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Autore: KidStardust    10/02/2013    1 recensioni
Credete nel mitologico colpo di fulmine? Be' il protagonista di questa storia non aveva neanche la minima idea di ciò che volesse dire questa frase, poi un giorno, cambiò tutto e un giovane cuore congelato iniziò a sciogliersi di fronte alla nobiltà di una fiamma luminosa. Quando le tue possibilità sono zero cosa faresti? Quando tutto è contro di te, molleresti tutto? Quando tu sei un povero "randagio" e lei una "nobile", perderesti le speranze? Tutte le risposte che cerchi le puoi trovare solo dentro di te...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Mia madre mi raccontò che nell'incidente avevo battuto la testa ed ero finito in coma e che Charlie mi veniva a trovare ogni giorno perché si sentiva in colpa. Mia madre non poteva starmi accanto perché doveva continuare a lavorare visto che la mia famiglia era composta da me e lei, mio padre non l'ho mai conosciuto e non credo sia stata una grande perdita, ma tornando al discorso principale, a mia madre dispiaceva che Charlie usasse il suo tempo libero per venirmi a trovare, ripetendole che non era colpa sua ma lei non demordeva, così la invitò a casa per una cena. Charlie accettò, durante quel pasto raccontò a mia madre la nostra vicenda e mia madre capii i miei comportamenti degli ultimi tempi così la portò in camera mia e le disse: << Qui ci sono tutte le risposte che cerchi >>.
Penso che Charlie non capii quest'affermazione ma si sedette alla mia scrivania e aprì il mio quaderno dove al suo interno c'erano solo suoi ritratti e frasi scritte per lei. Uscii correndo da casa mia con quel quaderno. Mia madre non la vide per un po' di giorni all'ospedale, così penso che finalmente si era convinta che non era colpa sua, i giorni passavano e io miglioravo, ma non mi svegliavo, i dottori dicevano che le ferite erano guarite e che non avrei riportato danni ma non sapevano quando mi sarei potuto svegliare, colta dalla tristezza e dal vuoto della mia assenza scoppiò in lacrime, ma si sentii abbracciare da dietro, era Charlie, anche lei in lacrime perché aveva sentito tutto, subito mia madre pensò che fosse esagerata come reazione ma poi Charlie si avvicino a me e disse in lacrime...
 
Charlie: << Tyga scusami è tutta colpa mia, l'incidente è successo per quelle cose che ti ho detto, mi sono fermata subito a giudicare quello che vedevo non ascoltando quello avrei potuto sentire e quello che tu in silenzio mi stavi già dicendo. Ho trovato il tuo quaderno, amo i tuoi disegni e mi sono persa in tutte quelle bellissime parole che hai scritto per me, ma adesso voglio che ti svegli. Voglio che dimentichiamo quello che è successo quel giorno, voglio conoscerti meglio, non mi interessa il tuo aspetto se mi farai innamorare come l'hanno fatto le parole che sono scritte su questo quaderno, il tuo volto sarà l'unico che mi colpirà tra tutti, svegliati Tyga, SVEGLIATI! Amami come hai scritto di voler fare, conquistami a voce con le parole scritte su questa carta, svegliati e disegna un nuovo capolavoro, ma stavolta dove io sono con te. Tyga svegliati >>.
 
Finii il discorso singhiozzando e con il volto colmo di tristezza e segnato dalle lacrime, mia madre in disparte si era commossa sentendo questa confessione, e non so come ne il perché, ma sentii anch'io quelle parole e lottai per svegliarmi e anche se ci riuscì nessuno se ne accorse, provai con tutto me stesso per farlo notare ma nessuno se ne accorgeva, raccolsi le poche forze che mi rimanevano e con quelle riuscì a stringere un dito a Charlie che nel mentre stava piangendo sul mio petto. Lei non capii quello che stava succedendo finché vide il suo dito afferrato dalla mia mano, si voltò, mi guardò negli occhi e capii che ero sveglio, subito vennero chiamati infermiere e dottori, iniziarono mille controlli e riabilitazioni, tra i vari controlli passai molto tempo con Charlie e non so come ma lei finì per innamorarsi veramente di me. Finiti quei lunghi giorni di riabilitazione, uscii dall'ospedale, un po’ ammaccato ma mano per mano con lei. Il Gatto randagio aveva fatto innamorare e conquistato la Nobile felina, adesso ero felice, ero completo, io avevo conquistato l'altra metà del cielo.
  
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