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Autore: kannuki    20/03/2013    1 recensioni
Ogni cura ha la sua controindicazione.
“Lo resusciti per litigarci meglio? Voi donne siete geniali.”
“Tu mi aiuti a fare questa cosa ed io ti faccio tornare vampiro."
Klaus socchiuse le palpebre e il viso si compose in uno di quei sorrisetti irritanti e accondiscendi che Bonnie detestava tanto. “Mi piacciono le streghe mercenarie. Hanno sempre un prezzo che non puoi permetterti.”
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Bonnie, Bennett, Caroline, Forbes, Elena, Gilbert
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Normalmente Elena non gradiva ricevere visite 'antiche', ma se ti piombava in casa un ex vampiro sul calar della sera con un racconto da brivido, eri costretta ad ascoltare e ordinare una pizza extra per cena. Perché gli ospiti inattesi, in fondo, erano ospiti.

***

Non mangi?”

Ho lo stomaco chiuso...”

Klaus addentò l'ultima fetta di pizza e lasciò ricadere la crosta nel piatto. “Ti verrà.”

La mia migliore amica sta cercando di resuscitare mio fratello... l'ultima cosa a cui penso è mangiare!” esclamò agitata, schizzando verso la porta quando Damon arrivò con i rinforzi, ovvero una seconda pizza calda di forno.

Non credere alle bugie dell'uomo con il naso rotto” l'avvisò passandole un braccio dietro le spalle e baciandola sulla fronte.

Klaus ingoiò un sorso di birra e li guardò. “Stucchevoli.”

Sei tu, l'intruso. Mi dicono che la strega ha svappato.”

Sta cercando di resuscitare Jeremy...” biascicò Elena agitata. “Hanno stretto un patto...”

Ma non la mano. Non vale senza stretta di mano” chiarì l'ex vampiro con un sorrisetto. “Se scende a compromessi con me, è disperata.”

Damon lo guardò appena, mentre tagliava a fette la pizza. “E cosa ti ha promesso?”

Klaus sorrise, il ragazzo lo guardò apertamente e mollò la rondella nel cartone. “Ti promette l'immortalità e corri a dircelo?! Il lupetto ti ha pestato un po' troppo, deve aver toccato il cervello!”

Prima cosa, non sono corso...” iniziò, allegro. “Ho dormito fino a mezzogiorno e tagliato l'erba del prato.”

Ma che bravo” soffiò Damon scaraventando un piatto in mano ad Elena che addentò timidamente la punta della fetta.

Credevo foste stanchi di funerali e veglie” mormorò guardandosi intorno ed individuando la fotografia di Elena e Jeremy insieme. “Trovatele un ragazzo.”

Elena scambiò uno sguardo con Damon, quando vide come osservava la cornice.

La smetterebbe di stronzeggiare con formule magiche e pozioni, se avesse un minimo di distrazione...” borbottò con la bocca affondata nel palmo della mano. “E' un patto idiota, una strega morta non serve a niente e non mi rifornisce di curaferite miracolose.”

Bonnie fa questo per te?” azzardò Elena, cauta. “Non ci ha detto niente...”

E' la strega più cara del mercato ma vale ogni singolo centesimo che ho sborsato” ammise. “Sapeva l'avreste giudicata...” Klaus fissò Elena dritta in viso e la indicò con l'indice “... con quello sguardo lì, cuoricino.”

La ragazza batté le ciglia e fissò Damon, perplessa. “Scusa... ma Bonnie ti detesta...”

Ha pena di me, è differente. Trovatele un giocatore di football arrapato, le passeranno tutte le paturnie!” esclamò abbandonando lo sgabello. “Grazie per la cena.”

Un attimo!” Elena lo aggirò ponendosi fra lui e la porta. “Bonnie non esce con i ragazzi della squadra di football.”

Visto il quoziente intellettivo, non me ne stupisco. La conversazione non deve essere delle migliori.”

La ragazza lo fissò con un sorrisetto appena accennato e l'ex vampiro scosse drammaticamente la testa. “Ragazza, quel che chiedi è follia...” ridacchiò immaginando le reazioni sconsiderate di Caroline e l'orrore sul viso di Bonnie ad un falso corteggiamento. “No.”

A scuola posso tenerla d'occhio io...”

E cosa dovrei fare, sentiamo? Appostarmi dietro le sue finestre e spiarla mentre è in casa da sola?”

L'hai fatto un mucchio di volte!” esclamò Damon con la bocca piena. “Sei un guardone!”

Klaus lo linciò con un'occhiata e non lo degnò di risposta.

Bonnie è interessata alla storia antica e sappiamo che nessuno ti batte, nel campo...” tentò di nuovo Elena. “Parla con lei, per favore...”

Parlando si scoprivano un sacco di cose. “Ora ragioniamo, donna” mormorò allungando la mano che Elena strinse repentinamente. “Ma scordati che la porti al ballo.”

E' fra un sacco di mesi!”

Hai capito quel che intendo.”

Il giorno dopo

Uno screzio con l'innamorata?”

Quella donna voleva accasarlo a tutti i costi. “Non ho la ragazza.”

Arriverà.”

E dieci! Klaus mise in infusione la bustina da tè nella ceramica da quattro soldi della vecchia signora Smith e attese, osservando la donna lavorare a maglia una coperta. “Mia nonna ricamava” mormorò, certo che la vecchietta, sorda come una campana, non l'avesse udito. “Mi nascondevo nel suo letto quando pioveva e avevo paura dei tuoni...”

La donna contò le maglie e andò avanti con una velocità consistente per le dita rattrappite dall'artrosi.

Mi voleva bene... poi è morta e non c'è stato più nessuno che mi dicesse 'ti voglio bene'” concluse preparando le due tazze. “Il suo tè, signora Smith!”

La vecchietta uscì dal trance in cui era caduta e si sbarazzò del lavoro a maglia, posandolo nella cesta piena di gomitoli. “Sei un bravo ragazzo, un bravo ragazzo” ripeté e Klaus si chiese se lo dicesse per abitudine o per convincerlo che, in fondo in fondo, lo fosse davvero.

***

Strappalacrime.”

Caroline, bravissima nel rovinare il suo momento di relax pre-serale. Klaus si fermò, prendendo un respiro. “Mi segui?”

Lo vedeva uscire da casa di Bonnie in piena notte, vedeva la macchina ferma nel vialetto dei Gilbert e lo scopriva a prendere il tè al circolo degli anziani. Chi non l'avrebbe pedinato?

Tyler non ti soddisfa e hai bisogno di importunare sconosciuti per strada?”

Non sei gentile con me.”

Non voglio esserlo.”

La biondina gli mostrò la punta della lingua e imboccò la sua direzione. “Dove vai?”

A spiare una certa strega, pensò fermandosi di nuovo. Non aveva la scusa per presentarsi a casa di Bonnie di punto in bianco e non gli veniva in mente nulla. Guardò Caroline e inclinò la testa, malizioso. “Vuoi passare un po' di tempo insieme, dolcezza?”

La vampira aggrottò la fronte, priva di ilarità. “Non mi piace vederti girare attorno alle mie amiche.”

Non si trattava di gelosia, pensò smettendo di sorridere. “Afferrato.”

Tu stai cercando un modo per tornare indietro” mormorò avvicinandosi e conficcando lo sguardo nel suo. “Non mentirmi.”

Sono pieno di verbena” sussurrò con un gran sorriso e Caroline si staccò da lui, irritata. “Non puoi soggiogarmi.”

Posso pestarti fino a farti sputare la verità” dichiarò, soave.

Ma così sarò costretto a correre da Bonnie per una delle sue pozioni miracolose...” sussurrò accarezzandole la guancia con il dorso delle dita. “Queste uscite di denaro stanno finanziando il suo college.”

Caroline batté le palpebre e gli scacciò la mano, sorpresa. “Lei...”

Affari, mia cara. Semplici affari.”

Caroline ci credette perché voleva crederci.

Sei più tranquilla, ora?”

Mh, no” mormorò con una smorfietta dubbiosa “Ti tengo d'occhio.”

Klaus sorrise, l'afferrò per il braccio e la tirò verso di se. “Mi avanzano cinque minuti.”

Mi sono annoiata abbastanza a scuola” rispose, liberandosi della stretta. “Ci vediamo in giro.”

So essere molto fantasioso, se mi si lascia campo libero.”

Caroline sogghignò e tornò a voltarsi con una piroetta. “Non è per il sesso, tesoro...”

... è la sensazione di potere che ne ricavi, a darti l'orgasmo.”

Non diciamolo a nessuno” sussurrò con aria cospiratrice. Caroline gli strizzò l'occhio e schizzò via.

Klaus grattò la nuca e lasciò ricadere il braccio. Il suo fascino aveva subito un drammatico tracollo verticale.

Ora che ci penso...”

Klaus smorzò un sorriso e si voltò verso la bionda vampira. “Avanzano cinque minuti anche a te?”

***

Due foglie... no... una foglia... uff!

Bonnie scosse la testa per schiarirsela e l'emicrania lancinante la fece mugolare. Quando bussarono alla porta, fu lieta di avere la scusa per mollare l'incantesimo che non le stava riuscendo. Il problema era il sangue mancante ma non poteva dissanguare l'eventuale venditore di scope elettriche... o sì?, si domandò con un sorrisetto interno. “Ciao. Avevamo un appuntamento e l'ho dimenticato?”

Elena strinse le labbra e quando Bonnie vide Damon dietro di lei, pensò al peggio. “Sei incinta?!”

Sei scema?!” esclamò oltrepassando la soglia. “Che stai facendo?!”

Merda, le candele in terra!

B...”

Bonnie le gettò uno sguardo dimesso “dobbiamo parlare, lo so...”

*/*

Non stiamo uscendo...”

Scopate e basta?”

Damon, non sei d'aiuto!”

Il ragazzo sorrise allegramente ad Elena. “Non volevo dare una mano, infatti!”

Stavo facendo un incantesimo e mi serviva un vincolo.”

Traduzione?”

Ho usato l'energia di Klaus per mantenere il contatto fra questo mondo e l'altro” bisbigliò guardando Elena. “Ho visto Jeremy... Klaus te l'avrà detto.”

La brunetta annuì, triste. “Come sta?”

Bonnie alzò debolmente le spalle, mordendosi le labbra. “E' nel limbo insieme a tutti gli altri...” bisbigliò sentendo gli occhi inumidirsi. “Mi spiace, non sono riuscita a fare di meglio...”

Elena scosse la testa, adombrata. “Non cercarlo più. Se il legame si fosse rotto...”

E' per questo che ho usato Klaus. Ha troppo bisogno di me per lasciarmi andare... sono la rifornitrice ufficiale di pozioni magiche della famiglia Mikealson.”

Spero tu ti faccia pagare per questo” borbottò Damon alzando gli occhi dai vasetti colorati della cucina.

Profumatamente. Premendo un po', posso estendere l'incantesimo a due persone...” azzardò guardando Elena che restò imbambolata a fissarla. “Vuoi vederlo?”

La ragazza fece un cenno positivo senza pensarci e Damon la guardò. “No, Elena.”

E' mio fratello. Voglio vedere mio fratello!” esclamò con voce rotta. “Non puoi impedirmelo.”

E se lei muore durante l'incantesimo? Se il vincolo si spezza? Resteresti per sempre un po' di qua e un po' di là.”

Elena lo fissò, combattuta.

I morti devono restare morti” insistette.

Voi non potete dirci cosa fare!” esclamò Bonnie indignata e in difesa dell'amica. “Come vi permettete di decidere per noi?”

Damon girò lo sguardo sulla strega e strinse gli occhi, irritato. “Klaus ha ragione. Hai bisogno di farti una bella scopata, tesoro.”

Mystic Grill, sera

Caroline sospirò e strinse la radice del naso. Aveva esagerato. Aveva perso il controllo e l'aveva quasi dissanguato. Il sangue non era edulcorato dalla verbena e scendeva in gola troppo facilmente. L'aveva guarito, facendogli bere il proprio, e gli aveva imposto di dimenticare e tornare a casa. Nervosa, guardò l'orologio. Avrebbe dovuto assicurarsi di legarlo ed imbavagliarlo, invece...

Tutto bene?”

Sì, perché?”

Tyler le posò davanti una birra appena aperta. “Continui a guardarti intorno.”

Le ragazze sono in ritardo” mentì. “Vado in bagno.”

Ma c'era appena stata, in bagno. Tyler le afferrò il polso e Caroline lo tirò via, ferendolo con un'occhiata mortale che lo spaventò.

***

"Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò...” Klaus girò la corda su se stessa a mo di nodo scorsoio, la lanciò oltre il ramo dell'albero e vi passò la testa attorno. “Ad un pino s'impiccò..." sussurrò sogghignando come un matto. “E nessuno ne restò!"


  
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