CONSIGLIO PRIMA DI LEGGERE: aprite una nuova finestra in internet e entrate su you tube. Appena verrà nominata la canzone di Dem, scrivete titolo e autore in modo di poter leggere il pezzo della canzone con la canzone stessa in sottofondo. Rende molto di più.
9.Aki
to shinjitsu
– Vuoto e verità
<
Domani c’è il
concerto...>
<
Sì.>
<
Sei teso?>
<
No.>
<
Ah, ok...>
Axel
distolse lo
sguardo da Demyx.
Era
passata circa
una settimana dall’episodio davanti al pub e Axel non si era
mai sentito così a
disagio con Demyx come in quella settimana.
Demyx
parlava
sempre meno, sempre immerso nei suoi pensieri e sembrava che stesse per
piangere da un momento all’altro.
Avevo
diminuito
momentaneamente i suoi incontri con Roxas per stare vicino
all’amico, ma sembrava
che niente potesse aiutarlo. Ax non aveva osato sfiorare la vicenda del
passato
di Zexion, Demyx stava troppo male per parlarne.
E
aveva smesso di
vedere Zexion.
A
dire il vero, il
piccolo emo aveva provato a parlargli, ma Demyx scappava ogni volta che
lo
vedeva.
Anche
in quel
momento stava fissando con occhi vitrei la sua Sitarra, muovendo le
mani sulle
corde senza nemmeno accorgersene.
Quando
l’orologio
scoccò le nove di sera, Axel si convinse a tornare a casa
per lasciar riposare
Demyx: era già tanto se era stato invitato a casa sua per
cena, non voleva
stargli tra i piedi.
Appena
il rosso
uscì, Demyx appoggiò la testa sullo strumento.
Voleva
suonare per
Zexion.
Voleva
suonare il
brano che aveva scelto appositamente per lui.
E
avrebbe dovuto
suonarlo il giorno dopo, sotto gli occhi di tutta la scuola.
E
sotto gli occhi
di Zexion.
Dem
si strinse
allo strumento.
Si
odiava, si
odiava per quello che aveva fatto a Zexion.
Non
voleva più
vedere la faccia del suo amato soffrire ancora a causa sua.
Senza
nemmeno
mettersi in pigiama, si addormentò con la luce accesa e il
volto appoggiato
allo strumento.
*
<
Aspetta qui,
Garreth. Puoi provare il tuo pezzo prima di entrare in scena, ti
chiameremo noi
quando sarà il tuo turno.>
<
Sì...>
Demyx
si sedette
sull’unica sedia della stanzetta vuota accanto
all’aula magna.
Sentiva
la voce di
Axel che era stato sorteggiato come presentatore annunciare Larxen e la
sua
canzone, Ugly girl.
Sentiva
la pelle
d’oca e i nervi tesi fino al limite.
Afferrò
la Sitarra
e cominciò a suonare il suo pezzo nel tentativo di
tranquillizzarsi.
Ma
la voce che gli
arrivò alle spalle non lo rilassò affatto.
<
E’ The Reason
degli Hoobastank, vero?>
Il
biondo si voltò
di scatto: Zexion.
<
Ciao
Dem...> sorrise lui.
<
Zexion...
Io...>
<
Volevo parlarti,
Dem. Ora più che mai.>
<
Se è per
quello che ha detto Riku... è tutto vero.>
Dem
non riuscì a
trattenere le lacrime, si sentiva un verme.
<
M-mi
dispiace, Zexion. E’ tutta colpa mia, ho fatto tanto
l’eroe, ma in fondo non
sono che un vigliacco. Scusa se ti ho imbrogliato...>
Dem
voltò la
testa, non voleva che Zex lo vedesse piangere.
<
Ti sbagli,
Dem. Non mi hai imbrogliato.>
<
Eh?!>
<
Io sapevo già
che mi avevi visto quella volta. Ero riuscito a scorgerti...>
Dem
si voltò a
guardarlo incredulo.
<
Ma allora
perché non mi hai scacciato quando ci siamo
reincontrati?>
<
Bé, avevi
fatto la scelta giusta. Non avevi alcun legame con me, non dovevi per
forza
venire a salvarmi... E’ perché ti ho visto
scappare che ho cercato di
allontanarti da Riku, vista la tua reazione all’epoca, non
osavo immaginare
cosa avresti fatto se Riku ti avesse preso...>
<
Zex... ti sei
preoccupato per me...>
Entrambi
abbassarono gli occhi arrossendo.
<
Quell’ultima
cosa che hai detto... Dicevi sul serio?>
Dem
si sentì
venire a meno.
Non
capiva ancora
perché gli avesse detto in quel momento che lo amava.
Forse
voleva
riuscire a dirglielo prima che quella storia finisse definitivamente.
Si
asciugò la
lacrime, non voleva più piangere, era un momento troppo
importante.
<
Sì... Zexion,
io ti amo.>
Suonavano
così
bene quelle parole, soprattutto quando pronunciava il suo nome.
Zex
si sfregò una
mano sugli occhi lucidi.
<
Zex...?>
Il
biondo non finì
di chiamarlo.
Non
riusciva a
parlare con le braccia di Zexion attorno al collo.
E
con i loro cuori
così vicini che sembrava generassero un unico suono.
Un
battito sempre
più veloce mentre le loro labbra si toccavano.
<
Ti amo
anch’io, Dem. Scusa se non te l’ho detto prima, ma
temevo che ti piacessero
solo le ragazze...>
Oddio,
avevano
perso tutto quel tempo a giocare a rimpiattino?
Era
meglio non
dirlo ad Axel e a Saix, ci teneva alla pelle. Soprattutto per Saix.
Abbracciò
a sua
volta il ragazzo pallido.
<
Allora...
Stiamo insieme...?>
Accidenti,
che
domanda timida.
Bè,
non quanto la
risposta.
<
Sì... Ti
amo...> ripetè Zexion.
I
due si strinsero
più forte, non si accorsero nemmeno di Marluxia e Axel che
li guardavano
sorridenti dalla porta.
Quando
Axel
tossicchiò, i due si separarono di scatto con aria colpevole.
<
Axel...>
<
Ah, non
volevo disturbarti Dem, ma fra un minuto tocca a te...>
<
Sì,
capisco...>
<
Dem?> lo
chiamò Zexion.
Demyx
si voltò
verso di lui.
<
Sì?>
<
Ecco, io...
vorrei poter cantare la tua canzone insieme a te.>
Il
voltò di Demyx
si illuminò.
<
Davvero?!>
<
S-sì, se non
ti da fastidio...>
La
faccia esaltata
di Dem descriveva ben altro che fastidio.
Ax
e Marluxia si
scambiarono un sorriso.
<
Ok,
piccioncini, tra trenta secondi vi voglio sul palco. Dem suona e canta
insieme
a Zexion il ritornello, Zex canta da solo il resto. Veloci,
però, ora vado a
presentarvi.>
Axel
corse di
nuovo in aula magna mentre marluxia si sistemava vicino
all’entrata del palco.
<
Riesci a
ricordarti le parole?> chiese Demyx a Zexion.
<
Sì, è una
delle mie canzoni preferite, la so a memoria.>
Già,
Dem sapeva
che gli piaceva. Aveva visto che l’aveva messa sulle
preferite nel suo I-pod,
per questo l’aveva scelta.
Si
baciarono di
nuovo e si diressero verso il palco.
Quando
passarono
davanti a Marluxia, il rosato strizzò l’occhio a
Demyx.
<
Bella mossa,
compare.>
*
Era
la prima volta
che saliva su un palco.
E
non aveva mai
creduto possibile che l’atmosfera di un concerto natalizio in
una scuola
superiore fosse così carica d’energia.
Sentiva
Zexion
accanto a lui che tremava appena per l’emozione e gli
applausi di benvenuto dei
ragazzi e dei professori.
Nel
pubblico
c’erano tutte faccie familiari ed era strano vedere in quel
momento le persone
che aveva avuto accanto per tutti quei giorni e che lo avevano aiutato
coi suoi
problemi.
A
cominciare da
Marluxia stretto ad un ragazzo dai capelli castani che non si capiva se
fosse
contrario o no a quel contatto fisico. Poi Larxen e Luxord che lo
fissavano
incredibilmente incoraggianti dall’ala destra della sala e
Xigbar e Xaldin he
sembrava avessero accumulato un po’ di soldi vendendo ai
ragazzi più inesperti
biglietti falsi per il concerto che non era a pagamento.
E
infine Saix in
compagnia di Xemnas che lo abbracciava da dietro.
Axel
gli rivolse
un sorriso incoraggiante.
<
Ed ecco a voi
uno dei duetti di punta della giornata! Vi presentò Demyx
Garreth di 1° D e
Zexion Riot di 1° A, interpreti della canzone “The
Reason” degli Hoobastank! Un
applauso a questa fantastica coppia e buon ascolto!>
Un
boato di
applausi si alzò dalla platea mentre Demyx imbracciava la
Sitarra e si avvicinava
al bordo del palco verso il microfono fisso. Zexion prese il microfono
che gli
lanciò Axel mentre correva in platea per godersi lo
spettacolo.
Demyx
non era
sicuro di cosa fare, se doveva prima salutare di persona il pubblico o
cosa,
così optò per la soluzione più
semplice.
Iniziò
a suonare
la melodia.
Il
pubblico si
zittì subito e Zexion cominciò a cantare.
“Non
sono
una persona esemplare,
“I’m
not a perfect person,
molte cose desidererei non aver mai fatto,
as many
thigs I wish I didn’t do,
ma continuo ad imparare.”
but I
continue learning.”
Zexion si fece coraggio e fissò Demyx.
“Non avrei
mai voluto farti questo.
“I
never meant to do those things
to you.
E quindi devo dirti prima di andare via
And so I
have to say before I
go
che voglio solo che tu sappia che...”
that
I just want you to know...”
Insieme a cantare.
“Ho trovato
una ragione per me,
“I’ve
found a reason
for me,
per cambiare quello ero solito essere.
to
change who I used to be.
Una ragione per ricominciare di nuovo,
A
reason
to start over new,
e la ragione sei tu.”
and the
reason is you.”
Le dita di Demyx si muovevano da sole, lui fissava soltanto Zexion.
“Mi
dispiace di averti ferito,
“I'm
sorry that I hurt you,
è qualcosa con cui devo convivere ogni giorno,
it's
something I must live with everyday,
e tutte quelle pene che ti ho inflitto,
and
all
the pain I put you through,
spero di essere in grado di portarle via tutte,
I
wish
that I could take it all away,
e di essere il solo a raccogliere tutte le tue lacrime.
and
be the
one who catches all your tears.
E' per questo che ho bisogno che tu ti renda conto...”
Thats
why i need you to hear...”
Zexion...
“Ho trovato
una ragione per me,
“I've
found a reason for me,
per cambiare tutto quello che ero solito essere.
to
change who I used
to be.
Una ragione per ricominciare di nuovo,
A reason
to start over new,
e la ragione sei tu.”
and the reason is
you.”
Demyx...
“Ho trovato
una ragione per mostrare,
“I've
found a reason to show,
una parte di me che non conoscevi.
a
side of
me you didn't know.
Una ragione per tutto quello che faccio,
A
reason
for all that I do,
e la ragione sei tu.”
and the reason is
you.”
Gli bastava questo, aveva sofferto tanto in quel periodo, da quando aveva incontrato Zexion.
Ma se la ricompensa per quel dolore era il volto sorridente del ragazzo e i suoi occhi blu che lo fissavano in quel modo mentre l’intera sala cantava con loro, allora avrebbe rifatto quelle stesse azioni, una per una, senza rancore.
Solo per i suoi occhi.
“E la
ragione sei tu.”
“And
the reason is you.”
*
< Ben fatto, raga!>
< Sono stati strepitosi, vero?>
< Certo, hanno davvero talento!>
Axel raggiunse Demyx e Zexion seduti sotto un albero in cortile.
< Ehi, guys, siete stati fantastici! Tutta la scuola sta parlando di voi. Ora sarete più popolari di Marluxia!>
Zexion arrossì e Demyx si distese sulla terra ricoperta di neve.
< Era incredibile, tutti stavano guardando noi due.> mormorò.
< Già, peccato che Roxas non sia potuto venire... Ma aveva scuola anche lui, purtroppo.>
Axel fu interrotto da un fiocco freddo e bianco che gli cadde sul naso.
< Eh?>
< Axel!!!>
Il rosso si voltò di scatto e vide Roxas che lo salutava da dietro la recinzione scolastica.
Axel lo fissò per qualche secondo strofinandosi il naso infreddolito.
< Mmmm, sembra che nevichi. Ehi, Dem, ti dispiace se vi lascio un po’ soli?>
< Non credo proprio.>
< Bene!>
Axel prese una rincorsa e, superata la recinzione in metallo con un balzo (uguale a quello del tipo dell’olio Cuore, avete presente? NdA), atterrò accanto a Roxas e si allontanò con lui sotto una coltre bianca sempre più fitta.
Dem sussultò appena quando Zexion appoggiò la testa sulla sua spalla.
< Grazie per avermi salvato, Dem.>
Il biondo si voltò a guardarlo negli occhi e lo abbracciò.
< Ti amo, Zexion. Ti proteggerò sempre, lo giuro.>
< Dem... ti amo.>
I due sorrisero mentre si baciavano sotto la neve che immortalava il loro gesto e lo incorniciava in una foto che non si sarebbe mai sbiadita.
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Uff, è finito... peccato, stavo cominciando a scaldarmi solo ora! Niente cammelli yaoi però, vero? Spero che vi sia piaciuto questo finale, mi sono lasciata andare alle smancerie, ma credo fosse d'obbligo. Vi è piaciuta la song? Spero di sì, ho faticato un bel po' per trovare quella che alla fine ho ritenuto la più adatta. Ovviamente ho in mente altre fic, ma sono un po' demoralizzata perché quasi nessuno ha letto il mio capitolo su "Le note disciplinari di Xemnas", ma fa niente. Nessuno (tranne Tifa93) ha letto la fic su cui ho intenzione di concentrarmi ora, "Finding my way" ma qui vi posso perdonare dato che non è yaoi. Allora, ho intenzione di gettarmi in una serie di one-shot o di fic normali sulle coppie più impensabili e meno pubblicizzate dell'organizzazione. Spero di soddisfarvi con le prox fic, ci si vede!
Mi raccomando,
lasciatemi almeno un salutino... ^__^