Hermione
strinse gli occhi, cercando di resistere. Ma il dolore era troppo
forte, non sarebbe riuscita a contenerlo... e così fu. Cadde
distesa a terra ed iniziò a gridare con tutto il fiato che
aveva in corpo, sperando di sopravvivere a quel momento.
Zabini
abbassò la bacchetta e sorrise - Non puoi resistere ancora a
lungo alla Crucio, Granger. - eclamò, incrociando le braccia
- Ti ho dato solo alcuni piccoli assaggi di quello che ti
farò se non mi consegnerai il diario, quindi ti conviene
collaborare...
Hermione
aprì con fatica gli occhi, fissando Zabini con odio.
-
E tu vorresti farmi credere che non mi faresti nulla se te lo consegno? Ho letto il tuo diario, Zabini... e tu lo sai... - disse con fatica,
cercando di appoggiarsi al muro.
Blaise
la guardò negli occhi, per una breve frazione di secondo
Hermione vide una nota disagio e paura. Ma durò molto poco,
infatti subito dopo Blaise sorrise in un modo che fece accapponare la
pelle alla Grifondoro.
-
Che esagerata ! Basterebbe semplicemente cancellarti la memoria,
stupida Sangue sporco... o mi stai suggerendo qualcosa di meglio? -
esclamò lapidario.
Hermione
sorrise leggermente, anche respirare in quel momento era doloroso per
lei - Hai appena usato su di me una Maledizione senza perdono...
permettimi un po' di sano scetticismo.
-
Se farai la brava, Mezzosangue, forse potrei lasciarti tornare alla
Torre di Grifondoro sulle tue gambe. - le rispose il Serpeverde,
sorridente - Ma in caso contrario... - si avvicinò
velocemente e l'afferrò per le spalle, strappandole un
gemito di dolore quanto di sorpresa - ... Maledirai il giorno in cui ci
hai messo gli occhi sopra! - Strinse la presa, facendole male.
- Allora, dove lo hai messo? Nella tua borsa non c'è, lo hai lasciato al dormitorio, vero? - le chiese, iniziando a scuoterla.
- Allora, dove lo hai messo? Nella tua borsa non c'è, lo hai lasciato al dormitorio, vero? - le chiese, iniziando a scuoterla.
-
No...- sussurrò Hermione con fatica, la Crucio aveva
prosciugato ogni sua energia. Se l'avesse torturata ancora non avrebbe
retto.
-
No, cosa?
-
Il tuo diario non è in camera mia, Zabini.
Il
Serpeverde la fissò per qualche secondo negli occhi, come in
cerca di una conferma o di un qualsiasi cenno di cedimento da parte
della ragazza. Ma non ne trovò. La Granger continuava a
fissarlo negli occhi con arroganza, sentendosi superiore a lui.
Esattamente come avrebbe fatto Malfoy.
Si meritavano a vicenda quei due.
Si meritavano a vicenda quei due.
Questo
infelice paragone bastò per far montare la collera in lui.
-
Come ti sei sentita Mezzosangue nel leggere qualcosa di così
privato di un tuo compagno? Ti ha esaltata? Ti ha fatta sentire
migliore? - chiese improvvisamente e senza alcuna logica, spiazzando
totalmente Hermione. Sembrava veramente arrabbiato in quel momento,
eppure fino a qualche secondo prima era relativamente calmo... mentre
adesso aveva uno sguardo che le faceva paura. Da folle.
-
Niente di tutto questo ... - rispose Hermione, preoccupata - Davvero
pensi che siano le uniche emozioni che possa suscitare?
Il
suo scetticismo era più che fondato, Zabini era
completamente accecato dalla rabbia. Doveva cercare di calmarlo e
prendere più tempo possibile.
Se
non fosse stata attenta a quello che diceva, Hermione era
più che sicura che Zabini avrebbe usato su di lei o su
Malfoy anche la più terribile delle Maledizioni senza
perdono... la più letale.
Ma
Blaise ignorò bellamente la replica della ragazza, alla fine
non aveva mai voluto una vera risposta da lei, voleva solo provocarla.
-
Chi altro ha letto il mio diario? - chiese solamente, ripuntando la
bacchetta sul collo di Hermione.
-
Solo io. - rispose la ragazza.
-
Non ti credo... scommetto che lo hai raccontato a Malfoy ...
Hermione
ingoiò a vuoto, non sapendo cosa replicare.
Per
Blaise fu sufficiente - Crucio! - recitò verso la ragazza.
Se
la stanza non fosse stata insonorizzata, a quel punto un urlo
straziante avrebbe riecheggiato per tutti i corridoi di Hogwarts,
terrorizzando chiunque lo avesse udito.
-
Due minuti, Potter, dovevi essere qui due minuti fa!!! -
sbottò Malfoy, vedendo il Grifondoro più famoso
di Hogwarts girare l'angolo e dirigersi verso di lui a passo svelto.
-
Odio aspettare!!! - continuò Draco, senza contenersi -
Soprattutto se devo trovare qualcosa a cui tengo ! - si morse la lingua
per essersi lasciato sfuggire l'ultima frase, ed il sorrisetto
malizioso di Harry non aiutò a calmarlo.
-
Quante storie, Malfoy, smettila di rompere ed ascoltami... Neville mi ha
detto di aver visto Hermione. - disse Harry, non appena fu davanti a
lui.
Malfoy
fece un gesto impaziente - E allora? Dov'è?
Harry
si allargò il nodo della cravatta - Sembra che lui e Seamus
l'abbiano vista camminare insieme a Ron verso l'ala est, e non sono
ancora tornati in Sala Comune...
Malfoy
lo guardò, piuttosto arrabbiato - E che ci faceva insieme a
Weasley?
-
Non lo so, ma l'importante adesso è trovarli, penserai ad
essere geloso più tardi. - rispose Harry, imboccando le
scale più vicine con Malfoy dietro di lui che sbraitava
qualcosa di offensivo verso i Grifondoro che cercò di
ignorare, in nome dell'amicizia con Hermione.
Erano
appena saliti di un paio di piani, quando alcune voci attirarono la
loro attenzione, alcune sembravano preoccupate.
Una
fra tutte spiccò alle orecchie del Grifondoro.
-
Ginny? - chiamò, precipitandosi verso un gruppetto di tre o
quattro Corvonero.
Una
chioma rossa spuntò nella sua visuale, ed a prima vista gli
sembrò che Ginny fosse semplicemente inginocchiata a terra,
come se fosse inciampata. Ma poi Harry riconobbe un'altra chioma,
sempre rossa, sulle sue gambe.
-
RON!? - esclamò sorpreso, facendo girare i quattro Corvonero
del secondo anno.
-
Che cosa gli è successo? - chiese, fissando l'amico
profondamente addormentato, legato come un salame ed imbavagliato.
Ginny
fece per rispondere ma fu uno dei Corvonero a farlo per primo.
-
L'abbiamo trovato nell'armadio delle scope di questo piano. -
abbassò gli occhi imbarazzato - Eravamo in punizione e
stavamo semplicemente rimettendo tutto in ordine prima che scattasse il
coprifuoco. Giuro che non siamo stati noi!
Harry
si passò una mano fra i capelli. Doveva pensare in fretta ed
inventare qualche scusa sul perché Ron stesse dormendo
placidamente (legato ed imbavagliato) nello stanzino di Gazza, prima
che ad uno di quei timidi Corvonero venisse in mente di chiamare un
insegnante.
-
Non vi preoccupate, sicuramente si tratterà di uno dei nuovi
scherzi dei nostri amici Seamus e Dean. Vedrete che fra poco si
riprenderà, potete andare...ci pensiamo noi a lui. -
sperò che Ginny non replicasse nulla davanti a loro, visto
lo sguardo sorpreso che gli aveva appena rivolto. Ma, per fortuna, si
limitò a sospirare.
I
Corvonero si lanciarono alcuni sguardi perplessi, prima di annuire ad
Harry ed imboccare le scale per la loro torre.
Solo
a quel punto Malfoy si avvicinò ai Grifondoro, era rimasto
in disparte per non farsi notare troppo dai Corvonero, ma aveva sentito
tutto.
-
E cosi a Grifondoro si usano pratiche sadomaso come scherzi? - chiese
giulivo, con un sorrisetto che Harry gli avrebbe cancellato a pugni.
-
Deve essere sotto l'influsso di una qualche pozione soporifera... ma
quale? - borbottò il Grifondoro, ignorando Malfoy e posando
invece il suo sguardo su Ron, che aveva iniziato a russare beatamente.
Ginny
slegò il fratello con un colpo di bacchetta e gli tolse il
bavaglio - Dovremmo portarlo in infermeria? - chiese preoccupata.
-
Credo di sì, non sappiamo con precisione quale pozione abbia
bevuto è meglio che sia visitato... - le rispose Harry,
aggrottando le sopracciglia.
-
Ma cosa raccontiamo a Madama Chips? - continuò lei, poco
convinta - Sicuramente non che è uno scherzo di Seamus e
Dean, visto che il secondo è in infermeria per il
raffreddore da oggi a pranzo.
Harry
alzò gli occhi al cielo, imprecando mentalmente. Come
sarebbe stata utile Hermione in quel momento.
-
Facciamo solo Seamus? - chiese poi alla ragazza.
-
Ma che dici? Vuoi che la McGranitt lo punisca? - scattò
lei, scandalizzata.
-
Certo che no, ma che possiamo dirle?
Malfoy
fissò i due Grifondoro con rassegnazione, prima di sbuffare
sonoramente e fare un passo avanti.
-
Voi Grifondoro siete veramente patetici per quanto riguarda inventare
delle scuse. - I suoi occhi gelidi si fissarono su Potter - Ne volete
una per portare in infermeria Lenticchia? Ve la do io. Se riusciamo a
svegliarlo forse potremo farci dire che cosa è successo e
dov'è Hermione.
-
Hermione? - si intromise Ginny, un po' perplessa - Che c'entra
Hermione? Ora che ci penso... non doveva essere con te?
-
Non si è presentata. - rispose Malfoy, senza neanche
guardarla.
-
E sembra che Neville l'avesse vista camminare insieme Ron
più o meno un'ora fa, ma non è ancora tornata
alla Torre. - aggiunse Harry, incrociando le braccia.
-
Allora dov'è finita? - chiese Ginny, confusa - Non
è possibile che sia stata lei a mettere Ron nello stanzino
delle scope!
Malfoy
improvvisamente sbiancò - Oh...- fu l'unica cosa che
riuscì a dire.
Harry
e Ginny si scambiarono uno sguardo preoccupato.
-
Malfoy...? - lo chiamò Harry, titubante.
-
MALEDIZIONE! - sbottò il Serpeverde, facendo sobbalzare
Ginny dallo spavento.
Si
girò come una furia verso Harry che indietreggiò
istintivamente di un passo.
-
Hermione non era con Weasley! - disse, con un'espressione sconvolta e
furiosa allo stesso tempo.
-
Che stai dicendo? - cercò di ribattere Harry - Neville ha
detto...
Ma
non riuscì a finire la frase. Draco, con gesto fulmineo, gli
si parò davanti e lo afferrò per la cravatta.
-
Non mi interessa di quello che dice quell'incapace... quello che ha
visto non era Weasley... - sibilò, a pochi centimetri dal
suo viso.
-
Sei fuori di testa? - chiese Harry, dandogli uno spintone - Di cosa
parli?
Malfoy
si raddrizzò e lo guardò fisso negli occhi -
Quando sono sceso nei sotterranei non solo Hermione non c'era,
mancavano all'appello anche Pansy e Zabini.
Harry
lo guardò un po' confuso, fece per ribattere ma Malfoy lo
bloccò con un elegante gesto della mano.
-
Ieri mattina ho parlato con Piton... mi ha chiamato nel suo ufficio per
chiedermi se il "trio dei miracoli", per la precisione : Hermione
Granger, stesse preparando di nascosto una pozione Polisucco. Visto che
sono settimane che qualcuno prende gli ingredienti dalla sua scorta
privata.
Harry
e Ginny si guardarono sconcertati, per poi fissare nuovamente Malfoy.
-
Cosa? - sbottò Harry - E' ovvio che noi non c'entriamo
niente! - continuò indispettito - E tu che cosa gli hai
detto?
Malfoy
lo fissò con sufficienza. - Che Hermione stava studiando con
me Pozioni, e che non stavamo preparando niente del genere.
-
E perché lo ha chiesto solo a te? Poteva semplicemente
estorcere l'informazione da uno di noi, Piton in questo è un
vero genio.
Malfoy
ghignò, innervosendo maggiormente il Grifondoro - Non
è ovvio, Potter? - disse compiaciuto - Piton ha capito che
tra me e lei c'è qualcosa e dato che si fida di me, ha
semplicemente risparmiato tempo e fatica.
-
E tutto questo cosa c'entra con la scomparsa Hermione? - chiese infine
Harry, reprimendo l'impulso di prendere la sua bacchetta e schiantarlo.
Malfoy
lo guardò con un'espressione frustrata.
- Ma non capisci, Potter? Sei davvero ottuso!!! - disse con rabbia - QUALCUNO sta preparando la Pozione Polisucco da settimane, QUALCUNO ha messo Weasley ko, un QUALCUNO che poi ovviamente ha preso le sembianze di Weasley ed ha avvicinato Hermione facendosi vedere anche da quell'imbecille di Paciock... e poi... indovina? Quel QUALCUNO manca anche dai sotterranei.
- Ma non capisci, Potter? Sei davvero ottuso!!! - disse con rabbia - QUALCUNO sta preparando la Pozione Polisucco da settimane, QUALCUNO ha messo Weasley ko, un QUALCUNO che poi ovviamente ha preso le sembianze di Weasley ed ha avvicinato Hermione facendosi vedere anche da quell'imbecille di Paciock... e poi... indovina? Quel QUALCUNO manca anche dai sotterranei.
Harry
e Ginny sussultarono, per poco la ragazza non fece dare a Ron una bella
testata sul pavimento.
-
Zabini!!! - dissero, quasi in coro.
-
Ci siete arrivati, menomale ... stavo perdendo le speranze. -
sibilò Draco, incrociando le braccia.
-
Dobbiamo trovarla subito, maledizione! - esclamò Harry,
preoccupato - Dividiamoci e controlliamo tutto il castello!
-
E Ron? - chiese Ginny, allarmata.
Istintivamente,
i due Grifondoro guardarono il Serpeverde.
Malfoy
sbuffò nuovamente... e, dopo un attimo di esitazione,
sussurrò qualcosa all'orecchio di Ginny.
-
Ehi, Malfoy! - disse Harry, vedendo un sorrisetto strano sulle labbra
della ragazza - Non c'è bisogno che ti avvicini tanto!
Draco
si girò, ghignando - Rilassati, Potter, una Grifondoro mi
basta ed avanza...
-
E perché non l'hai detto ad alta voce? Quale sarebbe questa
scusa? - chiese, mentre guardava Ginny sghignazzare tra sé
e sé.
Ma
Malfoy si limitò ad alzare il sopracciglio, divertito - Lo
vedrai... - disse, prima di tornare serio.
-
Adesso dobbiamo trovare Hermione !
Uno
spiffero di aria gelida, costrinse Hermione ad aprire gli occhi.
Era
sicuramente svenuta dopo l'incantesimo di Zabini... però,
constatò ancora intontita, non si trovava sul polveroso
pavimento della botola della Torre di Astronomia, era invece
comodamente sdraiata su uno dei cuscini dell'aula vera e propria.
Voltò lentamente il viso sperando di vedere il suo salvatore ma
il lieve sorriso che fece le morì sulle labbra quando vide
Zabini, ( e non Malfoy ) scrivere qualcosa su di un foglio di pergamena
a pochi passi da lei.
-
Finalmente ti sei ripresa! - disse Blaise, accorgendosi del suo
movimento - Pensavo che ti saresti persa tutto il divertimento.
Hermione
aggrottò le sopracciglia - Di cosa parli? - chiese, con un
filo di voce.
Blaise
arrotolò la pergamena e si avvicinò alla
finestra, dove un gufo nero lo stava aspettando.
-
Fra poco capirai, Mezzosangue... sai, mentre riposavi,
mi sono preso la briga di prendere il mio gufo personale per una
consegna. - dicendo questo, Zabini tolse dal mantello un oggetto che
Hermione non riuscì a vedere e lo legò
all'uccello insieme alla pergamena.
-
Non serve una risposta... ma trovalo! - sussurrò al gufo,
prima di lasciarlo volare via.
-
A chi hai scritto? - chiese Hermione, con il cuore in gola. Anche se
dentro di lei immaginava chi potesse essere il destinatario.
Zabini,
per tutta risposta, le si avvicinò - Adesso non abbiamo
tempo per le chiacchiere, forza... alzati! - Le disse, sollevandola di
peso per metterla in piedi.
Le
gambe di Hermione tremarono vistosamente, ma rimase in piedi.
Zabini
puntò la bacchetta verso di lei e slegò le gambe
della ragazza - Queste per ora possiamo toglierle... -
precisò, prendendo poi dal muro la sua scopa da corsa.
Inutile
dire che questo gesto bastò a far precipitare Hermione nel
panico, facendola arretrare di qualche passo.
-
Prova a scappare e ti schianto... - minacciò subito Blaise,
avvicinandosi a lei e strattonandola per i polsi, che sapientemente
aveva evitato di sciogliere - Stai tranquilla Granger, non voglio
buttarti giù dalla Torre... o almeno, non ancora... -
aggiunse, come se le avesse letto nel pensiero, ridendo subito dopo
come un folle.
Inutile
dire che non riuscì minimamente a calmare la Grifondoro.
Zabini
montò sulla scopa, strattonando poi Hermione per
costringerla a salire davanti a lui.
-
D...Dove vuoi portarmi? - balbettò, stringendo i pugni
cercando di divincolarsi dalla sua presa e non montare a cavalcioni
sulla scopa. Ma inutilmente, Blaise era molto più alto e
forte di lei, senza bacchetta non aveva nessuna possibilità
contro di lui.
-
Fai la brava... - rispose il ragazzo con voce suadente - E ti prometto
che non ti farò cadere dalla scopa, così potrai
scoprirlo. - subito dopo però, puntò la bacchetta
alla gola della ragazza.
-
Prima però, è meglio non correre rischi... SILENCIO
! -
recitò.
Hermione
sgranò gli occhi, mentre una grande sensazione di impotenza
si impossessava di lei. Era completamente indifesa, in balia della
follia di Zabini. Quando le aveva puntato la bacchetta alla gola e con
le mani legate, era riuscita solamente a sgranare gli occhi allarmata,
completamente inerme. Smise automaticamente di lottare, montando
finalmente sulla scopa di Blaise con le lacrime che premevano
prepotentemente per uscire.
Aprì
la bocca e cercò di parlare, ma le parole anche se uscivano
dalle sue labbra non emettevano alcun suono, quasi fosse un'immagine
della Tv senza audio.
-
Così va meglio! - Zabini non perse tempo, aprì
con un colpo di bacchetta la finestra e, con un' Hermione pallida e
terrorizzata davanti a lui, scomparve nella gelida notte.
Draco
diede un pugno al muro.
-
Maledetto Zabini... me la pagherai cara... Incendio
! -
disse, puntando la bacchetta contro una lettera portata da un
bellissimo gufo nero, mandandola in fiamme.
Dopo
aver mandato in infermeria Ginny per scoprire da Ron cosa fosse
successo, lui ed Harry si erano divisi nella ricerca di Hermione.
Harry
era andato alla Torre di Astronomia, mentre Draco aveva chiamato Nott
per fargli controllare i bagni delle ragazze. In un altro momento
avrebbe riso della faccia scocciata dell'amico, che aveva rinunciato ad
un appuntamento galante per fare il maniaco nei bagni femminili in
cerca di una Grifondoro, ma in quel frangente aveva solo voglia di
compiere un omicidio.
Infatti
oltre alla lettera, nella quale Blaise si vantava di aver torturato
Hermione e gli chiedeva di incontrarsi, il moro Serpeverde aveva
incluso anche un oggetto che lui conosceva molto bene.
Draco
strinse con forza il coniglietto portamonete di Hermione, prima di
riporlo nella tasca interna della divisa.
Purtroppo
aveva ricevuto la lettera dopo che Theodore era andato via, e Potter
ormai era troppo lontano per poterlo chiamare.
Zabini le avrebbe fatto del male se non fosse andato subito da lui, non aveva scelta...
Zabini le avrebbe fatto del male se non fosse andato subito da lui, non aveva scelta...
Si
diresse correndo verso l'ingresso della scuola, sperando di non
incontrare Pix o Gazza, visto che dieci minuti dopo sarebbe scattato il
coprifuoco, ma per sua fortuna lo trovò deserto.
Maledisse
per l'ennesima volta Blaise Zabini, prima di uscire in una delle notti
più gelide di dicembre senza sciarpa e mantello, ma non
aveva certo il tempo di andare a prenderli in quel momento.
Affondò
nella lieve neve rimasta mentre il gelido vento gli sterzava il viso,
l'unica immagine che lo aiutava a farsi forza era quella di lui ed
Hermione Granger che studiavano insieme, ridendo e baciandosi di tanto
in tanto. Avrebbe tanto voluto che anche quella sera fosse andata
così, biasimandosi poi di non essere stato lì a
proteggerla quando Zabini l'aveva attaccata.
Con
le mani gelide, le gambe tremanti ed il respiro affannoso che creava
nuvole di vapore intorno a lui, Draco si bloccò
all'improvviso con gli occhi ridotti a due fessure.
A
non più di cinquanta metri da lui c'erano le sponde del lago
nero.
Nella tenue luce della luna, Draco individuò i compagni ma sgranò subito gli occhi vedendo Zabini, con Hermione incosciente tra le sue braccia, avvicinarsi alle sponde ghiacciate del lago.
Nella tenue luce della luna, Draco individuò i compagni ma sgranò subito gli occhi vedendo Zabini, con Hermione incosciente tra le sue braccia, avvicinarsi alle sponde ghiacciate del lago.
-
FERMO! - gridò, raggiungendolo di corsa e sguainando la
bacchetta.
- Fai un altro passo e ti schianto!
- Fai un altro passo e ti schianto!
-
Benvenuto, Draco. - rispose invece Blaise voltandosi verso di lui, per
nulla intimorito.
-
Lasciala andare... - sibilò Malfoy, posando il suo sguardo
sul viso pallido di Hermione, sulle sue esili gambe, notando che anche
lei non aveva sciarpa e mantello e le sue labbra avevano assunto una
tonalità allarmante.
-
O cosa, Malfoy? - gli risposte Blaise, con uno sguardo di sfida.
- Se mi schianti, finirò sicuramente sul ghiaccio del lago e sai bene che a dicembre è ancora molto fragile, ovviamente insieme a me cadrebbe la tua Mezzosangue, solo che lei non è cosciente e non ha una bacchetta tra le mani.
- Se mi schianti, finirò sicuramente sul ghiaccio del lago e sai bene che a dicembre è ancora molto fragile, ovviamente insieme a me cadrebbe la tua Mezzosangue, solo che lei non è cosciente e non ha una bacchetta tra le mani.
Draco
ghignò - E non ti sfiora l'idea che magari potrei salvare
lei ed affogare te?
Ma
il suo sorriso maligno si spense vedendo che non aveva sortito alcun
effetto.
Blaise Zabini non era come gli altri ragazzi con cui aveva avuto a che fare.
Era stato sicuramente quello che più lo aveva affascinato ed inquietato allo stesso tempo, e negli anni passati insieme aveva imparato a conoscere quel carattere complesso e calcolatore che in alcuni momenti riusciva a metterlo a disagio.
O almeno, così credeva...
Blaise Zabini non era come gli altri ragazzi con cui aveva avuto a che fare.
Era stato sicuramente quello che più lo aveva affascinato ed inquietato allo stesso tempo, e negli anni passati insieme aveva imparato a conoscere quel carattere complesso e calcolatore che in alcuni momenti riusciva a metterlo a disagio.
O almeno, così credeva...
Zabini
fece un passo indietro, con fare molto tranquillo - E se invece
lanciassi la tua ragazza nel lago Nero? Saresti costretto ad
intervenire e ti assicuro che nelle condizioni in cui è, non
riusciresti a disarmarmi o affogarmi... ed avere poi il tempo
sufficiente di salvarla.
Draco
ingoiò a vuoto.
Quel
maledetto aveva assolutamente ragione, se lo avesse attaccato avrebbe
sicuramente fatto finire sia lui che Hermione in acqua, ma a questo
punto anche se non lo avesse attaccato Hermione sarebbe finita nel
lago, con conseguenze sicuramente letali per lei.
Abbassò
la bacchetta, furente come non mai, deciso a tentare il tutto per tutto
pur di evitarlo.
-
Non farlo... - disse a denti stretti - Dimmi cosa vuoi in cambio della
Granger.
Blaise
sorrise - Bene, iniziamo a capirci... dammi la tua bacchetta, tanto per
cominciare... - disse, con un luccichio negli occhi, vedendo Malfoy
imprecare e dargli in malo modo la sua unica arma.
- La seconda cosa che voglio è il mio diario... lo rivoglio indietro, ADESSO.
- La seconda cosa che voglio è il mio diario... lo rivoglio indietro, ADESSO.
-
Mi dispiace deluderti ma non l'ho mai avuto io, né l'ho mai
letto. - gli rispose Draco, fissandolo con rabbia.
-
Sì, lo so. - disse subito Blaise - La Mezzosangue mi ha
confessato di averlo letto lei e di averti solo raccontato delle cose.
Ma non mi ha detto dove l'ha nascosto... e visto che siete diventati
così intimi in
questi giorni... penso che potresti immaginare dove lo possa aver
messo. Altrimenti, cancellerò tutti i suoi ricordi in
proposito, anzi... - I suoi occhi si assottigliarono, con fare
predatorio - Potrei cancellare alla Mezzosangue tutti i
ricordi di questo ultimo periodo, a cominciare dalla gitarella illegale
che avete fatto a Hosgmeade, che ne dici?
Draco
sussultò come se avesse preso la scossa.
Hermione
si sarebbe dimenticata di quel giorno a Hosgmeade e dei giorni a
seguire... di tutte le litigate ed i momenti passati insieme, che erano
stati così rari ma preziosi per lui.
Non si sarebbe ricordata del suo tentato bacio il giorno della ronda, né di quello seguente alla Stamberga Strillante, in assoluto uno dei momenti che più lo avevano emozionato e che non avrebbe mai dimenticato in vita sua... al contrario di lei.
Non si sarebbe ricordata del suo tentato bacio il giorno della ronda, né di quello seguente alla Stamberga Strillante, in assoluto uno dei momenti che più lo avevano emozionato e che non avrebbe mai dimenticato in vita sua... al contrario di lei.
Lui
non sarebbe stato più Draco per lei, ma solamente Malfoy. Il
Serpeverde che più disprezzava.
Come
lei non sarebbe stata più Hermione, ma Granger ... e non
avrebbe più potuto neanche chiamarla Mezzosangue visto che
ormai, più che un insulto, era un vezzeggiativo che
utilizzava per quella ragazza che lo aveva stregato.
Blaise
ghignò, vedendo il suo sguardo ferito per quei pensieri.
-
Allora, Draco... - disse, attirando la sua attenzione - Dammi il diario
o... rewind
! La
Mezzosangue si dimentica di te e tu ovviamente di questa bella e gelida
serata.
-
Almeno potresti farmi la cortesia di cancellare anche i miei ricordi...
e non solo di questa sera! - sibilò Draco, nascondendo i
tremiti di freddo, misti a rabbia e frustrazione.
-
E perché mai? - rise Blaise, facendogli l'occhiolino.
-
Non potrei mai perdermi Draco Malfoy che soffre
per amore, lui che l'amore l'ha sempre disprezzato...
ahahah...
Draco
strinse i pugni, furioso quanto impotente. Mentre il vento notturno gli
sferzava i capelli e gli faceva lacrimare gli occhi.
E
adesso?
Non
aveva la minima idea di dove Hermione avesse messo il diario... e
quello psicopatico di Zabini non avrebbe sentito ragioni. Le avrebbe
cancellato la memoria o l'avrebbe gettata nel Lago Nero. Erano queste
le uniche opzioni che aveva. In ogni caso Draco avrebbe perso molto e
Blaise, che aveva fatto tutto questo solo per vederlo soffrire, si
sarebbe preso su di lui una dolce vendetta.
Inaspettatamente
aveva perso, su ogni possibile fronte.
****
Ciao a tutti!!!
mi dispiace molto di non aver
più aggiornato ma ho dovuto traslocare e per mesi non ho
avuto la connessione a casa, oltre ad altri vari problemi logistici e
di adattamento!
Comunque adesso eccomi qui,
sperando che abbiate ancora voglia di continuare a leggere questa
storia... o di rileggerla, visto che per colpa mia molti di voi se la
sono dimenticata! ^^'
Ormai mancano 2 capitoli alla
fine. Il prossimo l'ho già finito e lo posterò
fra qualche giorno. Ed anche l'ultimo capitolo è quasi tutto
scritto, manca giusto qualche correzione e qualche cambiamento
poichè non mi convince molto.
A prestissimo!!!
Ale.