Lasciatemi dire solo un'ultima cosa e poi vi faccio leggere: il capitolo è dedicato alla più grande fan di Greta e Daniele, che penso, e spero, alla fine si ritroverà a frignare... Rosa è tutto tuo!
NESSUNO
galleggia in fiore, che maggio sia
e per amarti meglio, amore mio
figliamo rose, lo voglio anch'io
E mi fa vivere, e accende il giorno
così celeste, she's my baby >
“ Amilcare.
” Daniele abbassa leggermente il viso per osservare Greta con
un’espressione
impassibile, tradita solo da un’increspatura agli angoli
della bocca, difficile
da individuare vista la posizione poco naturale con cui sta stirando il
suo
collo.
Sono sul
letto, con lei sdraiata sul petto di Daniele che le accarezza il
pancione ormai
veramente enorme.
“ Come? ”
Domanda Greta, smettendo per un attimo di carezzargli il petto.
“ Amilcare.
” Ripete lui, poggiandosi di nuovo alla spalliera del letto
così che lei non
possa vederlo in viso.
“ Stai
scherzando! Che genere di nome… ”
“ E’ il nome
del marito di nonna. Lei mi ha cresciuto come se fossi suo nipote e le
ho
promesso che, se avessi mai avuto un figlio, l’avrei chiamato
come suo marito.
Non posso venir meno ad una promessa. ” Spiega il ragazzo,
cercando di non farsi
scappare una risata e adottando un tono di voce quasi malinconico.
“ Io credo
che la nonna sia abbastanza intelligente da capire che questo nome
è ormai
desueto e io non lo metterò mai a mio figlio. Voglio un nome
normale. ”
“ Stai
dicendo che il marito di nonna era anormale? ” Ma a quel
punto lui non riesce
più a trattenersi e scoppia a ridere. “ Ci sei
cascata! Ci sei cascata come una
pera cotta!”
“ Brutto
stronzo, ti pentirai di averlo fatto! ”
“ No, il
solletico no. ” Urla Daniele mentre Greta gli arpiona i
fianchi con le sue dita
iniziandole a muovere in maniera frenetica.
“ Non ho
pietà. ” Dice la ragazza, continuando a fargli il
solletico sulla pancia e sul
collo.
“ Ok, ok, mi
arrendo! ” Greta stacca le mani dal corpo di suo marito e
anche lei si mette
seduta come lui per riprendere fiato: ora con quel pancione ogni
movimento le
viene difficile e faticoso e qualsiasi cosa la affatica.
“ Seriamente
Dany, questo piccolo doveva nascere già tre giorni fa e
ancora noi non abbiamo
un nome, cosa mettiamo nella culla quando nascerà? Un punto
interrogativo
accanto al suo cognome? Oppure lo chiameremo Nessuno Ballistreri?
”
“ Figo
Nessuno, mai nessun bambino ha avuto questo nome. ” Prova a
scherzare l’uomo,
ma l’occhiata truce di sua moglie lo fa desistere dal
continuare il suo gioco.
“ Tesoro, stai tranquilla, sono sicuro che quando lo vedremo
sarà lui stesso a
suggerirci con che nome voglia essere chiamato. ”
“ E di
grazia, come farà? Con il suo primo vagito ci
dirà il nome che preferisce? ”
“ Può darsi.
”
“ Sei un
cretino Dany, buonanotte. ” Greta si corica e gli da le
spalle, fintamente
offesa, ma forse neanche troppo fintamente, che suo marito non la
prenda sul
serio.
“ Buonanotte
anche a te, amore mio. ” Risponde lui, mettendosi accanto a
lei e cingendola
sotto il seno con un suo braccio.
Nel bel
mezzo della notte Daniele si sveglia con una strana sensazione, come se
si
sentisse bagnato: si porta per sicurezza una mano in mezzo alle gambe,
per
assicurarsi che non si sia fatto la pipì addosso, cosa che
comunque gli sembra
impossibile, ma non tocca nulla di bagnato, quindi pensa sia stata solo
una sua
impressione, come quando si è nel dormiveglia e si sogna di
essere già in piedi
nel bagno a lavarsi e invece si è ancora nel letto. Ma non
appena stende le
gambe per avvicinarsi a Greta, stavolta sente distintamente che il
letto è
bagnato, e un mugolio infastidito della sua ragazza gli conferma quello
che in
un attimo la sua mente ha capito: sta per diventare padre.
“ Greta,
Greta tesoro svegliati. ”
“ Mmh, Dany
che… Aaaahhhhhh. ” Una contrazione le impedisce di
continuare la frase,
svegliandola del tutto da quel leggero torpore che ancora
l’avvolgeva. “ Oddio,
che sta succedendo? ” Il panico è evidente nella
sua voce, e anche i suoi occhi
sbarrati indicano a Daniele che in quel momento Greta è
terrorizzata da quello
che le sta per accadere.
“ Tesoro
calmati, il momento che aspettavamo da tanto finalmente è
arrivato. Ora ci
vestiamo e ti porto in ospedale, tu non preoccuparti. ”
Daniele cerca di
rassicurarla e le da un bacio in fronte, dopo di che si veste e
cercando di
fare più attenzione possibile, aiuta sua moglie a lavarsi e
vestirsi e in men
che non si dica sono in ospedale, pronti per conoscere il loro
piccolino.
“ Cazzo! Nei
libri non c’è scritto che fa così male.
” Greta nel lettino della sua stanza
non fa altro che urlare ad ogni contrazione.
“ Amore,
pensa che stai mettendo al mondo nostro figlio, che tutto questo dolore
lo
dimenticherai. ”
“ No che non
lo scorderò mai. Rimarrà figlio unico a vita, ti
sto avvisando. ” Sbraita tra i
denti Greta mentre una nuova contrazione le fa mancare il respiro.
Daniele, che
non si è mosso dal suo fianco neppure per un secondo, non
riesce a capire bene
quello che sta succedendo: sa che tra pochissimo diventerà
padre, che potrà
finalmente stringere il loro pesciolino tra le braccia, ma nello stesso
tempo
la sua mente sembra essersi svuotata di qualsiasi cosa che non sia la
paura. Ha
una fottuta paura che qualcosa possa andare storto durante il parto,
che il
piccolo o Greta possano correre dei rischi, anche se sa che ormai
è raro, ma
soprattutto ha paura che non sarà un buon padre. Non ha
nessuna figura di
riferimento, nessun uomo a cui affidarsi come esempio da seguire; si
è
documentato, ha letto quasi più libri di sua moglie, ma
ciò non gli impedisce
di sentirsi inadeguato, incapace di prendersi cura di una vita che
dipenderà
sempre da lui, che lo vedrà come la roccia nella quale
potersi rifugiare nei
momenti di bisogno, ma se questa roccia fosse friabile? Se si mostrasse
troppo
rigido, suo figlio finirebbe per odiarlo, ma essere troppo morbido ha
anche i
suoi lati negativi perché il bambino potrebbe pensare che
tutto gli sia
concesso.
“ Greta, la
dilatazione è completa, possiamo andare in sala parto.
” Le parole della
ginecologa lo riportano bruscamente alla realtà, non si
è neppure accorto
dell’ingresso della dottoressa nella stanza. “ Il
papà assisterà? ” Prosegue la
donna, e Daniele sentendo quelle parole, viene assalito ancora di
più dal
panico.
“ No, no, io
aspetto fuori. ” Non appena finisce di pronunciare quelle
parole un dolore alla
mano lo fa sussultare: Greta gli ha appena stretto l’arto,
conficcandogli le
unghie nel suo palmo.
“ Non avrai
intenzione di lasciarmi da sola mentre metto al mondo tuo figlio, vero?
” La
voce di sua moglie fa quasi paura, tanto è distorta dalla
rabbia e dal dolore,
e calca tanto su quelle ultime due sillabe che sembra quasi voglia
staccargli
la testa a morsi se dovesse rifiutare.
Daniele
deglutisce a vuoto, cercando di mantenere il suo viso una maschera
inespressiva, per non far trasparire nessuna espressione mimica o
vocale di
dolore, perché sa che questo innervosirebbe ancora di
più Greta, quindi si
limita ad annuire, con occhi semi-terrorizzati,
alla dottoressa.
“ Ha
cambiato idea signor Ballistreri? ”
“ Sì, ecco,
io voglio vedere nascere mio figlio. ” Balbetta con voce
incerta, guardando
Greta negli occhi che annuisce soddisfatta.
“ Lei non è
uno di quei papà che muore dalla voglia di riprendere tutto,
mi sa. Bene, dirò
all’infermiera di portare camice, cuffietta e mascherina
nell’anticamera della
sala parto. Ora chiamo due infermieri e andiamo a conoscere vostro
figlio. ”
Quando gli
infermieri portano fuori il lettino, Greta rimane stupita di trovare in
sala
d’aspetto i suoi genitori e nonna Elsa, e non appena la madre
le si avvicina,
lei l’abbraccia forte, affondando il viso nel suo petto.
“ Mi sembra
ieri che sei nata tu e invece stai per diventare a tua volta mamma.
Sono così
orgogliosa di te, figlia mia. ” Adele le lascia un bacio sui
capelli, cercando
in quel modo di rasserenare la figlia, che ora è parecchio
nervosa perché sa
che la parte più difficile sta per cominciare adesso: in
fondo, nei nove mesi
che un bimbo passa nella pancia della mamma è al sicuro e
protetto, ha a sua
disposizione tutto ciò di cui ha bisogno; da ora in poi
invece Greta avrebbe
dovuto provvedere ai suoi bisogni, cercando di decifrare il pianto per
intuire
se il bambino abbia fame o faccia semplicemente i capricci, e si chiede
se sarà
capace o meno di farlo.
Daniele
osserva stupito la posizione che i medici fanno assumere a Greta per
facilitare
il parto, chiedendosi se effettivamente sua moglie stia comoda e magari
le urla
assordanti che sta lanciando dipendano da quello.
“ Greta, ci
siamo quasi, si vede la testolina. ” La dottoressa sembra
aver deciso di fare
una telecronaca di quello che sta succedendo, e il ragazzo non sa se
sia un
bene, perché comincia a sentirsi stranamente teso.
“ Allora,
Daniele, lei cosa desidera, un maschietto o una femminuccia?
” Cerca di
intrattenerlo un’infermiera, mentre deterge la fronte di
Greta, imperlata di
sudore e rossa per lo sforzo di spingere.
“ Non mi
importa, voglio solo che finisca. ” Risponde il ragazzo, che
sente di stare per
cedere, non riesce a sentire ulteriormente le urla di Greta, che sembra
stia soffrendo
le pene dell’inferno e tutto per colpa sua che l’ha
messa incinta.
Ma in quel
momento ogni pensiero, negativo o positivo che sia, viene spazzato via
da un
urlo, ma stavolta è un urlo diverso, è un pianto,
è il grido di una nuova vita
che si affaccia al mondo e per un attimo tutto sembra fermarsi,
perché sta
accadendo qualcosa di più importante.
“
Complimenti, è una bellissima bambina. ”
Non appena
la dottoressa le poggia la piccolina urlante sul petto, Greta dimentica
al volo
tutti i dolori che ha sopportato nelle ultime dieci ore, non le sembra
possibile che adesso il suo pesciolino è lì, tra
le sue braccia, che urla forte
per farsi sentire da tutti.
“ Ciao amore
mio. ” Sussurra la donna, prendendo tra le mani il piccolo
pugnetto della
figlia.
“ E’ bellissima.
” Daniele le accarezza piano la testolina, per poi chinarsi e
lasciare un bacio
sulle labbra di Greta.
E poi accade
tutto in un attimo, si sente un tonfo e quando tutti si voltano,
trovano
Daniele disteso a terra, svenuto.
“ Ben
svegliato pappamolle. ”
È la prima
cosa che sente Daniele appena prende nuovamente conoscenza, e non ha
neppure
bisogno di aprire gli occhi per sapere che è quel cretino
del suo amico Stefano
che lo sta prendendo in giro.
“ Come
stanno Greta e la bambina? ” Chiede subito mettendosi a
sedere.
“ Loro sono
lì e stanno benissimo. Tu per un po’ di sangue
invece mi sei crollato a terra
stecchito, penso che tutti ti prenderemo in giro a vita. ”
Daniele non
lo sta neppure a sentire, ma balza giù dal letto e si
avvicina a quello dove si
trova Greta con la loro piccolina, e fa quasi fatica a vederle per
tutta la
gente che ci sta intorno.
“ Sono il
padre, permesso. ” Si intrufola tra Lucrezia e sua suocera e
finalmente riesce
a raggiungere le sue donne.
“ Eccolo qui
il mio uomo super coraggioso. ” Lo apostrofa Greta, ma il
sorriso a trentadue
denti gli fa capire che in quel momento lui potrebbe anche aver baciato
un’altra donna, ma lo stato di grazia in cui si trova sua
moglie gli avrebbe
perdonato tutto.
O forse
questo no.
“ Scusami
amore, non so cosa mi sia preso, forse l’emozione…
ciao piccina. ” Accarezza
con un dito la guanciotta di sua figlia, che in quel momento
è intenta a
succhiare il seno della madre con una forza che non pensava un neonato
potesse
avere.
Si prende un
attimo per osservarla attentamente, mentre i parenti vanno via cacciati
dalle
infermiere visto che l’orario di visita è finito,
e nota quanto sia piccola ma
perfetta: una delle manine è poggiata sul seno di Greta ed
è incredibile come
ognuna delle piccole dita abbia la sua unghietta già
formata; i piedini sono da
prendere a morsi, tanto sono ciccioni; ha la testolina piena di capelli
scuri;
ma quello che lo colpisce di più sono gli occhi, ancora di
quel colore
indefinito, ma sono profondi e attenti, pronti a cogliere ogni
movimento,
curiosa come solo i bambini sanno essere, anche se lei ha solo qualche
ora di
vita.
“ Prendila.
” Gli dice Greta porgendogli la loro piccola, ma Daniele ha
paura di farle
male, infatti non muove un muscolo.
“ Dany cosa
c’è? ” Chiede sua moglie, guardandolo
negli occhi per cercare di capire cosa
gli passa per la testa.
“ Ho paura
di farle male, di farla cadere: non ho mai tenuto in braccio un
neonato. ”
“ Non dire
sciocchezze, è tua figlia, non puoi farle del male. Ti giuro
che ti verrà
naturale, è una cosa strana, ma è come se il tuo
corpo fosse attratto dal suo,
come una calamita: vedrai che sarà lui stesso a dirti come
muoverti e come
tenerla, ti adatterai perfettamente a lei, siete sangue dello stesso
sangue:
siete fatti per stare insieme. ”
Daniele
rincuorato da quelle parole, mette le sue braccia a formare una culla,
e Greta
gli fa scivolare la bambina, che prende a fissarlo senza muoversi o
emettere
alcun verso di fastidio. L’uomo si perde ad osservare quegli
occhi bluastri, sperando
che diventino quanto più simili a quelli della madre, che
lui adora.
“ Visto? È
semplice. ” Lo canzona Greta, mentre Daniele inizia a
dondolare un po’ le
braccia per cullare la figlia.
“ Ha la
pelle vellutata, come i petali di una rosa. ” Sussurra,
incantato dalla
bellezza di sua figlia.
“ Dany,
l’hai trovato! ” Quasi urla la ragazza,
trattenendosi a stento per paura di
spaventare la piccola.
“ Cosa? ”
“ Il suo
nome: Rosa. ”
Daniele ci
pensa su un attimo per poi aprirsi in uno splendido sorriso.
“ Te l’avevo
detto che ce l’avrebbe suggerito lei: benvenuta al mondo Rosa
Ballistreri. ”
Questo è il mio gruppo dove potrete conoscere i miei progetti futuri e chiacchierare un po' con me e le altre ragazze: Musica e Parole
A presto, Paola.