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Autore: Giuliacardiff    20/02/2013    1 recensioni
White, rispetto a tutte le altre era sempre calma, tranquilla e molto spesso indifferente. Avete presente la tipica ragazza sempre sola, depressa e silenziosa, quella che non parla mai e solo se interpellata, che non esprime mai un giudizio, che non sorride mai, che in realtà non esiste ed è solo un nome vuoto sulle bocche delle professoresse. White era sempre sola e a lei andava bene così perché non voleva delle … amiche. Non le aveva mai volute fin da piccola.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 -“Ma no! Non è possibile! Io ….”- sussurrò lei, interdetta. –“tu non ricordi niente perché hai perso la memoria, ma vedrai che pian piano ricorderai.”- disse il lupo. Si girò e se ne andò. White rimase da sola. In realtà, sapeva che c’era qualcosa di strano in lei. Perché la notte era ferita, perché non si meravigliava mai, perché pensava di conoscere quegl’esseri. Un ricordo balenò nella sua testa. Tutto era buio. Tutto era vuoto. Lei era sola, distesa a terra su qualcosa di morbido. Sotto di lei una pozza di sangue. Si alzò da quella pozza e vide dei corpi … vuoti. –“Tu devi essere colei che è la suprema, giusto?”-disse una voce. White ritornò alla realtà e alzò lo sguardo. Era un umano. –“Tu sei … umano?”-chiese. –“No. Ho le sembianze umane, ma ho dentro di me il ghana.”-rispose. –“Mi chiamo Hiroyuki, ovvero colui che procede con vigore, tu?”-continuò. –“White, ovvero persona bianca”-rispose. –“Vieni con me, ti voglio mostrare una cosa”. White si alzò e seguì quello strano ragazzo. Camminarono in un corridoio lungo e stretto, fino ad arrivare ad una porta completamente grigia. Entrarono e … Bam! Uno sparò colpì White appena la porta si aprì. Il ragazzo rimase a bocca aperta. White era in piedi con la testa all’indietro e un buco in mezzo alla fronte. Non usciva sangue. Non c’era nessun suono. Un uomo uscì dalla stanza con la pistola ancora in mano. Era indifferente. –“Come pensavo. Sei tu … perché non puoi morire.”-disse l’uomo. –“Avevo sentito il tuo odore e non mi sono spaventata. Non capisco cosa intendi con “non puoi morire”. –“intendo che non puoi essere uccisa e solo un essere non può morire in questo universo, l’essere supremo.”. –“Non lo sono. Ti ci metti anche tu adesso?”. Hiroyuki era ancora sconvolto. –“Mahhh, White … chi è quest’uomo?”-chiese. La ragazza alzò la testa e guardò l’uomo. Il buco ch aveva in testa si stava rimarginando ad una velocità spaventosa. –“Lui è l’uomo che incontravo tutte le mattine, quello che vendeva le olive. Finge di essere un venditore, ma non è umano. Almeno questo lo so … “-disse lei con tono del tutto indifferente. –“Pensavo che non lo sapessi, se non sai chi sei non dovresti sapere chi sono gli altri.”-disse l’uomo. Ho il compito di farti tornare la memoria, quindi io e questo ragazzo- abbracciò scherzosamente il ragazzo- ti seguiremo ovunque.”-finì. -“Si certo …. Eh?”-urlò Hiroyuki.
  
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