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Autore: FedericaLille    16/03/2013    2 recensioni
Una fan, un idolo, una lettera, una canzone, poi un'altra lettera, e ancora un'altra.
Niall e Federica, distanti migliaia di metri, riescono a intrecciare le loro vite, tanto diverse ma tanto simili.
Niall nel suo ambiente da Pop star e Federica nella sua comune routine quotidiana. Cosa li accomuna?
Forse nulla, forse è tutto uno stupido scherzo del destino... o forse è amore.
Niall: "Non avevo mai pensato a come dovesse essere sentire quell'inspiegabile necessità di avere una persona accanto, che non fosse una qualunque , ma proprio QUELLA persona. Ecco cosa si provava: paura di starle lontano e farmi del male, ma soprattutto paura di starle lontano e causare male a lei."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Gioco di lettere'
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*POV FEDERICA*

 
Era il fatidico giorno del loro arrivo.
Oggi i One Direction atterravano a Palermo, e migliaia di fans li avrebbero accolti all’aeroporto.
Io ed Elisa non vi potemmo andare perché lei era a scuola ed io a lezione all’università, ma aspettavamo ansiosamente la sera seguente per vederli.
Avevo passato due giorni più sereni dopo aver letto un’intervista in cui Niall smentiva l’esistenza di una storia con Demi. Non ero del tutto convinta, ma El continuava a dirmi che dovevo essere positiva…
“I One Direction vengono nella nostra città, finalmente li sentiremo cantare dal vivo, e tu credi alle bufale sulla loro vita privata? Così come io non credo che Louis ed Eleonor abbiano rotto, allo stesso modo tu non devi credere che Demi e Niall siano tornati insieme! Sono tutti rumors!”, diceva.
“Ma le foto non sono bufale!”, la contraddicevo.
“Diamine, Federica! Potrebbero anche essere fotomontaggi. E poi Niall ha detto chiaramente che non c’è niente fra di loro...”
In un certo senso ero costretta a credere che fosse così.
La sera precedente inoltre avevo ricevuto una sua lettera. Si scusava per l’inconveniente della mia canzone, giustificava Zayn e si prendeva tutta la colpa perché non l’aveva custodita adeguatamente. Era strano in quest’ultima lettera… Aveva scritto di essere invidioso del fatto che io avessi conosciuto Zayn; ma che motivo aveva di esserlo? Erano tante le fan che li incontravano separatamente, ed io infondo mi ero autoconvinta di essere solo una fan, niente di più. Comunque mi aveva fatto piacere aprire quella busta, anche perché ero certa fosse l’ultima, davvero.
Se la fortuna mi avesse assistito domani sera lo avrei potuto vedere, ma poi che sarebbe successo? Loro sarebbero stati in giro per l’Europa per altri mesi, ed anche se io avessi mandato a Londra una risposta alla sua ultima lettera lui non l’avrebbe letta. Quando sarebbero tornati a casa lui si sarebbe già dimenticato dell’ammiratrice segreta, e tutto questo per me sarebbe stato come fosse solo un sogno.

Ero a lezione con Mary e d’un tratto lei mi richiamò all’attenzione.
“Ehi, cos’hai scritto qui?”, mi chiese guardando i miei appunti.
Sfortunatamente proprio quel giorno non ero in vena di seguire la lezione, e sul quaderno avevo solo scarabocchi.
“Ho scritto: I’m in love with you and all your little things.”, le risposi.
“Ha ha! Un testo dei One Direction?”
Confermai e risi con lei.
“Pensavo stessi prendendo appunti.”, disse.
“Sono troppo distratta!”
“Chi non è interessato alla lezione può accomodarsi fuori e non recare fastidio ai colleghi che preferiscono ascoltare.”, disse la professoressa con voce pesante e decisa. Era sicuramente riferito a noi quel rimprovero, nonostante quella fosse un’aula con più di 200 studenti presenti.
Io e Mary abbassammo lo sguardo, mortificate, e aspettammo la fine della lezione per tornare a parlare.

“Quindi domani vai il concerto!”, esclamò Mary una volta fuori dall’aula.
 “Concerto? Vi riferite a quei bimbetti dei One Direcomesichiamano?”, s’intromise un ragazzo che conoscevo bene. Era uno con cui ero uscita un paio di volte, l’anno scorso; carino fisicamente, ma vuoto dentro. Avevamo chiuso perché l’avevo beccato che pomiciava con una, ma lui non la smetteva ancora adesso di infastidirmi.
Io presi Mary per il braccio e l’allontanai da lì, non mi andava nemmeno di rispondere.
“Ehi, belle… Domani sera si va a ballare! Siate ragionevoli. Questa merda non è musica, non potete spendere soldi per vedere certe facce sul palco.”, continuava quello, seguendoci.
“Innanzitutto la merda è quella che sta uscendo dalla tua bocca. Poi, io preferisco spendere soldi per vedere e sentire loro, anziché per non vedere un cavolo in discoteca e sentire rimbombarmi in testa sempre lo stesso suono. Ma c’è anche da dire che non sto spendendo nemmeno un centesimo per il concerto dato che i biglietti mi sono stati dati da un componente della band in persona.”, gli risposi con le rime e andai via.
Odiavo certi ragazzi: a 20 anni parevano più immaturi dei bambini dell’asilo.
Ma quello non si rassegnava, continuò a venirci dietro e disse: “Che emozione! Un componente della band in persona! Pensi che io ci creda? E anche se fosse vero, credi che ti vedrà mai tra milioni di ragazze? Pensi che potrà mai averti vicino e guardarti negli occhi come fossi l’unica per lui?”, si avvicinò fin troppo e mi sollevò il mento per guardarmi dritto negli occhi, ma non capiva che non mi faceva più nessun effetto.
“Toglimi le mani di dosso.”, lo allontanai.
“Non fraintendere! Non ho detto che lui sia troppo per te e che tu non potrai mai raggiungerlo… Sei tu che sei troppo per lui. Non ti meriterebbe.”
“Non lo conosci.”, replicai.
“Nemmeno tu.”
“Ma conosco te.”
“Che vorresti dire?”, chiese.
“Che tu non mi meriti di certo!”, andai via e questa volta riuscii ad evitare che lui rispondesse, perché raggiunsi subito l’autobus e mi diressi a casa.
 
Di pomeriggio chiamai Mary al telefono per scusarmi di averla piantata in asso, all’università. Lei mi perdonò e mi propose di cenare a casa sua.
Nel frattempo mia cugina mi tartassava di messaggi come “La mia amica ha detto di aver visto Liam prendere un gelato nel bar vicino la sua scuola”, oppure “Harry ha fatto una foto con la cugina di Fabrizio! Ricordi? Il ragazzo di Giorgia!”, o ancora “Abbiamo scoperto in quale hotel alloggiano! Dobbiamo andarci obbligatoriamente!!”
Il pomeriggio dovetti fingere di studiare, dato che i miei genitori mi vedevano troppo distratta ultimamente. In realtà stetti davanti la scrivania a disegnare cuoricini e scambiarmi sms con Elisa.
Scese sera e andai da Mary, ordinammo una pizza e ci mettemmo comode nel divano.
I suoi erano fuori, e noi eravamo sole a casa.
“Quindi i ragazzi stanno in quest’hotel… Potremmo andare a trovare Zayn!”, strepitò lei.
“Lo dicevo che ti piaceva.”, dissi.
“Federica, ascoltami bene. L’hotel si trova esattamente nella strada parallela a questa di casa mia, saranno circa 10 minuti a piedi!”, perseverava.
“Non se ne parla minimamente! Ho detto ai miei che tornavo a casa presto… I One Direction restano altri due giorni a Palermo, ti prometto che rincontrerai Jawaad.”
“E chi sarebbe ‘sto Jawaad?”, chiese lei perplessa.
“Zayn, idiota! Ti devo istruire bene su di loro.”
“Non ho intenzione di diventare ossessionata come te! Ho ascoltato un po’ di loro canzoni negli ultimi giorni… e sono orecchiabili. Ma non mi tramuterai mai in una Directioner-fuori di testa.”, affermò convinta.
“Ehi! Vorresti dire che sono fuori di testa?!”, le tirai un cuscino in faccia. Lei rispose con la stessa moneta e continuammo a colpirci finché non decisi di andare via.
Mi accompagnò alla porta e disse: “Ah, Fè… Non pensarci a Marco. E’ un coglione!”, si riferiva al ragazzo che mi aveva importunato quella mattina.
“Non ho proprio intenzione di pensare a lui, in questo momento. Domani incontro la mia anima gemella!”, le feci l’occhiolino e le diedi la buonanotte.

Salii in macchina e partii per casa mia. Tuttavia la curiosità mi stava divorando... così andai nella strada parallela di cui parlava Mary e cercai l’hotel. Vidi un edificio tutto illuminato, con 5 stelle stampate su un grande tabellone: doveva essere questo.
Chissà che stavano facendo in questo momento...
Cavolo, erano tutti e cinque a pochissimi kilometri di distanza da me, non li avevo mai immaginati tanto vicini. Sembrava tutto così irreale!
Ripartii per tornare a casa, ed una volta dentro non riuscivo a smettere di sorridere.
Avrei voluto pensare ‘Tanto non succederà niente di eclatante! Il giorno dopo sarà come se non fosse mai successo!’, però non facevo altro che pensare ‘Domani realizzerò il mio più grande sogno, e niente e nessuno ormai potrà impedirmelo.’




Aytfvgbluhn 18 persone seguono la mia ff! Mi sento al settimo cielo, sul serio ahahah!!
Comuuunque tornando a noi, si, mi piace dilungarmi moooolto
ma vi prometto che al prossimo capitolo ci sarà il tanto atteso concerto. Promesso u.u
Non vedete l'ora, eeeh?? :D Intanto recensite un po' qui u.u

Eee poi... volevo dirvi che ho scritto una One shot, è una sorta di lettera che ho scritto mesi fa a Niall...

Dear Niall.
Mi farebbe tanto piacere se la recensiste :)

Vi ricordo ulteriormente che ho iniziato anche un'altra fan fiction!

Forgetting him was like trying to know somebody you've never met.
Spero passerete a dare un'occhiata al primo capitolo :)

Poooi, per chi non l'avesse ancora visto... 

Giocodilettere

Si tratta di un trailer che ho fatto su questa ff lol


Detto ciò, Aurevoir!

  
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