24/02/2013
2 recensioniCapitolo 17 – Emozioni.
Luce.Ahia, che male. Ho fili ovunque, sono un albero di Natale?
ok, sono in una stanza bianca, con delle sedie bianche e un armadio bianco.
Sono morta, è chiaro.
Guardo verso la porta e vedo che c’è una finestra dove camminano persone vestite di azzurrino, camici da ospedale?
Ah, ma certo, sono in ospedale, e sono stata morsa.
Questo mi ricorda il dolore alla ferita, ahi!
no, ma dai, non possono avermi lasciata sola!d’accordo, c’è il matrimonio, ma almeno qualcuno. Almeno Daniel.
è davvero fastidioso questo dolore, mi fa male tutta la ferita, e la pelle tira. Ho anche mal di testa e, oh, che sete.
-ciao, mi dispiace che ti sia svegliata nel momento in cui non c’ero- dice Daniel spuntando da dietro la porta con un mazzo di fiori in mano. Potrei riaddormentarmi e svegliarmi un’altra volta, per lui.
-ciao amico- saluto per ripetere il concetto, lui fa una smorfia.
-come stai?questi sono per te- dice mettendo i fiori in un vaso sul comodino bianco.
-grazie,mi fa un po’ male la ferita e ho mal di testa ma cos’è successo?- domando curiosa.
-ti hanno operata, sei stata la dentro per due ore, il tempo per battibeccare con il tuo amico, Luke- dice con un sorrisetto.
-poverino, e perché avete litigato?- chiedo ridendo perché in fin dei conti non mi interessa di Luke, ma smetto subito perché mi fa male la ferita se rido.
-non fare domande di cui non vuoi la risposta- risponde sempre con quel sorriso fantastico, ma io devo smettere di ridere e di essere perdutamente innamorata di lui.
-gli altri?- domando cambiando discorso.
-sono stati qui durante l’operazione, ti hanno guardato quando eri nel mondo dei sogni e poi hanno deciso di tornare a fare festa e lasciarmi a fare la guardia- risponde e capisco che è di buon umore.
-tanta fatica per andare al matrimonio e poi?devi stare in ospedale per fare da babysitter a me- commento sorridendo.
-Bé, è colpa mia se sei così, perché ti sei girata a guardare la mia stupida ferita al polpaccio- risponde con un sorriso che illuminerebbe New York.
-come sta la tua stupida ferita al polpaccio?- chiedo.
-bene, chiamo il dottore- m’informa e sparisce dietro alla porta da cui prima era entrato senza darmi una risposta.
Uno stupido e barboso dottore è venuto dopo una lunga e altrettanto barbosa visita ha detto – dovrai stare qui una settimana- sono rimasta a bocca aperta,una settimana?UNA STRAMALEDETTISSIMA SETTIMANA!ho aperto la bocca e l'ho richiusa,per circa cinque volte,poi mi ha scollegato qualche filo e se ne andato,vi rendete conto?una settimana!
-sei rimasta scioccata?- chiede Daniel entrando nella stanza.
-una settimana- dico incapace di dire altro.
-pensavo avresti reagito peggio,devi essere sotto effetto di tranquillanti a prova di lupo… e non mi guardare così!- dice un po’ allarmato sotto il mio sguardo assassino.
-poi ti vengono a raccontare tutte quelle cavolate sulla medicina moderna- commento.
-sei stata in sala operatoria per due ore,non so se ti sei accorta del tempo ma io si dato che ricordo ogni snervante secondo, quindi non è tanto una settimana- mi sussurra ed io sospiro.
-si,ma cosa faccio io in una settimana,qua dentro?- mi lagno.
-potresti giocare a Scarabeo,in fondo al corridoi ci sono delle signore molto gentili che iniziano partite che poi finiscono dopo qualche giorno- dice sghignazzando io sono visibilmente irritata.
-chiedi a Mister Chirurgia se posso mangiare qualcosa,sarà una lunga settimana per te- dico malefica.
-non vedo l’ora,orsacchiotto- commenta uscendo dalla porta,ha sempre lo stesso effetto su di me,le palpitazioni e il cuore in gola!
-non puoi mangiare fino a domani,e da domani cibo da ospedale- mi sorprende entrando nella mia stanza.
-scherzi?-
-dopo due ore da film horror non ho molto senso dell’umorismo- dice ricordando,sembra che soffra più lui di me,e forse è vero.
-ma io ho fame- mi lagno sembrando una bambina testarda.
-hai la flebo- m’informa.
-ciao,ragazzi- saluta una voce all’ingresso della stanza.
-Luke- risponde freddamente Dan mentre lui si limita a fare un cenno con la testa.
-ciao- dico sorridendo,mentre Daniel si china su di me e mi bacia la fronte prima di sparire dietro la porta,rimango interdetta per qualche secondo poi capisco il suo gioco e fisso Luke che è molto irritato.
-allora… come va?- domanda lui,sedendosi infondo al letto.
-meglio,quando mi sono svegliata ero piuttosto spaesata,ma ora sto meglio- dico arrossendo.
-sono contento,sarei voluto restare- risponde visibilmente più rilassato.
-non c’è problema,sono contenta che tu sia venuto- sorrido cordiale.
-ti conosco abbastanza bene,mi puoi dire come stai davvero?- domanda ormai del tutto rilassato.
-ho voglia di vivere davvero- sussurro come se fosse il segreto più profondo.
-devi farlo per forza con lui?- prosegue con lo stesso mio tono di voce.
-cosa vivere?non posso negare di desiderarlo,ma in questo momento ho solo bisogno di vivere: voglio avere mal di testa dopo essermi ubriacata,voglio andare in discoteca,voglio lavorare,voglio cercare una casa e poi voglio viaggiare e fare altre milioni di cose,non mi importa con chi,mi interessa di essere felice,te l’ho detto,in questo momento vorrei seriamente poterle fare con lui- concludo col fiato corto ammettendo con me stessa i miei sentimenti.
angolo della scrittrice:
ciao,ecco il nuovo capitolo... vi ho fatto aspettare,lo so!!ma spero che ne valga la pena!!alla prossima recensite!!=)_Fely_