Androginamente acido
La
camera era bella. Semplice, pulita, ordinata e con un delizioso terrazzo che
dava direttamente sul mare.
Li
lasciò cadere sul letto con un sospiro. Era completamente esausto, e l’idea
della cena a cui quella sera avrebbe dovuto presenziare in compagnia di Draco
come portavoce del Gazet, non lo entusiasmava minimamente.
Avrebbe
solo voluto concedersi una bella dormita per essere nel pieno delle forze il
giorno seguente.
Chiuse
gli occhi e il suo cellulare iniziò a squillare con insistenza. Con un sospiro
lo sfilò dalla tasca dei jeans che indossava e se lo portò all’orecchio.
“Pronto?..”
“Harry
ciao, come ti senti? Tutto bene?”
“Remus..
Certo che sto bene”
“Ok.
Però non stancarti troppo, chiaro? Il dottore è stato molto chiaro a riguardo.
Devi fare meno sforzi possibili, almeno finché..”
“Si.
Lo so Rem. Cibo sano e niente sforzi”
“Ti
sei dimenticato poco sesso Harry. Non devo spiegarti
nuovamente il perché, vero?” Harry sbuffò. Voleva bene a Remus, questo era un
dato di fatto, però a volte lo trovava un po’ troppo opprimente nei suoi
confronti.
“No
Rem, non ho bisogno che mi rispieghi nuovamente il perché” sbottò secco. Remus rimase
in silenzio per qualche secondo, poi Harry udì un mezzo sospiro.
“Scusa
se mi comporto come un vecchio bacchettone Harry. E’ solo che sono molto
preoccupato per questa situazione. Sabato non sono nemmeno riuscito a parlarti,
ed ora sei così lontano..” Harry sorrise dolcemente, capiva benissimo le
preoccupazioni del suo padrino.
“Non
fa niente, lo so che parli così perché sei preoccupato per me. E non posso che
essere felice. Ora però stacco perché sono davvero stanchissimo e voglio
dormire un po’. Ci sentiamo presto, ciao Rem..”
“Ok,
sta attento e.. Divertiti” Harry schiacciò il bottone rosso e mise fine alla
comunicazione, posando poi il cellulare sul comodino di fianco al letto. Si
voltò poi a pancia in giù, affondando il viso nel cuscino.
Aveva
completamente dimenticato il fatto del poco
sesso, ed ora sarebbe stato un grosso problema spiegarlo a Malfoy. Sbuffò,
aveva scelto proprio un brutto momento per invaghirsi di quel biondino malefico
e sessualmente attivo!
Chiuse
nuovamente gli occhi e senza nemmeno accorgersene sprofondò nel sonno, non
accorgendosi minimamente di Draco che entrava nella sua stanza.
Il
biondo lo fissò deluso, aveva in mente un modo divertente e incredibilmente
costruttivo per ingannare il tempo in attesa della cena; ma evidentemente
Potter non era del suo stesso avviso. Mosso da pietà decise di non svegliarlo.
Pazienza, avrebbe preteso di più quella notte.
Silenzioso
com’era entrato uscì dalla camera, dirigendosi in spiaggia. Magari avrebbe
trovato qualcos’altro di interessante da fare…
Quando
Harry si svegliò, fuori aveva già iniziato ad albeggiare. Con la mente ancora
annebbiata dal sonno afferrò il cellulare per guardare l’ora e per poco non
collassò: era dannatamente tardi! Si alzò dal letto con un balzo e il collasso
rischiò di averlo veramente.
-Malfoy!
Che ci fai qui?!- strillò, mezzo morto per lo spavento. Draco che lo stava
fissando, comodamente seduto sulla poltrona davanti alla finestra, sbuffò
annoiato.
-Volevo
vedere se ti saresti svegliato in tempo- Harry spalancò la bocca scioccato.
-Ma
sei cretino?! Non potevi svegliarmi prima? Ora ho solo quindici minuti per
prepararmi!- urlò il moro. Draco si fissò le unghie perfettamente curate della
mano destra.
-Veramente
ora sono diventati tredici- annunciò. Harry fremette di rabbia. Ma perché Malfoy
doveva essere sempre così stupido?!
-Sei
assurdo, veramente assurdo!!- ringhiò correndo in bagno.
-Dodici
Potter, dodici. Più fatti e meno parole-
-Fanculo
Malfoy!- Nonostante lo scrosciare dell’acqua, Draco riuscì perfettamente a
sentire l’insulto di Harry, e questo lo fece ridacchiare.
In
attesa di vederlo ricomparire grondante d’acqua, decise di sbirciare il
contenuto della sua valigia. Puntò lo sguardo sulla cosa marrone che si trovava ai piedi del letto e che probabilmente
Potter considerava come una valigia. Storse il naso schifato, già si immaginava
che tipo di vestiti Potter si fosse portato.
Cercando
di toccare quella cosa il meno
possibile, riuscì, dopo numerosi tentativi, ad aprirla e ciò che trovò al suo
interno lo fece mugugnare sconsolato.
Potter
necessitava di un corso accelerato sul buongusto, nel frattempo si sarebbe
abbassato a prestargli qualcosa. Dopotutto era in gioco il buon nume del Gazet.
Corse
in camera sua e fece un vero e proprio blitz di camice e jeans, poi ritornò
nella stanza di Potter.
-Meno
cinque Potty. Non vorrei metterti fretta.- la porta del bagno si spalancò,
rivelando un Harry ancora gocciolante e con il fiatone.
-Smettila
Malfoy, lo so anche io che è tardi! Se tu mi avessi svegliato prima ora non mi
troverei in questa situazione!-
-Dio
Potter, mi sembri un profugo- lo prese in giro Draco, osservandolo asciugarsi la
testa con un lembo di asciugamano. Harry lo ignorò e si accucciò di fianco alla
valigia per prendere un paio di boxer, trovandola già aperta.
-L’hai
aperta tu?- domandò a Draco che annuì. Harry allora inarcò un sopracciglio
sospettoso.
-E perché
scusa?-
-Ovviamente
cercavo qualcosa di decente da farti indossare, ma mi sono dovuto arrendere all’evidenza.
Perciò ho deciso che ti metterai… Questi- Harry si ritrovò sepolto da una
decina di camicie e almeno cinque paia di pantaloni.
-Cioè
dovrei mettermi tutta questa roba?- domandò divertito Harry. Draco arricciò le
labbra.
-Ma come
siamo spiritosi oggi Potter. Scegli qualcosa e alla svelta!- Harry buttò tutti
i vestiti sul letto e li osservò pensieroso. Quelle camicie avevano l’aria di
costare un occhio della testa, per non parlare poi dei pantaloni!
-Veramente
Malfoy io preferirei…-
-Muoviti
Potter!- Harry sospirò. Inutile, con Malfoy non si poteva ragionare.
-Ok,
allora metterò… Questa- borbottò, sollevando una camicia a mezze maniche verde
scuro. Draco sorrise compiaciuto.
-Ottima
scelta Potty. Quella che hai tra le mani è un Armani da trecentocinquanta
sterline. Personalmente la abbinerei a quel paio di jeans neri di Gucci- Harry
scrollò la testa, Draco era una battaglia persa in partenza.
Senza
ulteriori indugi si affrettò ad indossare i due capi di abbigliamento.
-Trenta
secondi..-
-Non puoi
contare i secondi Malfoy!- strillò Harry, cercando disperatamente di dare un
senso ai suoi capelli.
-Lo sto
già facendo Potter, meno quindici…-
-Ok! Sono
pronto! Sono le otto e trenta?-
-No, sono
le sette e trenta- Harry corrugò le sopracciglia.
-Non è
possibile, la cena è alle otto e trenta, e il mio cellulare…- si zittì
scioccato, comprendendo cosa effettivamente era successo.
-Dimmi
che non l’hai fatto…- sussurrò, mentre una piccola vena iniziava a pulsargli
sul collo. Draco sorrise angelico.
-Dovevo
pur vendicarmi in qualche modo, mi hai mandato in bianco, e io non perdono chi
lo fa. E poi ora abbiamo un’ora intera per recuperare il tempo perso- annunciò
soave.
-Cioè tu
avresti cambiato l’ora del mio cellulare solo per ripicca?- Draco ci pensò un
po su.
-Bè, se
vogliamo metterla così…-
-Sei
morto Malfoy, tu sei morto!!-
***
Salve belle gioie!
Siamo già al ventesimo capitolo T.T La mia fic sta scoscendo,
sigh!
Aggiorno ora perché la prossima settimana sarà un vero inferno e
sarò occupatissima a non morire =.=
Ma comunque, parlando di cose belle… Draco è proprio stronzo XD Ah,
come gli voglio bene *.* Mi dispiace un po’ per Harry perché in questa fic lo
maltratto non poco, ma finché non si lamenta.. ^.^
Bè, dal prossimo capitolo ne accadranno delle belle davvero! Si
si, mi sono proprio sbizzarrita *.*
Noto con piacere che avete apprezzato l’entrata in scena di
Briannuccio! Quel caro figliolo ne sa una più del diavolo e presto ve ne
accorgerete. Già in questo capitolo doveva essere presente una scena per così
dire.. Ambigua. Ma poi l’ho tagliata, la inserirò più avanti per la vostra
gioia ^^
Vabbuò, ora scappo che mi tocca studiare mezzo libro di italiano!
Viva la domenica =.=
Ma prima un ringraziamento a tutte le gioie (esatto, oggi mi piace
questa parola ^^”)
Che hanno commentato il precedente capitolo!
Grazieeeee!!!! Prometto che nel prossimo capitolo vi menzionerò
tutte, se avete qualche question chiedete pure che poi provvederò a rispondere.
Cally