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Autore: Lulu_Herm    12/03/2013    1 recensioni
dal pomeriggio dopo i G.U.F.O. al 31 ottobre 1980, tredici storie sui pensieri di Lily Evans, James Potter e Severus Piton in altrettante occasioni:
-Dopo i G.U.F.O
-A casa, d'estate
-Banchetto d'inizio
-Lezione di Pozioni
-Hogsmeade
-Binario 9 3/4, per la settima volta
-Ronda dei Capiscuola
-Quidditch
-Studiando in biblioteca
-Addio, Hogwarts
-Il matrimonio
-Harry
-31 Ottobre 1980
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'L'inizio'
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a Francesco,
che ha l'enorme potere
di sapermi rendere felice

Era accaduto tutto molto in fretta. Un momento prima lui abbracciava Frank e lei era sulla gradinata, nella frazione di un secondo lei era corsa da lui e l’aveva baciato.  C’era mai stato un bacio come quello?  Un bacio così a lungo atteso, un bacio pacificatore, un bacio d’amore da parte di Lily Evans?
Ce l’aveva fatta. Era riuscito a provarle che l’amava per davvero, con ogni parte di sé stesso. E allora lei l’aveva ricambiato. A volte i miracoli avvengono.
Intorno a loro si levò un boato. Sentiva le urla provenire da ogni lato, gli strilli felici di Alice e gli squittii di Peter, l’emozione di Sirius e Mary, la gioia di Remus.
Quando finalmente le labbra di Lily si separarono dalle sue, i due aprirono gli occhi e si guardarono intorno, felici come mai erano stati. 
-Ce l’avete fatta, per le mutande a pois di Merlino!- gridò Sirius felice, attirando uno sguardo assassino da parte della McGranitt.
Nel frattempo, Fabian Prewett col megafono annunciava la vittoria di Grifondoro su Serpeverde. Lo stadio era un tripudio di stendardi con leoni, i tifosi vestiti di verde e argento uscivano in silenzio per tornare al castello.
Sembrava che tutti si aspettassero che uno dei due dicesse qualcosa, ma James scoprì che non c’era niente di ciò che voleva dire a Lily che avrebbe condiviso con il resto della scuola. La prese per mano e le sussurrò:
-Aspettami in Sala Comune, arrivo appena posso-
La professoressa McGranitt si avvicinò alla squadra per congratularsi per la vittoria, e Lily ne approfittò per raggiungere gli amici che la guardavano sorridenti. Facendosi largo tra la folla i cinque uscirono dallo stadio e andarono dritti alla Torre di Grifondoro per organizzare la festa.
Mezz’ora dopo il resto della Casa fece ritorno con la squadra. Non appena entrò nella stanza, gli occhi di James cercarono quelli di Lily. Dubitava di essere mai stato tanto felice, sebbene la sua gioia fosse attenuata dagli eventi che si erano verificati qualche settimana prima. Quando lei guardò verso di lui, mentre il suo viso diventava dello stesso colore dei capelli, lui le sorrise e poi corse nel dormitorio. Nel disordine sotto il letto scovò il Mantello dell’Invisibilità ereditato da suo padre e lo infilò in tasca. Poi tornò in Sala Comune e andò  dritto da lei.
-Vieni con me-
Lei lo seguì  disorientata ma senza opporsi. Lui la prese per mano e insieme uscirono dalla Sala.
Quando furono nel corridoio, lui estrasse il Mantello e coprì entrambi.
-Ma che diavolo..?- sussurrò Lily sempre più perplessa.
-Aspetta, quando arriviamo là ti spiego tutto-
-Là dove?-
-Vieni-
Avrebbe potuto portarla nella Stanza delle Necessità? No, troppo  banale. Ci aveva già portato la maggior parte delle  ochette che si era trascinato dietro per anni. Lei non era come loro, ci voleva qualcosa di speciale. O se non altro, particolare.
Forse la torre di Astronomia? No, anche quella era banale. Ma dove?
Poi ebbe un’idea.
Probabilmente anche quel posto era banale, ma aveva qualcosa di unico per James. Lei lo associava ad un ricordo triste, e quella sera lui avrebbe provato a crearne uno felice che potesse sostituirlo. Quella sera la riva del Lago Nero sarebbe diventata il teatro dell’inizio di una nuova avventura.
Con enorme sollievo del ragazzo, Gazza si era di nuovo dimenticato di chiudere a chiave il portone, probabilmente distratto da qualche caccia allo studente. James e Lily uscirono in silenzio perfetto e lui la guidò al buio verso  il Lago. Approfittando del freddo di ottobre, lui la strinse a sé, e lei lo lasciò fare. Quando giunsero sulla riva del Lago, il giovane fece apparire una coperta.
Poiché la notte era molto scura, il ragazzo accese la bacchetta, badando bene di non far cadere il Mantello, per evitare il rischio che qualcuno dal castello vedesse la luce e scendesse a rovinare quel momento .
I due si sedettero e si guardarono negli occhi.
-Lily…-sussurrò James, mentre cercava il coraggio per dirle ciò che provava.
-Non sforzarti di cercare parole, credimi: i tuoi sentimenti sono chiarissimi, e dal momento in cui li ho capiti veramente non ho potuto fare a meno di ricambiarli. Dopo che ti sono stata accanto quella notte e ho condiviso con te quel dolore, che è diventato anche mio, so di non poter fare a meno di stare al tuo fianco.- affermò Lily, sorridente e sicura
Gli occhi di James s’illuminarono e un largo sorriso si aprì sul suo volto. Lily si avvicinò a lui e lo baciò.
Non si erano mai sentiti tanto felici.
Quella notte non tornarono al castello. Sdraiati sulla loro coperta, stretti l’uno all’altra per proteggersi dal freddo, trascorsero quelle ore a parlare.  Quando ormai apparivano le prime luci dell’alba, i due innamorati ritennero opportuno fare ritorno alla torre di Grifondoro, dove certamente i loro amici si chiedevano che fine avessero fatto. Sempre al sicuro sotto il Mantello dell’Invisibilità, rientrarono nella scuola, certi che nessuno li avesse visti.

Yu hu hu! Sono sempre in ritardo clamoroso, ma purtroppo ho mille cose da fare, e se oggi la mia prof d'Italiano non avesse tenuto una lezione sui Promessi Sposi particolarmente barbosa probabilmente questo capitolo non sarebbe pronto adesso. Quindi sappiate che il merito (o la colpa, a seconda dei punti di vista) è del buon Manzoni.
Dunque, sebbene questo sia il capitolo di James, Lily ne è la vera protagonista. Spesso è lei a prendere l'iniziativa, a parlare chiedendo al ragazzo di starla a sentire. Visti i risultati direi che fa bene, vero?
Occhio all'ultima frase :)
Adiosssss
Lulu
   
 
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