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Autore: darkroxas92    10/03/2013    7 recensioni
E se Harry Potter fosse finito per sbaglio nel mondo di Fairy Tail durante la sua infanzia? E se fosse stato accolto proprio nella gilda numero uno di Fiore? E se un giorno Albus Silente riuscisse a ritracciarlo, chiedendogli di tornare nel suo mondo d’origine? Come si svilupperà la storia del mago più famoso della comunità magica con queste premesse?
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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20: Leon e Klaun! Il passato di Gray Ed eccomi qui con il nuovo capitolo!
Scusate per il ritardo, ma mi sto occupando dei prossimi capitoli e mi dimentico di postare XD (il dramma è che ho già cominciato "La camera dei segreti" e devo ancora finire di scrivere questa saga T.T).
Ad ogni modo, vediamo di pensare al presente! XD
Allora, avevamo una Hermione impazzita, un demone sanguinario e tre misteriosi individui che vogliono scongelarlo. Direi che c'è tutto il necessario per la pozione della distruzione XD.
Perciò non mi soffermerò oltre, ringrazio Liberty89 per avermi fatto da betareader e passo subito alle recensioni!

@ NemoTheNameless: Beh, la reazione di Ron era da aspettarsela XD. Poverino, non aveva ancora ben chiaro quanto fossero pericolosi Harry e Erza XD. E tranquillo: non saranno più gli stessi una volta che questa avventura sarà finita ù.ù
@ fria: Beh, io ho cercato di restare fedele il più possibile, ma già da questo capitolo la trama si distaccherà un pochino... dato che stanno per arrivare un po' di persone XD
@ Yukkiko: Altro che sadismo, la tua è cattiveria allo stato puro nei confronti dei maghi sull'isola XD (il che ha la mia approvazione ù.ù).
Eh già, Ron non si dimenticherà facilmente quella scena... mentre Hermione sta diventando a tutti gli effetti un membro di Fairy Tail XD
@ hinata 92: tranquilla, posso ben capirti XD.
Ad ogni modo tranquilla, saprò coglierti di scena con delle idee per niente malvagie... anche se mai geniale quanto quella che sto polderando per i prossimi capitoli, eheheh...
Ero sicuro che "Il cugino malvagio di Crosta" avrebbe lasciato il segno XD. Anch'io sono rimasto a ridere per non so quanti minuti dopo averlo scritto XD.
E Ron... Beh, una buona terapia d'urto è la cosa migliore per affrontare le questioni... anche se qui forse Harry e Erza hanno esagerato XD
Hermione invece si è lasciata decisamente trasportare... il virus di Fairy Tail l'ha contagiata! (mentre io devo cercare un lunker per nascondermi dalla Rownling e da Mashima, che temo possano alleare le forze contro di me XD).
Spero che anche questo capitolo risulti bello! (Per la salute, bene, dai, lentamente sto tornando in piena forma XD)
@ Auron_san: Beh, prima di tutto, benvenuto tra i recensori! Mi fa piacere sapere che la storia ti sta piacendo, e che la mia decisione di dimezzare la lunghezza dei capitoli sia ben accolta (visto che sono lunghi meno della metà di quelli dell'altra mia fiction XD).
Per l'età, come ho scrito nel primo capitolo tutti i maghi di Fairy Tail hanno subito un "ringiovanimento", mantenendo però carattere e abilità.
E tranquillo: la fiction durerà moooolto tempo, visto che ho intenzione di scrivere anche delle saghe completamente inventate, e per farti stare tranquillo, una volta superati i quindici capitoli continuo a scrivere ("Equilibrio" ha all'attivo 82 capitoli con altri 5 capitoli circa in scrittura,  mentre di questa ho già pronti altri 3 capitoli XD).
Per quanto riguarda le coppie... si vedrà. Sinceramente sono per il "no coppie", ma ahimé, mi rendo conto che siano neccessarie... perciò mi inventerò qualcosa XD.
Infine, il discorso su Malfoy... diciamo che puoi dire addio al figlio di papà a cui la Rownling ci aveva abituato XD
@ Liberty89: Uhm... no, credo che stavolta sia innocente. Dopotutto, dalla neve viola alla Luna viola c'è un po' di differenza XD.
Per Dobby (ormai è inutile tenerlo nascosto XD), tranquilla, presto farà la sua prima mossa ù.ù. E il figlio del capovillaggio... già, era un fantasma XD.
Horologium lo si rivedrà spesso, mentre "Il cugino malvagio di Crosta"... chissà. Di certo, credo che qualche riferimento a lui ci sarà ancora nel terzo libro XD.
Il legame tra Gray e Deliora è molto più pronfondo di quanto sembra... e vedrai, presto sarà tutto più chiaro ù.ù
La versione "Super Sayan-blu" di Rock Lee ti ha proprio colpito, eh? XD
I due tizi misteriosi invece... eheheh... qui ho colto di sorpresa anche chi conosce la storia di Fairy Tail (o almeno, lo spero XD)
E la grande battaglia arriverà presto. Non sarà ai livelli di quella contro i Phantom, però farà sudare non poco i nostri maghi ù.ù

Bene, allora direi che posso lasciarvi al capitolo XD. Buona lettura a tutti!


Capitolo 20: Leon e Klaun! Il passato di Gray

Hermione sbatté le palpebre nel tentativo di restare sveglia.
Erano passate solo due ore, ma l’attesa si stava rivelando più noiosa e lunga del previsto. La ragazza spostò lo sguardo verso Deliora, osservandolo senza riuscire a non averne paura. Il demone sembrava guardarla, riuscendo a incuterle timore nonostante lo spesso strato di ghiaccio che lo imprigionava.
A un tratto, Hermione sbatté gli occhi un paio di volte per schiarirsi la vista.
Per un attimo le era parso di vedere qualcosa sopra la testa del gigante, ma non appena aveva chiuso le palpebre era sparita.
“Che noia…” sospirò Fred, guardando Gray, seduto di fronte al demone.
“Ur…” pensò il mago del ghiaccio, mentre nella sua mente tornava a galla un episodio della sua infanzia.
 
“Ce la farai a starmi dietro, Gray?” chiese una donna dai corti capelli viola, che indossava una leggera giacca beige, nonostante ci fosse una tempesta di neve. “Il mio addestramento è molto duro.”
“Ce la farò!” rispose un Gray ancora bambino, coperto da un piumino. “Farò qualsiasi cosa!”
 
“D’accordo aspettare qui… ma si muore davvero di noia…” si lamentò Lucy, ricevendo un cenno d’assenso dagli altri, ad esclusione di Natsu, che stava ancora dormendo.
“A saperlo ci saremmo portati qualcosa da fare…” aggiunse George.
Lucy batté le mani, sorridendo. “Ci sono!” esclamò, tirando fuori una chiave d’argento. “Apriti! Porta della Lira! Lyra!”
Immediatamente di fronte alla maga apparve una ragazza dai lunghi capelli biondi, coperti da una cuffia rosa, e vestita con un lungo abito azzurro dalle maniche a tre quarti. Dalla schiena le spuntava una coppia stilizzata di ali d’angelo e dietro di loro, teneva una grossa arpa azzurra.
“Ciao Lucy! Era da un pezzo che non ci si vedeva!”
“Già…”
“Anche tu però, mi evochi sempre così poco!”
“Be’, posso farlo solo tre volte al mese… senza contare che negli ultimi mesi non sono stata proprio libera di evocare gli spiriti…”
La ragazza continuò a sorridere, per poi prendere in mano l’arpa. “Dimmi! Che cosa vuoi che ti canti oggi?”
“Qualsiasi cosa… decidi tu.” Rispose la bionda.
“Vorrei una canzone sui pesci…” intervenne Happy, venendo totalmente ignorato dai presenti.
“Allora mi arrangerò! Yeah!” esclamò Lyra, alzando il pollice destro.
“Cos’è in grado di fare?” chiese Hermione.
“Lyra è bravissima a cantare. Ho pensato che fosse necessario ammorbidire un po’ l’atmosfera.”
Prima che la ragazza potesse dire altro, lo spirito cominciò a suonare l’arpa, riempiendo la stanza con una dolce melodia, accompagnandola poco dopo con una canzone.
“Parole che nascono… parole che se ne vanno… Parole che continuano a vivere… Bisbigliano dentro di te e quando ti senti fermo si mutano in coraggio…”
Tutti i maghi restarono in religioso silenzio, incantati dalla voce della donna.
“Su, camminiamo, perché da allora tu sei diventato più forte e non ti perdi più... Credi alle parole… di allora…”
Le ultime parole Lyra si limitò a dirle senza accompagnarle con la musica, perché lei, come gli altri, si era voltata a guardare il mago del ghiaccio, che aveva cominciato a piangere silenziosamente.
“G-Gray… tu…” cominciò George, venendo bruscamente interrotto dal moro.
“Che vuoi?!” gli urlò contro, girandosi appena verso di lui, con gli occhi coperti dai capelli.
“Lyra sa come toccare l’animo delle persone con le sue canzoni…” mormorò Lucy, tremando per non esserselo ricordato subito.
“Gray piange…” fece Happy.
“Non sto piangendo!”
La bionda si girò subito verso il suo spirito. “Lyra cantane una più allegra!”
“Potevi dirmelo prima!”
“Meglio di no.” Intervenne Hermione. “Qualcuno potrebbe sentirci.”
Lucy la guardò per qualche secondo, per poi annuire e far scomparire lo spirito.
 
Passarono un po’ di ore, durante le quali tutti quanti, ad eccezione di Gray, si erano addormentati.
Improvvisamente, un rumore proveniente da sopra di loro li svegliò tutti di colpo.
“Che cos’è questo rumore?” chiese George, stropicciandosi gli occhi.
“È notte!” urlò invece Natsu, lamentandosi.
Poi tutti alzarono lo sguardo sul soffitto della caverna, che cominciò ad aprirsi per lasciar passare un raggio violaceo, che colpì il demone.
“E ora che cosa sta succedendo?!” esclamò la Granger, guardando incredula la scena.
“La luce della Luna ha colpito in pieno Deliora! Questa non può essere una coincidenza!” urlò il mago del ghiaccio, girandosi poi verso l’uscita della grotta. “Andiamo! Dobbiamo cercare la sorgente della luce!”
“Ma non è la Luna?” domandò Fred, seguendo comunque il compagno assieme al resto del gruppo.
Percorsero le scale, dopodiché si ritrovarono nella sala da cui erano precipitati, dove individuarono immediatamente il raggio che passava da un buco nel pavimento.
“Ma prima c’era?” chiese Lucy sorpresa, mentre Gray alzava ancora lo sguardo.
“Il raggio proviene da più in alto!”
Senza aspettare oltre, i maghi salirono altre scale, ritrovandosi così all’aperto.
E di fronte a loro, il raggio, proveniente direttamente dalla Luna, colpiva un buco nel terreno della collina, che copriva la parte più interna del tempio, che credevano abbandonato. In quel momento, il passaggio attraversato dalla luce viola era circondato da diversi maghi, che stavano intonando una strania in una lingua sconosciuta.
“È la Luna?! Stanno veramente usando i raggi lunari… e li stanno convogliando su Deliora?!” esclamò incredula la maga degli spiriti stellari. “Dove voglio arrivare?”
“È un incantesimo in lingua Beria… Gocce di Luna…” rispose Lyra, sbucando fuori dal nulla.
“Ma sei ancora qui?!” le chiese la bionda sorpresa.
“Credo di aver capito…” continuò lo spirito, con voce grave e seria. “Queste persone usano le gocce di Luna per cercare di resuscitare il demone che si trova là sotto!”
“Che cosa?!” esclamarono tutti.
“C’è qualcuno così pazzo da voler liberare quella… cosa?!” domandò incredulo George. “Raptor in confronto era impossessato da una mosca!”
“È assurdo!” fece Gray. “L’Iced Shield non può essere sciolto!”
“L’unico modo per farlo è servirsi della Gocce di Luna… Il potere magico della Luna, convogliato in un solo punto, è in grado di spezzare qualsiasi incantesimo!” spiegò Lyra.
“Accidenti…” commentò Happy.
“Bastardi… Quelli non sanno quanto sia terribile Deliora!” esclamò il mago del ghiaccio.
“Gli abitanti dell’isola credono che si tratti di una maledizione, ma io penso che quegli effetti siano dovuti all’influenza delle Gocce di Luna. Il potere magico della Luna, se distorto, finisce per contaminare il corpo umano…” proseguì lo spirito stellare.
“Maledetti…” commentò Natsu, serrando le mani, pronto ad attaccare.
Ma prima che potesse fare qualsiasi cosa, Lucy lo colpì con un pugno in faccia, facendolo cadere a terra.
“Aspetta!” disse. “Arriva qualcuno.”
I maghi si zittirono immediatamente, voltando lo sguardo verso la direzione opposta alla loro.
In silenzio, una persona si avvicinò al raggio, affiancata dai maghi che il gruppo di Fairy Tail aveva visto nella grotta di Deliora. Lo sconosciuto era avvolto da un mantello bianco e indossava un elmo dalla visiera appuntita che celava il suo viso a partire dal naso e che era dotato di una coppia di corna scure sui lati e di una folta criniera di capelli viola sul retro.
“Sono stato sveglio tutto il giorno… Ho un sonno che non ti dico…” disse Yuka a Toby, il quale sembrava dormire mentre camminava. “Non abbiamo nemmeno scovato quegli intrusi…” continuò il ragazzo dai capelli blu, mentre il mezzo cane si svegliava di colpo.
“Perché non c’era proprio nessuno da scovare!” gli sbraitò contro.
“Imperatore Zero…” cominciò Sherry, rivolgendosi alla persona ammantata di bianco. “Che cosa triste. Pare ci fossero degli intrusi… Noi ce li siamo fatti scappare… Io, ridotta così, non me la sento di parlare d’amore.”
“Intrusi?” ripeté l’imperatore, parlando per la prima volta.
Gray spalancò subito gli occhi.
“Quello sarebbe l’Imperatore Zero?” mormorò Fred, guardandolo.
“Che boria… e guarda che maschera.” Commentò Lucy.
“Dici? A me piace un sacco.” intervenne Happy.
“Deliora non si è ancora risvegliato?” continuò l’Imperatore, ignaro che qualcuno stesse ascoltando.
“Di questo passo, se non è oggi sarà domani…” rispose Sherry.
“Insomma! Oggi o domani?!” le urlò contro Toby.
L’Imperatore sorrise. “Ormai manca poco…”
Il mago del ghiaccio continuò a guardarlo incredulo.
“Per quanto riguarda quegli intrusi, sappiate che non ammetterò interferenze!”
“Certo!”
“Dovrebbero esserci umani solo al villaggio dall’altra parte dell’isola…”
L’Imperatore indicò con la mano la direzione. “Andate e radetelo al suolo!” ordinò. “Non mi piace il sangue, ma…”
“Bene!” fece Sherry.
“Agli ordini!”
Toby si limitò a tentare di ululare.
“Che cosa?!” esclamò Natsu.
“Gli abitanti del villaggio non c’entrano nulla!” fece George, voltandosi verso gli altri. “Dobbiamo aiutarli!”
Tuttavia si zittì guardando Gray, che aveva cominciato a sudare freddo, tremando per la rabbia.
“Quella voce…” disse. “No… Non ci credo… Non può essere!”
Ma prima che potesse dire altro, Salamander uscì allo scoperto.
“Io non ce la faccio più a starmene nascosto!” urlò. “Vi fermeremo noi!” dichiarò lanciando un’enorme fiammata verso l’alto, che attirò l’attenzione di tutti i presenti, che si voltarono verso di loro.
“Ormai succeda quel che succeda!” esclamò Lucy, prendendo il suo mazzo di chiavi, mentre gli altri impugnavano la bacchetta, ad esclusione di Gray, che rimase a guardare il Dragon Slayer.
“Quel simbolo… sono di Fairy Tail!” esclamò Sherry.
“C’era da immaginarselo… Quelli del villaggio hanno chiesto aiuto a una gilda.” Fece Yuka.
“Che diavolo aspettate?” chiese l’Imperatore Zero. “Andate e spazzate via il villaggio!”
“Eh?” disse incredula Lucy.
“Perché?” domandò Natsu.
“Sia gli intrusi, sia i vigliacchi che li hanno chiamati qui… sono da considerarsi nostri nemici!” rispose Zero.
“Ma perché?!” chiese ancora il mago del fuoco, prima di venire superato da Gray, che si lanciò contro l’avversario.
“Bastardo!” urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, unendo le mani e appoggiandole a terra, creando un percorso pieno di spuntoni di ghiaccio, che si diressero verso l’Imperatore.
“Tsk.” Fece lui, alzando un braccio e appoggiando subito una mano a terra, creando un attacco identico a quello dell’avversario.
“Anche lui usa il ghiaccio?! Com’è possibile?!” esclamò George, vedendo i due attacchi scontrarsi e annullandosi a vicenda.
Gray continuò a guardare con odio la persona di fronte a lui.
“Leon… Ma ti rendi conto di ciò che stai facendo?!” gli gridò contro, lasciando sorpresi tutti quanti.
L’Imperatore Zero ridacchiò. “Quanto tempo che non ci si vede, Gray…” rispose divertito.
“Che cosa?!” esclamò Happy.
“Lo conosci?” domandò Hermione.
Il mago del ghiaccio tuttavia li ignorò, come se non li avesse sentiti. “Che ti salta in mente?! Che significa questo?!” urlò ancora contro l’altro ragazzo, che non si scompose minimamente.
“Chi poteva immaginare che il mago inviato dal villaggio fossi proprio tu…” fece lui. “Lo sapevi già prima di venire o è stata una coincidenza? Non che faccia differenza…”
“Perché quel tipo mi sta già antipatico quanto Malfoy?” asserì Natsu.
“Un conoscente dell’Imperatore Zero?” domandò Yuka, che però non mostrava troppa sorpresa, a differenza di Toby, il quale era rimasto con la bocca e gli occhi spalancati.
“Voi andate. Qui me la sbrigo io da solo!” ordinò Leon.
“Sì!” rispose Sherry, allontanandosi assieme agli altri due.
“Invece non vi lascerò andare da nessuna parte!” urlò il mago del fuoco, lanciandosi contro di loro.
“Lasciali, Natsu! Non muoverti!” gli gridò contro Gray, poco prima di vedere Leon avvolgere il compagno con il ghiaccio.
Protego!” urlarono Hermione e i due Weasley, mentre Happy prendeva Lucy per portarla in alto e Gray lanciava un altro attacco di ghiaccio contro Leon, che l’avversario bloccò con semplicità alzando un braccio.
“Dannazione, non posso muovermi!” urlò Natsu, completamente bloccato in un pezzo di ghiaccio che gli lasciava liberi solo i piedi, le mani e la testa.
“Happy, non vorrai abbandonare Natsu?!” urlò la maga degli spiriti stellari, guardando il gatto.
“Non ti preoccupare Lucy! Qui ci pensiamo noi!” disse Hermione, cercando di non far cedere il suo incantesimo. “Tu pensa a proteggere il villaggio, noi ti raggiungeremo il prima possibile!”
La bionda la guardò sorpresa, per poi spostare lo sguardo sui due gemelli.
“Non temere! Abbiamo affrontato i Phantom e Tu-Sai-Chi! Questo ghiaccio in confronto non è nulla!” affermarono insieme.
Lucy annuì, per poi allontanarsi con Happy.
“Avete sfruttato la vostra unica occasione per far fuggire la ragazza e il gatto…” commentò Leon, mentre il suo incantesimo scompariva, permettendo ai tre maghi di Grifondoro di sciogliere la barriera. “Pazienza, ci penseranno Sherry e gli altri a fermarli…”
“Bastardo! Non sottovalutare i maghi di Fairy Tail!” gridò Natsu, poco prima di essere colpito da un calcio di Gray.
Il mago del fuoco restò in bilico per un paio di secondi, per poi cominciare a rotolare via, cacciando un urlo. “Ma che cavolo fai, Gray?!” sbraitò, allontanandosi velocemente.
“Andate con lui.” Disse il mago del ghiaccio, rivolgendosi agli altri. “Con lui me la vedo da solo.”
“Non se ne parla nemmeno! Restiamo qui a darti una mano! Siamo anche noi membri di Fairy Tail, oltre che compagni di scuola!”
“Scuola? E così, ti sei trovato un altro maestro, Gray?” chiese Leon, portandosi le mani sull’elmo per toglierlo.
“Smettila di comportarti come un mio sempai, Leon!” ribatté il mago del ghiaccio. “Tu ormai non sei più un discepolo di Ur!”
“Ma nemmeno tu, Gray… visto che Ur non è più in questo mondo.”
“Ur ha perso la vita per sigillare Deliora!” urlò Gray. “Tu stai cercando di distruggere ciò che ci ha lasciato!”
“Non cambiare le carte in tavola. Sei stato tu a uccidere Ur… Gray.” Disse Leon, togliendosi l’elmo e rivelando così dei corti capelli bianco-azzurri e un paio di profondi occhi neri.
I tre Grifondoro guardarono sorpresi Gray, che cominciò a tremare.
“Così non hai detto nulla nemmeno ai tuoi compagni, eh?” continuò lui. “Certo, hai avuto un bel coraggio a continuare a vivere… Sei uno sfacciato, non dovresti nemmeno pronunciare il suo nome!” decretò colpendo a tradimento l’avversario, facendolo volare contro un pezzo delle rovine.
“Gray!” urlarono gli altri tre, alzando le bacchette contro l’Imperatore Zero.
“E quelle che cosa sono?” chiese, guardandoli con sufficienza.
Incendio!” urlarono i due Weasley, lanciando insieme la magia del fuoco, che fece spalancare gli occhi all’avversario, il quale alzò ancora la mano, creando di fronte a sé una barriera di ghiaccio, che prese in pieno il colpo, restando integra.
“Che cosa? Un ghiaccio in grado di resistere al fuoco?” fece sorpreso George.
“Che strano… non sapevo che a Fairy Tail ci fosse più di un mago in grado di usare il fuoco.” Commentò Leon, per poi alzare la mano e creare sopra di lui un altro blocco di ghiaccio, che fermò una pietra che Hermione aveva fatto levitare facendo attenzione a non farsi vedere.
“Attenta Hermione!” la mise in guardia Fred. “Qui i maghi sono molto più potenti di quelli che trovi da noi.”
“Ho visto… Anche se speravo non se ne accorgesse…”
“Speranza vana, Granger.” intervenne una voce.
I tre si voltarono verso le scale da cui erano arrivati, ritrovandosi a guardare un uomo avvolto da un mantello nero, con una maschera di colore verde scuro che gli copriva completamente il volto.
“Klaun, li conosci?” chiese Zero.
“Sì. Ho avuto l’onore di incontrare la ragazza durante uno dei miei viaggi…” rispose lui, avvicinandosi. “E sinceramente, smanio dalla voglia di vederla soffrire.”
“E tu chi sei?!” esclamò George, portandosi davanti a Hermione come uno scudo, subito imitato dal gemello.
“L’ha già detto l’Imperatore Zero. Il mio nome è Klaun… e sono uno studioso di Zeref.”
A quel nome i tre spalancarono gli occhi.
“Zeref?”
“Già. Non è la prima volta che te lo dico, Granger… Come quando ci siamo incontrati nel castello. Vedo che alla fine hai scoperto la verità su Majutsu e Titania.”
La castana sgranò ulteriormente gli occhi.
“C-Cosa… Tu sei… quella ragazza? Com’è possibile?”
“Oh, per i maghi di questo mondo assumere altre fattezze è uno scherzo… Non c’è bisogno di nulla di complicato come pozioni o trasfigurazioni… Il potenziale della magia qui è infinito.” Rispose lui, per poi guardare Leon. “Ci penso io a loro. Tu elimina Gray. Zart dice che è meglio se li eliminiamo tutti, altrimenti potrebbero rivelarsi un problema.”
Leon sbuffò. “Come vuoi… ma solo perché era già mia intenzione. Non credere che io obbedisca a voi due buffoni.”
“Ma ovviamente, Imperatore Zero.” Rispose lui, per poi portare una mano sotto il mantello, tirando fuori una bacchetta magica.
“Che cosa?!” esclamarono i tre Grifondoro.
“Non sono stato nel vostro mondo solo per un viaggio di piacere. Non appena ho scoperto il segreto della vostra magia, ho pensato di approfondire l’argomento. Impadronirmi di una bacchetta non è stato difficile.”
“Credi davvero di ottenere qualcosa?” chiese George. “Siamo pur sempre in tre contro uno.”
“Ma voi non siete di certo al mio livello.” Continuò lui, alzando la bacchetta. “Per esempio… sapete respingere una delle tre maledizioni senza perdono?”
I due gemelli digrignarono i denti, mentre la ragazza arretrava, impaurita.
Crucio!” urlò l’avversario, lanciando l’incantesimo verso Hermione.
Ma prima che potesse raggiungerla, una figura si mise in mezzo, cacciando un urlo per il dolore.
Sotto gli occhi increduli dei tre, Majutsu era sbucato fuori dal nulla, prendendosi in pieno l’attacco, e ora era in ginocchio, con le mani sul petto, faticando a respirare.
“Harry!” urlarono tutti, compreso Gray, che si stava rialzando in quel momento.
“U-Ugh… Non pensavo che potesse fare così male… Tutto il mio corpo è preda del dolore…” fece lui, alzando lo sguardo verso colui che aveva lanciato l’incantesimo.
“Questa sì che è una sorpresa. Credevo che il grande Majutsu non si sarebbe mostrato.” Fece lui, divertito.
“Chi sei? Come fai a conoscere gli incantesimi del mio mondo?” chiese Potter, rialzandosi.
“Sono uno studioso. E sono anche un vostro nemico ovviamente.”
“Che cosa ti abbiamo fatto?” domandò la Granger.
“Niente. Siete solo miei nemici, tutto qui. Ora, se sono curioso di vedere se Majutsu può respingere una seconda volta… l’incantesimo mortale.”
F-Filipendo!” urlò una voce, poco prima che una sfera d’energia colpisse alle spalle Klaun, facendogli perdere l’equilibrio e la bacchetta, che rotolò a pochi metri di distanza.
Dietro di lui, nascosto dietro un vecchio muro, Ron teneva la sua bacchetta nella mano tremante.
“M-Maledetto… ho dato per scontato che un Weasley non avrebbe attaccato alle spalle…” fece Klaun, rialzandosi a fatica.
“Come hai fatto a viaggiare tra i mondi?” chiese Harry, puntandogli contro la bacchetta.
Sotto la maschera, Klaun sorrise. “Ti piacerebbe saperlo, eh Majutsu? Diciamo che Fairy Tail non è l’unica gilda in grado di farlo. Dovresti saperlo, no? Tu stesso la prima volta che sei venuto qui hai usato la tua magia, senza alcun aiuto.”
“E tu come fai a saperlo? Nessuno al di fuori della gilda ne è a conoscenza.”
“Io so tutto sul tuo conto. Come anche dei tuoi cari amici. Dimmi, Erza ha più incontrato Gerard? E Natsu ha trovato Igneel? Per Lucy direi che la battaglia contro Phantom Lord è stata sufficiente. Mentre Gray… mi sembra stia per affrontare proprio ora il suo passato.”
“Chi diamine sei davvero?” esclamò George.
“Oh, è vero, scusate, mi ero dimenticato di voi. Sono di fronte a tre Weasley e a Granger. Da quel che ho capito, nessuno di voi nell’altro mondo ha una buona reputazione, vero?”
“Sta’ zitto!” replicò Ron, punto nel vivo.
“E adesso sperate forse di rifarvi qui, eh? Poveri stupidi. La bacchetta qui non serve da sola. Se non sapete usare la magia allo stato puro, non potete sperare di andare avanti.”
“Allora vuoi affrontarmi in battaglia? Io non ho di certo paura di te!” esclamò Harry.
Klaun scoppiò a ridere. “È ancora troppo presto. Ma non temere… il mio obiettivo finale sei tu. Com’è possibile che un bambino qualunque sia sopravvissuto a un incantesimo che non ha lasciato scampo a nessun altro? E perché sempre lo stesso bambino è riuscito ad aprire un passaggio tra due mondi diversi?”
“Ma se tu stesso prima hai detto di poterlo fare!” esclamò Hermione.
“Solo perché anche lui l’ha fatto. Se lui non avesse rotto la barriera che li divideva, Earthland e la Terra non sarebbero mai entrati in contatto tra loro.”
“Quindi è per questo che gli Spiriti Stellari e le fenici sono in grado di passare tra i due mondi?” domandò George, mentre Klaun si chinava a terra, recuperando la bacchetta.
“Per il momento il nostro incontro finisce qui.” Disse lui, cominciando a svanire, dissolvendosi come se fosse fatto di granelli di sabbia. “Ma ci rivedremo presto, maghi di Fairy Tail. E la prossima volta… non ve la caverete così bene.”
Sotto gli occhi dei presenti, il mago scomparve senza lasciare alcuna traccia di sé.
“E così, se n’è andato, eh?” fece Leon, girandosi verso di loro, mentre Gray era stato buttato ancora a terra dalla sua magia. “Non ho capito di cosa stesse parlando, ma poco importa.”
Harry lo guardò. “Vuoi affrontarmi?”
Leon sorrise. “Non ancora. Preferisco risparmiare le forze per battere Deliora.”
Sentendo ciò, gli altri maghi lo guardarono increduli.
“Ma se stai cercando di liberarlo!” esclamò Hermione.
“Sì, ma con l’unico scopo di poterlo sconfiggere.”
“S-Sei solo uno stupido…” mormorò Gray, mentre tentava di rialzarsi.
“Gray…” fecero insieme i due gemelli preoccupati, a causa delle diverse ferite che si era procurato.
“Andate avanti… a lui ci penso io!” esclamò il mago del ghiaccio. “Harry, so che sei venuto qui per punirci, ma ti chiedo di rimandare a dopo! Prima devo risolvere questa questione!”
Il moro rimase in silenzio, per poi girarsi e cominciare ad allontanarsi.
“Ti conviene sbrigarti. Erza a differenza di me non lascerà correre così facilmente.” affermò, per poi far cenno agli altri di seguirlo.
Gray li guardò allontanarsi, per poi tornare a fissare il suo ex compagno di studi.
“E così, hai mandato via l’unico che potesse aiutarti. Che stupido.”
“E più urgente salvare il villaggio. E, inoltre, è compito mio fermarti!”
Leon sorrise, per poi alzare una mano. “Ice Make Eagle!” esclamò, creando dal nulla delle aquile di ghiaccio, che si diressero verso Gray sbattendo le ali.
Ice Make Shield!” replicò lui, creando uno scudo di ghiaccio davanti a sé, che esplose non appena entrò in contatto con la magia avversaria, riempiendo l’aria di fredde schegge azzurre.
“Sei sempre stato un bravo Ice Maker nel modellare i materiali statici.” Fece Leon, senza far sparire il suo sorriso. “Io invece preferisco gli Ice Make dinamici! Hai scordato il ghiaccio che si muove di continuo?”
Gray si gettò di lato per evitare le schegge, per poi battere tra di loro le mani.
Ice Make Hammer!” urlò, creando sopra l’avversario un gigantesco martello di ghiaccio, che cominciò a precipitare.
Ice Make Ape!” replicò Leon, alzando l’indice e il medio della mano sinistra, creando alle proprie spalle un’enorme scimmia gigante, che prese in pieno il martello al posto del suo evocatore, distruggendosi così a vicenda.
“Non ci siamo… usi ancora entrambe le mani per modellare la magia…” commentò l’Imperatore Zero.
“Proprio come insegnava Ur, no? Ho intenzione di sconfiggerti usando i suoi insegnamenti, e non l’altra magia che ho appreso. E poi, Ur diceva che usare una sola mano era un metodo incompleto e privo di equilibrio!”
“Io sono speciale.” dichiarò Leon, abbandonando il sorriso e diventando ancora più freddo. “È un sacco di tempo che in potenza ho superato persino Ur.”
“Sei solo uno sbruffone…”
“Io? Non hai appena detto di aver appreso altri tipi di magia? Eppure non li stai usando.”
Gray per un momento fu tentato di prendere la bacchetta, ma poi scosse la testa. “Te l’ho detto: ho intenzione di farti capire cosa stai facendo con i metodi di Ur! Non sono più quello di una volta!” urlò, battendo ancora le mani. “Ice Geyser!”
Non appena ebbe pronunciato l’incantesimo, appoggiò a terra le mani, facendo spuntare da sotto Leon un’enorme struttura di ghiaccio composta da decine di spuntoni, che s’infransero pochi secondi dopo.
“Sì che lo sei…” replicò Leon, riaffiorando incolume dalle macerie di ghiaccio. “Io ero il discepolo anziano… ed ero molto più forte di te. Modellavo la magia con una mano sola. Tu però non ci riuscivi…”
Gray lo guardò incredulo avvicinarsi a lui.
“Le nostre strade sono diverse. Il nostro tempo è rimasto congelato… è tutto proprio come allora!” urlò Leon, creando un drago di ghiaccio che colpì in pieno il mago di Fairy Tail, facendolo volare per diversi metri in aria.
“Ecco perché voglio sciogliere quel ghiaccio. Per poter riprendere il cammino sulla strada bloccata.” Continuò, osservando impassibile il suo avversario schiantarsi sonoramente a terra. “Ur era il mio obiettivo. Il mio sogno era quello di superarla.” Proseguì, serrando i pugni. “Ma tu hai distrutto il mio sogno! Pensai che non sarei mai più riuscito a superarla. Mi restava solamente un modo…”
Il moro si mise in ginocchio, guardando il suo ex compagno, che continuava a parlare.
“Se riuscissi ad abbattere Deliora… cosa che non è riuscita a fare nemmeno lei… allora sì che riuscirò a superarla! E così riuscirò a continuare sulla strada che porta al mio sogno!”
“Sei un pazzo!” urlò Gray. “È questo che hai in mente?! Eppure dovresti conoscere il pericolo che rappresenta Deliora!”
Leon spalancò gli occhi.
“Smettila… è impossibile!” continuò il mago del ghiaccio, poco prima che centinaia di schegge di ghiaccio lo colpissero dal basso, provocandogli ulteriori tagli in tutto il corpo, costringendolo a cacciare un urlo di dolore.
“Hai detto smettila?” chiese Leon, digrignando i denti. “Hai detto è impossibile?”
Gray continuò a urlare, riuscendo a malapena a sentire che cosa gli stava dicendo.
“Quella volta noi ti dicemmo le stesse parole!” esclamò il mago più anziano con ira. “Non dirmi che te lo sei già scordato! Ur è morta perché tu hai voluto sfidare a tutti i costi Deliora!”
Dicendo queste parole alzò ancora la mano sinistra, creando una nuova ondata di schegge che investirono l’avversario.
“Non hai il diritto di pronunciare il nome di Ur!” urlò, osservando l’ex compagno cadere all’indietro, ormai privo di sensi. “Sparisci e crepa!”
 
Gray aprì a fatica un occhio, fissando una sagoma rotonda di fronte a lui.
“Che mezza calzetta…” commentò Natsu, ancora bloccato nella sfera di ghiaccio. “Guarda come ti sei fatto ridurre…”
“Natsu… Che ci fai qui?” domandò confuso, poco prima di venire preso per ciò che restava della sua maglietta.
“Non so dove sia il villaggio, così sono tornato sull’altura… Ecco, è da quella parte! Ora vado!” rispose il mago del fuoco, trascinando l’amico per qualche centimetro.
“Leon… dov’è?”
“E che ne so?!” replicò Salamander, riuscendo a sollevarlo per poi appoggiarlo dietro di lui, approfittando della massa in più del ghiaccio. “Non c’era nessuno e il rituale era finito… Accidenti! Se faranno del male agli altri sarà tutta colpa nostra!”
“Harry… Harry e Ron sono con loro… e c’è anche Erza.”
“Che cosa?! Harry e Erza sono qui?!” esclamò incredulo Natsu, senza però essere sentito dal mago del ghiaccio.
 
“Smettila!” esclamò Ur, guardandolo con serietà, mentre dietro di lei un Leon ancora bambino restava impassibile. “Non puoi illuderti di vincere contro Deliora! È impossibile per te, Gray!”
 
“Natsu…” mormorò, ricordandosi dei dubbi che aveva sulla missione. “Non posso dirti nulla…”
Il mago del fuoco spostò lo sguardo per riuscire a guardarlo almeno con la coda dell’occhio.
“Davvero non posso…” continuò Gray, cominciando a piangere.
“Non devi abbatterti solo perché ti hanno sconfitto!” urlò l’altro, sputando una piccola fiammella e facendo spalancare gli occhi all’amico. “Noi siamo gente di Fairy Tail! La gilda che non si ferma mai! Non ci sarà futuro per noi, se non continueremo a correre avanti! Anche se correre è davvero difficile…” disse alla fine, abbassando la voce, dato che in quello stato, più che correre riusciva a saltellare in avanti.

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