Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: AsfodeloSpirito17662    08/03/2013    4 recensioni
"Oh Merlino, Paciock...”
“Ho toccato il fondo Draco, sono alla deriva”
“Eh, me ne sono accorto”
“Vaffanculo”
“Senti, di certo tutto mi aspettavo tranne che Paciock. Ovvio, sempre meglio di Sfregiato. Credo che in quel caso ti avrei sbattuto fuori di qui a calci nel culo”
[...]
Uno sbuffo di risata, che durò troppo poco perché fosse reale. Incrociò le braccia al petto e si voltò verso il divano. Ora Blaise era in piedi e lo osservava con un’espressione comprensiva. Stava ancora condividendo il suo dolore, non aveva mai smesso di farlo.
“Te ne sei innamorato?”
“Credo che sia un termine azzardato”
“Ti consiglio di capirlo più in fretta che puoi Blaise, perché anche se lo pensiamo, non abbiamo tutto il tempo del mondo a nostra disposizione. Non chiederti perché proprio adesso. Sii grato che sia successo abbastanza presto”
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, Blaise Zabini, Neville Paciock, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DICIOTTESIMO CAPITOLO


If this is all there is

Then this is all there can be

Cause I don't see no road

That leads to you, and me.


Paved the way on empty roads

Into a gray of old headstones

And the path you take might be your own

(Streets of Gold, 30H!3)



Non ci penso nemmeno!” indietreggiò con titubanza, altalenando gli occhioni increduli dall'uno all'altro.

Non l'avrebbe fatto, nossignore! Perché era sempre lui quello che finiva per fare il lavoro sporco?!

Non puoi tirarti indietro” lo vezzeggiò la sua voce, carezzevole come il sibilo di un serpente non proprio innocuo.

Perché non lo fai tu?!” rispose per le rime, sentendosi praticamente braccato. Come ci era finito in quella situazione?

Perché voglio farmi due risate, coff

Blaise si strinse con leggerezza nelle spalle, sulle labbra un sorriso maledettamente serafico.

Scusa, che hai detto?!”

Ho detto: dove diavolo è finito il leggendario coraggio di cui voi Grifondoro andate tanto fieri?”

Neville si indispettì, se possibile, ancora di più. Sempre con quest'orgoglio Grifondoro di qua ed orgoglio Grifondoro di là! Era un vizio!

L’ho esaurito tutto quando ho ammazzato la lucertola di Voldemort!” rispose lapidario, incrociando le braccia contro il petto, fermo sulla sua posizione. Quando diceva no, era no.

Ah, quello è stato un colpo da maestro, te lo devo dire Paciock” Blaise lo graziò di quel riconoscimento con parole garbate e cristalline. Era una constatazione, quella. Ma Neville non si lasciò raggirare, cominciava a capire bene come funzionavano gli ingranaggi che muovevano la mente del Serpeverde.

Oh, grazie Blaise, avrai saputo anche della spada che ho usato! La possono impugnare solo i veri Grifondoro, quindi è inutile che tenti di premere su questo tasto perché qualsiasi cosa dirai, quella spada è la conferma di ciò che sono davvero!”

Blaise sfoggiò un'espressione ammirata, annuendo lentamente in segno di comprensione. Ma Neville sapeva che c'era dell'altro. C'era sempre, con lui!

Mh-mh. Mi chiedo se saresti in grado di impugnarla anche adesso...” commentò infatti, facendo scivolare con studiata casualità le parole sulla lingua. Il Grifondoro corrugò la fronte.

Che vorresti dire?!”

Guardalo!”


Mathias avanzò al momento giusto e sfarfallò le ciglia, sporgendo il labbro inferiore con una malvagità di cui Neville non riusciva a capacitarsi. Non era giusto, semplicemente non era giusto il modo in cui riusciva a farlo sentire in colpa!


Con quale coraggio infrangi i sogni di un povero bambino innocente?” ci mise il carico sopra, Blaise, senza nessuna pietà.

Con lo stesso coraggio che il tuo simpaticissimo ed adorabilissimo amichetto Malfoy mi ha gentilmente sottratto durante la nostra prima lezione di volo!”

Il Grifondoro distolse lo sguardo da loro e si incaponì ad osservare una nuvola. Erano belle, le nuvole. Avevano un sacco di forme strane, a volte buffe, così soffici...

Non ti facevo tipo da restare così attaccato al passato. Butta l’ascia di guerra ed insegna a Mathias come si cavalca un scopa!”


Così leggiadre, sospinte dal ven-... Neville allargò il occhi, spalancando la bocca. Non poteva crederci! Arrossì fino alla punta delle orecchie, osservando il modo provocatorio e saputo con il quale le labbra di Blaise si erano tese. Era stato indecente, indecente! Il tono di voce che aveva usato per ‘come si cavalca una scopa’ era stato indecente! Erano in presenza di un bambino, dannazione, come aveva potuto?!


Sei proprio senza vergogna!” sputò indignato, accompagnando le parole con un'occhiata di commiserazione. Purtroppo per lui, Blaise, aveva una faccia di bronzo così scolpita che di commiserazione gliene sarebbe servita a vagonate, prima di riuscire ad offenderlo almeno un po'.

Non so di cosa tu stia parlando”

Invece lo sai benissimo!”

Il Serpeverde osservò le unghie perfette, controllando che fossero rimaste tali.

Vaneggi” sentenziò, con leggerezza.

Ti piacerebbe!”


Con una faccia da gnorri totale, Blaise spinse delicatamente la schiena di Mathias, facendogli compiere un passo in avanti; in tutto ciò, il bambino non aveva smesso un attimo di corrompere la coscienza di Neville con espressioni che avrebbero fatto uggiolare di tenerezza pure Draco Malfoy. Neville trattenne il respiro, indignato da quella coalizione che mai, mai si sarebbe aspettato. Aveva fatto male ad aiutarli, malissimo. Se quelli erano i risultati, significava che s’era scavato la fossa da solo! Incrociò le braccia al petto e tornò a guardare altrove, esaminando il grande prato soleggiato; proprio come avevano previsto, era domenica e c’era bel tempo. Significava che la promessa fatta a Mathias il giorno di Natale, andava mantenuta. Bé, in realtà era stata una proposta ma considerando come il bambino aveva rigato dritto nell’assumere le pozioni senza fiatare, s’era guadagnato per diritto quella giornata. E pensare che era stato lui stesso ad avere quell’idea. Maledizione al suo vizio di non stare mai zitto; perché non si era fatto gli affari suoi una buona volta?! Abbassò lo sguardo sul suddetto interessato quando lo sentì tirare una manica del suo cappotto. Con riluttanza, lo guardò negli occhi, inconsapevole di star così firmando la sua condanna. Dei lunghi secondi passarono nel silenzio, durante i quali Neville e Mathias rimasero a scrutarsi piuttosto intensamente.


Un secondo

Due secondi

Tre secondi

Quattro secondi

Cinque secondi

Sei secondi

Sette secondi

Otto secondi

Nove secondi

Dieci secondi

Undici secon-


Oh, diavolo, va bene! Basta che la smetti di guardarmi così!”

Neville, lo sapevo che sei il migliore del mondo!”


Reggendo sotto braccio la sua nuova scopa fiammante, Mathias trotterellò in mezzo al prato con un sorriso che gli partiva da un orecchio e finiva all’altro. Neville rimase immobile qualche altro secondo, con espressione profondamente interdetta.


Perché ho la sensazione di essere appena stato preso in giro da un bambino? L’ha detto con troppa enfasi...”


Blaise annuì lentamente a quella consapevolezza, con una faccia che la diceva assai lunga di cosa ne pensava al riguardo.


Benvenuto nel club”





C’era da ridere, sul serio.

Neville sembrava avere a che fare con un mostro, anziché con una scopa. La guardava con diffidenza e la toccava solo se strettamente necessario. Di certo non era uno dei suoi mezzi di trasporto preferiti e Blaise non faticava a capirne il perché; del resto, non piaceva molto anche a lui e quello era uno dei motivi per i quali aveva riversato il lavoro sporco (leggasi insegnare a Mathias come volare) sul Grifondoro (quello, in aggiunta alla prospettiva di vedere come Neville se la sarebbe cavata in un’impresa del genere). Blaise non credeva che le parole sarebbero mai valse come le scene cui assistette. Avvertiva i muscoli della faccia praticamente paralizzati dal dolore, nel tentativo di non buttarsi a terra e ridere come non aveva mai fatto in vita sua.

Paciock era proprio imbranato e goffo e così carino quando si impegnava a fare qualcosa che chiaramente non gli piaceva e che di certo non era il suo forte. Però, diavolo, si impegnava davvero, era da riconoscerlo.

Fatto sta che, comunque, era riuscito a far sollevare Mathias di qualche centimetro dal terreno, la qual cosa aveva mandato letteralmente il bambino in visibilio. Ciondolava le gambe avanti ed indietro, come volesse far muovere la scopa in quel modo e nel frattempo incitava Neville a spiegargli altre cose perché voleva raggiungere lo spazio e voleva farlo subito.

Il Grifondoro sbiancò davanti a quelle pretese ed anziché incoraggiare l’intraprendenza di Mathias, cercò di riportarlo a terra con tutte le buone e sante ragioni. Ma Mathias voleva verificare se gli alieni esistessero davvero e con una scopa niente e nessuno avrebbe potuto fermarlo!

La faccia cianotica di Neville causò un altro spasmo ai muscoli facciali di Blaise che, da una panchina non molto distante, si stava godendo la scena.

Erano stati molto attenti nella scelta del luogo e per sicurezza avevano gettato qualche incantesimo qua e là che allontanasse i curiosi (leggasi babbani).

Quando il bambino riuscì a capire (da solo) come far almeno avanzare la scopa, Neville iniziò a (in)seguirlo a rotta di collo per tutto il prato, pregandolo, per l’amor di Godric, Mathias! di rallentare un attimo e di starlo a sentire perché non era così bello come pensava, puoi farti male se non sai certe cose!

A quel punto Blaise dovette cedere per evitare di morire soffocato perché, davvero, non poteva più resistere! Si prese tutto il tempo di cui aveva bisogno per farsi una sana e grassa risata, che durò in verità circa un lungo minuto, dopodiché si alzò dalla panchina dirigendosi verso di loro con il sorriso che proprio non voleva sparire dalla faccia. Erano troppo divertenti!


Mathias, direi che è il caso di rallentare davvero” esordì, seguendo con gli occhi i movimenti incerti ed a zig-zag del bambino “a meno che tu non voglia la dolorosa morte di Neville per esserti corso dietro tutto il tempo. Lo sai che presto o tardi finirà per inciampare in qualcosa e si spaccherà la testa”

Oh, grazie Blaise, grazie davvero! Il tuo aiuto è sempre gradito” biascicò sarcastico, con il respiro corto e gli zigomi arrossati. Il Serpeverde sorrise con gentilezza.

Non c’è bisogno che mi ringrazi”

Forse hai ragione...” fu Mathias a parlare infine, mentre saggiamente decideva di far riprendere fiato a quel povero disgraziato di Neville, che non poteva crederci! si sentì offeso dal fatto che il bambino fosse d’accordo con Blaise!


Io. Vi. Odio. Entrambi. Dico sul serio. Vi odio” scandì con decisione, tenendosi il fianco con una mano. Non era mai stato portato per l'esercizio fisico. Era la natura ad essere diventata la sua vocazione, principalmente perché implicava una certa sedentarietà.

Non è vero” “Bugiiia!” risposero quelli nello stesso istante. La sorpresa fu tale che, per brevi secondi, riuscirono a zittirlo.

Sì invece. Vi preferivo prima. Quando bisticciavate e non parlavate in coro come adesso”

Non essere nostalgico” “Un’altra bugiiia!”


Neville optò per un religioso e dignitoso silenzio; era una battaglia persa e se non era certo di poter affrontare con coraggio una faccia da schiaffi, figurarsi due! Perché era così che lo guardavano! Con delle facce da schiaffi!

Sospirando, prese la saggia decisione di lasciar correre, riprendendo da dove Mathias l’aveva interrotto.

Blaise restò qualche minuto con loro ad osservarli mentre, inconsapevolmente, imprimeva nella sua memoria particolari come i riflessi più chiari dei capelli di Mathias bagnati da sole, il modo in cui Neville gentilmente gli suggeriva di reggere la scopa, le manine inesperte del bambino che cercavano di seguire i suoi suggerimenti, l’espressione naturale che incredibilmente vedeva affiorare sul suo volto e la tristezza che suoi grandi occhi scuri non riuscivano più a celare.

Mathias non avrebbe mai potuto superare la morte dei suoi genitori perché, di fatto, quelle erano cose che non si superavano e basta; d’altra parte, forse avrebbe potuto...

No.

La famiglia cui era destinato, l’avrebbe sicuramente aiutato a convivere con quel dolore. Se ne sarebbe occupata lei.

Frugò all’interno del cappotto, estraendo una macchina fotografica magica; nell’obiettivo inquadrò i due ignari soggetti e scattò la foto, affinché anche il Grifondoro ne potesse avere una di lui ed il bambino, da guardare in futuro o magari da mettere nel cassetto di un settimino.

Mentre Mathias e Neville si allontanavano da lui mano a mano che il bambino riusciva a far avanzare la scopa con un certo controllo, Blaise strinse i denti senza nemmeno rendersene conto.

Si stavano allontanando da lui.

Erano lì, a qualche passo di distanza ma... si stavano allontanando.

In futuro, ripensando a quei momenti, Blaise avrebbe capito il significato di quella sensazione; sarebbe stato in grado di definire cosa, esattamente, si stesse allontanando (la loro quotidianità, il tempo che avrebbero ancora speso insieme)... anche se in quel momento non riuscì a spiegarsi perché avesse pensato una cosa del genere.

I capelli di Mathias scompigliati dal vento che, come la prima volta in cui si erano incontrati, gli davano un’aria da delinquente.

Il sorriso incerto sulle labbra, nato da quelle piccole vittorie dovute ai movimenti precisi della scopa.

Gli occhi grandi, dove assieme alla tristezza si annidava la meraviglia per un mondo che ancora doveva conoscere.

Il visetto pallido, macchiato da alcune chiazze rosse dovute al freddo e spolverato di efelidi sul naso.

Blaise distolse lo sguardo, tornando verso la panchina in silenzio. Sì, in futuro avrebbe ricordato quelle cose, che ora non sapeva nemmeno di aver impresso nella memoria.


*


Con uno sbuffo, Neville si sedette accanto a lui, senza perdere di vista Mathias, neanche per un momento. Aveva voluto metterlo alla prova, lasciargli la libertà di praticare da solo ciò che gli aveva insegnato, ma una parte di lui temeva ancora che avrebbe tentato di raggiungere lo spazio per incontrare qualche alieno.

Corrugò le sopracciglia con una certa apprensione ma si impose di tenere il sedere incollato alla panchina e di restare ad osservare, promettendosi di intervenire solo se strettamente necessario. In fondo era da più di un’ora che gli correva dietro come un pazzo ed aveva sentito il bisogno fisico di riposarsi cinque minuti.


Cosa stai leggendo?”


Blaise distolse lo sguardo da quelle righe oramai divenute familiari e gli lanciò uno sguardo assorto, come lo stesse in un certo qual modo sottoponendo ad una valutazione.

Ma Neville, che non aveva per questo intenzione di smettere d’osservare i movimenti di Mathias, non riuscì a studiarsela, quell'espressione. Fu per questo che la ruga tra le sopracciglia, dovuta alla sopra citata preoccupazione, si approfondì maggiormente.


Che c’è?!”


Il suo tono di voce tradì un pizzico di ansia.

Sì, Blaise gli metteva l’ansia, perché ogni volta lo costringeva a fare una fatica immane per capire che diavolo gli passasse per il cervello, data la sua natura non proprio loquace. Lo obbligava a fare tutto il lavoro sporco, ma in quel momento avrebbe richiesto troppa attenzione e non voleva che per una sua distrazione, Mathias rischiasse di farsi male.

Strinse i pugni sulle ginocchia ed inspirò profondamente, per evitare di lasciarsi prendere dall’isteria.

Qualche secondo dopo, Blaise allungò la lettera verso di lui ed il Grifondoro gli gettò un’occhiata veloce, tradendo una certa curiosità; la cosa che riuscì a distinguere più chiaramente di tutte, fu il bollo Ministeriale.


Che è successo?”

Leggila” fu la lapidaria risposta del Serpeverde, abbastanza priva di intonazione da indurre Neville ad abbassare un attimo la guardia e darsi ad una veloce lettura.


Gentile Sig. Zabini,


la presente per ricordarLe l’imminente appuntamento mensile che avverrà in sede ministeriale al fine di monitorare le condizioni di salute del soggetto a Lei assegnato, Sig. Ramos Mathias Alan. Ribadiamo che in caso di mancata presenza ed in assenza di un qualsivoglia avviso tale a posticipare la data del colloquio, il Ministero in appello al Decreto per la Tutela dei Maghi Minori, 1857, Comma C aprirà un’inchiesta a suo nome.


Neville strinse la lettera con una certa stizza.

Blaise sarebbe stato indagato, nel caso non si fosse presentato senza avvertire.

Ancora.

Quelli del Ministero iniziavano a fargli veramente schifo.


La informiamo inoltre che in occasione della consueta visita, sarà presente la famiglia che da gennaio prenderà ufficialmente in custodia il soggetto affidatoLe, sollevandoLa dal Suo incarico di Tutore temporaneo. In sede verranno forniti ulteriori informazioni al riguardo.

Buona giornata.


Cordialmente,

Hesperia Sludge

Ufficio per la Tutela dei Maghi Minori

Ministero della Magia


Neville inghiottì a vuoto e schiarì la voce, continuando a fissare la lettera senza realmente vederla.

Quindi... quelli sarebbero stati gli ultimi giorni che avrebbe passato in compagnia di Mathias... che avrebbero passato con Mathias.

Inumidì le labbra con la punta della lingua, lanciando un’occhiata incerta verso Blaise, che osservava il bambino con uno sguardo indecifrabile.

Il Grifondoro avrebbe tanto voluto saper leggere i suoi pensieri... non riusciva a stabilire se fosse sollevato o meno, da quella notizia. C’erano tante cose, ancora, che non sapeva né capiva dell'altro...


Non... non sei sollevato?” azzardò, incespicando nel tono di voce, nel dubbio d’aver scelto le parole sbagliate per togliersi quel punto interrogativo dalla testa.


All’inizio Blaise non rispose, perché francamente non sapeva che cosa dire. Poi, optò per una risposta ragionevole.


Sì, lo sono. Sicuramente loro, chiunque essi siano, sapranno occuparsi di lui molto meglio di come sto facendo io” di come avrei potuto mai fare, aggiunse mentalmente, ma tenne per sé quell’osservazione. Aveva detto a Neville semplicemente ciò che si era ripetuto dal giorno di Natale, quando quella fotografia di lui e Mathias, dal mobile della cucina era finita nel cassetto del suo settimino. Cassetto che ogni sera doveva aprire per procurarsi della biancheria pulita.


Neville, pur trovando giusta quella risposta, non la valutò soddisfacente. Aveva come la sensazione che Blaise non gli stesse veramente dicendo ciò che pensava, ma non sapeva se insistere l’avrebbe aiutato, in quel frangente.

Guardò il suo viso a lungo, cercando di penetrare senza far troppo rumore, quella patina impalpabile in cui Blaise era quasi sempre avvolto, quella che lo faceva apparire scostante e poco incline al dialogo. Ma Neville sapeva che era la sua natura e che il ragazzo non era né l’una né l’altra cosa, almeno con chi lo meritasse.

Si chiese se lui fosse riuscito a meritarselo o se, ancora, dovesse percorrere altra strada prima di arrivare ad un certo punto. Quel punto in cui la patina, per lui, non sarebbe stata più un problema... quel punto in cui avrebbe semplicemente saputo guardare oltre, superandola senza doverla necessariamente fare sparire.

Sospirò silenziosamente, richiudendo la lettera con lentezza; quelli del Ministero prima avevano fatto cuocere Blaise nel suo brodo, senza informarlo nemmeno del tempo in cui avrebbe dovuto occuparsi di Mathias e poi, da un giorno all’altro, glielo toglievano.

Così, con una lettera.

Fece una smorfia, ricacciando giù per la gola il sapore della bile.


Solitamente non fai la parte del modesto Blaise ed io credo tu te la stia cavando più che bene, con Mathias”

Se anche fosse, questo non cambierebbe le cose”

Quali cose?”

Dopo aver lanciato un veloce sguardo a Mathias, tornò a tentare di leggere l'espressione del Serpeverde.

Entrerà al Ministero con me e se ne andrà con degli sconosciuti” disse quello, ancora con quel tono privo di colore. Neville poteva sentire il rumore che faceva la sua mente anche da lì.

Ed è questo che vorresti cambiare? Vorresti che lui uscisse da lì con te?”


Blaise strinse le labbra, voltando la testa verso di lui con uno sguardo turbato, il cervello che frenetico formulava pensieri talmente veloci da essere inafferrabili. Strinse i pugni all’interno delle tasche del cappotto ed affondò il mento nel bavero, sfiorando la stoffa con la bocca, in una carezza distratta.

Quegli occhi neri, in quel momento così espressivi, fecero venire voglia a Neville di toccarlo.

Quello che lo fermò, fu la presenza di Mathias poco distante da loro che dirigeva la scopa verso la panchina.


Guardatemi, guardatemi! Va dritta, va sempre dritta e riesco a farla girare senza perdere l’equilibrio!” trillò, entusiasta. La risata cristallina che riempì l'aria, sembrò imbottire anche i loro cuori.


Blaise guardò il bambino, accennando un sorriso così tranquillo che la diceva ben lunga, su cosa provasse per Mathias.


Ma, come già specificato, c’erano tante cose che Neville ancora non coglieva bene sul Serpeverde.

Perciò, sorrise anche lui.



















NOTE DELL'AUTORE: lo so, lo so, il capitolo finisce in un punto un po' critico. Ma, ditemi voi, quand'è che i capitoli in generale finiscono in punti non critici? Che scrittrice (o presunta tale) sarei se non vi facessi penare almeno un po'? Devo con mio sommo rammarico avvisarvi che i prossimi capitoli non saranno molto corposi, questo a causa di esigenze di trama. Tuttavia può consolarvi il fatto che, cascasse pure un meteorite, ogni sacrosanto venerdì avrete il vostro benedetto aggiornamento Parola di scout. Spendendo un attimo un paio di parole per la trama... Proprio questo, per l'appunto: la trama. Questa storia ce l'ha e come avrete ben notato (o almeno lo spero), non ruota tutto intorno a Blaise e Neville, anche se sono la coppia principale e il fandom è Harry Potter fino a prova contraria. Ultimamente la mia voglia di leggere fanfiction è drasticamente diminuita. Non solo per l'assenza di trame interessanti nelle storie... ma anche perché, quando magari ce n'è una, questa solitamente verte intorno unicamente alla coppia principale. Ci sono delle autrici che ancora non hanno contratto questo virus e che silenziosamente leggo con molto affiatamento, ma la situazione è piuttosto triste in generale. Il punto focale di ogni storia sembra essere diventato quello di far accoppiare i protagonisti come animali. Francamente sono fiera di appartenere ad un'altra scuola. Un abbraccio fortissimo a tutti e quando dico tutti, intendo tutti. Siete meravigliosi, dal primo lettore all'ultimo recensore. Senza di voi sarei una misera particella di sodio.


   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AsfodeloSpirito17662