Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: JeckyCobain    03/03/2013    2 recensioni
Una One-shot su Maria (D2) e Cedric (D5), dalla mia Fan Fiction "Solo un altro tributo".
Quando Cedric ha incontrato Maria, in mezzo al bosco, è andata veramente come ha poi raccontato a Thomas e Ophelia?
Perché, come ben sappiamo, non c'è tempo per l'amore nell'arena.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Solo un altro tributo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



EPISODIO SPECIALE
Solo un altro tributo

No time for love 



Il tributo maschio del distretto 5, Cedric Ashford, se ne stava accanto al laghetto a rinfrescarsi, e a riempire le borracce dei suoi alleati.

Soffiava un leggero vento nell'arena, un vento innaturale, ma comunque piacevole per il posto in cui si trovava. I suoi biondi capelli, si muovevano placidamente, e gli occhi azzurri, stanchi e affaticati, sbattevano in continuazione le palpebre nel tentativo di tenerlo sveglio.

Ma fu qualcos'altro a farlo svegliare del tutto. O meglio qualcun altro.

Una ragazza, il tributo femmina del distretto 2 che si avvicinava. Con passo deciso si dirigeva verso il laghetto, e forse non aveva ancora visto il ragazzino. Lui si affrettò a raccattare le sue cose e con velocità si arrampicò sopra l'albero più vicino: da là sopra poteva osservare i movimenti della ragazza senza essere visto. Non sembrava una gran minaccia, ma i favoriti suoi alleati erano sicuramente nelle vicinanze.

Passarono una manciata di minuti, ma degli altri tributi nemmeno l'ombra.

Devo tornare da Thomas e Ophelia, se sto qui troppo si preoccuperanno, pensò Cedric. Ma non poteva scendere, la ragazza era lì, e lui aveva con se solo un coltello per difendersi. Lei era sicuramente una ragazza super addestrata, e se l'avesse anche solo intercettato sarebbe morto in pochi secondi. Il ragazzino cercò di ripensare all'intervista, alla mietitura, e anche agli allenamenti di quella ragazza. Maria. Ecco, almeno ricordava il suo nome. Era piccolina, minuta, i capelli biondi tagliati corti, e due grandi occhi color nocciola. Notò che sui suoi capelli erano rimaste alcune ciocche colorate, ormai sbiadite. Ripensò all'allenamento, per capire se aveva qualche punto debole. Ricordò che era piuttosto brava con la spada. Sì, proprio con la spada, quella che ogni tributo avrebbe voluto avere. Nonostante fosse una ragazzina così piccola riusciva a brandirla con una sola mano, e dava del filo da torcere a chiunque le si fosse piazzato davanti. Ma non aveva nessuna spada con lei. Forse l'avevano presa gli altri.

Maria si sciacquò il viso nel laghetto, e cominciò a bere. Cedric avrebbe voluto fermarla per dirle che non era sicuro che l'acqua fosse potabile. Ma poi pensò che era meglio così: se doveva morire qualcuno meglio lei che lui, no?

“Ehi” disse Maria. “Lo so che ci sei, vieni fuori” nella sua voce non si coglieva rabbia o particolare crudeltà. Doveva fidarsi, il piccolo Cedric?

“Vuoi uccidermi?” chiese, quasi d'impulso.

“No, stai tranquillo” rispose la ragazzina.

Cedric era ancora sull'albero, nascosto nella sua fronda ombrosa, quindi lei non poteva vederlo.

“Posso avere la tua parola?” chiese di nuovo Cedric

“Fidati, non ho armi con me.”

Cedric si sporse un po', e poi scese.

“Distretto 5, vero? Tu devi essere Cedric” disse lei.

“Tu sei Maria, distretto 2”

“Esatto” annuì la ragazza.

“Ma quanti anni hai?” domandò il ragazzino incuriosito.

“dodici” rispose lei “Forse è un po' strano da dire, ma nel mio distretto tra le ragazze nessuna si è offerta al mio posto, quest'anno. E dire che tutte in genere smaniano per venire qui”

“Tu hai... dodici anni?” disse Cedric, più stupito che mai.

“Sì, quanti anni pensavi che avessi?” rispose lei ridendo. Una risata cristallina uscì dalla sua bocca, e si portò una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

“Sei carina” uscì a Cedric, quasi senza rendersene conto.

“Come?” Maria era in evidente imbarazzo.

“Niente, scusa, mi è sfuggito” replicò il ragazzino abbassando lo sguardo, e diventando rosso in viso.

“Tu come mai sei qui, Cedric?” domandò Maria.

“Io sono stato sorteggiato, ma nel mio distretto nessuno si offrirebbe mai volontario, al contrario del tuo”

“Quindi abbiamo qualcosa in comune, dopotutto” sorrise la ragazzina.

“A quanto pare... Tu non desideravi essere qui, vero?”

“Io ho sempre odiato questi maledettissimi giochi, eppure in famiglia erano tutti felici che fossi stata scelta. Io non desidero uccidere vite innocenti, anche se all'inizio dei giochi sono stata costretta, per sopravvivere” disse tristemente Maria.

“Ma come mai non hai la spada? Ho visto che te la cavavi all'allenamento”

“Me l'ha presa Alec, il tipo del'1. Lui smania per avere una spada”

“E ora dove sono?” domandò Cedric, ora più allarmato

“Non preoccuparti, sono in mezzo al bosco, da quella parte” Maria indicò un punto indefinito tra gli alberi “sono distanti almeno un'ora da qui, sta' tranquillo!”

Dopo quest'ultima frase calò un silenzio imbarazzante tra i due, che però venne interrotto da Maria:

“Comunque, secondo te chi vincerà quest'anno?”

“Non lo so” rispose il ragazzino “ognuno di noi, nel profondo, spera di vincere, anche se sappiamo avere poche possibilità.”

“Io so già che morirò” disse Maria “Senza la mia spada non posso fare niente, è l'unica arma che so usare veramente bene, e finché ce l'ha Alec io non vado da nessuna parte. Poi hai visto gli altri favoriti: loro sono grandi e grossi, e anche se rimanessi io contro di loro non riuscirei a vincere. Insomma, guarda Darla, è una macchina da guerra!”

“Non devi dire così!” esclamò Cedric, quasi con rabbia. Afferrò la ragazza per le spalle e scuotendola con forza disse: “Non devi dire così, Maria. Ognuno di noi potrebbe vincere, se si mette d'impegno e gioca d'astuzia. Io sono riuscito a prendere l'arco alla cornucopia, ma perché ho giocato d'astuzia con i tuoi alleati, e perché sono stato veloce. Anche io potrei vincere, chiunque potrebbe vincere! Basta crederci...”

“No Cedric, non basta crederci. A volte serve qualcosa in più. Fortuna, astuzia, bravura, talento? Chi lo sa! Su ventiquattro ogni anno ne esce vivo solo uno. E questo lo sai bene.”

“Ma finché c'è vita c'è speranza Maria. Non ti puoi arrendere così!” ribatteva il ragazzino con forza.

“In ogni caso” rispose Maria cercando di cambiare discorso, e liberandosi dalla stretta di Cedric. “Secondo me vince la ragazza dal cuore d'oro, oppure Darla, o Alec. Il ragazzo del distretto nove invece non ha la stoffa per farcela, mi chiedo come è sopravvissuto al bagno di sangue” ridacchiò poi.

“Se deve vincere qualcuno spero che sia Ophelia.” rispose Cedric “è una ragazza fantastica, se lo meriterebbe.” sul volto del ragazzino si dipinse un dolce sorriso, ripensando all'amica, e Maria lo notò.

“Ti piace?” chiese, curiosa.

“No, affatto!” replicò Cedric un po' in imbarazzo a quella affermazione.

“Lei è solo mia amica. La migliore che abbia mai avuto.”

“E hai mai avuto una ragazza?” chiese di nuovo Maria, mentre con un ramoscello impastava del fango vicino al laghetto.

“No, non ho idea di cosa significhi amare” rispose Cedric “e mi sa che non lo saprò mai”

“Allora siamo in due” disse Maria. “Al distretto c'era un ragazzo che mi piaceva, più grande di me.”

“E a lui non interessavi?” domandò il ragazzino, curioso di sapere di più sul conto della ragazza.

“Non proprio. Era il giorno della mietitura, lui era stato scelto per partecipare, così sono andata a trovarlo. Dovevo confessargli i miei sentimenti, perché poteva anche non tornare. Lui mi disse che provava lo stesso per me, e che avrebbe vinto, e sarebbe tornato da me. Ma non è stato così.” la ragazza abbassò la testa, e una lacrima le scese solitaria sul viso.

“Mi... mi dispiace” disse Cedric. Ma per consolarla le prese il volto fra le mani, e con gentilezza baciò la ragazza.

“Per perdonare il tuo amico” disse poi strizzando l'occhio in sua direzione. Maria era rossa d'imbarazzo, e guardava Cedric con i suoi grandi occhi nocciola sgranati.

“Che... che diavolo ti è preso?” esclamò poi furiosa scattando in piedi. Ma si calmò subito, e si risedette accanto al ragazzo.

“Grazie” borbottò a bassa voce. “Non avevo mai baciato nessuno, forse è stato meglio così, dato che prima o poi morirò.”

“Anche per me era il mio primo bacio” disse Cedric, lasciando la ragazza stupita. “Sono contento di aver condiviso con te anche questa cosa” sorrise poi.

I due si guardarono, senza dire niente, ma quel dolce momento fu interrotto da un suono in lontananza: “Mariaaaaa!!!”

Erano i favoriti, che cercavano la loro compagna.

“Oh no, sono qui!” esclamò lei, spaventata “Presto, corri sull'albero dov'eri prima, e non farti vedere, io cerco di portarli lontano”.

Cedric annuì, anche se non voleva lasciare quella ragazza. Dopotutto anche lei era come lui, 'solo un altro tributo', pensò.

La guardò un ultima volta, e pensò a quante cose avevano in comune, nonostante fossero così diversi e lontani. Forse era quello che la gente chiamava 'amore'? Quella cosa che ti fa sentire bene, anche se sei in pericolo. Anche se potresti morire da un momento all'altro. Le strinse la mano, e poi si allontanò, con riluttanza.

“Se non vincerò” disse poi Maria “Io ripongo le mie speranze nella ragazza dal cuore d'oro” concluse con un sorriso. Un sorriso meraviglioso, pensò Cedric.

Il ragazzino osservò la scena che si volse in seguito da dietro l'albero: arrivarono i favoriti, guidati da Alec e Darla.

“Che fine avevi fatto, Maria?” chiese Darla, piena di rabbia.

“Io... stavo bevendo un po', avevo sete. E mi sono fatta un bagno.” mentì la ragazzina, in preda al terrore provocatogli da quell'enorme ragazza.

“Va bene, va bene, ma non hai fatto niente che potesse aiutarci a vincere, vero? Non hai ammazzato nessuno, eh?” chiese Alec.

“No, non ho trovato nessuno” mentì per la seconda volta Maria.

“Non dire bugie, lurida bambina! Ti abbiamo vista da lontano, c'era il ragazzino del 5 con te, vero?” ringhiò Darla. Cedric, spaventato, trattenne il respiro, per paura che lo scoprissero.

“Dicci dove è andato, ora!”

“Da quella parte!” la ragazzina indicò un punto nel fitto degli alberi. “È andato verso la città”

“Andiamo da quella parte Alec” disse Darla, ora più calma. “Ma sbarazziamoci della ragazzina, prima che combini qualcosa che potrebbe farci perdere” ghignò poi, allontanandosi.

“No! NO!” gridava Maria.

Ma era troppo tardi. Alec le aveva già afferrato il collo, e glielo aveva torto con un sonoro tlack.

Maria giaceva ora inerme accanto al laghetto, tra il fango.

“Alec, muoviti!” urlò Darla da poco più avanti. “Arrivo!” rispose il ragazzo, osservando con gioia il suo operato.

Cedric si portò una mano alla gola, come per paura che gli facessero la stessa cosa, e represse un urlo. Un urlo di paura e dolore. Avevano appena ucciso una ragazza innocente come se fosse un oggetto. Sparò il cannone per Maria, e quando fu sicuro che i favoriti se ne erano andati scese dall'albero. I suoi occhi erano inondati di lacrime, perché anche se la conosceva da poco – anzi, non la conosceva proprio – era dispiaciuto. Le voleva bene, in fondo. E non aveva nemmeno fatto in tempo a dirglielo. Non un “Ti voglio bene, Maria”.

Si abbassò sulla ragazza, e le diede un bacio sulla fronte. Le raddrizzò la testa, chiudendole gli occhi.

Così sembrerà che dorme pensò Cedric come se non fosse successo nulla.

Sul suo volto apparse un amaro sorriso, perché se Maria fosse stata lì avrebbe voluto vederlo sorridere, pensò.

“Addio, Maria” disse piangendo.

Si alzò, e fece il segno a tre dita. Rimase lì con la ragazza, a piangere, e accarezzarla dolcemente, finché l'hovercraft non arrivò per portare via il suo corpo ormai privo di vita.

E quella fu l'ultima volta che vide i suoi meravigliosi capelli biondi, che non persero il loro meraviglioso colore nemmeno dopo la morte.

---
Messaggio dall'autrice:
Salve a tutti, qui è Jecky che vi parla :3
Allora, comincio con lo scusarmi di aver lasciato in sospeso "The jokes have red hair" ma mi trovo in un momento senza ispirazione, quindi non sapevo come continuare la storia, ma vi assicuro che tornerò senz'altro a lavorarci su! Che poi è tutta colpa della scuola se non ho tempo per scrivere >__>
Quindi visto che oggi è domenica mi sono messa a scrivere questa storia per la felicità di Darkangel98, che adora la coppia Maria/Cedric, e che le dedico con molto love <3 :D
Spero piaccia anche a voi questa breve storia! Un bacio e un abbraccio a tutti voi!
Jecky

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: JeckyCobain