Ecco finalmente l’ultima parte di “Never Ending Curse”.
Il capitolo riguardante Hermione l’ho
scritto io, Ilaria.
La mia socia si è gentilmente offerta
di correggerlo.
Spero di non aver deluso innanzitutto la mia gemellina, Ivana, che mi ha affidato
l’onore di continuare il suo capolavoro, né voi che avete apprezzato il primo
capitolo.
Abbiamo aggiunto anche dei disegni
ispirati a questa fiction.
I capolavori sono
di Piperina. Spero che vi piacciano.
Questa è la nostra prima
collaborazione e di sicuro non sarà l’ultima. Tempo fa abbiamo
già pensato ad un’altra storia. Che dici collega anticipiamo qualcosa???
Mmm anticipare dici? Mah… io posso
solo dirvi che, da noi due, verranno sganciate delle
bombe inimmaginabili! Grandi e Potenti, assolutamente Perfette.
Fate bene a tremare, non avete idea
di cosa le nostre mente unite abbiano concepito! (muahuahuahua risata malefica).
A parte questo… gemellina, non
potresti mai deludermi!
Spero che questo secondo capitolo vi
piaccia, e che gradiate i miei disegni^^ (fatti a scuola ovviamente… hihihihihi).
Entrambe speriamo che contonuerete a seguirci, insieme e nelle singole storie che scriviamo autonomamente. Ora non mi resta che augurarvi buona
lettura!
In fondo troverete i ringraziamenti
a chi ha scritto e a chi ha la fic tra i preferiti. Essendo tardi, però, e non
volendo fare le cose alla buona, vi nomineremo soltanto.
I ringraziamenti personali li troverete nelle nostre long-fic, in modo da essere sicure di
aver ringraziato tutti quanti.
Che dire… buona lettura, e grazie
per averci seguite ^_^
Ilaria & Ivana
*Act II*
- In Aeternum -
Ho sempre pensato che
morire fosse come volare.
Essere
liberi di vagare nell’infinito, perdersi nella sua immensità e cadere
nell’oblio.
All’alba
della mia nuova vita, invece, ricordavo ancora perfettamente quel fascio di
luce verde – come la speranza di volare via – e lui.
Il mio più grande
amore.
La mia ragione di
vita.
Draco Lucius Malfoy.
La mia ragione di
morte.
Una
maledizione…
“Se io
sono maledetta, Draco, tu lo sarai quanto me.”
….mi incatena alla sua vita.
Alla sua morte.
Per sempre.
Era
una notte chiara e serena, quando quell’anima tormentata mi imprigionò
nella gabbia dorata della vendetta.
Quella
sera era ubriaco…almeno credevo.
Hai sempre recitato
bene, lo sai Draco?
Il
volto illuminato dalla pallida luce della luna.
Un
ghigno di amara sofferenza dipinto sulle labbra.
Quanto ti faceva
soffrire quella farsa Draco?
Sembravi
così indifeso – umano – ed io così sciocca.
I
tuoi occhi cinerei brillavano quella sera.
Di rabbia.
Odio.
Disprezzo.
“Odio
il mondo che mi circonda” – mi dicesti durante uno dei tanti incontri in cui eravamo soliti fermarci ad insinuarci l’uno nell’animo
dell’atro – “corrotto, privo di valori. Dove l’opportunismo e la sete di potere
ti portano ad essere ciò che non vuoi, a nascondere te stesso per salvare
te stesso e le persone che ti sono care. Disprezzo
questa vita che mi ha costretto a seguire la strada sbagliata.”
Il
tuo tono continuava a scendere ad ogni parola.
La
voce si faceva sempre più sofferente mentre mantenevi
il tuo sguardo, screziato di sofferenza. Fisso nel mio smarrito.
Non ti sentivi in
colpa, mentre lentamente mi uccidevi guardandomi negli occhi?
Draco, una persona
abietta come te riesce a sentirsi in colpa?
Quanto
strazio celato dietro a quelle parole, ma cosa c’era di vero?
Forse tutto.
Forse niente.
Volevi sembrare –
apparire – sincero, ma dimmi, Draco,
un essere infido come te può essere sincero?
Iridi
adamantine cariche di collera.
Rancore.
Disgusto.
Per
me che vi andavo incontro a braccia aperte, vinta.
In trappola.
“Gli
oggetti ripugnanti ci affascinano:
ogni giorno discendiamo di un passo verso l’inferno,
senza provare orrore, attraversando tenebre mefitiche.”
(C.Baudelaire, “Al lettore” da I Fiori Del Male)
“Loro mi hanno insegnato a disprezzare
la gente sbagliata, persone come te. Ti devo le mie scuse
Hermione”
Con queste parole,
Draco, hai fatto crollare ogni certezza.
Ogni
speranza di salvezza.
L’astio
con cui sputavi ogni parla e la difficoltà che
esprimevi con gesti nervosi mi rimasero senza fiato.
Poteva
Draco Malfoy essere in difficoltà?
Sì.
Per mentite a se stesso.
La trama dell’insidia
stava diventando troppo fitta anche per te vero Draco?
Nessuna maschera, per
quanto spessa e fittizia, poteva resistere ad un’eresia del genere vero Malfoy?
Sono
stata una sciocca.
Un’ingenua,
perché per TE ho rinunciato alla mia vita.
“Hermione
ragiona. E’ MALFOY, lo stesso ragazzino viziato che per sette anni ti ha insultata e disprezzata. Non può essere cambiato. Ti sta
illudendo, raggirando con qualche parolina dolce e tanti bei falsi gesti”
Ron.
Mio
caro Ron.
Le
tue parole mi ferivano, mi facevano sentire una delle
tante.
Ma Lui mi aveva promesso che non lo sarei stata.
Ero
l’unica….persa nei meandri del suo inganno.
Ero persa.
Vivevo di Lui
Delle sue parole, dei
suoi sguardi, dei suoi sorrisi, illusori come i più inconfessabili segreti.
Vivo per Lui.
“Hermione,
torna in te. Ha ragione Ron questa volta. Ti sta ingannando. Una serpe non dà
mai niente per niente.”
Harry.
Le tua parole mi colpivano violentemente in volto come
solo la verità può fare.
Volevi
proteggermi, ma mi stavi uccidendo.
Draco non voleva nulla
in cambio.
Aveva già tutto.
ME.
Con
gli occhi colmi di lacrime, quella sera vi dissi addio.
Non
mi sentivo sola senza di voi.
Con
me c’era Draco.
“Loro non capiscono” – dicevo scuotendo la testa
–“sono convinti che tu non cambierai mai.”
“Ho cercato di spiegare che non è così, Draco, ma…” un sospiro
–“Non è servito a niente.”
Il tuo
sguardo era soddisfatto.
Mi aggrappavo al tuo braccio, accoccolandomi come una bambina.
“Mi dispiace.”
Mi stavi
manovrando vero?
Ero un
burattino nelle tue mani.
Io
soffrivo e tu ti saziavi del mio dolore.
Harry, Ron potrete mai
perdonarmi?
Intanto le tue bugie di cristallo mi stavano legando alla mia
dannazione, Draco.
Ricordi il nostro
primo bacio?
Non
fu un bacio dolce, ma impetuoso, come i sentimenti che
mi stavano travolgendo.
Eri riuscito ad entrare nel mio cuore, quel
muscolo che, involontario, batteva per te.
Ti stavo donando
l’anima Draco.
La sentivi?
L’avvertivi – fragile
e arrendevole – tra le tue mani, mentre la strappavi accuratamente?
Io
sentivo freddo.
Le
tue mani erano fredde.
Un
gelo lacerante, che ti attanaglia violentemente.
Che offusca i sensi.
Che inganna.
Era il giorno più
caldo di quell’estate, lo sapevi Draco?
Eppure io sentivo freddo tra le tue braccia.
Per
un anno mi hai donato l’ombra di un amore, prendendo in cambio me stessa.
Ti
ho donato il mio corpo.
Ricordi
le mie mani che scorrevano su di te?
La
mia voce che ti sussurrava all’orecchio?
Le
mie labbra che, avidamente, cercavano le tue?
“Draco….”
Ti sei unito ad una
mezzosangue …e la cosa non ti è dispiaciuta.
Vedevo che lo
desideravi.
Lo leggevo nei tuoi
occhi.
A modo mio, anche io
ti ho stregato Draco.
Però continuavo a non vedere.
Non
volevo aprire gli occhi, perché pensavo che tu fossi cambiato.
Per
me.
Che mi amassi.
Perché io amavo te.
Sei cambiato sul serio
Draco e lo hai fatto per tuo padre.
“Avevi detto di amarmi!” – piagnucolavo incredula.
Era una notte chiara e serena, quando
Tu, Draco, firmasti la mia condanna.
Come la notte in cui ci siamo avvicinati.
La sera in cui hai iniziato a corrompere il mio cuore con le tue
menzogne.
Tu sei un Malfoy, gente come te non
cambia.
Eppure Ti Amo.
“Sei proprio stupida,
Granger!” – dicevi ridendo –“non hai capito niente! NIENTE!”
Ti guardavo tremante, con le mani congiunte al petto.
Tremavo.
Speravo.
Affinché si
trattasse di un incubo.
Ho bisogno
di aggrapparmi a qualcosa Draco.
“Sei patetica, Mezzosangue.”
Il tuo sibilo spregevole e carico di ostilità
mi fece trasalire.
“No…” continuavo a sussurrare –“Draco… non è… non è possibile… tu…”
“Io. Sì, proprio io. Ti ho solo presa in giro, Granger.”
Mi riversavi addosso la tua rabbia, mi
attribuivi colpe che non avevo commesso, umiliazioni che ti ha inferto il
mondo.
Chi odi
Draco?
ME o il
mondo che consideri ingiusto?
Merito il
tuo rancore?
Mi hai fatta sentire sporca Draco.
Sporca per averti donato qualcosa di troppo puro.
Me.
Il mio corpo.
Il mio amore.
La mia Anima.
“Tu!” – ti inveivo contro –“Come hai
potuto? Come?!”
“Come hai potuto
farmi una cosa simile?”
Non riesco
ad arrabbiarmi Draco.
“Non… non è possibile…” – le lacrime pizzicavano gli occhi.
Mi sentivo una povera sciocca.
Hai
calpestato la mia anima, l’hai dilaniata con i tuoi inganni – i tuoi errori.
Ti disprezzo
perché sei un Malfoy.
Ti
disprezzo perché mi fai sentire debole.
Ti
disprezzo perché hai fatto di me la tua PUTTANA.
Ti
disprezzo perché Ti amo.
Sentivi la
disperazione nel mio schiaffo?
Fa male
Draco?
Con la lingua ti carezzasti le labbra, mente in
te la rabbia cresceva.
Mi afferrasti i polsi.
Con forza o forse ero io che non opponevo resistenza.
Doveva
andare esattamente così.
Avevo paura.
Di me.
Di te.
Di quello che stavo provando.
Sentimenti
sbagliati, provati da una persona sbagliata, per te
che sei sbagliato.
Non meritavi tutto ciò.
Ero furiosa, ma cercavo di contenermi.
Non mi do
per vinta Draco.
“Bastardo…Sei un bastardo! Io mi sono fidata
di te! Ti ho creduto! Ti ho dato tutto, tutto! Ti ho dato la mia vita!”
Amare un
Angelo infernale come te comporta una condanna gravosa
–
“Ma sappi che non finisce qui, Draco
Malfoy!”
Quel nome sputato con rancore e disprezzo.
“Io sarò sempre con te, in
ogni momento, in ogni attimo della tua vita! Quando ti guarderai allo specchio,
sarà il mio volto che vedrai! Quando
toccherai una donna, sentirai il profumo della mia pelle. Quando sarai a letto con una donna, sentirai la mia
voce invocare il tuo nome. Saranno mie le unghie che ti graffieranno la schiena.
Saranno miei i denti che morderanno la tue
pelle.”
Con due falcate mi raggiungesti e, con la forza di uno sguardo, mi
spingesti contro il muro.
Mi baciasti.
L’ultimo
bacio, prima della fine.
Labbra che assaporavano l’addio.
Labbra che uccidevano.
Labbra che amavano.
Mi volevi.
Ti volevo.
Non Potevo averti.
“Se io sono maledetta, Draco, tu lo sarai quanto me.”
Con queste parole ti abbandonavo, Draco. Per sempre.
Sei
cambiato.
Sei
diventato un assassino, Draco.
Come ti senti?
Vuoto?
Adesso
anche io ho qualcosa che ti appartiene.….la tua anima
dannata.
Illuminami
serpe, perché sei qui?
Cosa ti porta sulla tomba di un’insulsa sanguesporco,
per di più con una pistola babbana?
La
tua coscienza?
Il
tuo cuore?
Ah,
giusto.
La
maledizione.
La mia maledizione.
Sentivi
la mia mano fredda – morta –
sfiorarti, mentre un’altra donna
osava carezzarti?
Potevi
sentire i miei ansimi e i miei gemiti, mentre portavi lei al piacere?
Le
mie unghie affondare nella carne e il mio nome urlare il tuo regale nome, mentre voi raggiungevate l’estremo?
Ti sono mancata Draco?
“Hai vinto, Granger. Ma
adesso pareggeremo i conti” – dici portando la pistola alla tempia.
No Draco.
Entrambi abbiamo perso.
Entrambi abbiamo vinto.
Saremo dannati insieme.
Per
sempre.
Ogni
maledizione ha un inizio, ma non ha una fine.
Quando ha avuto inizio la nostra?
Al
nostro primo incontro.
Oppure quella sera in cui ti sei aperto a me.
Forse
il Destino ci ha voluti dannati prima ancora che
nascessimo.
Stai
sorridendo Draco, un sorriso amaro e…..appagato?
Vorresti
farmi credere di essere soddisfatto per potermi raggiungere?
Ti
prego.
Basta
menzogne.
Rabbrividisci
al contatto del freddo del metallo dell’arma con la
tua pelle.
Non
preoccuparti Amore mio, io sono qui.
Con te.
Per te.
Ti
sto aspettando.
L’ho
fatto per una vita intera.
Forse
se circondassi la tua vita con le mie braccia evanescenti e posassi la mia testa sulla spalla, sentiresti la mia vicinanza?
Mi senti Draco? Non ti
lascerò solo.
Sull’eco del mio
pensiero – come se tu lo avessi sentito – premi il grilletto.
Un secondo, un fugace
istante, basta per mettere fine ad una vita tormentata.
A spezzarla in due.
Osservo
il tuo corpo cadere in avanti.
Inerme
sulla mia tomba.
Il
tuo puro sangue sta imbrattando il marmo bianco della mia lapide.
Alle mie spalle sento
una presenza.
Mi appaga.
Mi turba.
Inconfondibile.
La tua.
Mi
volto di scatto e ti vedo.
Sei
a due passi da me, con le mani infilate nelle tasche anteriori dei pantaloni.
I
capelli, mossi dal tenue vento, ti solleticano la guancia.
Il
cielo infuriato si rispecchia nel grigio dei tuoi occhi.
Sei bello
Draco, anche da morto.
Non
hai il solito ghigno stampato sulle labbra.
Sorridi.
Felice.
Mi
avvicino e stringo le tue mani.
Mi sei
mancato Draco – non ho bisogno di pronunciare
queste parole.
Lo
sai. Sai che mi sono sentita persa senza dite.
Insieme
ci incamminiamo.
Insieme
le nostre anime spiccano il volo verso l’infinito.
Libere
per l’eternità.
Maledette
per sempre.
Colpevoli
di un solo peccato.
L’Amore.
Ti amo Draco.
*Fine*
*SPAZIO
AUTRICI*
Eccoci giunti
al termine… ringraziamo tantissimo le 11 persone che
hanno inserito questa fiction tra i preferiti:
AlyssFleur12
ashara
Dreamer1989
gealach
guenny
JosephineAntoniette
meli_mao
nevr8ika
Polvere_di_stelle
robertina
titti6493
Ringraziamo inoltre
tutti coloro che hanno recensito, avvisandovi però
che, data l’ora, non risponderemo singolarmente ad ognuno di voi; lo faremo
nelle long-fic quindi, se volete leggere il ringraziamento personale, controllateci
e lo troverete^^
Grazie quindi a:
pinkstone
titti6493
Dreamer1989
JosephineAntoniette
Guenny
_Ellie_
HermyKitty
Lady_Malfoy_4ever
robertina
Maky
Dama_Elanor
Ledy Slytherin
Senara
claere91
Sheena
Con affetto,
Ivana & Ilaria