Un sorriso

Pov Harry
 
No... Non è successo davvero... Non può essere... NON PUÒ ESSERE, DANNAZIONE! Voldemort è qui, davanti a me, spaventoso come lo era un tempo. Si muove sinuosamente e si guarda le mani, le gambe e i piedi. Noi siamo tutti pietrificati a osservare un incubo che ricomincia. Stringo forte la mia bacchetta tra le dita: l’ho già affrontato più volte, perché dovrei avere paura? Inoltre ora conosco molte più tecniche, non ho nulla da temere!
Faccio un passo avanti verso di lui, mantenendo lo sguardo fermo su quel volto che tante volte ha tormentato i miei sogni, davanti al volto di colui che ha ucciso i miei genitori, Sirius, Silente, Fred, Tonks, Lupin, e tante altre persone innocenti. Alcuni non li ha uccisi direttamente, ma la causa è sempre stata lui.  Non ho paura, non ne ho mai avuta e mai ne avrò. Provo solo pena per un uomo, se così si può chiamare, che vive senza amore! Lui ricambia il mio sguardo sicuro e io gli dico calmo:
“Ancora non ti sei arreso, Tom?”
“Sai che mai mi arrenderò, nessuno può uccidermi!”
“Eppure io l’ho fatto!”
“Eppure io sono di nuovo qua!”
“Per poco però! Sai, sono migliorato molto nelle arti magiche in questi anni! Posso farti fuori in pochi secondi! In un duello con me non durerai!”
“Se è questo che vuoi... Salazi, la tua bacchetta, dammela!”
Salazi si alza e gliela porge, ignorando le urla di Albus, Rose e Scorpius che le intimavano di non farlo.
“Bene, Potter, ora combatti, se hai il coraggio!”
Io e Voldemort iniziamo a duellare: non sono mai stato concentrato in un duello come ora, e mai ho duellato con un nemico così forte! I nostri colpi si susseguono velocemente, ma so bene che lo sto mettendo in difficoltà, con me non può nulla ormai! Dopo aver schivato il suo ennesimo incantesimo, lui urla con rabbia:
“MALEDETTO POTTER! MUORI! AVADA KEDAVRA!”
Lo vedo, il fascio di luce verde che si avvicina a me, sempre di più: sembra che il tempo rallenti all’improvviso. Rivedo me da bambino a casa dei Dursley, l’arrivo di Hagrid che mi rivela la mia vera natura, l’incontro con Ron, il mio primo volo su una scopa, il troll che abbiamo ucciso con Hermione, il primo incontro con Voldemort, il duello contro Malfoy il secondo anno, Hermione pietrificata, la camera dei segreti, il basilisco, il volo sull’ippogrifo, Lupin, Sirius, la Coppa del Mondo di Quidditch, il Calice di Fuoco, il ritorno di Voldemort, Cedric morto, l’Ordine della Fenice, la profezia, le lezioni con Silente, il mio primo bacio con Ginny, la morte di Silente, gli horcrux, la battaglia di Hogwarts, il corpo inerte di Voldemort, il matrimonio con Ginny, la nascita di James, Albus e Lily... Nella mia vita ho affrontato molte prove difficili, ma non mi sono mai arreso, ho sempre combattuto con coraggio e forza, è così che morirò? È questa la morte del famoso Harry Potter?
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NO! Non è così che morirò! Non ho intenzione di arrendermi adesso! Non mi arrenderò!
Stringo la bacchetta e urlo un incantesimo, l’incantesimo, il MIO incantesimo:
“EXPELLIARMUS!”
Il fascio di luce verde e quello scarlatto si scontrano per l’ennesima volta, e dopo un botto enorme ci ritroviamo di nuovo io e Voldemort, faccia a faccia, un’altra volta...
“Potter, sei migliorato, devo ammetterlo, ma non puoi nulla contro di me! Salazi, vieni qui, davanti a me!”
“Cosa..?” sussurro tra me e me vedendo Salazi che si mette tra me e quel mostro.
“Bene Potter” continua lui “uccidimi ora! Sappi però che qualunque incantesimo lancerai, colpirà prima Salazi! HAHAHAHAHAHA! Uccidimi se hai il coraggio!”
“SEI UN CODARDO!” gli urlo con tutte la mie forze “SEI UN MALEDETTO CODARDO!”
La risata di Voldemort si estende in tutta la foresta. Maledizione, non posso, non posso uccidere Salazi! No, non posso! Però lei ormai è passata dalla parte del male...
Alzo il braccio, pronto a scagliare un incantesimo, ma la voce mi muore in gola...
“Non ce la faccio” abbasso la bacchetta e lo sguardo, mentre la risata di Voldemort echeggia nell’aria.
“L’amore, che cosa stupida! L’ho sempre detto!”
Voldemort agita la bacchetta e sento delle funi che mi prendono per le gambe e le braccia e mi immobilizzano: lo stesso accade ad Albus, Rose e Scorpius. Neville invece non viene bloccato...
“Bene” dice Voldemort “Ora possiamo continuare ciò che stavamo facendo prima che voi scocciatori arrivaste! Salazi, prendi la bacchetta” e gliela lancia “e uccidi Neville!”
 
Pov Albus
 
Sono bloccato, immobilizzato, non posso fare altro che assistere ad un incubo! C’è Salazi in piedi con la bacchetta in mano mentre guarda per terra, Voldemort che la guarda sogghignando e Neville in piedi anche lui con lo sguardo più serio che io gli abbia mai visto fare. Ma non può essere, no, è davvero un incubo... Salazi, quella strana ragazza con cui ho riso e scherzato per tanti anni, quella grande amica che mi aiutava a scuola e che con me faceva grandi e piccoli disastri, quel grande amore che era in realtà lei per me, non era davvero alleata di quel mostro... O forse si? La Salazi che noi tutti conosciamo ci aveva davvero abbandonato?
“Neville scappa! Vai via e chiedi aiuto!”
“Vai! Fai qualcosa prima che sia troppo tardi!”
Le voci di Rose e Scorpius mi giungevano all’orecchio e mi infastidivano.
Neville li ignorò e si avvicinò a Salazi:
“Ei, che ti prende? Tu non sei così! Tu sei buona, e lo sai!”
“Neville scappa!” ancora Rose...
“Salazi, tu sei buona! Torna in te!” Neville insisteva.
“Neville, lasciala stare, Salazi è cambiata! Non è più quella di prima!” di nuovo Scorpius...
“Neville lei ci ha abbandonato!”
“MA CHE COSA STATE DICENDO?!” all’ennesimo urlo di Rose ero scoppiato “COME POTETE DIRE UNA COSA DEL GENERE? SALAZI NON È CAMBIATA! È SEMPRE LA STESSA! NON CI HA ABBANDONATO!”
Tutti mi guardavano, tranne Salazi, che continuava a guardare per terra.
“È vero... Hai ragione Albus... Salazi è sempre la stessa!” Rose era tornata in se, e anche Scorpius che annuiva.
“È proprio quello che volevo dire...” Neville parlò di nuovo “Salazi, sei sempre tu, sei sempre la stessa!”
“Basta! State zitti tutti! Mettetevelo in testa che Salazi non è altro che la mia reincarnazione!” la voce di Voldemort era chiara e sicura “Ora basta perdere tempo, Salazi, uccidilo!”
Salazi alzò il braccio puntando la bacchetta contro Neville, continuando a guardare sempre per terra.
“Vedete?! Ormai lei è in mio potere! HAHAHAHAHAHA!”
“Salazi, lo so che tu credi che devi ascoltarlo ed ubbidirlo perché sei la sua reincarnazione, ma se non vuoi non devi, e io so che non vuoi! Io mi fido ti te! E te lo dimostro!” Neville, ignorando Voldemort, butta a terra la sua bacchetta “Ora sono disarmato, ma non ho paura, perché so benissimo che tu non mi farai male perché sei buona!”
“Ormai è inutile che parli! Salazi uccidilo!”
Ormai l’incantesimo è vicino, ne sono certo. Salazi alza il viso e guarda Neville negli occhi.
Mentre Voldemort scoppia a ridere io serro le palpebre, e sento chiaramente la voce di Salazi che dice, con mio orrore:
“AVADA KEDAVRA!”
Un tonfo, e solo silenzio...
Eppure io sono certo che poco prima che chiudessi le palpebre, mentre Salazi guardava Neville negli occhi, lei sorrideva... Ma non era un ghigno o un sorriso malefico, era un vero e proprio sorriso d’intesa tra lei e Neville... Possibile? Ma allora perché aveva lanciato l’incantesimo?
Non ho il coraggio di aprire gli occhi, in mente ho solo quel sorriso...

N.D.A. Salve! Ecco a voi il nuovo capitolo! Morivo dalla voglia di fare uno scontro Harry-Voldemort, anche se non è usicto un granchè... Il prossimo capitolo, signori e signore,molto probabilmente sarà l'ultimo! Dico probabilmente perché ho una mezza idea per un epilogo, anche se non sono molto sicura! Fatemi sapere nei commenti se volete un Epilogo o no! Comunque credo che lo pubblicherò tra tipo due settimane, perché dato che è l'ultimo voglio che isa perfetto! Un bacio a tutti quelli che seguono questa storia! E un bacio anche a chi la legge solo! Ciao a tutti, a presto!
SimoTak