”

Becky era il capitano delle cheerleader: bionda platinata, alta, dagli occhi verdi e dal fisico perfetto.

“Beh penso abbia ritenuto opportuno andare.”

Non sapevo perché difendevo sempre Dick, ma non riuscivo a pensare male di lui.

“Correre dalla Gordon in quel modo? Mhm Z mi puzza la cosa.”

“Cioè?”

“Oh Z andiamo non te ne sei accorta?”
“Accorta di cosa?”

“Che tutte le volte che la Gordon gli fa cenno Dick si precipita da lei”

“Sono amici da sempre. Se lei ha bisogno di aiuto, lui certo che va da lei.”
“E lascia te da sola?”

“Beh..” tentai di iniziare una frase.

“Povera Z!”disse con tono mieloso.

“Non è come pensi Becky” ribattei spazientita.

“Non è come penso cosa?”

“Stai cercando di insinuare che tra i due ci sia una storia.”

Becky sorrise dolcemente.

“Non l’ho detto io!”

Sbuffai spazientita. Ero caduta nella sua trappola.

“Tra loro due non c’è nulla”

“Davvero?”

“Già.” Risposi in modo più duro di quanto volessi.

“Scusa scusa! Non volevo farti arrabbiare Z” invece era proprio quello che volevi “stavo solo constatando. Tipo quanto vi siete visti quest’estate?”

Non risposi. Lo avevo visto solo per le due settimane in cui era venuto a trovarmi dai miei nonni in Italia.

“te lo chiedo perché io l’ho visto molto spesso in giro per New York con la Gordon!”

Non le risposi di nuovo. Decisi di cambiare argomento prima che mi irritassi ancora di più.

“cosa è successo oggi in mensa?”
“Nulla di che. Piccoli incidenti di percorso.”

“Mi hanno detto che..”

“Si so cosa ti hanno detto. Però hanno ragione le due nuove.”

“Davvero?”

Sentire che ammetteva di aver sbagliato era una novità.

“Si mi sono comportata male per troppi anni, quindi ho deciso di non tormentare più nessuno.”

Ero sbalordita.

Vuoi vedere che le due nuove avevano aperto gli occhi a Becky.

“Sono sorpresa, ma anche..” cercai la parola giusta “colpita da questa tua ammissione e sono felice di questo!”

“Addio vecchia Becky! Benvenuta nuova Becky insomma!”

“Buon per te!”

“Già. Però io terrei d’occhio la Gordon e il tuo ragazzo, sai?”

Non risposi.

“Te lo dico da amica.”

“Ok, grazie per il consiglio! Ci vediamo!”

Uscì dalla classe continuando a pensare e a ripetermi che tra Babs e Dick non c’era nulla.

Ma più me lo dicevo più credevo avesse ragione Becky.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve!!

Stavolta ho postato un po’ più in tempo rispetto all’ultima volta.

Comunque volevo aggiungere alcune note alla storia:

- Aqualad non apparirà per motivi puramente egoistici (non mi piace per intenderci!);

- i nuovi personaggi inseriti in YJ invasion appariranno più avanti (e saranno più giovani degli altri di un paio d’anni);

- il personaggio di Jason Todd non appare in TT né in YJ( in cui viene solo nominato) però dopo essermi vista ‘Batman: under the red hood’ me ne sono innamorata e volevo assolutamente inserirlo, quindi è qui! Tra l’altro la sua storia non è molto allegra perché lui muore e poi viene riportato in vita e cerca vendetta (dettaglio: lui è il secondo Robin dopo Dick);

- nel caso vi facesse strano che Dick dica che Jason (e Tim) sono suoi fratelli è perché nella mia ff sono stati adottati da Bruce prima che egli avesse un figlio naturale (Damian). Lo ripeterò più avanti comunque;

- Zatanna la considero italiana di origine perché ho letto che suo padre si chiama Giovanni Zatara (soprannominato John) e ha un forte accento italiano, quindi ho ufficialmente fatto passare la ragazza per una nostra compatriota.

- ho dovuto accelerare i tempi in cui facevano amicizia per poter così entrare prima nella storia!

Si, so che è strano che in nemmeno una giornata sia già tutti amici, ma mi serviva davvero!

-Becky è un personaggio inventato da me, visto che non trovavo un cattivo decente!

Diciamo che non so più cosa aggiungere di note, ma se ci sono cose che non capite ve le spiego, basta dirmi!

Scusate la lunghezza di queste note, ma ci tenevo a specificare alcune cose.

Più se non avete mai visto guardate YJ davvero!

E’ bello! E poi capite un po’ meglio i personaggi.

Se volete il lo guardo qui:

http://www.animeflavor.com/cartoon/young-justice

Se potete lasciate un commento.

 

Snow White Queen

 

 

 

 

Artemis / Artemis Crock – Dianna Agron

 

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Kid Flash / Wally West – Eddy Redmayne

 

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Cyborg / Victor Stone – non so

 

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BumbleBee / Karen Beeher-Duncan – non so

 

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Becky – Addison Black (mio OC)

 

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