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Autore: AllyDreamer    19/02/2013    6 recensioni
"Come avrei potuto dimenticare quella pelle candida come la neve e quei boccoli così perfettamente neri?"
Ciao a tutti! Questa è la mia primissima ff, spero vi piaccia. Dateci un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ultimo capitolo ff 

Snowhite + Harry Styles

 

Liz

Mancavano pochi giorni all'ultimo dell'anno. Con un sorriso ripensai al Natale appena passato. 

In Irlanda, a casa di Niall Horan, con tutta la sua e la mia famiglia. Ecco dove avevo passato il Natale. E mi sembrava ancora tutto così pazzesco...

La notte del 25 Dicembre era stata senza alcun dubbio la più bella della mia vita. Non che avessi una lista, è ovvio, anzi, quella era stata la prima notte trascorsa veramente con un ragazzo, escludendo certo quando ero stata a Londra quell'estate, ma a Natale era andato tutto... Diversamente. Niall mi amava, sul serio, e io lo amavo, davvero. Tutto era quello che sapevo e mi bastava. Per la prima volta avevo qualcosa di sicuro, di vero, e l'amore tra me e Niall lo era.

Ero al corrente anche di come se l'era spassata Jade, mentre ero in Irlanda. 

Harry l'aveva raggiunta in Italia, e a dirla tutta, non penso che il suo Natale sia stato molto diverso dal mio.

Ridacchiai tra me e me mentre Jade se ne stava con lo sguardo perso fuori dalla finestra, dove i cristalli di neve scendevano fitti trasportati in violenti turbini dal vento gelido. 

Era tardi, Jade stava a casa mia in occasione del nostro tradizionale pigiama party di fine anno. O meglio di pre- fine anno, visto che mancavano ancora pochi giorni. 

"A cosa stai pensando?" Chiesi mentre afferravo il portatile e me lo posizionavo sulle ginocchia. 

La guardavo da stare seduta sul mio letto, mentre lei era già nel suo sacco a pelo, e aveva spostato lo sguardo dalla finestra al soffitto. Sembrava stesse sognando ad occhi aperti.

"A niente." Si riscosse scuotendo leggermente il capo e rivolgendomi un sorriso luminoso.

"Sì, e quand'è l'ultima volta che hai parlato con il tuo niente?" Lei scoppiò a ridere e fece spallucce. 

"Tra pochi giorni rivedremo Harry e Niall..." Sospirò lei senza riuscire a smettere di sorridere.

"Già, non vedo l'ora." Risposi voltando lo sguardo fuori dalla finestra. Non ne potevo più di fare il conto alla rovescia ogni santo giorno.

Riportai l'attenzione sullo schermo del computer, su Twitter giravano le stesse frasi già da dieci minuti.

"Non sei eccitata?" Domandò Jade.

"Per dopo domani? Eccome se lo sono!" Risi continuando a navigare sul web.

"Chissà se nevicherà... Spero di no, o almeno spero che non ci sia tutta questa bufera, sai che a volte durano giorni queste ondate di mal tempo. Io spero che il cielo sia sereno, così da poter vedere i fuochi d'artificio e le stelle..."

Ma io non la ascoltavo più. La mia attenzione era concentrata unicamente sulla foto al centro dello schermo luminoso del computer.

Fu doloroso. Mi fece male, e ancora di più pensando a come avrebbe ferito Jade.

"Liz? Liz, mi stai ascoltando?" Annuii distratta, affrettandomi furibonda a leggere i commenti. Non era possibile.

"No che non mi stai ascoltando! Liz, dai, ti sto parlando!" 

Harry. Quello era senza dubbio Harry. Non era un fotomontaggio. 

E cosa ci facevano le sue labbra incollate a quelle di Taylor Swift?! 

Stavo sudando freddo, sentivo i rivoli percorrermi la schiena nonostante fossimo in pieno inverno. 

Jade mi schioccò le dita davanti al naso.

"Liz! Ma che c'è?" Prima che io potessi impedirlo mi strappò il portatile dalle mani, sedendosi affianco a me.

Guardai impotente i suoi occhi svuotarsi di ogni emozione, la bocca socchiudersi e il viso assumere un'aria inespressiva.

"Non è po-possibile, Liz. È da un po' che Harry f-frequenta Taylor, ne abbiamo già pa-parlato, mi ha sempre detto che è, è solo un'amica, voleva farmela conoscere..." Balbettò insicura senza staccare lo sguardo dallo schermo. Nella foto non sembrava affatto solo un'amica.

"Jade, mi dispiace." Sussurrai mentre le sopracciglia si accigliavano e le lacrime cominciavano a inumidirle gli occhi. 

"È solo uno stronzo." Dissi ancora, ma forse era meglio se me ne stavo zitta. In quei momenti le parole sono sempre sprecate.

Senza preavviso due grosse lacrime scivolarono velocemente sulla sua guancia, ma lei le asciugò subito. La vidi digitare qualcosa, fare qualche ricerca con gli occhi che andavano arrossandosi sempre di più all'unisono con le guance, rigate da lacrime amare.

Alla fine abbassò con uno scatto brusco lo schermo, depose il computer sul suo sacco a pelo e mi abbracciò, e io la strinsi forte, l'unica cosa che mi sentivo in grado di fare.

La lasciai sfogare in un pianto liberatorio, che sapevo voleva trattenere, ma in certe situazioni le lacrime spingono troppo insistentemente, e non si può fare altro che piangere e aspettare che il dolore si attenui. 

 

Jade

Di nuovo. Mi era successo ancora. Avevo la spiacevole sensazione di rivivere una situazione in cui ero già stata, e da dove pensavo di essere riuscita a uscire. Invece eccomi ancora bloccata in quell'insopportabile deja vu.

La mia storia con Daniele era finita pressapoco allo stesso modo. E ora Harry. Okay, ero stata una sciocca ragazzina ingenua, lo ammetto, mi ero fidata ciecamente di lui. E vedermi sbattere quella foto in faccia aveva scatenato una ribellione interna, mi sentivo presa in giro e, per quanto banale può suonare, umiliata.

Ma non era per quello che la sera prima mi ero permessa di abbandonarmi alla disperazione tra le braccia della mia migliore amica. Accanto a Liz, guardando quella foto, ero stata travolta violentemente da un'ondata di nostalgia, di ricordi, ero sotto shock.

Il profumo di Harry, la morbidezza dei suoi ricci, delle sue labbra, il tocco delle sue mani su di me, i suoi baci, il suo respiro, i suoi occhi.

Quelle iridi verde acqua mi perseguitavano ovunque guardassi e specialmente quando chiudevo le palpebre. 

Ogni piccolo momento passato con lui nonostante la distanza, era piantato nel mio cervello e mi scorreva davanti come un film che sai a memoria.

 Quelle sensazioni, quelle passate insieme a lui, tutto il suo amore e il mio, fu quello a farmi precipitare nel momento in cui guardai la foto. 

Poi l'adrenalina che ruggiva dentro di me, il sentimento di impotenza, di umiliazione per essermi fatta prendere in giro per tutto quel tempo vennero dopo, e allora le lacrime sgorgarono intrise di rabbia, e non potei fare nulla per fermarle. 

Quella notte ne versai tante, troppe, e me ne pentii amaramente. Davo ascolto a Liz, pensavo che Harry era uno stronzo che non meritava tutte le attenzioni che gli rivolgevo nei miei pensieri; mentre dopo mi ritrovavo con lo struggermi e a difenderlo, ripetendomi che lui mi amava, ne ero certa, e lo amavo anch'io, che lui non era come Daniele, quella ferita non si sarebbe mai più rimarginata. 

In poche parole non riuscivo ad odiarlo con tutto il mio cuore, andavo a momenti. Ma alla fine il mio subconscio finiva per farmi ammettere che ero delusa e distrutta, perché lo amavo. Punto. Io amavo Harry, e il fatto che mi aveva tradito mi faceva soffrire come un cane, ma non cambiava la situazione. 

Ciononostante non potevo continuare a farmi prendere per il culo.

 

La pioggia batteva fitta sul vetro e riportava alla mia mente molti momenti passati con lui sotto la pioggia. 

Concentrazione. Dovevo solo ragionare razionalmente e mettere da parte i sentimenti, perché erano quelli alla fin fine che mi distruggevano. 

Squillava. Perfetto. Benissimo. Una parte di me sperava di sentire da un momento all'altro l'odiosa voce registrata della segreteria telefonica, mentre l'altra voleva che rispondesse.

"Pronto?"

"Harry." Dissi solo. Che bisogno c'era di salutarlo allegramente, di chiedergli come stava, se il senso della mia telefonata era chiudere con lui?

"Jade! Stai bene?" Mica tanto. Ma non risposi. Lasciai che il silenzio si facesse pesante tra di noi, che gli scaricasse addosso un minimo di senso di colpa. 

"Ehm... Harry, devo dirti una cosa." 

"Riguardo all'ultimo dell'anno? Spero non sia successo nulla, ho già prenotato i biglietti e..."

"Mi dispiace per i tuoi biglietti, Harry." Lo interruppi presa da un impeto di rabbia. Calma. 

"C-cosa?"

"Ascolta, io non so per quanto tu avessi in programma di tenermelo nascosto e trattarmi come un'idiota che non sa di essere al mondo, ma forse hai dimenticato che ho Internet, e le foto girano sul web." Feci una pausa per respirare. Il cuore era impazzito e tamburellava violentemente nel petto. Nuovamente il viso di Harry mi si piazzò davanti, il suo sorriso luminoso già mi mancava da morire. Dovevo fare in fretta.

"Di che stai parlando, Jade?"

"Neghi di aver baciato Taylor Swift?"

Silenzio. Chiusi gli occhi e sospirai.

"C-che stai d-dicendo... Senti, dobbiamo parlarne a quattrocchi, Jade, mi devi guardare negli occhi, non, non p-possiamo parlare per telefono, sul serio..."

"Il fatto che tu l'abbia baciata o meno non fa differenza a quattrocchi o per telefono." Risposi fredda.

"No, no, Jade. Adesso mi ascolti." La sua voce era rauca e più bella di come la ricordavo. Deglutii. Volevo abbracciarlo e perdonarlo... No. Ragionare razionalmente. 

"... Non possiamo parlarne adesso, lascia da parte Taylor Swift, dobbiamo guardarci in faccia altrimenti non puoi capire quanto ti..."

"L'hai baciata sì o no, maledizione!" Alzai la voce sopra alla sua. 

Silenzio. Ancora. 

"Allora?" Chiesi con tono annoiato.

"Jade, ti prego. Ti amo." Dovevo semplicemente ignorare quella frase, e ignorare tutte le volte che me l'aveva ripetuta, e il suo sguardo sincero, e dovevo ignorare il fatto che probabilmente anche in quel momento il suo sguardo era sincero. Era per quello che non volevo vederlo. Non avrei sicuramente avuto la forza di mollarlo.

"No che non mi ami, Harry. Smettila di prendermi in giro! Sono stanca di essere presa in giro da tutti!" Strillai.

"Mi devi credere, mi crederesti se solo potessi guardarmi negli occhi, non essere codarda, affrontami! Domani vengo da te, per favore..."

"No, non c'è nient'altro da aggiungere, Harry."

"MERDA, ascoltami! Non lasciarmi così, ti amo, Jade, santissima merda, ti amo! 

Sono in torto ma se non ci incontriamo non ha senso lasciarci per telefono, credimi. Ti prego, ti prego..."

Buffo. Mentre ascoltavo quelle suppliche pensai che Daniele non aveva fatto tutte quelle storie, mi aveva lasciata e la storia era finita li, invece Harry sembrava davvero che mi amasse ancora, e proprio non ce la facevo a rifiutare quelle parole. No, dovevo finirla. Basta prese per il culo, basta batticuori, cotte, ti amo, amore, basta! 

"Mi hai illusa tutto questo tempo, anche a Natale... Ora che mi hai usata vai pure da Taylor, e mi raccomando di spezzarle per bene il cuore."

"No, no, ti prego, ti prego Jade! Caz..." Bip bip bip bip. Avevo attaccato. Il silenzio che mi circondava risultò assordante e rimbombante nella mia mente. Era finita.

 

 

11 anni dopo

Londra, Maggio 2023. 

Jade

 

I raggi del sole filtravano tra le foglie degli alberi creando sorprendenti giochi di luce, il parco giochi era deserto, essendo ormai quasi le sette di sera. 

L'estate era vicina, il crepuscolo rendeva rosato il cielo sereno, piuttosto raro a Londra.

Darcy si dondolava serena sul cavallino a dondolo, incurante degli sguardi impazienti di Charlie.

"Adesso tocca me!" Si lamentò il bimbo di soli tre anni, cercando di spronare la sorella gemella a scendere dal gioco.

Darcy smise di dondolare, rivolse un'occhiataccia stizzita al fratello e gli mostrò impertinente la lingua. 

"Mamy, a brutta!" Gridò Charlie pestando i piedi, guardandomi implorante con un'espressione talmente disperata da risultare alquanto buffa. Era il suo modo per incolpare la sorella di essere egoista. 

"Non a vero!" Ribatté accigliata Darcy, anche lei non riusciva ancora dire correttamente "è".

Prima che potessi correre in loro aiuto Charlie diede una forte spinta alla sorella, facendola ruzzolare sull'erba, dall'altra parte del cavallino.

Il bimbo montò fieramente il suo destriero alzando il sorriso verso il cielo.

Mi precipitai da loro per consolare Darcy che era scoppiata in lacrime.

"Charlie, sei stato cattivo, non si fa, chiedi scusa a tua sorella!" Mia figlia strinse la mia mano mentre scrutava, con gli occhioni arrossati colmi di lacrime, il fratello.

Charlie assunse un'aria perfettamente innocente e cercò il mio sguardo "Ma, ma... Lei a stata di più di me..." Era anche lui sul punto di piangere.

"Ci sono molte altre giostre in questo parco, invece tu volevi andare proprio su quello che stava usando tua sorella, non essere dispettoso." Lo ripresi anche se ben consapevole del fatto che i gemelli tendono a imitarsi e seguirsi a vicenda, e voler condividere tra tanti, proprio il gioco dell'altro.

"Pettoso!" Fece eco Darcy e la rimproverai con lo sguardo.

Adocchiai l'orologio. 

"È tardi, andiamo a casa." Dissi prendendo con la mano libera quella di Charlie, e avviandomi verso l'auto.

 

"Papà sarà a casa tra poco." Risposi alla domanda di Charlie, che seduto accanto alla sorellina sul divano, guardava Peppa Pig, il suo programma TV preferito.

Presi le due tazzine di cioccolata calda con panna, che avevo già fatto raffreddare e le diedi ai due bimbi, che le guardavano come fossero il loro tesoro. 

"Gazie, mamy!" Esclamarono all'unisono eccitati, cominciando ad agitarsi e mi mostrarono i loro sorrisi più luminosi.

Erano talmente belli che ogni volta che li guardavo mi si accendeva il cuore.

Entrambi due occhioni verde smeraldo che ti scrutavano curiosi ogni volta che li incontravi, le guance rosee un poco paffutelle e i capelli morbidi e castano scuro ricadevano arricciati in molle perfette sulle spalle di Darcy, e ricciolini e spettinati sul capo di Charlie. Due gocce d'acqua. Stesso sorriso del padre, stessi lineamenti dolci della madre. 

Tornai ai fornelli e misi a bollire l'acqua per la cena.

Sul tavolo della cucina stava aperto e invitante il computer.

Diedi un occhio ai bambini e mi affrettai subito a controllare la posta elettronica.

Speravo che Liz mi avesse risposto. Rimasi un poco delusa quando non trovai nessuna nuova email.

Lei e Robin erano in Nuova Zelanda a girare il nuovo film da più di un anno ormai. Un anno. Era da un casino che non la vedevo.

Robin era un regista abbastanza popolare al momento, aveva già prodotto molti film che si erano dimostrati un successo. 

Era davvero carino e simpatico, i suoi capelli rosso fuoco, gli occhi blu e il viso lentigginoso conquistavano davvero tutti.

Era un tipo fantastico, insomma, ed ero stata davvero contenta quando aveva conosciuto Liz cinque anni fa, e lei era così riuscita a riprendersi dalla rottura con Niall.

Feci un salto nel tempo con la mente, tra i ricordi di quando lei e Niall stavano ancora insieme.

La loro storia andò a gonfie vele per anni, dopodiché entrambi cominciarono a non sopportare più la distanza, che in pratica costantemente, li separava.

Alla fine capirono che il loro rapporto era andato diminuendo, finché Liz non era andata a studiare in America, in una scuola specializzata sulla grafica computerizzata, e allora si erano lasciati, ripromettendosi di mantenere l'amicizia.

Ed erano restati amici sul serio. Niall era il migliore amico di Liz, peccato che si erano sempre potuti vedere così raramente.

Strana la vita. Io e Harry eravamo messi praticamente nello stesso modo, ma non avevamo mai sofferto dei loro problemi.

Quella lontana sera di fine 2012, Harry venne lo stesso da me, parlammo, capii che mi amava sul serio ma io non lo perdonai, non quella sera.

Poco dopo, a causa di una serie di eventi a catena tornammo insieme, e da quel momento Harry fece di tutto per tenersi il più possibile in stretto contatto con me.

Come dicevo, alla vita bisogna dare qualche spinta ogni tanto, difatti io andai a studiare in un'università in Inghilterra a 20 anni, così da riagganciare i rapporti con lui.

Poco dopo che Liz era partita per l'America e io avevo iniziato l'università, i One Direction si sciolsero. 

Harry mi chiese di sposarlo quando avevo poco più di ventidue anni e dato che non mi sentivo pronta e lui tremava visibilmente, rimandammo.

Ci sposammo due anni più tardi, nel 2019, e l'anno successivo rimasi incinta di due gemelli, i nostri figli: Charlie e Darcy.

Ritornando a Liz, si era sposata con Robin da due anni, e poco dopo il loro matrimonio, il marito l'aveva trascinata con se ovunque dovesse girare un film, così che Liz si era ritrovata a viaggiare ininterrottamente, e sapevo che era realmente felice perché aveva sempre sognato di girare il mondo.

Il campanello trillò e mi riscosse dai miei pensieri. Mi diressi verso la porta mentre Darcy si affacciava alla finestra per controllare chi fosse  (dato che le avevo insegnato che non si apre agli sconosciuti) e Charlie cominciava a saltellare contento del ritorno del suo amato papà.

"Sì, sì, è il papy, puoi aprire, mamy." Squillò Darcy con la sua vocina melodiosa.

Aprii la porta ritrovandomi davanti il viso, ancora bellissimo anche se un po' più maturato, di Harry.

Ricambiai il sorriso che ogni giorno vedevo riflesso in quello dei bambini, e lo lasciai stringermi frettolosamente tra le sue braccia. Aveva lo stesso profumo di undici anni fa.

"Sorpresa!" Cantilenò spostandosi e lasciando entrare dietro di lui Liz e Robin. Liz e Robin! 

Presi un colpo e strabuzzai gli occhi, per poi gettar loro, senza dire una parola, le braccia al collo. Sentii i gridolini di gioia di Charlie e Darcy.

"A tonnato 'o zio Roby!" Un anno e mezzo fa Liz e Robin erano stati sempre a casa nostra per un periodo, Charlie si era particolarmente affezionato a quest'ultimo, e nonostante l'età precoce se lo ricordava.

Robin lo aveva incantato mostrandogli diversi cortometraggi per bambini usando le sue cineprese e attrezzi da regista.

"Sono troppo felice di vedervi, ragazzi!" Strillai istericamente, ero tornata piccola.

Charlie saltò in braccio a Robin che lo prese al volo. Darcy invece diede un bacino sulla guancia di entrambi e poi tornò a sedersi davanti alla televisione.

"Ma come siamo diventati grandi!" Commentò Robin tirando un ricciolo a Charlie, il quale ridacchiò felice.

Io e Liz ci guardammo. Non era cambiata molto dall'ultima volta che l'avevo vista, in realtà le erano semplicemente cresciuti i capelli, che teneva raccolti in una lunga treccia che le arrivava sopra la vita.

Ovviamente era cambiata un poco dai suoi diciott'anni, neanche molto però, a dirla tutta, come del resto neanch'io.

Dopotutto una persona a ventott'anni non è poi così diversa da quando ne aveva venti, avevamo semplicemente l'aria un po' più matura, sebbene molti mi dicevano che avevo mantenuto il mio aspetto sbarazzino e che per certi versi, sembravo ancora una ragazzina.

"Sono stra contenta di vederti anch'io, Jade." Sorrise folgorandomi con i suoi occhi grandi e azzurri.

"Anche Harry, ovvio!" Rise abbracciando anche lui.

"Accomodatevi pure, dovete raccontarci tutto." Dissi invitandoli a sedersi sul divano.

Darcy prese posto sulle mie ginocchia e si accucciò, nascondendo il viso contro il mio petto. Mentre parlavo cominciò ad arricciarmi i capelli con le sue dita piccole e delicate. Era così tenera.

Fu una serata veramente piacevole, cenammo insieme e parlammo tantissimo, riuscendo a mala pena ad alternarci senza parlare sopra all'altro.

L'atmosfera era calda e piacevole, anche Charlie e Darcy stavano bene. 

I due ospiti ci raccontarono tutto riguardo al film che avevano appena finito di girare, avevano deciso di darci una sorpresa e fermarsi una settimana a Londra prima di tornare in America.

Dopo cena ci riunimmo in salotto, seduti sui divani, come avevamo fatto appena erano arrivati, e Robin fece giocare i bambini con dei nuovi aggeggi tecnologici che li impegnarono tutta la sera.

"Ci siete mancati troppo." Disse in mezzo a un discorso Harry, facendo da portavoce di quel che anch'io pensavo.

"Anche voi! Non ve lo immaginate! In Nuova Zelanda ci siamo fatti un sacco di amici, ma appena arrivati non conoscevamo nessuno..." Spiegò Liz.

"Vi siamo mancati anche noi?" Domandò Charlie alzando lo sguardo dal suo nuovo giocattolino elettronico a Liz.

"Ma certo! Non so come abbiamo fatto senza di voi. Come abbiamo fatto senza di loro, Robin?"

"Ah, io non lo so proprio. Non lo so." Il rosso scosse la testa facendo delle facce buffe.

Darcy sorrise, poi sbadigliò sonoramente e il fratello la seguì a ruota.

"Li vado a mettere a letto, torno tra poco." Dissi prendendo in braccio Charlie che abbandonò all'istante la testa sulla spalla, mentre Darcy ci seguiva.

Salimmo al piano di sopra di quella casa così grande, misto perfetto di stile Londinese e moderno.

I bambini dormivano ancora nella nostra stanza, avevamo provato a farli stare di sotto ma non c'era stato verso di riuscire a convincerli.

Li aiutai a infilarsi i pigiami e pettinai Darcy. Li abbracciai a lungo e li cullai un poco, tentando di tenerli entrambi in braccio restando seduta sul letto, anche se cominciavano a essere grandi.

Si addormentarono beatamente tra le mie braccia, così li misi ognuno nei loro lettini e li osservai un attimo respirare regolarmente, i visini tanto dolci da risultare effettivamente due angioletti.

Poi tornai di sotto, preparai un po' di Tè da sorseggiare durante la conversazione.

Fu una serata lunga. Restammo alzati fino a tardi a chiacchierare, avevamo voglia di condividere ogni cosa che ci era successa recentemente, ma quando la stanchezza si fece troppo pesante finimmo per sbadigliare tutti unanime.

Accompagnai Liz e Robin nella stanza degli ospiti.

"Grazie di tutto, Jade. Ci vediamo domattina." Sorrise Liz, e io in risposta mugugnai "Figuratevi, buonanotte." abbracciandola.

Tornai di sotto ma la sala era in penombra e vuota, l'unica luce veniva da una lampada vicina alla televisione dall'ultra schermo piatto, modello 2020.

Intravidi la figura di Harry fuori dalle vetrate socchiuse, segno che desiderava che lo raggiungessi. Così feci.

La luna a tre quarti splendeva intensamente sullo sfondo nero, le luci della città circondavano il nostro giardino, e dato che la villetta era leggermente rialzata rispetto al resto, si riusciva a scorgere un piccolo pezzetto di Londra.

"Beh, sono davvero stanca." Sospirai trattenendo a stento uno sbadiglio.

Harry si voltò verso di me inchiodandomi col suo sguardo profondo e intenso, che non era per nulla cambiato.

Vidi comparire sul suo volto quel sorrisetto sghembo un poco malizioso che faceva sempre quando ci eravamo conosciuti, e non glielo vedevo più da parecchio ormai.

Sorrisi osservandolo e inclinando il capo.

"Vieni qui." Sussurrò e cingendomi i fianchi mi attirò a se. Mi ritrovai con il naso appoggiato al suo, il suo respiro mescolato al mio. Come una volta. Mi sentii tornare ragazzina, felice, il battito irregolare, agitato, i nostri sguardi persi l'uno nell'altro, sentii riaffiorare l'amore che ci aveva uniti, diversi anni prima.

Le sue labbra incontrarono dolcemente le mie, scatenandomi degli insoliti brividi lungo alla schiena, dovuti alla brezza fredda, forse.

Ricambiai il bacio con dolcezza e intensità, dischiusi lentamente le labbra assaporando l'unione delle nostre lingue come fosse la prima volta. Mi abbandonai a lui, tra le sue braccia, e ai miei sensi, come se li riscoprissi dopo tanto tempo.

Gli sfuggì un gemito. Fu quello che scatenò in me una specie di impulso, e improvvisamente donai più passione al movimento già deciso delle nostre labbra.

Mi aggrappai a lui, lo strinsi, sparsi piccoli baci sul suo collo e lui fece lo stesso con il mio.

Le nostre bocche si incollarono nuovamente, riprendendo il ritmo passionale di prima, era da un bel po' che Harry non mi baciava più in quel modo. Troppo tempo. 

Le sue mani corsero precipitose sulla mia schiena e sui miei fianchi, sembrava che ci fossimo risvegliati all'amore, d'un tratto avevamo preso a baciarci con foga, furiosamente.

Ma i sentimenti ci sopraffacevano, erano troppi e troppo intensi tutti in una volta.

Mi staccai e Harry restò ansimante a pochi centimetri da me, ancora con quel sorriso sulle labbra. 

Ridacchiai pure io, abbastanza imbarazzata ma non seriamente, era mio marito dopotutto, non era imbarazzante dimostrargli di amarlo in quel modo.

Le sue labbra rincontrarono le mie, con più calma stavolta, ma con la stessa intensità. 

"Ti amo, Jade." Sussurrò tra un bacio e l'altro.

"Anch'io, Harry." Mi allontanai e sorrisi.

Mi cinse con un braccio la spalla e io appoggiai il capo sulla sua, il viso rivolto alla Luna, all'aria fresca. Respiravo profondamente. Vivevo. Amavo. 







Non riesco ancora a crederci. Ragazzi, è finita, sono finalmente riuscita a finire questa fan fiction! La dedico tutta a voi, alle mie migliori amiche, ai One Direction (ovviamente) e voglio con tutto il cuore, davvero, ringraziarvi. Grazie perché è solo merito vostro se sono arrivata fino alla fine :)

Grazie a chi ha recensito questa storia, grazie a chi l'ha messa tra i preferiti, le seguite, le ricordate, grazie a chi non ha mai scritto niente ma l'ha seguita fino all'ultimo :) 
Spero di non avervi delusi, e che quest'ultimo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia regalato qualche emozione, a me questa storia ne ha date tante. Ciò nonostante so che è solo una storiella e sono strafelice che vi sia piaciuta perché l'ho scritta io, mi rendo però conto che non è niente di incredibilmente fantastico ecc. Sono riuscita a finirla, ma non è certo come finire un romanzo, intendevo XD ahahahah
Però mi sono affezionata a Jade, è diventata una parte di me e continuerà per sempre a vivere dentro di me, e la sua storia non finirà :)
Pensavo... O meglio, ho intenzione di scrivere una specie di sequel per questa storia, dove narrerò dal punto di vista di Darcy. Per sequel intendo una One Shot di un solo capitolo, una cosa corta insomma, non so se vi farebbe piacere leggerla :3
Comunque davvero, voglio assolutamente sapere se questa storia vi è piaciuta, e per chi non ha mai scritto nulla, vi invito a farmi sapere anche solo con una riga se vi è piaciuta o meno, non pretendo lunghe recensioni. Accetto anche critiche ovviamente :) 
Quindi ripeto, grazie a tutti, siete stati meravigliosi, vi adoro, e spero che questa fan fiction vi abbia regalato qualcosa, sono felicissima di averla condivisa con voi! ^^ 
Mi mancherete voi e anche questa ff ! Davvero non so più cosa dire... ditemi voi. LOL
Un particolare grazie a LizPotterheadYo  MickyDreams mari_90 Karrie Styles4Ever Annie_FlyReading Nathan James Sykes walkingdisaster NadiaCrazy BOOOOOOO_OOH 


Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno!
Un abbraccio grande a tutti!
Alice
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