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Autore: Ranchan    19/03/2013    1 recensioni
Squall confessa a Rinoa di essere da tempo innamorato di Seifer, la ragazza lo convince a chiamare il biondo per dargli un appuntamento. Seifer accetta, ma si presenterà? L'amore tra i due sboccerà, o nenche il quasi assideramento di Squall sarà utile ad avvicinarli?
Originariamente pubblicata su DeviantArt (sempre in italiano, perché io e l'inglese non andiamo affatto d'accordo XD), spero piaccia. X3
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rinoa Heartilly, Seifer Almasy, Squall Leonheart, Un po' tutti, Zell Dincht
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Terza parte

 

Apro gli occhi ma li richiudo subito. Sbatto qualche volta le palpebre e quando mi abituo alla luce li riapro del tutto. Vedo un soffitto bianco e sento odore di disinfettante 'Dove sono?' penso girando la testa di lato. Non ci posso credere! Ditemi che non è un sogno! Seduto accanto al letto c'è Seifer addormentato a braccia conserte sulla sedia, sul mento ha un po' di barba e anche i capelli sono un po' più lunghi rispetto all'ultima volta che l'ho visto. Mi guardo bene intorno -per quel che la posizione mi permette- non riesco ad alzarmi. Ma per quel poco che sono riuscito a vedere capisco di trovarmi in una stanza d'ospedale.

Torno ad osservare Seifer, sembra così dolce e indifeso mentre dorme. Se non lo stessi vedendo coi miei occhi non ci crederei.

Non so per quanto tempo sono stato ad osservarlo, so solo che ad un certo punto lo vedo aprire lentamente gli occhi, poi sbatte un paio di volte le palpebre e infine si alza in piedi di scatto. Ha la faccia di uno che ha visto un fantasma. Lo vedo allontanarsi, apre la porta ed esce. 'Ecco, il sogno è già finito...' penso, ma poi mi ricredo perché lo vedo tornare assieme ad un dottore.

Provo a parlare ma non ci riesco, la gola mi fa un male terribile, la sento grattare come se avessi ingoiato della carta vetrata.

Non si sforzi di parlare, è ancora troppo debole e ha la febbre molto alta.” mi dice il medico. Lo sento a malapena, sento tutto ovattato.

Le lacrime mi rigano il viso e mi offuscano la vista...Finalmente è vicino a me e io non posso neanche dirgli quanto lo amo. 'Non è giusto...!'

 

Dopo avermi visitato, il dottore chiama un'infermiera. Quando la donna arriva fa uscire Seifer, e dopo, con l'aiuto del medico, mi mettono su un lato e poco dopo mi fanno un'iniezione. Solo ora mi accorgo di avere una flebo. Cavoli, devo stare davvero male se non mi ero accorto di avere attaccato al braccio quella cosa. Finalmente mi rimettono come stavo prima. Il dottore esce dalla stanza richiudendosi la porta dietro. L'infermiera invece resta ancora un po' con me. “Dovete volervi davvero tanto bene voi due.” mi dice sorridente

'Eh? Perché dice così?' penso

Probabilmente leggendo la domanda nel mio sguardo continua dicendo “Quand'è arrivato era sconvolto e ripeteva che era colpa sua se l'aveva fatta aspettare sotto la neve. Ci ha messo un po' per calmarsi.” fa una pausa “Non avrei dovuto, ma non so, sentivo che dovevo dirglielo.” mi guarda e sorride

Sorrido anch'io. Non riesco proprio ad immaginarlo Seifer sconvolto.

La donna resta ancora qualche attimo, mette meglio le coperte e poi esce dalla stanza lasciando la porta aperta da cui, qualche secondo dopo, vedo sbucare la testa bionda di Seifer. Sta parlando con qualcuno ma non riesco a capire una parola di quel che dice.

Finito di parlare chiude la porta e poi torna a sedersi accanto a me. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso, lui mi guarda un po' stranito e poi mi intima di dormire. Non me lo faccio ripetere due volte, sono stanco, chiudo gli occhi e dopo poco mi addormento.

 

Sento un rumore, come di una sedia che cade a terra, apro gli occhi e quando mi abituo alla luce vedo Zell che tiene Seifer dal colletto della maglia. Capisco che il più grande si è già preso almeno un paio di pugni, lo capisco dalla sua faccia pesta e dal sangue che gli esce da un labbro.

Tento di alzarmi e parlare per chiedere a Zell di smettere, ma non riesco a compiere nessuna delle due cose. Riesco solo a muovere un po' la mano verso di loro.

Anche Selphie si avvicina a lui iniziando a prenderlo a pugni sul busto, come fanno i bambini “Ti odio! Ti odio! Come hai potuto fare questo a Squally!? Bastardo!” urla piangendo. Mi fa male vederla in questo stato, lei che è sempre così solare...

Irvine si gira verso di me, forse notando il mio gesto, e si avvicina ai tre “Ragazzi, ora basta...”

Selphie e Zell lo guardano, non capendo perché li abbia fermati, poi notano che mi sta guardando, così anche loro si girano verso di me.

Intanto Rinoa mi si è avvicinata, si inginocchia e prende la mia mano tra le sue e mi sorride trattenendo le lacrime.

'Non piangere, ti prego. Non ne vale la pena...ho sbagliato io.' penso mentre le sorrido sperando che la tranquillizzi almeno un po'.

Seifer, di nuovo libero, si china per rialzare la sedia, poi si dirige verso la porta ed esce, mentre Zell gli grida contro “Dove vai, bastardo!”

Basta Zell.” lo ammonisce Irvy “Sel, va a chiedere a un'infermiera se lo possiamo far sedere, per favore.”

lei gli risponde con un “S-si.” ed esce

Rinoa siediti, ti farai male alle ginocchia se resti così.”

Senza dire una parola e continuando a tenermi la mano si siede sulla sedia dove stava prima Seifer.

Non avrei dovuto farti venire...” mi dice Zell, che nel frattempo si è avvicinato alla finestra “Sapevo che, in un modo o nell'altro, ti avrebbe fatto del male, eppure...eppure non ho avuto il coraggio di fermarti...non servo a niente...” guarda fuori, lo sguardo perso chissà dove...

Finiscila Zell! Abbiamo sbagliato tutti, autocommiserarsi non serve!”

Rinoa ha ragione.”

Cala il silenzio finché non torna Selphie

"Eccomi. Scusate se ci ho messo molto. L'infermiera ha detto che possiamo, se Squall vuole...”

Posso Squall?” mi domanda Irvine, io gli faccio segno di sì con la testa

non fa in tempo ad avvicinarsi che arriva Zell “Ci penso io.” dice aiutandomi a sedermi e mettendomi a posto i cuscini dietro la schiena. Lo ringrazio senza voce, lui capisce dal movimento delle mie labbra, così mi sorride “Di niente, Squall.”

Anche Selphie si avvicina finalmente a me, mi circonda le spalle con le braccia e ricomincia a piangere, questa volta silenziosamente, mi riempie la fronte di piccoli baci e io mi lascio cullare dal suo calore chiudendo gli occhi.

Riapro gli occhi di scatto, solo ora mi accorgo che Quistis non c'è. Che stupido che sono, come ho fatto a non accorgermene subito? Mi guardo intorno preoccupato, Rinoa, capendo il motivo della mia preoccupazione, si affretta a dire “Quistis arriverà presto, è andata a parlare coi medici.”

annuisco con la testa per farle intendere che ho capito

Non so esattamente dopo quanto, entra Quistis, assieme a lei c'è Seifer con un cerotto su uno zigomo e uno, molto più piccolo, sul lato della bocca.

Seifer va verso la finestra, poggia la schiena al vetro e incrocia le braccia al petto. Quistis invece si avvicina a me e cercando di fare un sorriso più rassicurante possibile dice “Il medico mi ha detto che tra tre, massimo quattro giorni, potrai tornare a casa. Ti sei preso un'influenza coi fiocchi.” poi rattristandosi “Hai rischiato di morire congelato, lo sai?” io abbasso la testa e guardo le lenzuola bianche “Se Seifer fosse arrivato solo qualche minuto più tardi...non oso neanche pensarci...” finisce di dire con le lacrime agli occhi

Ma se fosse andato all'orario giusto tutto questo non sarebbe successo!” urla Zell verso l'altro ragazzo che non lo degna neanche di uno sguardo

Anche questo è vero, ma ormai è passato e non possiamo più farci nulla.” dice Irvine

poi parla Quistis “Finché Squall resterà in ospedale sarà Seifer ad occuparsi di lui.”

e Zell “Eh? Ma posso restare io! Perché dovrebbe rimanere quel bastardo?”

Perché è il minimo che possa fare per farsi perdonare. E poi abbiamo già informato lo staff dell'ospedale.”

Uff! E va bene...” dice Zell poco convinto

Io sono sorpreso, non ci posso quasi credere, Seifer resterà con me!

Dopo poco un'infermiera apre la porta “Signori, l'orario di visite è terminato.” allora Quis si appresta a dire “Sì, non si preoccupi, ora andiamo.” “Bene.” esce lasciando la porta aperta

Uno alla volta mi salutano ed escono, per ultimo resta Zell che mi abbraccia, mi da un piccolo bacio sulle labbra e prendendomi la mano mi dice “Per qualsiasi cosa e in qualsiasi momento chiamami o mandami un messaggio, verrò subito da te.”

sento di essere arrossito, lui mi sorride e io lo ricambio, mi carezza la testa e poi se ne va richiudendosi la porta alle spalle.

Seifer deve aver visto bene tutta la scena, lo deduco dal fatto che ha seguito tutti gli spostamenti di Zell con lo sguardo e con la bocca un po' aperta per la sorpresa. Alla fine guarda me e io distolgo lo sguardo da lui. Che imbarazzo...

 

La stanza resta silenziosa per circa un'ora, finché il dottore e un'infermiera vengono a visitarmi di nuovo, questa volta però niente iniezione, ma mi tolgono la flebo. Finalmente posso muovere il braccio come voglio. Era da un bel po'' che mi formicolava.

La febbre è scesa e sta anche riprendendo colore. Se tutto va bene potremo dimetterla tra due giorni!” afferma il dottore con un sorriso

La cosa non mi rende del tutto felice, perché significa che il tempo che potrò passare da solo con Seifer è ancora più limitato. Devo sbrigarmi a dirgli quello che provo per lui.

 

Mi sveglio e capisco che è mattina presto, prendo il cellulare e guardo l'ora, sono le 04:08. Mi giro verso Seifer, che dolce che è, sembra un bimbo mentre dorme. É più forte di me e gli scatto una foto 'Grazie modalità notte!'

CLICK

Oh cavoli, ho dimenticato di mettere il muto al telefonino 'Accidenti a me!'

lui si sveglia e mi urla sottovoce “Che diavolo stai facendo!?”

io gli chiedo scusa con un gesto della mano e con l'altra stringo il cellulare. Seifer si avvicina a me per prendermi il telefono “No!” dico molto piano, la voce non mi è ancora tornata. Lui mi prende per i polsi , alzo la testa e lo guardo negli occhi, mi sento avvampare, il suo viso è così vicino...

Che intenzioni hai?” mi chiede in tono freddo

io scuoto la testa 'Niente, non voglio fare niente...' penso

Seifer lascia la presa sui miei polsi “Sta attento a quel che fai!”

gli faccio cenno di sì con la testa. Digito un messaggio sul cellulare e glielo passo [Non devi chiedermi niente?]

lui lo legge, mi restituisce l'apparecchio e finalmente mi chiede “Cosa dovevi dirmi di così importante da restare sotto la neve tutto quel tempo?”

Eccolo! Finalmente il momento è arrivato. E ora come glielo spiego? Non voglio scriverglielo con un SMS, altrimenti non avrebbe senso quel che ho fatto.

Gli faccio cenno di avvicinarsi, lui lo fa, poi mi porge l'orecchio spettando che io parli

Ti amo...!” gli sussurro

lui si gira “Eh?”

'Uffa, che rottura!' penso mentre gli prendo il volto tra le mani e lo bacio con trasporto

tempo tre secondi e lui si stacca da me “Ma che cazzo fai!” urla

gli faccio cenno di abbassare la voce e lui sbuffa “Ma che diavolo ti prende, Leonhart!? Non stai col gallinaccio tu?” mi domanda nervoso pulendosi la bocca col dorso della mano

No, gli ho solo rubato il suo primo bacio...” dico sorridendo mesto. La sua reazione non mi fa sperare...

Ah...Beh, questo non ti autorizza a baciare me, schifoso pervertito!”

'Allora non ha proprio sentito quel che gli ho detto all'orecchio...E io che ho dato fondo a tutto il mio coraggio per dirglielo...'

sono stranamente furibondo, digito qualcosa sul cellulare e glielo tiro. Lui lo prende per un soffio e io mi giro dall'altra parte sdraiandomi e coprendomi fin sopra ai capelli. Solo qualche ciuffo sparso sul cuscino rimane fuori. Inizio a piangere in silenzio, sperando che non se ne accorga...

[Ma io ti amo, imbecille!]

Io no però!” mi urla infine dopo aver letto il messaggio.

Che nessuno mi uccida, please. XD
  
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