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Autore: Atlantislux    14/09/2007    2 recensioni
[Mai HiME/Mai Otome]
L’hanno trascinata via da casa. Ora Natsuki Kruger è in un mondo sconvolto da una guerra fratricida. Perché hanno un così disperato bisogno di lei?
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Earth'
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Segreti non detti



L'appartamento che le avevano assegnato era ampio e arredato in un stile minimalista fatto di superfici spoglie e arredamento essenziale. Se fuori il colore dominante era il nero, dentro solo testa di moro, beige, o altre tinte tenui regnavano.

Natsuki si guardò attorno, segretamente compiaciuta. 'Per un momento ho temuto che tutte le loro stanze fossero tristi come quella dove abbiamo tenuto la riunione.'

“Spero che ti piaccia” disse una voce dietro di lei.

Natsuki si girò a guardare la segretaria di Shizuru, una ragazza gioviale che aveva lo stesso volto e l'attitudine mite di Akane Soir.

“È perfetto. Non mi aspettavo di trovare un appartamento così lussuoso dentro una base militare. È anche meglio di quello di casa mia.”

“Gli altri non sono così grandi, ma questo apparteneva alla Presidentessa.”

Pensosamente la Direttrice si sfregò un sopracciglio, mentre la sua attenzione tornava alle pareti della stanza. Certo, era elegante, ma l'intero ambiente emanava una deprimente sensazione di gelo e solitudine.

'Non era facile vivere come una Dea, non è vero, Natsuki di Earth?'

Combattendo il momento di tristezza fissò Akane. “Quindi, suppongo che dovrò stare qui per salvare le apparenze.”

“Esattamente. Pochi di quelli assegnati a questo settore conoscono il piano del Generale, e gli altri si insospettirebbero se ti spostassimo. Ma, ti prego, sentiti libera di usare tutto quello che trovi in giro. I vestiti e il resto degli effetti personali della Presidentessa sono stati completamente sostituiti. E se hai bisogno di qualcos'altro me lo devi solo comunicare, sono qui per assisterti in tutto.”

Natsuki distolse lo sguardo, sentendosi stranamente imbarazzata. Poi, le sovvenne un pensiero.

“Sono grata a te e a Shizuru per il vostro aiuto, ma la Presidentessa non aveva un segretaria personale? Non vorrei disturbarti più del dovuto.”

Akane abbassò il capo, la voce ridotta ad un flebile mormorio. “Sì, il Tenente Erstin Ho. Una ragazza che io conoscevo molto bene perché era solo di pochi anni più giovane di me.”

“Era?”

“Erstin fu uccisa dalla stessa bomba che tolse la vita alla Presidentessa.”

Le labbra di Natsuki si tesero. 'Anche qui. Ho sperato di trovarti viva, Erstin.'

“Capisco. E siete riusciti a catturare il terrorista?”

Con sua sorpresa Natsuki vide Akane impallidire.

“Fu Erstin stessa a portare la bomba.”

L'orrore pietrificò Natsuki. “Una traditrice?”

“Così scoprirono i nostri leader.”

Gli occhi di Akane si riempirono di furia a malapena controllata.

“E pensare che stava solo recitando una parte, quando noi la credevano un'amica...”

Il tono della ragazza era così carico d'odio da sorprendere Natsuki. 'La Akane di Earl non avrebbe mai parlato in questo modo. Dopotutto non siamo proprio uguali.'

Annuì gravemente. “Sono veramente dispiaciuta per la perdita che avete subito, e spero che la mia presenza qui possa esservi utile.”

Un sorriso riaffiorò sul volto di Akane. La ragazza si passò una mano sugli occhi. “Ne sono certa. Ora ti lascio a studiare il discorso. Hai il numero del mio telefono cellulare se dovessi aver bisogno di me. In ogni caso sarò di ritorno tra un paio d'ore per aiutarti a cambiarti d'abito.”

Natsuki arrossì. “Posso farlo da sola...”

“Meglio se ti aiuto. Il Generale ha scelto un vestito abbastanza complicato.

“Non pensavo che fosse una cena formale. E preferirei astenermi dal vestirmi in modo elegante; dopotutto non sono in vacanza” Natsuki replicò rigidamente.

“Il Generale Viola non ha esteso a nessuno l'invito, quindi immagino che sarete sole. Ma quel vestito è il suo personale regalo per te. Ti prego di accettarlo. Raramente si mostra affezionata a qualcuno, ma io sono la sua assistente da molti anni, e so che ti è molto grata.”

Parole a lungo negate volarono prima che Natsuki potesse fermarle. “È certo che non mi sono state offerte molte altre scelte. Sono bloccata qui, e l'unico modo per vedere di nuovo i miei amici risiede nella buona volontà dei tuoi capi.”

Akane gentilmente sorrise, scuotendo la testa.

“Ne siamo tutti consapevoli. Ed è anche per questo che il Generale si sente così in debito verso di te. Ti prego di non deluderla rifiutando il suo regalo; il Generale Viola era entusiasta quando lo vide. Disse che era fatto per te.”

Natsuki si girò di scatto, così che Akane non potesse vedere il suo volto tinto di un fiero colore scarlatto.

“L'ultima cosa che voglio è dispiacerle, mi ricorda così tanto la mia migliore amica su Earl. Ci vediamo tra due ore, allora” mormorò.

'Ma adesso mi chiedo in cosa tu sia diversa dalla mia Shizuru, Generale Viola.'

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Natsuki si guardò allo specchio, riconoscendo a malapena la donna riflessa.

“Pensi che sia veramente necessario?” chiese, adocchiando sospettosamente le scarpe dai tacchi a stiletto, sui quali stava cercando di trovare una quasi impossibile stabilità.

Akane annuì vigorosamente, con un sorriso che quasi si allargava da un orecchio all'altro.

“Certo che sì! Senza tacchi il vestito perderebbe tutto il suo allure.”

'Lo perderebbe comunque se inciampassi giù da una delle vostre strette passerelle' Natsuki pensò silenziosamente, non volendo sciupare l'entusiasmo e l'affetto della ragazza.

“Ti piace il Generale Viola, non è vero?” chiese, desiderando sapere di più sulla donna che l'aveva voluta così fortemente su Earth.

“Certo. È fantastica. È sempre stata un passo avanti a tutti quelli della sua età, sia all'Accademia che sul campo di battaglia. È un così luminoso esempio di coraggio e lealtà per tutti noi.”

Natsuki sorrise, osservando Akane acconciarle sapientemente i capelli nero blu. “Di certo spicca tra gli altri alti ufficiali.”

Akane annuì. “Non è un mistero l'odio che i Colonnelli provano nei suoi confronti. Perché lei è quella a cui spetta di deliberare definitivamente su ogni questione, e non è insolito che vada contro la loro volontà.”

“E la Presidentessa? Era sempre al suo fianco?”

Istintivamente Natsuki trattenne il respiro, come se avesse paura della risposta.

“Assolutamente, erano più vicine di due sorelle, e la Presidentessa ha sempre supportato le decisioni di Shizu... del Generale Viola.”

“Quindi suppongo che anche la Presidentessa fosse odiata” Natsuki chiese, corrugando le sopracciglia.

“Era inevitabile, e il prezzo da pagare per la loro amicizia. I fieri litigi tra lei e il Colonnello Armitage erano leggendari. Io sono una buona amica della sua luogotenente, il Maggiore Yukino Chrysant, che una volta mi disse che Haruka aveva addirittura tirato una sedia contro la Presidentessa.”

“E fu severamente punita?” Natsuki chiese, genuinamente impressionata. 'Haruka è sempre la stessa dappertutto...'

“Certo. La Presidentessa la spedì a seguire un corso di galateo. Ma, onestamente parlando, non è che la cosa le sia servita molto.”

L'immagine di Haruka che imparava come si contribuisce ad una conversazione, senza minacciare di picchiare qualcuno, divertì Natsuki così tanto da farla scoppiare a ridere deliziata. Un gesto che sorprese la segretaria.

'Probabilmente sono stata per troppo tempo in una scuola piena di ragazzine, sempre pronte a scherzare a farsi l'una all'altra stupidi scherzi. Qui è forse la prima volta che lei sente questo suono gioioso. La Base Garderobe è funerea, e queste uniformi nere che tutti loro indossano non contribuiscono di certo a rendere meno pesante l'atmosfera.'

Natsuki scoccò un'occhiata allo specchio.

La seta del vestito riluceva di riflessi blu cobalto, e la gonna era lunga ma con un taglio asimmetrico che lasciava un'apertura sul davanti. Natsuki fece correre una mano lungo la scollatura a v, che enfatizzava le sue spalle ampie.

Il colore del vestito si armonizzava perfettamente con quello del suo incarnato, esaltato da un trucco in tutti i toni del blu.

“Sei bellissima” sentì Akane bisbigliare.

La segretaria di Shizuru la stava fissando con gli occhi spalancati, improvvisamente pallida.

Notando l'ombra del dubbio negli occhi di Natsuki la ragazza scosse la testa. “Scusami, è che l'abbiamo appena persa. E tu sei così simile a lei. No, tu sei lei. Tutto questo è... incredibile.”

“Non ti preoccupare, è strano anche per me. Non posso ancora credere di essere veramente in un altro universo...” Natsuki deglutì, mentre il suo cuore mancava un battito. 'E che la mia Shizuru qui sta benissimo.'

Poi fece un passo indietro, raddrizzando la schiena.

“Meglio che andiamo ora. Non voglio fare tardi.”

'È proprio come se fosse il nostro primo appuntamento.'

Il tragitto fu breve questa volta, dato che i due appartamenti erano distanti solo pochi piani.

Akane fu insolitamente silenziosa durante il percorso, come se l'aver realizzato che la sua Presidentessa era veramente risorta dal regno dei morti l'avesse scioccata.

Fu solo quando raggiunsero le stanze di Shizuru che un sorriso emerse sul suo volto.

“Il giorno stesso che la Presidentessa morì, Shizuru riunì tutti noi più stretti collaboratori e ci espose il suo piano. Disse che aveva già informato i Colonnelli, e che erano d'accordo ma...” il sorriso di Akane svanì. “Le voci che girano, dicono che loro avrebbero preferito che tu fossi rimasta morta.”

Natsuki annuì. Aveva previsto che le cose non fossero così semplici come sembravano.

“Lo so. Quel Nagi... conosco bene la sua controparte su Earl, e ho imparato a non credere a niente di quello che dice.”

La segretaria, sorprendentemente, le afferrò il polso. “E non solo lui. Ha una forte influenza sul Colonnello Wang, ma anche Mashiro ha avuto nel passato screzi con Shizuru e con la Presidentessa. Quindi, non fidarti di nessuno.”

Natsuki le strinse la mano. “Non ti preoccupare. Io ho fiducia solo in me stessa.”

'E nella mia Shizuru.'

“Bene. Sai... io... noi non vogliamo perderti ancora, Presidentessa.”

La devozione negli occhi di Akane la sorprese, e Natsuki non poté fare altro che annuire.

'Questo posto assomiglia sempre di più ad un covo di serpenti. Meglio che mi guardi le spalle.'

Poi fissò la porta, respirando profondamente. 'Shizuru di Earth, mi dovrai spiegare molte cose su questo posto che tu chiami casa.'

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Akane aveva avuto ragione. L'appartamento del Generale Viola era piccolo se confrontato al suo, ma d'altra parte appariva riccamente arredato, con una magnifica esposizione di quadri alle pareti.

'È così differente da quello della Presidentessa.'

“Ti piacciono, Natsuki?”

La delicata voce di Shizuru la sorprese.

“Hai uno splendido gusto per quanto riguarda l'arte, Generale” Natsuki le disse, girandosi verso di lei e lasciando che un caldo sorriso le illuminasse il volto.

Shizuru Viola aveva sostituito la sua uniforme con un semplice vestito che non era elegante la metà di quello di Natsuki; e tuttavia la stoffa color oro cupo esaltava la pelle chiara del Generale e i suoi capelli castani.

Natsuki si fece un appunto mentale di suggerire alla sua Shizuru di vestire di più in quel tono.

“Quel capo ti sta bene, Natsuki, e spero di aver azzeccato il colore giusto” il Generale le disse.

Lei annuì, arrossendo leggermente. “È perfetto. Adoro il blu in tutte le sue declinazioni.”

Il sorriso di Shizuru si allargò. “Ne sono felice. Ma vieni, adesso. Devi essere affamata.”

Natsuki la seguì in una seconda stanza dove, su una tavola, erano già stati preparati piatti dall'aspetto allettante.

Shizuru le spostò una sedia invitandola ad accomodarsi. “Questa è una selezione dei nostri migliori cibi e vini. Siamo in una base militare quindi non posso garantire che la qualità sia la stessa dei ristoranti di Windbloom, ma ho personalmente supervisionato la loro preparazione.”

“Sono sicura che sarà tutto delizioso e...” Natsuki lanciò a Shizuru uno sguardo affezionato. “Ti prego di non essere così formale con me, non siamo forse amiche qui?”

“Questo è certo” dichiarò Shizuru, versandole un bicchiere di vino bianco. Poi alzò il proprio calice. “Un brindisi alla nostra amicizia attraverso gli universi?”

Natsuki acconsentì con piacere anche se, in un angolo della sua mente, il pensiero della sua Shizuru sempre aleggiava. 'Io ho ancora speranza di vederla. Ma per te la perdita deve essere intollerabile. Domani verrà anche troppo presto ma se, per qualche ora, posso alleviare il tuo dolore, lo farò con gioia.'

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La cena fu perfetta, e il Generale Viola dimostrò di essere una donna intelligente e sofisticata, tanto quanto Natsuki si era aspettata.

Le raccontò di Earth, di come la guerra non avesse impedito al loro mondo di essere prospero e tecnologicamente avanzato, e di come le persone fossero abbastanza soddisfatte dei loro capi, nonostante la loro società fosse così diversa di quella di Earl.

Comodamente reclinata su un divano, con una tazza di tè in mano, Natsuki scosse la testa.

“Scusa se te lo dico ma questo mi sembra incredibile.”

Shizuru scosse le spalle. “È un errore comune pensare che una dittatura debba affamare i propri cittadini. Al contrario, nel corso della nostra storia, questa è sempre stata la forma di governo più stabile.”

“Non ne dubito, anche se di solito c'è sempre un gruppo che paga il prezzo di detta stabilità”.

Natsuki prese un sorso di tè, occhieggiando Shizuru da sopra il bordo della tazza.

“Stai parlando di quelle esecuzioni che mostriamo alla base? Ma loro sono solo traditori, meritano di morire. Perché sai, le fondamenta di questa Repubblica poggiano sulla devozione che il popolo ci tributa.”

Per la prima volta Natsuki colse un accento più duro nelle parole di Shizuru, ed era qualcosa che lei non si era aspettata. L'allusione alla lealtà, tuttavia, le suggerì qualcos'altro di completamente differente da chiedere.

“Shizuru, e per quanto riguarda la fedeltà del tuo Stato Maggiore? Da quello che ho visto durante l'incontro di oggi non sembrano molto pronti a collaborare con te, o tra loro.”

Il Generale fece una pausa per riempirsi la tazza.

“Non sono niente altro che un gruppo di bambini litigiosi. Ma la catena di comando mi rende impossibile mettere in discussione la loro presenza nello Stato Maggiore. Esercito, Aviazione, Marina e Intelligence sono quattro corpi separati ed indipendenti, che individualmente scelgono i propri capi.”

“E tu non hai nessun controllo su di loro?”

“No, ma la stessa cosa vale per loro. Il Comandante in Capo è nominato direttamente dalla Presidentessa, e risponde solo a lei. Tuttavia... non è completamente vero che non ho proprio nessun potere sui Colonnelli.”

“Che vuoi dire?” Natsuki chiese, sporgendosi in avanti.

“Segreti, scheletri nell'armadio. Quasi tutti noi abbiamo un vergognoso segreto nel nostro passato che vogliamo che rimanga tale, e i Colonnelli non fanno eccezione.”

“Dimmi!”

Shizuru la scrutò attraverso le palpebre semichiuse, sorridendo malignamente. “I legami romantici tra ufficiali della stessa unità militare sono duramente puniti, e ancora di più se i due coinvolti sono di alto grado. Devi sapere che il Colonnello Armitage è innamorata del suo luogotenente, il Maggiore Yukino Chrysant.”

Natsuki dovette sopprimere una risatina. 'L'impetuosa Haruka e la quieta Yukino, non posso dire che non me l'aspettassi.'

“Ma che coppia bilanciata” scherzò. “E che mi dici invece di Mashiro? Sembra una donna così posata.”

“Il suo curriculum militare è certamente esemplare, anche se sporcato da un bizzarro incidente. Due anni fa una ragazza del suo staff disertò per la Coalizione Est, rubando il progetto di una nuova portaerei, lo Zaffiro del Cielo Blu. Ho le prove che Mashiro era coinvolta, e probabilmente un'indagine approfondita avrebbe potuto scoprire tutto. Ma immediatamente dopo quell'affaire Mashiro fu promossa ai massimi gradi e la sua segretaria, il Sergente Mia Clochette, fu arrestata. Una strana coincidenza, non trovi?”

“Quale era il nome del disertore?”

“Il Capitano Arika Yumemiya.”

Natsuki rabbrividì. “Che successe a Mia?”

“Fu portata davanti alla Corte Marziale e giudicata colpevole di alto tradimento. La sentenza di condanna a morte fu eseguita da un plotone d'esecuzione.”

“Come sai tutto questo?” chiese Natsuki, distogliendo lo sguardo e chiedendosi quali altri terribili segreti le sarebbero stati rivelati.

“Il Direttore dell'Intelligence è piuttosto solerte nel rivelare quello che può distruggere i suoi nemici. E virtualmente non c'è nulla che lui non sappia sulle nostre vite.”

“Non posso credere che Nagi non nasconda nulla.”

“Oh, non vero, solo non è qualcosa che io possa usare” Shizuru replicò, scuotendo sconsolatamente la testa.

A quelle parole Natsuki si bloccò con la tazza a mezz'aria, fissando trasfigurata Shizuru.

Il Generale la guardò a sua volta.

“È l'amante della moglie di Sergay Wang, Nina” mormorò.

La Direttrice fu lieta di non avere bevuto, perché avrebbe sputato il sorso. Era incerta se lo shock fosse dovuto alla notizia dell'oscena tresca o all'idea di Sergay sposato a qualcuno che, su Earl, aveva allevato come sua figlia.

“Ma... Sergay non lo sa?”

Le labbra di Shizuru si torsero in una smorfia. “Nagi è anche il suo di amante.”

Natsuki cominciò a ridacchiare.

“Il Colonnello Wang non solo è a conoscenza della cosa, ma è stato anche quello che li ha fatti conoscere” terminò Shizuru.

La risata si tramutò in uno stupefatto silenzio mentre un potente sentimento di disgusto chiudeva la gola di Natsuki.

“È perché mai Sergay avrebbe fatto una cosa del genere?” chiese.

“È sempre stato molto legato a Nagi, sin da quando quest'ultimo era solo un sottoufficiale sotto il suo comando. Non è un mistero per nessuno che Sergay sia sempre stato impressionato dalla determinazione di Nagi e abbia effettivamente facilitato la sua carriera. Ma non avrei mai pensato che Sergay fosse fisicamente attratto da lui o che, in nome di una malriposta devozione, potesse dividere sua moglie con quel serpente dai capelli bianchi. Sospetto che tutto sia solo frutto dell’incomprensibile abilità di Nagi di influenzare la gente attorno a lui. Tuttavia, in nessun caso potrei usare questa cosa contro di lui, visto che tecnicamente non sono colleghi e quindi non possono essere puniti. E l'adulterio qui non è un crimine. Ironicamente, l'unico che potrebbe essere danneggiato da questa cosa è Sergay stesso.”

“Come mai?”

“Si è costruito una reputazione di uomo molto retto e severo, e di soldato onorevole. Se si venisse a sapere che è implicato in questa sordida storia, e che ha praticamente buttato sua moglie nelle braccia di uno degli uomini più odiati su Earth le conseguenze sarebbero devastanti per la sua carriera.”

“Nagi è sempre il bastardo criminale che conoscevo.”

Il Generale sospirò. “Il mondo sarebbe un posto migliore se usasse la sua impressionante intelligenza per aiutare il genere umano, invece di complottare egoisticamente.”

“Sono d'accordo.”

Natsuki fece una pausa, fissando Shizuru. “E, per quanto riguarda te, invece?” le chiese.

Alla richiesta il Generale Viola sorrise misteriosamente, mentre afferrava il proprio telefono cellulare. Accarezzò l'oggetto prima di darlo a Natsuki.

Sullo schermo era visualizzato un messaggio di testo. Era una lunga lettera che professava il profondo amore della persona che l'aveva scritta per il destinatario. Ma non era firmata.

Natsuki guardò Shizuru. La donna si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, in un gesto che ricordò alla Direttrice così tanto la sua Shizuru che un gomitolo di disperazione le si formò nello stomaco. Poi, il Generale abbassò gli occhi, che fino a quel momento erano apparsi fiduciosi e allegri.

“Questo era il nostro segreto” mormorò. “E quel messaggio elettronico è tutto ciò che rimane di esso. Perché amare la Presidentessa è un crimine punito con la morte, anche se l'amante è un'altra donna. Non ho foto di noi, perché sarebbe stato troppo pericoloso, né lettere. Solo parole. E quelle, ora, sono perse nel tempo.”

Shizuru continuò. “Tu mi ricordi così tanto la mia Natsuki. Anche nei gesti più piccoli, nel modo in cui inclini la testa, o getti i capelli dietro la spalla.”

Il dolore nelle sue parole era così palpabile che gli occhi di Natsuki si riempirono di lacrime. Parzialmente conscia di quello che stava facendo prese la mano di Shizuru. Era incredibilmente fredda, e lei la chiuse tra le sue, sperando di scaldarla.

“Hai freddo, Shizuru?”

La vide deglutire, annuendo.

Un secondo più tardi Natsuki chiuse la distanza tra loro. Accarezzò la schiena dell'altra donna, sentendo le sue forti braccia attorno alla vita.

“Per me è lo stesso, Shizuru” le confessò. “Tutte le volte che ti guardo, io vedo la mia amica.”

Natsuki le toccò i capelli lucenti. “Tu sei come lei, fino al più insignificante dettaglio.”

Shizuru la strinse più forte, e le sue labbra si posarono sulla tempia di Natsuki. Poi discesero lungo la linea del mento, mentre le mani di Shizuru le accarezzavano la schiena nuda.

Natsuki non protestò quando le labbra dell'altra donna toccarono le sue, all'inizio incerte, poi sempre più appassionate. La Direttrice avvertì le sue sensazioni scivolare velocemente fuori controllo, mentre emozioni troppo a lungo negate prendevano il sopravvento incontrando il desiderio di Shizuru.

'Anche il tuo sapore è lo stesso.'

Il Generale sorrise contro le sue labbra. “No, io non sono come la tua Shizuru. Io sono lei. Non riesci a sentirlo?”

Un campanello d'allarme cominciò a suonare all'impazzata nella mente di Natsuki. 'Sentirlo? La mia Shizuru... tu non sei lei.'

Combatté per riconquistare il controllo poi, con tutta la dolcezza che riuscì a racimolare, Natsuki ruppe il contatto. “Mi dispiace, ma non posso accettare il tuo amore.”

Alla sue parole nulla si irradiò dagli occhi amaranto di Shizuru eccettuata una calma innaturale.

“Perché?” il Generale sospirò. “Mi vuoi tanto quanto io ho bisogno di te. Sono sola, e lo sei anche tu. Tutte e due abbiamo perso la cosa che ci era più cara.”

Colpì una delle tazze, che si disintegrò al suolo. “La nostra felicità è stata distrutta esattamente come quella tazza. Ma possiamo ricostruirla insieme.”

Natsuki dovette resistere alla tentazione di prendere Shizuru di nuovo fra le sue braccia. Perché le sue parole erano quelle di una donna ferita, ma il suo tono era ancora dolce e raffinato, e stava spezzando il cuore a Natsuki.

'Ma io non l'ho persa. E fino a quando ci sarà la minima speranza di rivederla, io non mi darò per vinta. E stai ingannando te stessa se pensi che io sia , o che diverrò mai, la tua Natsuki.'

“Oltretutto...” Shizuru continuò. “I tuoi talenti erano sprecati su Earl.”

La Direttrice spalancò gli occhi. “Cosa vuoi dire?”

Shizuru si sporse in avanti, mentre una scintilla di un'emozione diversa da quella di prima le illuminava lo sguardo.

“Anche tu sei un soldato, esattamente come me, ma sei anche un brillante politico, con una mente sveglia e l'abilità di scegliere sempre la cosa migliore per la sua gente.”

Natsuki scosse la testa. “Capisco quello che mi stai offrendo. Ma non posso restare.”

'Le tue parole mi lusingano, Generale, ma dall'altra parte c'è qualcuno che mi sta aspettando.'

“Non sarebbe per sempre, Natsuki” le sussurrò Shizuru. “Posso capire il tuo desiderio di tornare a casa, e posso accettare che tu non sia pronta ad amarmi. Ma, ti prego, considera che io sono sola ora. E anche se sono la loro leader, le forze armate non sono sotto il mio diretto comando. Te esclusa, sono l'unica persona che rappresenta l'unità di questa nazione, e i Colonnelli hanno bisogno di me perché sanno che io sono quella che il popolo seguirà. Ma tu te ne andrai presto, e il giorno in cui questa guerra finirà, la mia condanna a morte sarà firmata.”

Natsuki aggrottò le sopracciglia, leggermente disorientata dal rapido cambiamento di umore di Shizuru.

“Da quello che ho visto e sentito qui non si può negare che tu sia in una difficile posizione.”

“Di più. Io sono solo un ostacolo per loro. E sono quasi certa che una volta che mi avranno rimossa, combatteranno fino alla morte per ottenere il potere assoluto. Sarà un bagno di sangue, anche peggiore di questa guerra senza fine.”

“Ma io cosa posso fare per te?”

“Rimani. Fino alla fine della guerra. Tutto è pronto, e il primo attacco decapiterà i loro centri di comando, rendendo impossibile una ritorsione. Tutto finirà in settimane, se non giorni. E quando la situazione sarà stabilizzata e sicura sarai libera di tornare a casa. Nel momento e nel punto stesso in cui ti abbiamo prelevata. I tuoi amici non si accorgeranno nemmeno che te ne eri andata.”

Natsuki prese un respiro profondo, tormentando una ciocca di capelli.

“E poi? Tu sarai comunque sola” chiese, ma Shizuru sorrise. Ed era un ghigno di pura malizia.

“Incolperò i Colonnelli per la tua sparizione, rivelando nel frattempo il loro passato oscuro. Neppure i loro più stretti seguaci oseranno proteggerli.”

Il piano della donna era così diabolico che Natsuki non poté far altro che fissarla senza parole.

“Bene... credo di aver capito quello che intendi. Sicuramente è una strategia brillante” disse debolmente.

Il sorriso del Generale era il più dolce che lei avesse mai visto. Serenamente, Shizuru si portò la tazza alle labbra.

“Grazie Natsuki. Apprezzo le tue parole. È stato difficile arrivare così in alto e non lascerò che un gruppo di vampiri assetati di potere rubi quello che è mio di diritto.”

La Direttrice si alzò, realizzando che stava leggermente tremando. Shizuru la seguì.

“Meglio che tu ritorni nella tua stanza, ora. Chiamerò la mia assistente.”

“Grazie. E... penserò alla tua proposta.”

“Domani, dopo il discorso, avremo tempo per parlarne più approfonditamente.”

Natsuki annuì, sentendosi sempre più debole mentre lo stress della lunga giornata le stava rovinando addosso.

'Non posso lasciarti sola. Ma non posso neppure abbandonare la mia Shizuru. Cosa... cosa farò?'

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Questa volta fu il turno di Natsuki di seguire silenziosamente Akane. Sulla porta del suo appartamento la salutò velocemente, desiderando di rimanere sola.

Ma, una volta dentro, notò che il portatile era aperto e acceso, quando lei ricordava chiaramente di averlo spento prima di andarsene.

Natsuki si avvicinò con cautela.

Al centro del desktop c'era una cartella con un curioso nome, “Segui il coniglio bianco”.

'Questa non c'era prima...'

Il suo dito era già sul comando per aprirla quando sentì una voce cantilenante dietro di lei.

“La curiosità uccise il gatto.”

Veloce come un cobra lanciato all'attacco Natsuki si girò per affrontare il proprietario della voce.

“Nagi” sibilò.

  
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