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Autore: AnimaDannata    17/03/2013    3 recensioni
Sei anni dopo il diploma alla Dedimo, la bella Helena è laureata in giornalismo e per conto della sua rivista dovrà partecipare ad un programma chiamato "The fabolous world of books", dove dovrà fare i conti con il passato. Helena dovrà cavarsela da sola, vista la lontananza della sua migliore amica Evelin. Santiago è un avvocato intraprendente, forse un po' troppo. Jeremy....è sempre Jeremy!
In più: Connie Farley, Meredith Jones e Drake Adams. Che ruolo avranno?
Seguito di "Dedimo street high school", ma non è obbligatorio aver letto il prequel.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Helena with Santiago or Jeremy'
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Helena rimase immobile a fissare il vuoto per qualche istante. La stessa cosa che stava facendo Jeremy da quando aveva chiuso la telefonata con la sua fidanzata. Le sue orecchie avevano sentito bene? Addio al celibato?! Come aveva potuto non dirle che si sposava? Avrebbe dovuto essere piena di rabbia, ma la verità era che si sentiva terribilmente triste ed amareggiata.

-Io....è meglio che vada.- disse Jeremy vestendosi al bordo del letto, in tutta fretta. Helena continuò a fissare il vuoto, come se non lo avesse sentito. Dopo essersi rivestito rimase un attimo a fissarla. Lei, vestita con una maglietta troppo grande per la sua taglia, continuava a stare immobile.

-Helena...- disse lui sommessamente e lei alzò finalmente lo sguardo, spento.

-E' stato un errore, lo so perfettamente. Ci vediamo lunedì.- disse lei alzandosi per accompagnarlo alla porta. Non disse nulla, non si salutarono nemmeno. Si guardarono un attimo e basta, imbarazzati come due adolescenti beccati dai genitori a fumare.

La prima cosa che fece dopo aver chiuso la porta, fu quella di cambiare le lenzuola. Odoravano di lui, del suo profumo e della sua pelle. Ancora non si rendeva bene conto di quello che era successo. Dopo tanti anni, erano stati assieme davvero. E certo non avrebbe mai immaginato che dopo si sarebbe sentita così piccola e sporca.

Aveva fatto fare a Jeremy la stessa cosa che Santiago aveva fatto a lei. Aveva tradito la sua ragazza, e in un modo o nell'altro qualcuno avrebbe sofferto. Avrebbe sofferto Constance scoprendo il tradimento del suo futuro marito. E nel caso non lo avesse mai scoperto, avrebbe sofferto Jeremy, per i sensi di colpa. Si vergognava di quello che era successo quella notte tra di loro, ma era anche terribilmente gelosa di quei ricordi che piano piano le riaffioravano in testa. Tutto quello che aveva provato in quei momenti era così terribilmente reale, e profondo...

Le emozioni, il calore, le sensazioni sulla pelle...Era tutto lì, nella sua testa. Era lì che le impediva di sentirsi completamente in colpa, perché nonostante si sentisse stupida e sbagliata, l'avrebbe rifatto dieci, cento, mille volte. Lo voleva, ma lo voleva tutto per sé. E Jeremy non aveva intenzione di scegliere lei. Non dopo la faccia sconvolta che aveva assunto dopo la chiamata a Constance. Forse era giunto il momento di lasciar perdere e di rifarsi una vita.

Aveva cercato di dimenticare gli anni alla Dedimo, in cui si sentiva prigioniera. E ancora stava dietro alle persone che facevano parte di quel ricordo. Prima Santiago, ora Jeremy. Forse era davvero arrivata l'ora di conoscere qualcun'altro. Qualcuno che non avesse compagna o amante.

Dopo aver cambiato le lenzuola, si fece una doccia e si mise qualcosa di comodo: Gordon Palmer sapeva che era a lavorare con Jeremy, non l'avrebbe più chiamata fino al lunedì. Si accomodò sul divano e dopo aver acceso la televisione chiamò Evelin sul cellulare.

-Frankie è resuscitato.- disse lei seria. L'amica rimase un attimo in silenzio.

-Stiamo parlando di un apocalisse zombie?- chiese sarcastica.

-Ma no, Eve. Frankie è l'ultimo ormone presente nel mio corpo!- disse lei tragica.

-Ci ha messo poco a resuscitare, era già morto dopo Drake?- chiese Evelin ridendo.

-Neanche lo mettevo in conto, lui. Frankie è morto dopo che ho rotto con Santiago...E ti assicuro che è resuscitato più agguerrito di prima.- disse la mora facendo zapping da un canale all'altro della tv.

-E chi sarebbe il fortunato?!- chiese curiosissima.

-Jeremy...- disse Helena in un sussurro.

-JEREEEEEMY?! Ti sei fatta il professore?!- strillò l'amica, probabilmente ora lo sapeva tutto lo stato.

-EVELIN! Non strillare! Si, ed è stato un terribile sbaglio...soprattutto perché ho appena scoperto che si sposa.- disse lei sapendo già che avrebbe scatenato urla ancora più forti.

-MALEDETTO LURIDO MAIALE!- strillò infatti Eve. -Menomale che stavo già facendo le valige per venire da te! Sarai terribilmente giù di morale tesoro, ma non ci pensare, ci daremo allo shopping più sfrenato e all'alcol!- disse Evelin convintissima e Helena rise.

-Non sono in condizioni così pietose...solo che...non me l'aspettavo, tutto qui.- disse Helena ed era sincera.

-Ok, comunque per stanotte sono qui. Arriverò tardi perché devo finire di sistemare un paio di cose per lavoro. Comunque domani usciamo, ok?- disse Evelin convintissima.

Dopo aver riattaccato il telefono, sistemò un po' l'appartamento e si preparò qualcosa da mangiare per pranzo, lasciandolo sul fornello a cuocere.

E inevitabilmente riniziò a pensare. Come poteva considerare uno sbaglio qualcosa che l'aveva fatta stare così bene? Ma Jeremy era fidanzato, e ad un passo dal matrimonio. Le si strinse lo stomaco solo a pensarci. A breve lui sarebbe stato sull'altare con un altra, e lei non aveva le forze di lottare per una causa persa. Aveva già fatto soffrire il professore una volta, non voleva rischiare di farlo ancora.

Passò tutto il pomeriggio a poltrire, guardando film alla tv via cavo e mangiando gelato dalla vaschetta. Ad un certo punto le venne anche da ridere per il modo in cui si stava comportando, da pazza depressa dei film strappalacrime.

Dopo aver visto almeno 3 film, non fece a tempo a nascondere il barattolo del gelato che Evelin suonò alla porta. Quando Helena aprì, la trovò sorridente come sempre, pronta ad un abbraccio. La strinse forte, e in quel momento capì quanto le mancasse la sua migliore amica nella vita di tutti i giorni. Avrebbe voluto averla più vicina, ma si accontentava di vederla almeno una volta al mese per un intero week end.

Boogie le saltò addosso, anche lui felice di vederla dopo tanto tempo.

-Tira fuori le Louboutin!!- strillò Eve eccitata facendole scappare una risatina. L'amica rimase esattamente 20 minuti fissando imbambolata quelle scarpe, così belle e preziose.

-Diamine, neanche Jordan mi ha mai fatto un regalo del genere! Sono stupende, le hai già indossate??- chiese girandole per ammirarle meglio. Helena la guardò storto.

-non sono ancora uscita da quando me le ha regalate..- sussurrò Helena fissando distrattamente il suo letto.

-Ah già, sesso selvaggio con Medina. Queste sono scarpe che dovresti indossare anche per dormire, solo per il gusto di averle addosso!- disse la rossa infilandole di nuovo con cura all'interno della loro custodia e richiudendo poi la scatola.

-Bene, ora è tardi, ma domani shopping, ok? Dovrei dormire nel letto con te come sempre no? Le hai cambiate le lenzuola, vero?- chiese scettica e con una punta di disgusto nella voce. Helena la fulminò con lo sguardo diventando rossa in viso.

-Certo che le ho cambiate, stupida!- disse ridendo.

Dopo aver cucinato assieme, cenarono raccontandosi tutto quello che veniva loro in testa. In un mese erano successe così tante cose che per la maggior parte della sera fu Helena a parlare, supportata dalle continue domande dell'amica curiosa. Alla fine, stanche dopo tutti quei pettegolezzi, andarono a dormire.

La sveglia suonò alle 9. Dopo essersi alzate e lavate a turno, fecero colazione assieme guardando il notiziario della mattina. Si vestirono ed uscirono di casa con l'intento di fare shopping. Helena era riuscita a mettere da parte qualcosa grazie al lavoro, e anche se non poteva più permettersi di spendere e spandere come quando a finanziare il suo shopping era suo padre, con il lavoro era in grado di mantenersi dignitosamente e di mettere da parte qualcosa per le emergenze. E quella era chiaramente un emergenza!

Pranzarono all'interno dell'immenso centro commerciale che avevano scelto per i loro acquisti, e quando uscirono da lì, stanche ma soddisfatte, Helena aveva numerose buste, che contenevano: Un bustino color argento con scollo a cuore, una gonna a vita alta nera, dei trucchi, una pochette grande nera e svariati vestitini. Dopo essere tornate a casa ed essersi lavate, cenarono in fretta e si prepararono per andare a ballare indossando i nuovi acquisti.

-Queste o queste?- chiese Helena tirando su due paia di scarpe col tacco nere e fissando l'amica indecisa.

-QUESTE O QUESTE?! LE LOUBOUTIN!- strillò andando a prendere la scatola e portandola davanti a lei.

-Non credo sia il caso di metterle...- disse lei continuando a fissare le scarpe che stava scegliendo prima.

-Non credi sia il caso? E perché mai?! Sono le scarpe più belle del mondo!- disse Eve tirandole fuori dalla scatola come incentivo ad indossarle.

Helena le fissò per un attimo e poi le indossò, per sfizio. Erano perfette, c'era da ammetterlo. La facevano sentire stupenda e soprattutto potente.

-Ok, siamo pronte!- disse Eve afferrando la borsa e tirando fuori di casa l'amica stringendole il polso.

Andarono prima in un bar, per bere un caffè. Si sedettero al tavolino e dopo aver ordinato arrivò un ragazzo a petto nudo con un papillon al collo.

-Salve ragazze, vi posso lasciare il volantino del Dark Room, il nuovo locale in Lexinghton Street? Stanotte c'è l'inaugurazione, se venite entro le 2 i primi 2 cocktail sono gratuiti! Questi volantini sono della lista Matthew!- disse lui mentre entrambe erano impegnate a fissargli il petto. Lasciò due volantini e andò al tavolo successivo.

-Bel bocconcino Lena! Stanotte chiederemo di lui...ci sono anche 2 cocktail omaggio!- disse Evelin eccitata. Rimasero a chiacchierare e bere amari fino a l'una, quando chiuse il bar. Presero un taxi e si avviarono in Lexinghton Street che già erano allegre per via dell'alcool.

All'ingresso del locale chiesero della lista Matthew e dopo aver consegnato i volantini entrarono dentro. Era un locale enorme con diverse sale, diverse anche all'aperto visto che ormai arrivava la bella stagione e il clima era favorevole. C'erano enormi aiuole, fontane e addirittura una piccola cascata. Era un posto stupendo, elegante ma non eccessivamente raffinato. In attesa che le sale si riempissero, e la musica diventasse più bella, le ragazze iniziarono a prendere uno dei loro drink omaggio, sedendosi ad un tavolino e ridendo come matte, come non facevano da tanto per via della lontananza.

-Oddio, c'è Mister petto nudo! MATTHEW!- gridò Evelin mentre l'amica si alzava in tutta fretta per scappare a quella figuraccia. Ma il ragazzo, ormai vestito come si deve e con sottobraccio un aggeggio di gomma, continuò a camminare senza sentirla.

-Vabbè, alla prossima...- disse Eve sorseggiando il suo drink e ridendo sotto i baffi.

-Evelin, ti prego, risparmiami queste figuracce...- disse l'amica e si alzarono per ballare, visto che ormai la sala in cui stavano era piena.

Rimasero a ballare e fare le cretine per un po', quando Helena sentì una mano che le toccava la spalla. Si voltò e lo vide, con quegli occhi stupendi che le avevano fatto perdere la testa tanti anni prima.

-Oh...che ci fai qui?- chiese Helena ormai stanca di stare sulla difensiva. Dopo aver fatto l'amore con Jeremy sentiva di aver superato tutto, di non essere neanche più in collera con la persona che più l'aveva fatta soffrire. Ora la persona che desiderava era un altra, e il fatto che non potesse avere neanche lui però, era un altro conto.

-Abito in zona non ricordi? Hai indossato il mio regalo...- disse Santiago sorridendo come se fosse la cosa più bella che lei avesse mai fatto per lui.

-CIAO!- disse Evelin frapponendosi tra i due.

-Oh, ciao Eve! Non ti avevo notato...- disse Santiago sorridendole, e la ragazza lo fulminò. Al contrario di Helena, ad Evelin non era ancora sceso il fatto che avesse trattato così male l'amica.

-Bene, ora che ci siamo salutati tutti puoi anche tornare dov'eri!- disse acida Evelin e lui la guardò sorpreso per la tanta rabbia che questa gli stava sputando addosso.

-Evelin! Non fa nulla...- disse Helena e l'amica capì, ma mise il broncio lo stesso.

-Vado in bagno....e quando torno devi essere sparito!- disse Eve puntandoli un dito contro e dileguandosi.

-Quindi ti sono piaciute?- chiese lui parlandole all'orecchio per via della musica e questa annuì.

-Certo, ma il fatto che le indossi non significa nulla...- disse chiarendo le cose fin dal principio.

-Va bene, ma ti richiedo se hai voglia di parlare, uno di questi giorni, e senza musica...- disse lui e sembrava davvero fosse tranquillo e senza secondi fini.

-Ok, fatti sentire e magari ci mettiamo d'accordo...ma in amicizia..- continuò lei.

-Hai voglia di ballare con me?- chiese lui fissandola dritto negli occhi. Lei rimase un attimo imbambolata poi scosse la testa.

-Sta anche tornando Evelin, quindi...- disse indicando l'amica e lui sorrise e tornò dai suoi amici.

-Che diavolo voleva?- chiese l'amica irosa.

-Niente, niente...- disse Helena vedendo passare in mezzo alla folla una cameriera, le prese un drink dal vassoio e iniziò a tracannarlo come se fosse acqua. Evelin sussurrò qualcosa all'orecchio della ragazza e lei sorridendo annuì ed andò via.

-Che le hai detto?!- chiese la mora ballando e continuando a bere il suo cocktail.

-Di portare qui il Matthew delle liste!- disse Evelin riferendosi a Mr petto nudo. Helena spalancò gli occhi.

-Eve, ti prego!- sbraitò la ragazza e lei rise, decisa a far fare conquiste all'amica. Quando la cameriera tornò, il tipo affianco a lei non era Mr petto nudo.

-E tu chi cavolo sei?!- chiese Eve al ragazzo, che sorrise fissando Helena.

-Matthew!- disse lui avvicinandosi ad Helena, mentre parlava con Eve, porgendole la mano.

-No, noi vogliamo il ragazzo dei volantini, è lui Matthew!- disse Helena sghignazzando per l'evidente stato di ubriachezza del ragazzo.

-Oh, lui non è Matthew...lo pago per dare i volantini al posto mio!- disse lui sorridendo alla mora.

-Scusatelo, non sa quello che dice...- esordì una voce imbarazzata e quando la mora alzò gli occhi lo vide, bello come un dio greco. Indossava degli occhiali da nerd, una sciarpina e degli abiti giovanili che però mettevano in mostra il fisico che negli anni aveva affinato in palestra. Era li, stupendo, di fronte ai suoi occhi. Il cuore di Helena prese a battere frenetico, divenne rossa in viso e non seppe cosa dire. Con la mano fece cenno ad Evelin di allontanarsi e lei lo fece senza dire parole e senza dare troppo nell'occhio.

-Jeremy..- salutò la ragazza mentre lui era intento ad ammirarla. Con quei tacchi di 16 centimetri erano alti allo stesso modo. E lui non l'aveva mai vista così elegante, così bella, così sensuale.

-Che ci fate qui?- chiese lui un po' in imbarazzo.

-Ci hanno dato dei volantini, e visto che è l'inaugurazione...- disse lasciando intendere il resto. Matthew la guardò strizzando un occhio.

-Tu conosci questo pezzo di figa?- disse senza mezzi termini e Jeremy aprì la bocca per ribattere ma poi gli mancarono le parole.

-Lavoriamo assieme.- disse Helena ignorando il “complimento” che le era stato fatto. Il ragazzo rimase a fissarli a bocca aperta, poi se ne andò blaterando che piove sempre sul bagnato.

Era come se una forza invisibile li attirasse magneticamente. Lei fu terribilmente tentata di baciarlo lì, di fronte a tutti, ma si trattenne.

-Tu come mai sei a ballare?- chiese candidamente, non facendo caso al fatto che probabilmente sapeva benissimo come mai uno come Jeremy era dentro una discoteca. Gliel'aveva pure sentito dire al telefono, e maledì di essere andata a quell'inaugurazione.

-Sono qui per l'addio al celibato...- disse lui ed Helena abbassò lo sguardo. Diavolo, come avrebbe voluto poterlo toccare, fargli una carezza o baciarlo addirittura. Frankie si faceva sentire, come ogni volta che aveva davanti il professore. Era una attrazione troppo forte per lei. -...di Charlie, quel ragazzo lì.- disse indicando un ragazzo che armeggiava con una bambola gonfiabile. Helena alzò lo sguardo e lo fissò sorpresa.

-L'addio al celibato è per quel ragazzo?- chiese con il cuore in gola. Jeremy annuì.

 

 

 

Scusate per l'attesa, ma spero che questo capitolo lunghissimo mi faccia perdonare! Eheheh, ora mi amate vero?? che ne pensate del capitolo? Scusate se mi sono dilungata parlando di Eve e Lena, ma un momento dedicato a loro due ci voleva, dopo tanto tempo!! Pensieri su Santiago? Su Jeremy? Fatemi sapere, ho bisogno disperatamente dei vostri commenti!!.....vi lascio in allegato un immagine del vestito di Lena, che però come avrete letto non ha gli uccellini nella gonna :*

  
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