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Autore: FairyJuls    09/02/2013    1 recensioni
Infine si rivolse a Percy, avvicinandosi a lui di qualche passo, -Ciao Percy. E' bello conoscerti.- il sorriso che rivolse a lui fu probabilmente il più radioso.
L'espressione di Percy non era delle più eroiche, aveva gli occhi sgranati e la bocca leggermente aperta;
Annabeth fu la prima a notare l'espressione da pesce lesso sul volto di Percy, trattenne una risata e lo affiancò dandogli una leggera gomitata.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Gli Dèi, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci con il terzo capitolo, spero vi siano piaciuti i primi due!!!
Spero che vi piaccia anche questo.
Aspetto le vostre recensioni e BUONA LETTURA!



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Ginevra si era cambiata.
Ora indossava un paio di jeans e una maglietta celeste con decori neri, sopra indossava la sua armatura.
Al fianco portava la spada; una lama lunga come quella di Percy, in bronzo celeste, l'elsa in cuoio e inciso alla base della lama, sotto l'elsa, un tridente celeste.
Al polso sinistro indossava un bracciale molto particolare; composto da placche di bronzo celeste che giravano attorno al polso come a fasciarlo,
e sulla placca centrale superiore vi era una pietra tagliata con forma rotonda, era una pietra di colore celeste, come il tridente inciso sulla lama, una pietra di Acquamarina.
Era un bracciale strano nel suo genere, ma c'era un motivo...
Diventava una scudo... Proprio come l'orologio di Percy...

Ginevra camminava lungo i campi, diretta all'arena d'allenamento.
Sul suo volto si aprì un sorriso quando vi arrivò, -Ero certa di trovarti qui!-
-Ah, davvero?- in mezzo all'arena, a prendersela con uno dei manichini d'allenamento c'era Thom.
-Perchè invece di prendertela con quel manichino, non ti scontri con me?- domandò lei impugnando la sua spada.
Lui la osservò e scosse la testa, ma la assecondò; fece roteare l spada andando a posizionarsi davanti a lei;
senza dire nulla, iniziò ad attaccare; il volto di Ginevra si scurì appena, -Che ti prende?- domandò mentre parava i colpi di Thom;
lui non le rispose, continuava solo ad attaccarla, sembrava furioso, l'attaccava come se davanti avesse un nemico.

(Una cosa da sapere su Ginevra è che essendo cresciuta come semidea ed essendo stata con il padre,
i suoi poteri sull'acqua sono più allenati e leggermente più sviluppati rispetto a quelli di Percy. N.d.A.)

Ginevra e Thom si conoscevano da molti anni, edera la prima volta che lui si comportava cosi.
Ormai, a furia di parare ed indietreggiare, Ginevra era arrivata a bordo dell'arena.
Poco lontano da li vi era il mare che si affacciava alla baia di Long Island, lei scosse la testa ed alzando la mano libera puntandola verso Thom,
un'ondata d'acqua salata lo investì in pieno, scaraventandolo a qualche metro di distanza.
Thom rimase scioccato, a fatica si rialzò in piedi; lei gli si avvicinò con il fiatone, -Mi dici che ti è preso?- inarcò le sopracciglia,
ancora con il fiato grosso per via della fatica a parare i fendenti che lui le scagliava contro, rinfoderò la spada ed incrociò le braccia sul petto restando con lo sguardo puntato in quello di lui.
Lui la imitò, rinfoderò la spada e cercò di calmare il fiatone che aveva attanagliato anche lui, -La tua idea è pessima.- Thom scosse la testa,
Ginevra inarcò le sopracciglia alle sue parole, -Che vorresti dire, che non posso rimanere con voi a combattere?- le parole di lei uscirono dalla sua bocca con tono sconvolto.
Lui annuì senza ribattere, a quel suo annuire Ginevra sgranò gli occhi sconvolta e sciogliendo l'incrocio delle braccia e azzerando le distanze che li separavano,
poggiò le braccia contro il petto di lui e lo spinse indietro,
-Beh, mi spiace che tu non creda che io possa riuscire a sopravvivere. Purtroppo per te, io combatterò in questa guerra, e per quanto credo, ne uscirò messa meglio di te.-
Lui non disse nulla, la lasciò sfogare. Lo sguardo basso ed impassibile.
Quando Ginevra capì che Thom non aveva intenzione di ribattere si diresse a grandi passi verso il bordo dell'arena.

Iniziò a correre e quando fu al bordo dell'arena si sentì prendere per il polso sinistro, si girò di scatto cercando di tirare a Thom un pugno con la mano destra, ma lui parò il colpo senza fatica.
-Non voglio che partecipi a questa guerra perchè non sarà come la caccia alla bandiera che facciamo al campo... Quando saremo la fuori, non potrò difenderti!-
il volto di Thom era a poca distanza da quello di Ginevra, a quelle parole gli occhi di lei si riempirono di lacrime,
si dimenò e riuscendo a liberarsi dalla presa di lui sul suo polso, riprese a correre verso la casa numero tre.




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TO BE CONTINUED...

   
 
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