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Autore: itsdemivoice    11/02/2013    2 recensioni
Jennifer Marie Dawson è inglese,ha sedici anni e porta il nome della nonna,ma per tutti è solo Jè.
Durante il suo viaggio in Canada con la scuola,Jè si ritroverà in molte situazioni che non erano state programmate per il suo viaggio e sarà una storia straordinaria che vi porterà molto più lontano di quanto possiate immaginare.Scoprirete che la storia si potrà dividere in altre mille storia,ma alcune sono più storie di altre.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Ero davvero emozionata,perchè potevo abbandonare per un pò quel luogo che mi portava tanta tristezza e andare via con persone serie. L'unico problema era mia madre.Non volevo lasciarla sola per due mesi ma se lei mi avesse detto che potevo andarci senza problemi , l'avrei fatto. Dopo sei ore stancanti di scuola , tornai a casa , pronta a dire la notizia a mia madre. Appena entrai la vidi lì seduta su quella sedia,come sempre.Sembrava che aspettasse qualcosa,qualcosa che non arriverà mai.. 'Mamma' dissi avvicinandomi a lei con passo leggero . 'Dimmi cara' risposte con tono basso ma chiaro , ' Beh,la scuola ha organizzato un viaggio di 2 mesi per i più bravi di ogni terza e..' mi fermai un attimo,riprendendo a parlare dopo qualche secondo 'vorrei tanto andarci però..' , mia madre mi interruppe 'si cara,puoi andarci,senza però e senza ma,non preoccuparti per me,hai 16 anni,perchè dovrei metterti tutte queste responsabilità sulla spalle?' . Mia madre si alzò dalla sedia e venne ad abbracciarmi ' lo sai che sei sempre la mia piccola Jennifer,vero?' non risposi,continuai a stringerla e basta,come se quell'abbraccio fosse la risposta che lei cercava. 'Grazie mamma,ti voglio bene' le sussurrai in un orecchio e dopo cinque secondi quell'abbraccio finì e lei ritornò al suo mondo senza vita,lasciando fuori me. Nessuno poteva abbattermi..Avevo iniziato a fare amicizia con i ragazzi e le ragazze che erano stati scelti delle altre terze,ed erano molto simpatici.Alle 21.00 suonò il campanello e scesi per aprire la porta.'Chi è?' urlai e nessuno rispose.Chiunque era dietro quella porta,continuava a suonare il campanello senza rispondere. Dopo un pò aprii ed era mio padre.Non era ubriaco e mi sembrava abbastanza calmo. 'Ciao papà' dissi con una voce tremante.'Ciao Jè,tutto ok?' disse solo dopo avermi dato un bacio sulla fronte. 'Si papà,non mi aspettavo venissi' 'Beh,volevo solo vedere come stanno le due donne che amo di più. Ah, dov'è tua madre?' 'Sta dormendo papà:mamma va a dormire molto presto a causa delle pillole che prende' 'Allora faremo una passeggiata io e te,ti va?' volevo tanto rispondergli di no,nonostante tutto,ma era mio padre,come potevo?
'Si papà,andiamo.' risposi mentre prendevo il cappotto . Uscimmo di casa e papà mise il suo braccio attorno al mio collo e camminammo così tutto il tempo. 'Allora,come va a scuola?' mi domandò; 'Tutto ok,i voti sono buoni e mi trovo bene in questa scuola' , 'Mi fa molto piacere'. Come poteva fargli piacere?Non sapeva niente di ciò che facevo. 'Ascolta Jè..So che devi fare un viaggio per due mesi in Canada con la scuola' mi disse; 'Si papà,perchè?', 'Non voglio che tu ci vada,hai capito?' 'Ma papà,perchè?' 'Niente domande,tu non ci andrai e basta'. Tolsi il suo braccio dal mio collo e corsi a casa piangendo,lui mi correva dietro urlando 'Jennifer torna qui!' ma dopo qualche minuto riuscii ad entrare in casa e a chiuderlo fuori. Sapevo che se avessi aperto,mi avrebbe fatto qualcosa,quindi rimasi li seduta con la schiena incollata alla porta piangendo,mentre mio padre sbatteva pugni forti contro la porta urlando.
  
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