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Autore: stillfreeit    12/03/2013    1 recensioni
" Sarà lei a pagare ogni tua parola, Cyru " sibilò stringendo i pugni
tremanti. Neanche questa minaccia riuscì a scalfire minimamente il
ghigno soddisfatto di Cyru.
" Ho vinto io, Odhron. Mi auguro per te che tu sia pronto a pagare la
sconfitta ".
" UCCIDILO!! " tuonò lui rivolto al soldato che tratteneva Cyru sotto la
morsa del coltello. Chiusi gli occhi, prima di dover vedere la vita
dell'ennesimo grande uomo spegnersi sotto l'ordine di quel pazzo.
La prima storia che abbia mai scritto, ve la presento senza ritocchi.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 5 h Naur:

Mi trovavo nell'ufficio del Generale Odhron, convocato alle prime luci della mattina dal suo servo personale.
Ero andato a dormire tardi la sera precedente, impegnato com'ero in meditazioni che potessero lavarm ila mente, cancellare minacce, ansie, limiti di tempo e sangue...
Finalmente ero riuscito a concentrarmi sulla soluzione da trovare piuttosto che sulla fretta che Odhron mi aveva messo addosso. Ero arrivato ad una
conclusione.
L'atmosfera nella stanza spaziosa era molto più rilassata, rispetto a quella pesante respirata nella cella di Cyru. I suoni non erano quelli cupi e sofferenti delle segrete, e il vetro della finestra lasciava entrare la luce del Sole. Almeno ero consapevole di essere vivo, e non rinchiuso in un sarcofago.
Soprattutto, nonostante della ragazza non ci fosse ancora traccia, la morte del suo rivale aveva assopito la bestia, e Odhron aveva ripreso le sue abituali sembianze di una fredda colonna di marmo. Inquietante, certo, ma per lo meno chi gli stava dinanzi non sentiva il pericolo di essere divorato da un momento all'altro.
Guardai, con gli occhi che bruciavano di stanchezza, la luce del Sole entrare dalla finestra.
Quella luce debole sembrava il mio riflesso: ancora troppo legata al sonno per trovare la forza di riscaldare l'aria gelida. Mi ero presentato piuttosto intontito dall'insonnia notturna e dalla sveglia brusca, e forse era anche meglio così: sopportarlo sarebbe stato molto più semplice.
Sapevo che cosa voleva chiedermi... e questa volta avevo una risposta.
" Novità, Capitano? " mi dava le spalle mentre guardava fuori dalla finestra, e non si voltò neanche per parlarmi. Una fortuna, perché non si rese conto del mio sguardo incantato verso una lama di luce sulla parete. Mi ridestai e ricomposi in fretta.
" Ancora nulla, signore ". risposi dopo essermi schiarito la voce. Lo sentii mormorare qualcosa, probabilmente un qualche tipo di
imprecazione.
" Avrei dovuto immaginarlo. Era proprio quello che voleva... " masticò poi a mezza voce sbattendo un pugno sul davanzale di marmo, prima di poggiarci entrambe le mani. Qualcosa della bestia che era stato la sera precedente era ancora in agguato, avrei fatto del mio meglio per non stuzzicarla. " E' stato anche fin troppo facile catturarlo".
Be', non gli si poteva dar torto. Non bisognerebbe mai gioire delle cose troppo facili... specialmente quando di mezzo c'è un uomo furbo come Cyru.
Forse era il caso di smetterla di cadere nelle sue trappole.
" Signore, se posso permettermi... " Odhron si voltò verso di me squadrandomi completamente. La sua ombra era tanto imponente che il Sole era completamente eclissato dietro le sue spalle e il mio viso si ritrovò al buio. Rimasi immobile ed impassibile di fronte a quello sguardo glaciale.
" Ma vi prego, Capitano... " rispose con freddo sarcasmo. Lo ignorai, e risposi come se mi avesse semplicemente detto di proseguire.
" Signore, ci stiamo comportando come pedine sulla scacchiera di Cyru. Lui conosceva perfettamente il Clan, e sapeva esattamente le mosse che avremmo fatto. Forse dovremmo smettere di pensare con la nostra testa e cominciare con quella di Cyru ".
Odhron si espresse in uno sbuffo scettico.
" Conoscevo Cyru. L'unico modo per entrare nella sua testa era con una lama di un coltello, e neanche ci saremmo riusciti se lui stesso non avesse voluto ". Pensai di diventare più diretto e passare ad illustrare ciò che avevo impiegato tutta la notte ad escogitare.
" Una ragazza da sola, soprattutto illuminata dagli insegnamenti di Cyru, non impiegherà molto a superare un esercito... può sfuggire facilmente ".
" Anche se fosse, che avresti intenzione di fare? ".
" C'è solo un posto in cui una ragazza del genere sarebbe al sicuro, e sono le Amazzoni ". Fu allora che Odhron scoppiò nella sua consueta risata fredda, che poteva esprimere tutto meno che divertimento.
L'intontimento della sveglia si stava dileguando, e cominciai ad irritarmi.
" Aspetto il momento di dichiarare loro guerra da una vita, Capitano, ma non mandandogli lì il mio esercito. Voglio essere pronto prima di battermi contro quelle streghe".
" Mio Signore, mandare un esercito sarebbe una mossa avventata e stupida, e come ho già detto la ragazza potrebbe sfuggirci comunque " non riuscii a trattenere una punta di freddezza e fastidio per l'interruzione, ma per fortuna Odhron non ci fece caso, e rimase in ascolto. Continuai: " Tuttavia, lasciare che arrivi dalle Amazzoni con tutto quello che sa sarebbe come consegnargli la vittoria ".
" Dunque vorresti fermarla prima che arrivi... " rispose il Generale. Finalmente sembrava comprendere la mia idea. " Ma come senza un esercito? ".
Ecco in cosa differiva la mente di Odhron da quella di Cyru: la mentalità prettamente militare. Niente esisteva o era degno di esistere se non c'era di mezzo un esercito. I motivi per cui facesse tanta fatica a ragionare in modo diverso dal solito erano abbastanza evidenti...
" Capisco che la situazione è delicata, e non la sto certo sottovalutando... ma muovere un esercito per una sola ragazza mi sembra esagerato, dispendioso e soprattutto
controproducente, come vi ho già detto " risposi alquanto irritato dal dover sbattere la testa contro un muro di mattoni. " La strada per arrivare alle Amazzoni è una sola, bastano due dei nostri soldati più capaci che seguano la rotta della ragazza. Due persone passano inosservate, signore. Ma soprattutto, allo stesso modo in cui la ragazza
sfugge al nostro esercito, essi possono sfuggire a quello delle Amazzoni ". Smisi di parlare, e attesi la risposta.
Il silenzio si protasse per diversi secondi, durante i quali Odhron passeggiava avanti e indietro davanti alla finestra, muovendo la sua enorme ombra da una parte all'altra, come un pendolo. Ci stava effettivamente riflettendo, e quello era già un grosso passo avanti. In effetti, era un piano molto semplice che anche la più elementare delle menti avrebbe capito.
Era strano... anzi, preoccupante... che il generale non ci fosse arrivato da solo prima.
Il suono ritmico dei suoi passi e quel dolce cullare della luce mossa dall'ombra del Generale stavano conciliando il mio sonno, quando finalmente Odhron si fermò di fronte a me ed emesse la sua sentenza:
" Molto bene, Capitano. Seguiremo la tua idea. E spero per te che sia valida ". Non mi aspettavo di meglio che la solita minaccia. Era uno dei motivi per cui tanti stentavano a contraddire Odhron: era una grossa responsabilità.
Io non avevo paura, e sapevo che da quel piano dipendeva molto più della mia vita.
I segreti del Clan non dovevano arrivare alle Amazzoni. " Visto che è un tuo piano, non vedo persona più qualificata di te per metterlo in pratica. Prendi pure il giovane
soldato che ho usato per Cyru, sono sicuro che un po' di addestramento in più non gli farà male ".
La scelta del Generale mi colse completamente alla sprovvista. Non avevo neanche sfiorato la possibilità che potesse rivolgere a me quell'ordine. Forse l'idea di essere il Capitano mi aveva precluso mentalmente la possibilità. Avevo dimenticato che per il Generale, essere Capitano, era solo dare un nome diverso a qualcosa di assolutamente comune.
Pensai al giovane ragazzo che avevo incontrato il giorno precedente. Sicuramente aveva bisogno di sbattere un po' il muso contro la vita, consumarsi le lacrime per non poterne più piangere. Mi era sempre piaciuto addestrare le nuove reclute, e quel ragazzo mi era decisamente molto più simpatico di tanti altri: mi sembrava più
umano, anche se non avrebbe dovuto esserlo. Forse mi ricordava me stesso agli inizi... Ma qui si trattava di affrontare quasi certamente le
Amazzoni... per quanto fossi fiducioso nel mio piano, non potevo escludere uno scontro.
Non potevo affrontarle da solo...
" Mio Signore, con tutto il dovuto rispetto, quel ragazzo non mi sembra ancora pronto per un compito del genere... Stiamo parlando delle Amazzoni " Esserci riuscito una volta aveva alimentato in me la speranza di riuscire a farlo ragionare nuovamente.
Illuso. Ero semplicemente stato destimone di un evento più unico che raro, il quale difficilmente si sarebbe ripetuto.
" Se ti stai preoccupando per la sua lama, puoi stare tranquillo, ho assistito al suo esame finale di combattimento. Sono rimasto molto impressionato, altrimenti perché lo avrei scelto? Ha bisogno di mettere in pratica quello che sa e farsi le ossa, l'ultimo esame gliel'ho fatto io ieri sera con Cyru, e mi è sembrato ancora troppo agitato ".
Aveva avuto la stessa impressione, infatti. Ma se era tanto bravo da impressionare addirittura un uomo di ghiaccio come lo era Odhron, forse quello che gli serviva era davvero solo un po' di esperienza...
" Partiremo quanto prima, Signore " lo salutai con un mezzo inchino e girai i tacchi per uscire dall'ufficio.
" La voglio viva " disse rivolto alle mie spalle nel momento stesso in cui stavo per abbassare la maniglia della porta per uscire.
" Sì, Signore ".
Era stato Cyru ad addestrare quella ragazza. Infine si era lasciato catturare ed uccidere, dunque doveva aver pensato di averle insegnato tutto quello che doveva sapere.
Eravamo all'inseguimento di una piccola copia di Cyru.
Perciò, allo stesso modo, c'era da aspettarsi che si sarebbe fatta catturare viva solo se fosse stata lei a deciderlo...
   
 
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