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Autore: BogartBacall    10/02/2013    0 recensioni
[Questa storia ha partecipato al contest "A Black's life" indetto da missmalfoy97 sul Forum di EFP, classificandosi SECONDA]
“Hai paura, Draco?”
L’uomo annuì, nervoso “Un po’…” rispose, la voce strozzata.
Narcissa scosse la testa, chiudendo gli occhi “Molto male, tesoro, molto male” lo ammonì, serena.
Suo figlio le restituì uno sguardo interrogativo.
“Non devi avere paura” continuò “Chi ha paura, muore ogni giorno.”
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Non si vede bene che col cuore'
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Titoli di coda
Titoli di coda

Il suo respiro si fece sempre più lento, cadenzato da lunghe pause che avevano il potere di far mancare il fiato anche a suo figlio, seduto al suo fianco.

Sollevò le palpebre, pesanti come macigni, di ritorno dai suoi ricordi e, per un attimo, quando ancora i contorni delle figure attorno a lei apparivano sfuocati, pensò che al suo capezzale non ci fosse suo figlio, ma qualcuno che aveva i suoi stessi occhi.
Fece per sollevarsi, ma ricrollò sul letto, sfinita. Era davvero allo stremo delle forze.
“Non sforzarti, mamma” sussurrò Draco, carezzandole i capelli, utilizzando quel vezzeggiativo che era solito usare solo quando erano nell’intimità della loro famiglia, al posto del freddo ‘madre’ che più si confaceva alla loro condizione di purosangue.
“Draco…” mormorò, con un filo di voce “Io… ti voglio bene…” biascicò, lasciando cadere una delle lacrime che da giorni si sforzava di trattenere lungo la guancia scavata dall’età e dalla malattia.
“Lo so, mamma” rispose, prendendole la mano “Te ne voglio anch’io!”
“Sai, quel che ti ho detto prima, a proposito dell’aver paura?” chiese, a fatica “Beh, mentivo. Ho paura, Draco.”
Guardò suo figlio, benevola. Non era vero. Non aveva paura, ma sentiva che lui ne aveva e voleva fargli sentire che era con lui, in quel momento.
“Non avere paura, mamma. Io sono qui, con te” esclamò lui, accorato, cercando un briciolo di coraggio nel profondo del suo animo.
Narcissa gli strinse la mano, più forte che riuscì e Draco rispose con una stretta vigorosa, salda. Una stretta che significava tante cose, la più importante delle quali era “Non lasciarmi”.

Qualcosa dentro il suo petto si fece improvvisamente leggero e guardò suo figlio un’ultima volta, ben sapendo che non sarebbe riuscita ad accontentarlo, non in quell’occasione. Vide l’immagine di suo figlio sbiadire, mentre alle sue spalle compariva una figura a lei ben nota, che le porgeva la mano. La figura dell’uomo che, unitamente a Draco, aveva amato più di ogni altra cosa al mondo.

Un sorriso si dipinse sul suo volto, mentre la sua anima lasciava per sempre il suo corpo, sotto forma di un ultimo, profondo respiro.


Seconda classificata
Sweet Cupcake - BogartBacall su EFP

Grammatica: 9,5/10
Stile e forma: 10/10
IC e caratterizzazione: 10/10
Originalità: 5/5
Utilizzo appropriato del tema assegnato: 5/5
Attinenza alle regole del contest: 4,5/5
Gradimento personale: 5/5
Totale: 49/50

Grammatica
Non ho trovato errori, se non un piccolo “problema” – se vogliamo chiamarlo così – con i dialoghi. Quando scrivi, ad esempio, L’uomo annuì, nervoso “Un po’…” rispose, la voce strozzata. dovresti mettere un punto dopo “nervoso” e poi andare a capo, o se proprio non vuoi andare a capo, mettere un punto e basta. Non è un errore grave, ma aiuta per la chiarezza del testo.

Stile e forma
Il tuo stile mi è piaciuto molto, è buono. Anche se la tua one-shot era abbastanza lunga, la lettura è stata scorrevole e è riuscita a “rapirmi”. Direi che anche la punteggiatura è inserita correttamente, non ho altro da dirti se non di continuare così.

IC e caratterizzazione
Hai dato un’idea generale di Narcissa che mi è piaciuta molto ed è stata convincente, è simile a come l’ho sempre immaginata io. Anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati, da Andromeda che un po’ si sente in colpa per ciò che fa, ma segue il suo cuore, a un Lucius innamorato, ma sempre un po’ freddo e contenuto. Brava.

Originalità
Non c’è bisogno di rivoluzionare il fandom per scrivere una storia originale, e tu l’hai dimostrato con questa one-shot, che rivede in modo personalizzato alcuni avvenimenti della vita di Narcissa, legandoli tra loro con un filo conduttore e – probabilmente anche grazie alla sua lunghezza – riesce a dirci qualcosa in più delle solite cose.

Utilizzo appropriato del tema assegnato
Hai capito lo spirito del contest, legando la paura a Narcissa e mostrando l’evoluzione di questo sentimento durante alcuni momenti della sua vita; perché dimostri che lei ha sempre avuto il timore di qualcosa, anche se ha cercato di vincerlo.

Attinenza alle regole del contest
Mi avevi chiesto se era possibile raccontare un periodo precedente al trentuno ottobre partendo da un momento successivo, e per questo non c’è stato problema, anzi! Ho apprezzato l’originalità della tua idea. L’ultima parte della tua storia – La guerra è finita, intendo – è, appunto, ambientata dopo la fine della guerra. Si tratta comunque di un periodo appena successivo ad essa, magari novembre o dicembre del 1981, quindi non mi fiscalizzo troppo e ti tolgo mezzo punto come all’altra concorrente che ha fatto una cosa simile.

Gradimento personale
La tua storia mi è piaciuta molto, rivive la vita di Narcissa partendo dalla donna sul letto di morte, e dimostra tutta, o quasi, l’evoluzione di questo personaggio. Sei riuscita a coinvolgermi, brava.

Link del contest - A Black's life



   
 
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