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Autore: ___Lils___    01/03/2013    3 recensioni
Ultimamente sforno FF a raffica, comunque questa fanfiction si svolge in un finale alternativo di Harry Potter. Harry è morto e Voldemort è al potere. Ma dall'amore di Harry e Ginny è nata una bambina il suo nome è Hope. Voldemort non ha ucciso nè lei nè Ginny per suo piacere e per ricordare a tutti che i purosangue regnano sul mondo magico ha organizzato gli Hunger Games dove parteciperanno solo i mezzosangue. Hope sarà coinvolta in essi e scoprirà segreti sulla vita del padre grazie al suo mentore. E sempre grazie a lui e al suo migliore amico cercherà di sconfiggere Voldemort. Ci saranno anche dei momenti in cui ci saranno Katniss e Peeta (anche Gale).
Spero vi piaccia :)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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“Hope!”
Apro i miei occhi con fatica, due settimane di viaggio, kilometri e kilometri, i viveri scarseggiano, l’acqua è difficile da trovare, ma andiamo avanti insieme, Alex riuscirebbe a far spuntare un sorriso anche ad un sasso.
“Che c’è?”
“I mangiamorte!”
Spalanco gli occhi, mi alzo di corsa, prendo tutto quello che mi è possibile, vedo il viso del più piccolo bagnato da lacrime, Ted è completamente paralizzato: “Forza! Muovetevi!”
Sapevo che sarebbero arrivati prima o poi, sinceramente speravo il più lontano possibile anche se mi sembrava strano non averli visti prima di oggi. Prendo in braccio il piccolo Alex, ma subito mi viene tolto da Ted, lo guardo e cerco di fargli forza poi cominciamo a correre, gli incantesimi iniziano a volarci intorno, le voci spezzate e piene di odio dei mangiamorte.
“Fai qualcosa!”
“COSA?”
Calma Hope, pensa, pensa, pensa, pensa, cosa puoi fare?
 
“Sei una strega, usa quella stramaledetta bacchetta!”
 
Scuoto la testa cercando di schiarirmi le idee, prendo la bacchetta dai miei pantaloni e mi volto di scatto, lancio degli incantesimi a caso, di quelli che conosco, quei pochi che ho imparato bene. Non ne becco neanche uno, la mia mira è spettacolare! Continuiamo a correre, cercando di schivare il più possibile, improvvisamente sento un dolore lancinante alla gamba, cado a terra, volto il mio sguardo e la scopro coperta di sangue. Vedo Teddy fermarsi: “Vattene! Continua a correre!”
Vogliono me, non permetterò che prendano loro, i suoi occhi sono pieni di lacrime: “Vai!”
Rimane ancora immobile, perché quell’imbecille non si muove?
“Ti raggiungerò, promesso. Ma ora vai”
“Bugiarda!”
Abbasso lo sguardo, ha ragione, ma non posso far perire loro per me: “Ti amo”
“Anche io”
Sospiro: “Allora vattene! Se mi ami davvero, salvati, salva Alex!”
Vedo le lacrime uscire dai suoi occhi poi inizia a correre di nuovo, finalmente! Riprendo in mano la bacchetta, cerco di proteggermi dagli incantesimi, ma questo non servirà a nulla quando mi arriveranno vicini. Vedo uno di loro avvicinarsi: “Eccoti, non scappi più ora, vero bambolina?”
Gli sputo sulle scarpe, il modo migliore per dimostrargli il mio disprezzo. Lui ride sadicamente, idiota!
“Il Signore Oscuro vuole ucciderti e tu scappi? Non è molto coraggioso da parte tua, sai? Come hai fatto a vincere nell’arena? Sei così meschina e fifona!”
Sento delle braccia prendermi da dietro ed in poco mi ritrovo bloccata da altri due mangiamorte, il primo continua a parlare: “Voleva che fosse Severus ad ucciderti, non lo sapevi? O forse sì? Il tuo piccolo mentore voleva ucciderti” fa delle facce da idiota, tipo i labbrucci dei bambini: “non è dalla tua parte, ha solo finto.”
Vorrei sospirare, almeno Severus non è stato scoperto, sarà salvo. Ci sarà lui a consolare i miei parenti, mia madre, quella fortissima donna, i miei zii e nonni.
“Ma il Signore Oscuro ora ha deciso che dovrà mettere fine alla tua vita, proprio come ha fatto con tuo padre”
Sorrido amaramente: “ Gli piace vincere facile, prima uccide mio padre sotto ricatto, ora uccide me, una semplice ragazzina, magari mentre due sfigati come questi due mi tengono così da non poter reagire. E’ un cuor di leone questo Voldemort”
Sento la guancia pizzicarmi, volto di nuovo lo sguardo verso il mangiamorte, quello sporco schifoso: “Non pronunciare il suo nome”
Scoppio a ridere: “Altrimenti? Che succede? Lo dici al padrone e mi fai uccidere?”
“E’ inutile che fai la spiritosa, tanto morirai, la tua lingua non ti salverà. Portatela via!”
Vedo i due annuire, ma improvvisamente lo sguardo di uno dei due diventa vitreo, l’altro subito dopo emette un lamento per poi fare la fine del primo, non capisco. Che succede? Li vedo cadere a terra dopo aver allentato la presa, solo ora noto le frecce puntate nella loro schiena: “Ma…cosa?”
L’ultimo mangiamorte viene colpito da una freccia in piena fronte, sbarro gli occhi schifata mentre anche quest’ultimo cade a terra, morto. Cerco con lo sguardo qualche traccia di vita, non ci metto molto a vedere da dove sono arrivate le frecce.
Di fronte a me vedo una bellissima donna, capelli scuri e legati in una treccia stretta anche se dei ciuffi ribelli la rendono meno perfetta, gli occhi color acqua che risplendono di una luce propria. Insieme a lei un uomo altrettanto bello, occhi chiarissimi, non troppo alto, dai capelli biondi.
Chi sono?
“Credo che tu sia Hope, sbaglio?”
“No, signora.”
Si guardano come se si conoscessero da anni e sorridono: “L’abbiamo trovata”
“Mi stavate cercando?”
Annuiscono entrambi, sbarro gli occhi: “Perché?”
“Credi che tuo padre non ti abbia mai cercato? Andiamo! Appena ha saputo che sei scappata ha inviato delle pattuglie per trovarti”
“Voi conoscete mio padre? Come sta? Dov’è? Sta bene?”
“Calmati!”
Scoppiano a ridere poi l’uomo mi prende in braccio: “Ti portiamo da tuo padre”
Sorrido, la felicità mi invade, ma improvvisamente mi torna in mente Ted: “Non possiamo andare da soli! Ted e Alex!”
“Uno alto, capelli azzurri con in braccio un bambino?”
Guardo l’uomo e annuisco: “Li avete visti?”
La donna scoppia a ridere: “Sono nel carro, Peeta li ha visti e gli ha dato una bastonata in testa, tranquilla stanno bene, non sapevamo se erano dalla nostra parte o no”
Mi scappa un sorriso, immagino il loro mal di testa al risveglio: “Ora ti portiamo al carro, Katniss ti curerà la gamba”
Annuisco, sono arrivata per convenzione che il nome della donna è Katniss e che quello dell’uomo è Peeta, mi porta fino ad un carro mezzo rotto, sembra quello che usavano gli uomini nel Far West, mi poggia all’interno e vedo Ted e Alex profondamente addormentati, spero per loro che si stanno godendo questo momento, al loro risveglio si sentiranno degli stracci. Subito dopo l’uomo esce ed entra Katniss, mi sorride e inizia subito a medicarmi la gamba mentre il carro parte, sto zitta per un po’, ma ho voglia di sapere: “Chi siete voi?”
Katniss mi guarda per un momento, sorride poi torna a concentrarsi sulla mia gamba: “Devi sapere che la bellissima facciata che avevate voi dell’America non era davvero così”
“Mia madre mi diceva sempre che era la terra dei sogni nei suoi tempi”
Katniss alza le spalle: “Era solo una facciata, Voldemort non è originale, gli Hunger Games li ha presi da lì”
“Non capisco”
Lei sorride mentre continua a medicarmi: “Eravamo divisi in 13 Distretti, Capitol City era la città unica, quella che contava più di tutti, ogni anno venivano scelti due ragazzi dai distretti per uccidersi a vicenda in un’arena. Io e Peeta ci siamo stati e abbiamo vinto”
“Avete vinto?”
Alzo un sopracciglio, lei sorride poi mi fascia per bene la gamba: “E’ un po’ complicato, ma io e mio marito ce l’abbiamo fatta”
“Siete sposati?”
Annuisce sorridendo: “Abbiamo anche due bambini”
“Non vedo l’ora di conoscerli!”
La vedo sorridere: “Lo farai, ora dormi e riposati. Saremo ai confini dell’Europa prima di quanto tu possa immaginare poi l’America sarà solo dall’altra parte dell’Oceano”
Sorrido mentre la vedo uscire, mi ricorda tanto la mamma, il suo modo affettuoso, le sue parole e i suoi sorrisi, negli occhi la sofferenza e la forza allo stesso tempo. Mio padre ha cercato di trovarmi, la cosa mi conforta molto. Vedo Teddy iniziare a muoversi, apre gli occhi e si massaggia la testa, quando mi vede corre ad abbracciarmi.
“Te l’avevo promesso che ti avrei seguito”
“Come hai fatto?”
“Mi hanno salvato Peeta e Katniss”
“Chi?”
Scoppio a ridere: “Gli stessi che ti hanno colpito, ma devi perdonarli pensavano fossi dei ‘cattivi’”
Non è molto convinto della mia affermazione, ma subito dopo mi abbraccia: “Ho avuto paura”
“Sono qui, non me ne vado da nessuna parte”
Sento le sue labbra calde sulle mie, sembra tutto così dolce, così giusto.
“Sei sicura di amarmi?”
Alzo un sopracciglio, che significa? Poi capisco, Anthony non riesce a toglierselo dalla mente, neanche io in realtà, ma le emozioni nell’arena sono ampliate, probabilmente è per quello che pensavo di amarlo, ma dopo oggi pomeriggio come posso dire di non amare lui? Sorrido e scuoto la testa: “Mai stata più sicura di qualcosa”
  
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