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Autore: marwari_    02/03/2013    7 recensioni
Una serie di avventure con Cora.
Regina ed Emma stanno insieme e sperimentano le avventure con Cora.
Dal momento che tutto in questo mondo le è nuovo è deliziata e terrificata da alcune cose, le piace fare casini.
Fluff. SwanQueen. Cora è una shipper SQ sfegatata. CRACK fanfiction.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Cora, Emma Swan, Regina Mills
Note: Lime, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo2 - non lasciare Cora in casa da sola
«Seguimi, ti aiuto a sistemarti.» disse Regina a sua madre, mentre entravano in casa e salivano le scale «C'è una stanza vuota che potresti occupare.»
«Grazie tesoro.» rispose sinceramente «Voglio davvero essere una madre migliore e sono davvero felice che tu mi stia dando questa opportunità.»
«Non deludermi.» disse seria Regina, i suoi occhi rivelavano una certa vulnerabilità, ma poi quello sguardo scomparve e tornò normale «Il bagno è da questa parte.» Regine si diresse fuori dalla stanza, verso il bagno. Gli occhi di Cora sbatterono qualche istante quando guardò dentro
«Che roba è?» chiese additando la toilette
«La toilette.»
«Ma è..» balbettò Cora in piena confusione
«Non un buco in un tronco d'albero?» ghignò Regina
«Sì.» disse Cora estasiata «Come funziona?»
«Alzi la tavoletta.. fai quello che devi fare e premi il bottone qui su. E per favore, riabbassa la tavoletta quando hai finito.» disse Regina a sua madre prima di uscire dal bagno, lasciandola libera di fare qualsiasi cosa dovesse fare.
«Tesoro sono a casa!!» la voce di Emma la chiamò al piano di sotto e Regina corse giù per le scale.
Cora fissò l'aggeggio con qualche esitazione prima che la necessità di fare pipì diventasse insostenibile. Alzò la tavoletta e guardò dentro
«Interessante.» mormorò prima di abbassarsi i pantaloni e sedersi.
«Bentornata a casa, cara.» disse Regina con un sorriso luminoso. La bionda si era trasferita da lei già da sei mesi, eppure vederla rientrare a casa le dava una gioia immensa.
Emma sorrise e piombò sopra Regina strappandole un bacio.
«E ora?» mormorò Cora a se stessa mentre esaminava la toilette. Finalmente ricordò che sua figlia le aveva detto qualcosa riguardo ad un certo bottone.
Lo trovò e lo premette, facendo scaricare l'acqua nello sciacquone, mentre produceva un terribile verso. Naturalmente, non essendo lei abituata a cose del genere, andò fuori di testa
«DEMONIO!» gridò Cora, scrollando la mano per difendersi e fece esplodere tutto, acqua ovunque all'interno del bagno
«DANNAZIONE!» urlò Cora quando l'acqua la investì facendola cadere sul lavandino, che distrusse
«Madre?!» chiamò Regina preoccupata; velocemente raggiunse la porta e la aprì, trovando una Cora inzuppata da capo a piedi seduta nel mezzo del bagno allagato
«Tu STAI scherzando.» ringhiò Regina quando vide il disastro «GUARDA CHE HAI FATTO AL MIO BAGNO!!» urlò Regina.
Emma stava proprio dietro di lei e soppresse a stento una risata guardando la situazione in cui era finita Cora. Sembrava una bambinetta seduta in una pozzanghera che cresceva sempre di più.
Regina agitò la mano, facendo scomparire l'acqua. Un'altra volta e ottenne una nuova toilette e un nuovo lavandino.
«Sei a casa mia da dieci minuti e hai già fatto in modo di distruggere due cose.» la rimproverò Regina, prima di andarsene brontolando.
«Avanti mammina.» sospirò Emma prima di aiutare la donna a sollevarsi. «Suggerirei una doccia. Pensi di poterci riuscire senza rompere altro?» Cora bofonchiò qualcosa prima di annuire.
Emma le procurò dei vestiti per cambiarsi e le mostrò come funzionava la doccia; le lasciò un asciugamano e tutto il necessario prima di andare a cercare Regina.
Mentre Cora si faceva la doccia, Emma trovò Regina nella loro stanza, che metteva in ordine le cose tutta arrabbiata
«Piccola, dai. Era solo un water e un lavandino.. che hai sistemato. È un mondo nuovo per lei, devi essere paziente.» disse dolcemente Emma, prendendo la bruna tra le braccia
«Lo so. È frustrante, però.» ammise Regina, rilassandosi nell'abbraccio. Rimasero così alcuni minuti fino a che non sentirono qualcuno bussare alla porta.
Dopo che ebbero detto "avanti", Cora entrò in punta di piedi nella stanza, saltellando verso sua figlia e abbracciandola prima di fare la stessa cosa con Emma, augurando la buonanotte ad entrambe.

La mattina seguente, Venerdì.


Cora si portò al piano di sotto, trovando sua figlia che si preparava ad uscire per andare al lavoro
«Mentre sarò via, madre, cerca di non rompere nulla.. per favore.» le raccomandò Regina, le sorrise e l'abbracciò velocemente prima di andarsene.
Cora ciondolò senza scopo per la casa, guardando ai diversi oggetti prima di andare nel salotto, i suoi occhi fissi sulla scatola nera con la  facciata lucida.
Si sedette davanti e premette il bottone, sobbalzando all'indietro quando le immagini apparvero sullo schermo.
Faticò molto per sopprimere l'istinto di farlo esplodere, non voleva che sua figlia si arrabbiasse ancora.
«Che diavoleria è questa?!» chiese Cora fissando la scatola. I suoi occhi caddero sull'oggettino rettangolare pieno di pulsanti; lo afferrò e ne premette qualcuno a caso, cambiando canale
«Oh questa è bella..» disse Cora con un ghigno mentre continuava a cambiare stazione, passò su alcuni cartoni, musica.. e si fermò su un certo canale.
I suoi occhi si spalancarono quando realizzò cosa stava osservando
«Questo coso mostra persone che fanno sesso! È davvero inappropriato!!» disse a se stessa, piegò la testa di lato «Non ho mai visto fare una cosa del genere, prima d'ora!»
«Hey Cora sei in salot--AHHHHHHHHHHH» urlò Emma coprendosi gli occhi quando vide quello che Cora stava guardando in tv
«Questo coso mostra persone che fanno sesso! È davvero inappropriato!!» esclamò Cora ad Emma, gli occhi ancora incollati allo schermo
«Già, perchè questo è il canale porno!» disse Emma sedendosi accanto a lei e rubandole il telecomando «Avevamo fatto mettere il blocco così che Henry non potesse vederlo.. come hai fatto ad infrangerlo?!»
«Ho solo schiacciato qualche bottone.. direi che ho un talento naturale..» Cora fece una pausa «Davvero mostrano queste cose?»
«Beh sì.. sul canale porno.»
«Cos'è il porno?»
«Non avevate porno nel vecchio mondo?»
«Cos'è il porno?»
«Gente che fa sesso nei film.»
«Oh.»
«Questo.. è strano.»
«Assolutamente.»
«Guarda qualcos'altro!» eslcamò Emma cambiando canale prima di uscire dalla stanza. Cora annuì e i suoi occhi si fissarono sulla tv, guardava un programma intitolato Tosh.O. e un video partì
"Don't make me snap my fingers in a Z formation, hip rotation booty sensation, elbow elbow, wrist wrist, double double, kiss kiss."
«Strano.» commentò Cora mentre la ragazzina schioccava le dita. Un altro video riempì lo schermo, facendo interessare Cora
"Hey I just met you, and this is crazy, but here's my number, so call me maybe."
«Questa musica è rigenerante.» disse a se stessa prima di imparare il testo e cominciare a cantare.
Emma sentì un rumore dalla cucina e tornò in salotto, ghignando quando vide Cora ballare nella stanza e cantare 'Call me maybe'.
"Hey I just met you and this is crazy, but here's my number, so call me maybe, it's hard to look right, at you baby, but here's my number, so call me maybe!" cantò Cora entusiasta prima di sedersi sul divano
«Ti stai divertendo?» chiese Emma dalla porta; Cora si spaventò talmente che saltò e con una mano fece esplodere la libreria di Regina
«DANNAIZONE!» urlò Cora guardando ciò che prima era una mensola
«Regina mi ucciderà.» disse Emma tristemente, guardando i libri.
«Posso aggiustarlo!» disse Cora indicando la libreria. Agitò la mano e velocemente riparò la mensola, rimettendo anche i libri al loro posto
«Puoi aggiustare qualunque cosa, in questo modo?»
«Solo se una cosa mi è familiare.» rispose Cora
«Che ne dici di un po' di colazione?»
«Perfetto!» commentò Cora mentre seguiva Emma. La guardò mentre preparava delle uova e posizionava del pane in uno strano aggeggio
«Spero che uova e toast vadano bene.»
«Cos'è?» chiese Cora additando il forno
«Un forno.»
«È diverso da qualunque altro forno abbia mai visto.»
«Siamo nell'epoca moderna, non all'età della pietra.» Emma le fece l'occhiolino mentre Cora, indispettita - non sapeva se fosse un insulto - andava verso il tostapane
«Cos'è questo?»
«Un toster.. abbrustolisce il pane.» Cora le rivolse un'occhiata sospettosa, guardando il tostapane e avvicinandosi poco a poco. L'aggeggio scattò, facendo volteggiare in aria il pane e colpendola dritta in faccia
«CAZZO!» strillò Cora prima di agitare le mani e facendo volare il tostapane sulla parete opposta
«DANNAZIONE CORA!» urlò Emma, brontolando dopo aver finito le uova; si fece strada verso il tostapane rotto «Regina mi ammazza di sicuro.»
«Non posso aggiustarlo!» commentò Cora.
«UAGHHHHHHHH» ringhiò Emma, rimettendo il toaster sul ripiano, Regina lo avrebbe aggiustato una volta tornata a casa.
Emma si sedette e posizionò il piatto di uova di fronte a Cora, guardandola minacciosamente. Borbottò rumorosamente quando il telefono squillò
«Sceriffo.» rispose Emma «D'accordo, arrivo subito.»
«Problemi in città?» chiese Cora
«Già, Leroy sta combinando casini, è ancora ubriaco dalla scorsa notte.» spiegò «Ora vado, non toccare niente che non ti sia familiare, ti prego.»
«Ok mamma.» mormorò Cora con voce roca. Emma alzò gli occhi al cielo e se ne andò.
Cora si guardò attorno, chiedendosi cosa potesse fare. Emma aveva detto di stare alla larga di cose che non capiva. Ma quando mai Cora dava retta qualcuno?
Cora cominciò a vagabondare per la cucina, curiosando tra i coppa pasta e cercando gli ingredienti per preparare una torta. Le piaceva cucinare.. ma non lo aveva fatto mai negli ultimi 50 anni.
Riuscì a trovare tutto l'occorrente prima di mettersi al lavoro, facendo velocemente la torta e lasciando un autentico casino nella cucina di Regina
«Come cucinare.» mormorò Cora guardando il forno. Adocchiò le manopole e le guardò stancamente, prima di girarne una su 'ON', dopo ne girò un'altra su 700 «Penso sia giusto.» borbottò, sicura che il 700 rappresentasse una sorta di tempo.
Sorrise soddisfatta di se stessa, poi guardò il disastro che aveva lasciato in cucina
«Pulirò più tardi.» disse con una smorfia prima di lasciare la cucina e dirigersi di sopra.
Si fermò proprio di fronte alla camera di Emma e Regina, vestiti disseminati in una sezione definita della stanza, il che indicava la presenza di Emma.
Guardò la camera con un sorrisetto, fermandosi di fronte alla porta scorrevole, muovendola e sorridendo quando vide la cabina armadio
«Molto bene, cara.» commentò Cora mentre frugava dentro, notando che una parte era sicuramente di Emma, l'altra metà di Regina.
Uscì dalla cabina prima di camminare verso il comodino, aprì il cassetto e i suoi occhi si sbarrarono in confusione
«Che roba è?» si chiese mentre sollevava lo strano oggetto dal cassetto dalla cinturina a cui era fissato
«Oddio.» balbettò mentre guardava l'oggetto a forma di membro virile. Era viola e attaccato a bardature nere.
«Che mi pigli un colpo..» mormorò mentre lo esaminava. Goffamente, si portò la cintura alle anche, camminando verso lo specchio per vedere come stava
«Ma che cazzo fanno?» fissò l'oggetto sulle sue anche e si dondolò avanti e indietro, vedendo che si muoveva con lei. Si lasciò sfuggire una risata prima di rimuovere l'arnese.
Tornò al cassetto, estraendo un paio di manette
«Puttanelle pervertite.»
Osservò ancora il comodino, tirando fuori bottigliette di lubrificante, una in particolare catturò la sua attenzione
«Mele. Nessun dubbio di chi sia questa.» borbottò Cora prima di estrarre un altro oggetto a forma di pene, senza bardature, ma più pesante di quello precedente.
C'era un bottone sopra e lo premette. Sclerando nel momento in cui l'oggetto cominciò a vibrarle in mano.
Lo lanciò per aria e lo guardò mentre finiva a terra con un tonfo sordo, vibrando e muovendosi ovunque sul pavimento, con forza
«Che razza di magia è questa?!» piagnucolò Cora, cercando di riacchiappare l'oggetto, ma non ci riuscì.
D'improvviso, l'odore di qualcosa che stava bruciando, le solleticò il naso.
«Oh cazzo.» Cora uscì dalla camera come un razzo, raggiungendo la cucina
«DANNAZIONE!» il fumo stava uscendo dal forno e lei acchiappò velocemente un panno, aprì la porta, e tirò fuori la torta bruciata. Riposizionò le manopole all'antica posizione, come se non fossero mai state toccate prima dei suoi disastrosi interventi in cucina... e non sentì la porta d'ingresso che si stava aprendo.

Pochi minuti prima


Regina realizzò di aver dimenticato alcuni fogli sulla propria scrivania, a casa, e stava tornando indietro per prenderli, quando vide Emma che stava tornando a casa
«L'HAI LASCIATA DA SOLA A CASA?!» urlò Regina nel bel mezzo della strada, guadagnandosi parecchie occhiate da parte di alcuni cittadini
«Leroy stava facendo danni! Non potevo lasciarlo girovagare, non dopo che ha adocchiato Belle l'altro giorno!» si difese Emma «Ha promesso che avrebbe fatto la brava!»
«EMMA QUELLA È *MIA* MADRE!» urlò ancora Regina, agitando le mani in aria e prendendo a camminare pesantemente verso la casa, non distante.
«Sono sicura che sta bene.» cercò di rassicurarla Emma. La casa era ancora lì, era già un buon segno. Si fecero strada nel vialetto e aprirono la porta
«C'è odore di fumo.» commentò Regina prima di correre su per le scale e controllare. Emma invece corse nella cucina, frenando di colpo quando vide Cora tutta scapigliata, che reggeva una sorta di torta bruciata tra le mani
«...Ho fatto una torta.» disse Cora piano piano, con un sorriso luminoso.
«MADRE!!» Regina urlò dal piano superiore e poco dopo si portò magicamente in cucina, il fumo che si dissipava da lei, teneva in mano la cinturina
«Posso spiegarti..»
«CHE CAZZO HAI FATTO ALLA MIA CUCINA?!»
«..Ho fatto una torta.»
«Tu-t-ho-torta?!» Regina stava fumando e stringeva la cinturina al'inverosimile
«Piccola, farai del male a Swan.» disse Emma salvando il giocattolo dalla stretta di Regina
«Swan?» chiese Cora ammaliata «L'avete chiamato Swan?»
«NON ORA EMMA!» urlò di nuovo Regina, fissando la torta bruciata e poi il resto della cucina.
Regina sentiva la magia crepitare attorno a lei.
«Io andrò di sopra per pulire il casino che hai combinato guardando dentro i nostri cassetti e tu, Emma, rimarrai qui sotto a mettere a posto la cucina.» disse Regina tra i denti, rubando Swan ad Emma e lasciando la stanza soppesando il giocattolo per tutto il tragitto fino alla camera da letto
«Mi spiace aver rovinato la possibilità di divertirvi, stanotte.» si scusò sinceramente Cora
«Va tutto bene.» sospirò Emma mentre guardava la cucina «Hai rovistato nel nostro cassetto del sesso?»
«STIAMO SCHERZANDO?!» sentirono Regina urlare da sopra. Cora si ricordò dell'oggetto vibrante che non era riuscita a trovare e rivolse ad Emma un sorriso imbarazzato
«Siete due pervertite, vero?» chiese Cora con un sorriso divertito
«Cos-no-io-noi-»
«Non provarci. Ho visto le manette e il lubrificante.. e i giocattoli.» disse Cora con una risatina, prima di iniziare a pulire magicamente la cucina.
Emma cominciò a pulire furiosamente e sentì un cambio d'aria; sapeva che si trattava di Regina.
«HAI FATTO UN MACELLO NEL NOSTRO CASSETTO!!» urlò Regina non appena arrivò in cucina
«Ero curiosa..»
«Ho trovato Regal sotto il letto, che vibrava ovunque!»
«Regal?» chiese Cora sollevando le sopracciglia, facendo avvampare Regina
«Non cambiare discorso!!»
«Avete un giocattolo che si chiama Swan e l'altro che si chiama Regal?»
«Come chiamiamo i nostri giocattoli non è affar tuo!» squittì Regina indispettita.
«Mamma! Emma!» sentirono Henry chiamare da fuori. Regina fece sparire magicamente il vibratore
«Da questa parte, caro!» lo chiamò Regina
Henry entrò nella stanza, un'espressione confusa in volto.
Le tre donne guardarono il ragazzo, gli occhi spalancati
«Mamma che roba è?» chiese Henry, sollevando Swan dal cinturino, chiaramente perplesso
«..Massaggiatore.. per collo.. vaisubitodisopra.» disse Regina mentre Emma afferrava il giocattolo
«Ma..»
«ORA!» urlarono Emma e Regina.
Una volta che Henry fu di sopra, le due rivolsero uno sguardo assatanato verso Cora, urlando all'unisono
«DANNAZIONE CORA!!»
 
  

   
 
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