Bentrovati,
giovani innamorati di Manhattan!
Sono
sempre io, la vostra Gossip Girl, in diretta dalla festa
“Baciami sulle
Labbra”, primo evento dell’anno scolastico che si
preannuncia come il più
interessante di sempre!
Sapete
che D. e il Ragazzo Solitario sono stati fotografati insieme? Se siano
usciti
solo come nuovi amici o come nascente coppia nessuno lo sa.
Intanto,
qui alla festa, la situazione sta sfuggendo di mano a un bel
po’ di persone.
Sono quasi sicura che Lavanda Bronw non sarà tanto felice
domani, quando si
ricorderà che era lei quella che pomiciava animatamente con
Justin
Finch-Fletchey. Anche nel caso non dovesse ricordarlo, sarà
Pansy a farglielo
tornare in mente. Un ragazzo di Brooklin, santo cielo! Ma poi, chi lo
ha
invitato?
La
piccola H. sta intrattenendo una conversazione con nientemeno di B. in
persona.
Sembra un po’ imbarazzata, in realtà, e non fa che
guardarsi intorno in cerca
di un modo per allontanarsi. Niente di più che carne fresca,
per il nostro B.
Pansy
sembra divertirsi abbastanza, con Ron. Avranno fatto pace? Chi lo sa?
Mandatemi
una mail se avete qualche piccante informazione!
Il
Martini che ho davanti mi sta chiamando, Upper East Side! Non posso
trattenermi
oltre.
Che
la notte porti consiglio
XOXO
Gossip Girl
La
limousine della madre di Draco correva veloce tra le luci colorate
della New
York notturna, diretta al palazzo dove si teneva la festa.
Harry
sembrava decisamente rilassato, allungato sui sedili di pelle nera
dell’automobile, mentre guardava il profilo di Draco
illuminarsi ogni volta che
sorpassavano un lampione.
Sussultarono
entrambi quando i loro telefoni trillarono all’unisono. Draco
tirò fuori il suo
i-phone con un gesto esperto della mano, mentre Harry fece quasi cadere
a terra
il suo.
Lessero
in silenzio l’aggiornamento di Gossip Girl. Draco
sospirò pesantemente: il loro
pseudo-appuntamento non era nemmeno iniziato e li avevano
già beccati insieme.
-Che
significa “carne fresca”?- domandò Harry
con un tono piatto, catturato da un
altro passaggio di quel post ambiguo.
Draco
lo
fissò negli occhi intensamente, un velo di preoccupazione
dipinto sulle ciglia.
-Allora?
H. sarebbe Hermione? Da quando Gossip Girl si interessa di una come lei?
-Probabilmente
da quando viene invitata alle feste da Pansy Parkinson e suo fratello
viene
visto in giro con Draco Malfoy.
Harry
rimase in silenzio per un attimo, digrignando i denti, poi
tornò all’assalto.
-Che
intende quando dice “carne fresca”?-
ripeté assillante.
Draco
socchiuse gli occhi:
-Blaise
è viziato... e impulsivo. Se vuole qualcosa lo ottiene.
Forse si è
incapricciato di Hermione.
-Non
siamo mica nel Medioevo! Non può avere una ragazza solo
perché se ne è
incapricciato! Se Hermione non è d’accordo
dirà di no, non vedo il motivo di
inviarmi questi messaggi di aiuto...
Draco
scosse la testa, facendo ondeggiare i ciuffi quasi bianchi:
-Blaise
è diverso, è quasi... violento...
-Violento?-
Harry sbarrò gli occhi, di un verde quasi accecante.
-No,
forse non è il termine esatto- si affrettò a
tranquillizzarlo Draco -È solo
che...
-Si
tratta di mia sorella- mormorò Harry, spalancando ancora di
più gli occhi,
trafiggendo dolorosamente Draco con le sue iridi pure -Se devi dire
qualcosa, fallo
adesso.
Draco
espirò in fretta e profondamente:
-Ieri,
prima che mi scontrassi con te, ero in cucina insieme a Blaise. Avevo
fame e
lui conosceva il cuoco del Palace. Li ha fatti uscire tutti e mi ha
fatto
mangiare un panino in cucina, seduto sul bancone. Poi... ha detto che
dovevo
ringraziarlo per quella cena improvvisata, che sapeva delle cose... su
di me...
Harry
ascoltava in silenzio, fissando l’amico, quasi non credendo
alle proprie
orecchie.
-Se
non
fossi riuscito a scappare non si sarebbe fermato, ne sono certo-
concluse Draco
in fretta.
-E
pensi
che farebbe lo stesso a Hermione?- sussurrò spaventato Harry.
-Probabilmente
è quello che ha in testa.
Il
resto
del viaggio trascorse in silenzio.
Hermione
non riusciva a levarsi di torno Blaise Zabini.
Le
aveva
provate tutte. Era andata in bagno, ma quando era uscita dalla toilette
il
ragazzo era lì fuori ad aspettarla, sorridente. Gli aveva
chiesto se poteva
prenderle da bere, ma lui l’aveva afferrata per la vita e
l’aveva trascinata al
piano bar con lui. Era riuscita a mandare un messaggio a Harry
perché non aveva
nemmeno potuto telefonare, l’aveva seguita anche sul terrazzo
dove si era
rifugiata per chiamare il fratello.
-Chissà
cosa c’è in cima alle scale antincendio-
sussurrò lascivo Blaise, direttamente
sul suo collo.
-Il
tetto, immagino- disse secca Hermione, cercando di impedire alla sua
voce di
tremare e al suo cervello di cedere al panico. “Resta lucida,
Hermione, resta
lucida”.
-Potremmo
dare un’occhiata, non credi? È una bella serata-
le mani di Blaise scesero
lungo i fianchi della ragazza, andando troppo in giù per i
suoi gusti.
-No,
io
penso che rientrerò.
-Ma
come? Non si sta bene qui fuori? La mia compagnia non ti lusinga?-
chiese
Blaise sempre più divertito.
Hermione
non seppe che rispondere. Non poteva essere scortese con lui, era Blaise Zabini, dannazione. Se si fosse
messa contro di lui avrebbe firmato la sua condanna
all’emarginazione a vita.
E
poi...
se anche avessero fatto sesso, cosa
poteva esserci di così sbagliato? Non l’aveva mai
fatto, quindi non era una
poco di buono, e aveva già sedici anni. Poteva permetterselo.
Nel
suo
cuore, però, suonava così tremendamente
sbagliato... non amava quel ragazzo,
non gli piaceva per niente. Si era sempre immaginata la sua prima volta
con una
persona che amava davvero, non uno qualunque a una festa. Dio, sembrava
così
squallido.
Però
non
poteva dire di no a Blaise Zabini. Non poteva e basta.
-Si
sta... piuttosto bene, in effetti- balbettò appena la
ragazza, confusa e
spaventata.
Il
sorriso che si aprì sul volto di Blaise fu quasi un ghigno.
-Sono
certo che di sopra ci sarà una vista spettacolare. Andiamo a
dare un’occhiata,
dai.
Mentre
lo seguiva su per le scale antincendio, Hermione si chiese se sarebbe
mai
riuscita a guardarsi allo specchio, la mattina seguente.
-Che
ci
fa lui qui?- sibilò acidamente Pansy, avvolta in un abito
Valentino bianco e
stretto, un abito che probabilmente era l’unica in quella
stanza che poteva
permettersi, sia fisicamente che economicamente.
-È
Draco- mormorò sorpresa Daphne Greengrass, alla sua destra,
con un vestito
lungo blu notte e un long drink stretto in mano.
-So
chi
è- commentò Pansy secca -Ho chiesto
perché diamine è qui! Non è stato
invitato.
-Chi
è
il ragazzo che lo accompagna?- chiese Calì Patil, inclinando
la testa. La
gemella, accanto a lei, socchiuse gli occhi per vedere attraverso la
penombra.
-Non
è
quel ragazzo di Brooklin? Il fratello di Hermione Granger?
-Harry
Potter- confermò Calì.
-Come
fa
a chiamarsi Potter, se sua sorella si chiama Granger?-
domandò Daphne con un
fastidioso tono sarcastico.
-Non
sono fratelli naturali- spiegò Astoria Greengrass, la
sorella più piccola di
Daphne, che andava in classe con Hermione.
-Non
è
questo il problema- gracchiò Pansy -Non sono stati invitati,
nessuno dei due.
La
ragazza partì in quarta in direzione dei due ospiti non
desiderati, il
caschetto perfetto che le ondeggiava sul collo.
-Draco!-
gridò, sovrastando appena la musica troppo alta al centro
della pista da ballo
-Con quale coraggio ti presenti qui?
-Ciao
Pan- iniziò il biondo, con l’intenzione di
aggiungere qualcos’altro.
-Non
chiamarmi “Pan”, stronzo!- strillò lei,
interrompendolo -Dopo tutto quello che hai
fatto come osi
venire alla mia festa?
-Pansy!-
saltò su Draco -Che diavolo ti prende?
-Cosa
prende
a me? Perché non mi hai mai detto niente?
Gli
occhi della ragazza mandavano bagliori irati.
-Mi
puoi
spiegare che cosa non ti avrei detto?- balbettò Draco, una
lieve consapevolezza
che iniziava a strisciare dentro di lui.
Pansy
si
aggrappò al suo collo, tirando il suo orecchio verso le sue
labbra:
-Ron
mi
ha detto tutto, ieri sera- sibilò.
Draco
spalancò gli occhi, chiaramente in difficoltà.
-Possiamo
parlarne dopo? Ora stiamo cercando la sorella di Harry, ha qualche
problema con
Blaise...
-Oh,
ma
certo! Io vengo sempre dopo, vero? Dopo il tuo cazzo di ego, dopo la
tua cazzo
di lussuria e ora dopo quella...
-Pansy
contieniti!- la ammonì Draco -Questo è un evento
pubblico, non dare spettacolo,
ti prego! Te ne pentiresti.
-Tu
invece non ti penti mai, vero? Non chiedi mai scusa?- la frangetta
della
ragazza sfiorava appena le sue ciglia scure, facendo sembrare gli occhi
ancora
più socchiusi dalla rabbia.
-Pansy,
ti chiederò scusa mille volte appena avremo risolto questa
faccenda- le promise
Draco -Conosci Blaise. Dobbiamo trovare Hermione prima che sia tardi.
-Non
c’è
qui, Draco- gemette Harry, che aveva finalmente smesso di guardarsi
intorno
come un cucciolo smarrito -Dove potrebbe essere?
Draco
rivolse la domanda a Pansy, solo guardandola.
Lei
sospirò:
-Poco
fa
ho visto Blaise andare sul terrazzo, non so con chi, non sono sicura
fosse
Hermione.
-Grazie.
Parliamo dopo, ok?- Draco le sfiorò la mano prima di correre
verso la
portafinestra con Harry al fianco.
Pansy
si
ritrovò ancora una volta, in solo una manciata di giorni, a
osservarlo correre
via, sempre più lontano da lei, le loro vite sempre meno
unite.
-Non
c’è
nessuno nemmeno
qui- sospirò Harry, la
musica che rimbombava in lontananza.
Draco
si
stava guardando intorno nervosamente. Aveva visto il bracciale di
Blaise a
terra ma non voleva allarmare inutilmente l’amico.
-Che
c’è
lì sopra?- Harry stava guardando le scale di ferro che
conducevano in alto.
-Il
tetto, immagino- rispose stancamente Draco.
-Potrebbero
essere lì?- la voce di Harry era diventata urgente, da
quando Draco gli aveva
raccontato cosa gli era accaduto l’altra sera. Il biondo
invece si era
innervosito parecchio, notando il disinteressamento di Harry nei suoi
confronti.
Non
gli
aveva chiesto niente, riguardo l’episodio, limitandosi a
preoccuparsi per la
sorella.
È
normale che si preoccupi per la sorella invece di
psicanalizzarti per le molestie subite.
si
disse Draco, seguendolo lungo le scale in silenzio.
-Hai
sentito?- disse improvvisamente, fermandosi ad ascoltare.
L’aria
tersa di fine estate trasportava mollemente le suppliche di una ragazza:
-Ti
prego, smettila, ti prego- erano così simili a quelle che
aveva detto Draco la
sera precedente che il biondo si chiese come mai Blaise non si fosse
stancato
di incutere terrore.
-Era
Hermione!- gridò Harry, accelerando il passo -HERMIONE!
Draco
lo
seguì di corsa, terrorizzato che fossero arrivati troppo
tardi. Sapeva
benissimo che Blaise non si sarebbe fermato di fronte a un paio di
suppliche.
-Lasciala
subito stare!- urlò Harry, piombando addosso a Blaise in
meno di un secondo,
strappandolo via dal corpo fragile di Hermione, seminudo nella notte.
Il
vestito che la ragazza si era fatta da sola era un po’
sgualcito e la gonna
sollevata fino a lasciar vedere le mutandine di pizzo nero, ma era
integro e
ancora al suo posto. Draco sospirò di sollievo e si
chinò ad afferrare la mano
di Hermione:
-Stai
bene?- mormorò con il tono più tranquillizzante
che riuscì a trovare
-Tranquilla, è finita.
La
ragazza annuì, strusciando i capelli spettinati contro la
spalla di Draco:
-Sto
bene.
Harry
aveva afferrato Blaise per il collo della camicia e gli aveva assestato
un
cazzotto in pieno volto.
Blaise
si tastò la parte del viso intorno all’occhio,
gemendo:
-Chi
diavolo saresti tu?- gridò poi, spalancando gli occhi con
rabbia.
-Ancora
la stessa domanda!- strillò a sua volta Harry, afferrandolo
di nuovo per il
collo -Io sono Harry Potter! Frequento la tua stessa scuola!
Draco
lasciò la presa su Hermione, avvicinandosi
all’amico in fretta.
-E
quella- continuò Harry indicando la ragazza -Quella
è mia sorella!
Spinse
Blaise a terra, con tutte le forze che aveva. Un secondo dopo, Draco lo
prese
per un braccio.
-Andiamo
via, Harry- sussurrò -Andiamo, portiamo via Hermione.
Harry
fissò il compagno negli occhi per qualche istante e
annuì in silenzio. Si
diresse verso la sorella, le pose un braccio intorno alle spalle e la
guidò
via.
-Blaise-
sibilò Draco -Stalle lontano, hai capito? E se provi ancora
una sola volta a
fare del male a qualcuno ti denuncio, te lo giuro.
Blaise
si alzò di scatto e afferrò rudemente il braccio
di Draco, catturando i suoi
occhi nei suoi.
-Sei
solo una troia, Draco, ricordatelo- mormorò
-Arriverà il giorno in cui avrò il
mio turno con te.
-Scordatelo
stronzo- Draco strappò via il suo braccio da quello di
Blaise -E non sono
proprio la troia di nessuno.
Gli
voltò le spalle e scese le scale antincendio.
Pansy
lo
aspettava lì sotto, da sola, e fumava una sigaretta.
-Ho
visto quel Potter e sua sorella venire via- disse -Stava bene?
-Più
o
meno- mormorò Draco, raggiungendola -Sono uscito con Harry
stasera. Non è
andata molto bene. Non mi ha nemmeno aspettato qui.
-Sua
sorella stava avendo un incontro del terzo tipo con Blaise Zabini-
sottolineò
l’ovvio Pansy -Mi sembra già tanto che non sia
saltato in groppa al suo cavallo
bianco per venire a salvarla lasciandoti ovunque fossi.
-Diciamo
che la mia limousine e la mia faccia gli sono stati utili per entrare
qui.
-Non
essere così cinico- Pansy espirò una lunga
boccata di fumo -Vuoi una sigaretta?
Draco
prese la Lucky Strike che la ragazza gli offriva e la accese tra le
mani a
coppa mentre Blaise scendeva le scale guardandolo con odio. Il ragazzo
moro si
sistemò la cravatta e entrò di nuovo nel bel
mezzo della festa, instancabile.
-Mi
dispiace tanto, Pansy. Non volevo dirti niente per non farti del male
ma avrei
dovuto immaginare che prima o poi sarebbe venuto fuori. Scusami.
-Ron
mi
ha già detto tutto- disse lei -Eravate ubriachi e noi non
stavamo nemmeno
insieme in quel periodo. Ho perdonato Ron poco fa.
Draco
si
voltò a guardarla:
-Pensi
di riuscire a perdonare anche me?
La
ragazza annuì senza girarsi, gli occhi persi su Manhattan.
-Immagino
di sì. E ora vai da quel poveraccio, ne riparleremo domani.
Draco
baciò Pansy sulla guancia, prima di scappare via.
Stavolta
la sua corsa non le sembrò così spaventosamente
una fuga.
Stavano
tornando a casa in Limousine. Draco aveva deciso di accompagnare Harry
e
Hermione a Brooklin. In quel modo aveva l’occasione per
passare ancora un po’
di tempo con Harry e, soprattutto, avrebbe avuto davanti un lungo
viaggio di
ritorno a casa. Lui amava i viaggi di ritorno.
Lasciò
i
due ragazzi sul marciapiede davanti al condominio dove vivevano. Era
piuttosto
esclusivo, per essere a Brooklin. I due non smettevano di ringraziarlo
e Harry
promise che avrebbero avuto un appuntamento migliore, la prossima volta.
-Beh,
buonanotte Draco- sorrise il moretto.
-Buonanotte
a te- rispose Draco, anche lui sorridente.
Harry
fece un passo in avanti stentato, poi si ritrasse nuovamente indietro,
titubante.
Sollevò meccanicamente un braccio e salutò Draco,
che lo guardava a bocca
aperta, con la mano, prima di scappare via con le orecchie viola.
-Gli
hai
fatto ciao con la mano!?- sibilava Hermione mentre lo seguiva in fretta.
Draco
ridacchiò, salendo sul sedile posteriore
dell’auto, e rimase semplicemente
così.
Con
il
sorriso sulle labbra, guardava New York scorrere davanti al suo
finestrino
oscurato, le luci che si confondevano in un vortice di colori, la gente
che
passava per le strade larghe di Manhattan.
Erano
le
tre passate e la città non era mai sembrata così
sveglia e vivace.
Oh
là là, Upper East Side!
Sembra
che la serata “Baciami sulle Labbra” non sarebbe
potuta finire in modo
migliore!
Pansy
e Draco hanno fatto pace (quante volte hanno litigato e fatto pace, da
quando
Draco è tornato?) e la piccola H. è stata salvata
dalle grinfie di B. grazie
all’intervento tempestivo del Ragazzo Solitario.
Tutto
è bene quel che finisce bene, o no?
La
festa si è rivelata un successo, ma forse un tantino noiosa.
Niente scoops,
niente foto imbarazzanti, niente nuove coppie, niente di niente.
E
allora, cosa ci rimane da fare?
Andate
a letto, rampolli dell’Upper East Side! Sento che domani, al
Brunch degli
Zabini, ne accadranno delle belle!
Buonanotte
e sogni s’oro
XOXO
Gossip Girl
TITA’S
SPACE
Ehi
gente :D come state?
Lo
so,
non aggiorno qui da tipo quaranta mesi e mi dispiace... ma avete visto?
Sto
tornando! Ho aggiornato anche “Resistenza” e il
prossimi capitoli sono in fase
di lavorazione, sia per questa storia, sia per l’altra!
Inoltre
ho
iniziato a postare un long non troppo lunga (tranquilli, ho
già finito di
scriverla) che sono certa potrebbe piacervi ^_^
Grazie
per aver letto anche questo capitolo arrivato dopo amen, come si suol
dire!
Un
bacione a tutti!
Recensite!!!