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Autore: EmmaStarr    12/03/2013    12 recensioni
Siete stufi delle solite storie dei Malandrini dove non succede mai niente?
Siete pronti per un'incredibile avventura oltre i confini del tempo e della magia?
Bé, i Malandrini di sicuro no, ma che ci volete fare... le avventure capitano, specie se è la mia testolina contorta a prepararle. u.u
Ebbene sì, ritornano i nostri benamati Malandrini che, in compagnia dell'incantevole Lily Evans, dovranno vedersela con ripetuti viaggi nel tempo alla ricerca di alcuni misteriosi rubini...
Dove finiranno? In un lontanissimo passato? In un remotissimo futuro? Quali misteriosi personaggi incontreranno? In che disperate situazioni si troveranno? La loro amicizia rimarrà salda, nonostante tutto? Sarà forse in seguito a questo viaggio che finalmente Lily cadrà ai piedi di James? Oppure falliranno e non torneranno indietro mai più?
Per scoprirlo... leggete!
Dal capitolo 2:
“Insomma, dovremmo viaggiare nel tempo, senza nemmeno poterci smaterializzare, per recuperare questi cosi a sprezzo della vita, e avremo solo un giorno per ogni rubino?” domanda Remus.
“Proprio così!”
“Siamo fottuti” conclude Sirius. E gli do ragione. Oh, se gli do ragione.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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XXXI

 

Non posso credere che siano davvero qua.

Sono passati talmente tanti anni dall'ultima volta, eppure... Sono identici.

La cosa che mi fa un po' tristezza è che, al contrario, noi siamo diversissimi. Siamo cresciuti, sono cresciuto. E sono invecchiato, come mi ha gentilmente fatto notare Sirius.

È triste – oltre che davvero strano – pensare che tuo padre sia più in confidenza con tuo figlio che con te...

Ma se mi perdo in questi pensieri non ne otterrò nulla.

Sono qui, sono di nuovo qui, conta qualcos'altro?

Logico che no. Farò meglio a godere della loro presenza finché posso.

“Ma quanto dobbiamo scendere, ancora?” si lamenta James, insomma, James junior, mio figlio. Comincio ad odiarmi per avergli dato questi nomi, seriamente.

“Aspetta che tiro fuori la sfera di cristallo...” borbotta Ginny, di cattivo umore.

Povera, volare così non le piace. Neanche a me, a dire il vero: senza scopa è tutta un'altra cosa, viene un mal di schiena...

“Ci siamo quaaaaaaa... Ahi!” grida Sirius, fermandosi di botto.

“Che succede?” fa subito Ron, avvicinandosi.

“Ma questa... Ehi, è acqua!” sbotta Sirius, scrollando i capelli e schizzando mio padre, che subito ingaggia con lui una feroce lotta a chi infradicia prima l'altro.

Tempo due secondi, sono entrambi bagnati fino all'osso.

“Acqua? Vuol dire che questo è come... Un lago sotterraneo?” chiede Hermione, dubbiosa. “Perché in Storia di Hogwarts non se ne fa assolutamente cenno...”

“E tu te lo ricordi ancora, quel libro? Miseriaccia, Hermione, ma come diavolo fai?” domanda Ron, disperato.

Certo, la sua copia è finita in pancia a Noberto vent'anni fa, quindi proprio lui non può parlare.

“Sì, me lo ricordo, e non viene descritto niente di simile!” replica Hermione, piccata.

“Bé, mamma, papà, zii, non credo sia un problema. Voi saprete di sicuro in incantesimo per farci respirare sott'acqua, dico bene?” cerca di mediare Lily. Junior.

Oh, accidenti a me!

“Lily, hai ragione – Harry, non fare quella faccia, sei inquietante – potremmo fare l'incantesimo Testabolla, però sarà difficile comunicare sott'acqua...” fa Ginny, nervosa.

“A me sta bene!” dice subito James Junior.

“Anche a me!” affermano gli altri.

E con gli altri intendo gli altri otto ragazzi che sono qui, perciò il mio udito potrebbe lievemente risentirne.

“Allora facciamolo, ma dobbiamo trovare il rubino, potrebbe essere ovunque!” dice Ron, dubbioso.

“La luce, quella luce che viene dal centro. Potremmo andare a vedere laggiù.” propone Remus.

“Non è una cattiva idea, per ora. Ma per esperienza, sott'acqua glio incantesimi funzionano in modo diverso. Fate tutti attenzione.” intimo, prima di formulare l'incantesimo Testabolla su tutti quanti.

“Pronti? Andiamo, forza.” dico, e ci tuffiamo.

Cavolo, se è fredda.

 

* * *

Io ucciderò quella sottospecie di cervo quattrocchi.

Che colpa ne avrò io se mi sono bagnato? Non aveva nessun diritto di prendersela per due schizzi.

Colpirmi a quel modo è stato sleale.

Di conseguenza, quando saremo usciti e saremo finalmente al sicuro, io lo ucciderò.

Ah, e ovviamente dovrò gridare “Io ti ucciderò, sottospecie di cervo quattrocchi!” altrimenti non ci sarebbe gusto.

Oh, certe volte però mi faccio paura da solo per le cose che penso.

“Felpato? Guarda che Harry ha gridato Andiamo, forza. vuol dire che devi tuffarti!” mi avvisa, incrociando le braccia.

“Eh? Oh, cioè, certo.”

Che non sappia mai cos'ho pensato, che non lo sappia...

Prima di potermene accertare mi tuffo in acqua.

Che, per la cronaca, è la cosa più fredda che io abbia mai sentito, ancora più fredda di quella volta che ho perso una scommessa e sono finito in un mucchio di neve alto due metri.

Insomma, era freddo, però ci sono stato dentro cinque secondi.

Qui, invece...

Mi guardo intorno. Il fondale è parecchio profondo, ma tutt'intorno riesco a vedere gli altri grazie a quella luce di prima.

È forte, è praticamente l'unica cosa che si vede.

Nuoto verso quella luce, e non so come ma mi sembra... Calda.

E, lasciatevelo dire, se voi foste al mio posto correreste verso qualcosa di caldo anche se fosse Voldemort in persona!

Nuoto con tutte le mie forze verso quella luce e, modestia a parte, sono il primo ad arrivare.

James, questa te la rinfaccerò per un mese.

Però per rinfacciartela dovrei almeno vederti. E al momento mi sento vagamente stupido, perché sono solo davanti a questa specie di collina da cui proviene la luce.

Ma solo sul serio, qui non c'è nessuno...

Un attimo! Mi sembra che... Ma sì! Sta arrivando qualcuno! Mi stavo preoccupando...

È Albus. Appena mi vede fa una faccia sollevata, ma poi le sue labbra minano: “E gli altri?”

Sollevo le spalle per fargli capire che non lo so, poi con un gesto lo invito a salire sulla collinetta misteriosa. Se arriviamo su, vedremo cos'è che fa luce, ci scalderemo e avremo una visuale migliore per trovare gli altri. Ho già detto che ci scalderemo?

Lui annuisce e, un po' nuotando e un po' aiutandoci con le mani, raggiungiamo la cima.

C'è un forziere, grandissimo. È questo che emana luce, luce e calore.

Al suo interno c'è un tesoro immenso, enorme. Monete, collane, spade, pietre preziose... C'è di tutto, qui!

Albus mi batte insistentemente la mano sulla spalla.

Mi volto, scocciato (non avevo mai visto un tesoro così grande), ma rimango a bocca aperta.

Intorno a noi ci sono altre colline sono lontane, ma le vedo. Sono tante, tantissime. Come ho fatto a non vederle mentre venivo qua?

E sopra ogni collina c'è un forziere uguale a questo!

Oh, ma allora è chiaro: ciascuno è andato verso una collina qualsiasi, e ora siamo tutti dispersi! È già un miracolo che sia io che Albus siamo arrivati alla stessa collina, suppongo.

“Che facciamo?” mima lui, gli occhi spaventati.

“Non li vedi in giro?” chiedo io, allargando le braccia per indicare la zona.

Se trovassimo qualcun altro qua in giro, magari, potremo finalmente pensare al rubino...

Un momento! Tesoro, gioielli, pietre preziose... Il rubino sarà in uno di questi forzieri!

Sto per riferire ad Albus la mia conclusione, quando mi accorgo che lui qui vicino a me non c'è.

Volto lo sguardo, e mi sa che tra un attimo non ci sarò neanch'io.

 

* * *

 

Appena sono entrato nell'acqua, oltre a soffrire immensamente per il freddo, ho cercato di rimanere incollato a James.

È quello che tendo a fare sempre, di solito. Stare incollato a James, e di conseguenza a Sirius.

Ma se fai vedere che stai incollato a Sirius rischi la pelle, quindi per istinto ormai mi affido di più a James.

E perciò comincio a nuotare dietro di lui, tentando di ignorare il freddo.

Siccome io vado molto più piano, per poco non lo perdo, ma alla fine lo vedo sempre. E dopo quelle che mi sembrano ore, la luce si è fatta più vicina e James si è fermato.

Ma... Oh, santo cielo! Possibile che io sia così cieco? Ho confuso James con... Ron?

Mi serve un Medimago, ora.

Lui si guarda intorno, stranito. E adesso? Non mi starai dicendo che James si è perso?

Mi avvicino più in fretta che posso (per cui non tanto in fretta) e i miei sospetti crescono: qui non c'è nessun altro!

“Che succede?” mimo rivolto a Ron.

Lui fa una smorfia come a dire “non ne ho idea”, e mi verrebbe da alzare gli occhi al cielo.

Perfetto.

Improvvisamente però lui mi dà le spalle e comincia a salire: salire... dove?

Oh, al diavolo, io qui da solo non ci sto. Comincio a seguirlo, e in fondo si sta quasi bene: fa caldo, è bello.

Alla fine raggiungiamo la cima della collina.

E.. Non posso credere ai miei occhi! Ma questo, questo è un tesoro!

Mi luccicano gli occhi, mi devono luccicare gli occhi. Nick non scherzava, questo sì che è un tesoro!

Lentamente, avvicino la mano alle monete, come se potessero essere finte.

No, no, sono vere, sono perfette!

Monete, gioielli, bracciali, spade, corone... Sono ricco.

O forse no, perché Ron sta indicando delle figure vagamente minacciose che si muovono verso di noi, e a giudicare dalla lunga coda non sono i nostri amici.

“Che volete?” grida Ron, ma la voce esce strana, distorta a causa della bolla.

“Seguiteci e non avrete noie.” risponde uno di loro, sibilante. È tremendo, è come se mi stesse ficcando una spada nell'orecchio!

Annuisco, spaventato, e cerco di portare con me anche Ron, ma lui scosta la mia mano.

La sua espressione è dura, e anche se non capisco quello che dice non credo che li seguirà tanto gentilmente.

L'essere, – che sarà un Tritone, un Marino, non ne ho idea, non ho studiato! – parla di nuovo, a di nuovo la testa mi fa male.

“Seguiteci, o faremo del male agli altri.”

Gli altri... Chi ha preso, ancora?

“I vostri nove amici sono con noi, quindi farete bene a seguirci.” sibila, minaccioso.

A meno che io non stia prendendo un granchio, però, i nostri amici erano undici.

Ron li guarda come se non potesse crederci, ma so che cederà. Non può permettere che facciano del male a sua moglie, ai suoi nipoti eccetera.

Lentamente ci avviciniamo ai tritoni/Marini/esseri non ancora definiti, e quelli ci mettono in manette.

Poi ci portano in una grotta addossata alla parete lungo la quale siamo scesi noi.

Insomma, però, questo è un lago, mica un mare! Non può essere infinito...

Tempo un secondo, e ci sbattono in una... Bolla?

Sembra una cella e una bolla, non saprei descriverla. Fatto sta che riesco a respirare, e i miei vestiti sono bagnati.

“Ci sono tutti?”

“Tutti, comandante.”

La bolla/prigione viene chiusa, e noi ci guardiamo tutti in faccia. C'è James, c'è Sirius, ci sono tutti...

Tutti, tranne Remus e Teddy.

 

* * *

 

Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti! ^^
Oggi capitolo di azione! Chi se l'aspettava, eh?
Adesso i cari Remus e Teddy hanno un sacco di lavoro da fare... E chissà dove sarà il rubino!
Scusate per l'angolo corto (e lo so che voi ora state brindando, ma lasciatemi sognare) quindi, dicevo, so che vi dispiace che l'angolo sia corto – non interrompetemi! – ma devo davvero scappare!
Un bacio, vostra
Emma ^^

  
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