Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    20/03/2013    3 recensioni
Maya si reca finalmente nell'isola di Izu, con nel cuore un mix tra speranze e dubbi su ciò che accadrà nell'incontro con il famigerato ammiratore.
Riuscirà Masumi a rivelare la sua identità? E cosa accoglierà la giovane Maya dietro il portone in legno della magnifica villa?
Una notte di luna nuova, segnerà l'inizio di questa nuova avventura.
"Lasciando fuori tutto il resto"
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 6

-Signor Hayami? Le va di fare un picnic in spiaggia, per pranzo?- chiese Maya, mentre lei e Masumi passeggiavano tra le vie del centro.
L’isola di Izu era piena di negozietti molto carini e quel magnifico sole, era ideale per passeggiare tranquillamente.
-E’ una buona idea! Questo significa che anche lei, ogni tanto, riesce a formulare delle richieste soddisfacenti…-
Maya si fermò pestando i piedi.
-Signor Hayami- iniziò decisa –anche se i nostri rapporti sono divenuti confidenziali, questo non le da il diritto di continuare a prendersi gioco di me…-
Masumi si fermò e la osservò serio, ma i propositi di rimanere tale durarono ben poco, poiché iniziò a ridere.
- Ahahahahah, questo lo crede lei, cara signorina Kitajima… Le ricordo che non abbiamo stipulato alcun tipo di contratto scritto, questo mi autorizza a comportarmi in maniera del tutto spontanea, nei suoi riguardi…-
Maya continuò a sbruffare poco convinta.
- Con questo cosa intende dire, che devo aspettarmi di peggio?-
Masumi si guardò un attimo attorno. Erano nel cuore del passeggio, dove una fitta trama di alberi costeggiava la zona pedonale.
Quella mattina non era troppo affollata, soprattutto perchè era ancora piuttosto presto.
Masumi le afferrò la vita e prese a camminare facendola indietreggiare, finchè il busto non toccò l’albero.
- Per esempio…- iniziò accarezzandole alcune ciocche di capelli – se la baciassi in questo preciso momento, lei si arrabbierebbe?- chiese provocatorio, fissandole ad intermittenza prima gli occhi e poi le labbra.
Maya inghiottì a vuoto. Alzò le braccia e cercò di farlo indietreggiare.
-Signor Hayami, non siamo soli…- ricordò guardandosi intorno con timore.
- E allora? A me non importa di essere visto… A lei importa?-
Masumi continuò ad avvicinarsi e la pressione delle mani sul petto dell’uomo, si affievolì pian piano.
-Io non voglio metterla nei guai…- disse Maya ad ormai un soffio dalle sue labbra.
- Ah, non voglio continuare a sentire questa storia…-
Si fermò a quella distanza inebriante.
Si fissarono, dicendosi con gli occhi molto più di ciò che le labbra avevano pronunciato.
Masumi sapeva bene che era azzardato rimanere così vicino alla ragazza, ma aveva bisogno di baciarla ad un intervallo di massimo 10 minuti. Passato quel tempo, sentiva le labbra pizzicare e bruciare, poiché sentiva la mancanza della sua gemella.
-Solo uno…- si ritrovò a pregarla. E lui non era solito pregare la gente. Ma con la persona amata al fianco, poteva concedersi quel leggero cambiamento.
Maya si morse il labbro inferiore, ancora indecisa sul da farsi. Masumi vide in quel gesto innocente, una forte sensualità. Trovava bellissimo questo suo comportamento sempre spontaneo. Non si rendeva conto di quanto quei gesti casuali, lo facessero letteralmente impazzire.
Così non ci pensò due volte ed interrompendo ogni dubbio di lei, schiuse le labbra e con un movimento secco, finalmente riunì quei lembi di carne.
E le mani di Maya si chiusero a pugno, afferrando la giacca del signor Hayami, non più per cacciarlo via, ma per avvicinarlo maggiormente a se.
Approfondirono il contatto per qualche secondo, ma il fischio di un bimbo che passava lì vicino, interruppe bruscamente il loro bacio.
-Queste cose si fanno a casa!- disse facendo la linguaccia e proseguendo a camminare.
Masumi divenne bordeaux, Maya si scostò ed iniziò a camminare nella direzione opposta a quella presa dal bambino, tenendo una mano davanti al viso in segno di vergogna.
Masumi la raggiunse poco dopo.
-L’avevo detto che queste cose non vanno fatte per strada…- lo rimproverò lei.
-Ma era solo un bacio innocente!- si giustificò lui.
-Signor Hayami, se lei a sei anni avesse visto due persone baciarsi a quel modo, vicino ad un albero, cosa avrebbe pensato?-
Masumi ci riflettè, ma non le diede soddisfazione.
-Infondo negli sceneggiati televisivi si vede ben peggio!-
- Non cambi discorso…- lo fulminò lei.
-E va bene! Magari, forse, in un remoto angolo del mio cervello, mi sarei leggermente scandalizzato-
-Ecco! Allora a volte anche lei sa formulare delle risposte adeguate…- disse prendendo a riferimento le parole che poco prima si era vista rivolta dall’uomo.
- Non la facevo una persona vendicativa…- rispose captando il messaggio retorico che le aveva lanciato.
-Oh, ma io non sono vendicativa! Mi difendo solamente…-
Masumi la strinse per le spalle sorridendo. Era adorabile e quel sorriso che aveva disegnato tra le labbra, era ancora più adorabile. Come poteva accusarlo per il semplice motivo di provare l’istinto di baciarla?
Cercò di non pensarci e si distrassero entrambi ad osservare i negozi. Entrarono in alcuni e Maya comprò alcune cartoline dell’isola e qualche souvenir, poi tornarono a passeggiare.
- Maya, stasera vorrei invitarla a cena-
La ragazza si voltò, osservandolo attentamente.
- Vuole portarmi a cena? Ma, ecco… Io…-
-Preferisce di no?- chiese Masumi vedendola in difficoltà.
-No, ma… Io… Veramente non ho portato un vestito adatto ad una situazione del genere… Cioè, ho portato il vestito che mi aveva regalato il mio ammiratore, ma non so se…-
Masumi la fissò sorpreso, era colpito dal gesto, ma ricordava di averle regalato quel vestito parecchi anni addietro.
- Sa una cosa? Credo che l’ammiratore sia ben lieto di rinnovarle il guardaroba…-
Maya si fermò e lo afferrò per un braccio.
-No! La ringrazio tanto, signor Hayami, ma si è già premurato di acquistarmi un bel vestito sulla nave, non ne desidero altri…-
- Oh, un vestito in più nell’armadio non fa male a nessuno… E poi avrebbe potuto portare quello, dato che già sapeva “chi” avrebbe trovato nella villa-
Le guancia di Maya si imporporarono.
-Credevo ci fosse troppo freddo, per portare un vestito dalla stoffa così leggera…-
Masumi le sorrise, poi adocchiò un negozietto dove comprava spesso, la prese per mano e la condusse all’ingresso.
- Entriamo qui, conosco i proprietari ed hanno buon gusto-
-Ma, signor Hayami…-
-Niente “ma”, si fa come dico io…- aprì la porta e le fece cenno di entrare – prima le signore…-
Maya si sentì in imbarazzo. Alcune cose non sarebbero mai cambiate, tra loro, come il suo sentirsi perennemente una stupida davanti a lui.
Ma subito dopo si ricredette. Il negozio era intimo ed i proprietari erano una madre ed il figlio, davvero molto simpatici.
Masumi spiegò in fretta il tipo di abbigliamento che serviva loro e la donna si dissolse, affrettandosi a cercare diverse cose, mentre il figlio chiacchierava del più e del meno con Masumi.
Subito dopo Maya si ritrovò in camerino con mille capi selezionati dalla donna, che le disse di indossare solo quelli che sentiva più vicini al proprio stile.
Ne indossò davvero tanti, ma nessuno la convinceva, si sentiva ridicola, così minuta in dei vestiti così sontuosi… Ma all’ennesimo vestito, si illuminò. Chiamò la donna e le fece vedere come le stava.
-Sei stupenda! Ho io ciò che ti serve per definire il look…- la vide sparire, per poi tornare con un paio di collante color carne, delle eleganti scarpe con un piccolo tacco ed una giacca –indossa tutto e puoi farti vedere dal signor Hayami, vedrai che così vestita lo conquisterai…- e le fece l’occhiolino.
Maya si imbarazzò, ma chiuse velocemente le tende ed indossò le parti restanti. Quando si vide allo specchio, non riuscì a credere che fosse proprio lei…
Uscì dal camerino e si avvicinò al punto dove la aspettava il signor Hayami, che appena la vide, rimase semplicemente incantato…
-Maya… Sei bellissima…- le disse con sincerità.
La sua figura era messa in risalto da vestitino viola con scollo a cuore e privo di spalline, con un cinturino dell’ennesimo colore ad assottigliare la vita e la gonna svasata che arrivava fin sopra il ginocchio, mentre ai piedi indossava un paio di scarpe nere, in tinta con la giacca.
Era semplice, ma graziosa. Proprio nello stile di Maya.
-Le piace davvero, signor Hayami?- chiese facendo una piccola giravolta.
-Si…- rispose debolmente ancora sotto shock.
-Bene, sono contenta di esservi stati d’aiuto!- disse la signora abbracciando la giovane Maya.
Pagarono il conto ed uscirono subito dopo.
Masumi credè sul serio che quella sera non sarebbe riuscito a trattenere i suoi primordiali istinti di uomo…

Il picnic in spiaggia fu un momento per potersi rilassare e dedicarsi del tempo, per meglio assaporare la loro ritrovata unione.
A Masumi sembrava ancora un sogno tutto quello che stava vivendo, ma soprattutto fu felice che l’incubo avuto quella notte, si fosse rivelato, appunto, solo un incubo… Perché nonostante la felicità, non potè far altro che torturarsi al pensiero di essere scoperto ed infondo, quella mattina, si era a lungo esposto.
Fu felice, dunque, di trovarsi in spiaggia, lontano da occhi ed orecchie indiscrete, dove potè sfiorare ogni volta che desiderava le labbra dell’amata, senza l’angoscia che qualcuno potesse vederli.
Risero e scherzarono come due ragazzini al primo appuntamento. Evitarono di schizzarsi con l’acqua per la seconda volta in due giorni, dopotutto la loro salute era ben cara ad entrambi! Non potevano certo disfare quei momenti di pace con una stupida febbre!
Tornati a casa, il sole era quasi tramontato. Erano stanchi, ma felici come non mai…
Masumi posò il cestino del pranzo sul tavolo e si voltò ad abbracciare Maya.
-Ti sei divertita?- chiese baciandole la nuca e lei si tuffò nel suo petto, stingendolo forte.
-Si, mi sono divertita moltissimo…-
Masumi la strinse forte al petto e lei per un attimo soffocò, per quella stretta tanto forte.
Maya alzò il volto lentamente, sino ad incontrare gli occhi lucenti del signor Hayami.
Nella casa echeggiava uno splendido silenzio e loro assaporarono a pieno i dettagli degli ultimi raggi di sole, specchiarsi sul volto dell’altro.
Erano parecchie ore che non stavano ad un contatto ravvicinato dentro le pareti della villa. Ma in effetti anche la sera precedente si trovavano in qualche modo all’aperto.
Quello era il primo, vero contatto al sicuro da chiunque, con solo loro due, in quelle mura calde e confortevoli.
Si avvicinarono con estrema lentezza, gustando quel momento e dosando al minimo i movimenti bruschi. Masumi la attirò a se, le sfiorò il collo con le dita e lei rabbrividì, le inclinò di poco il volto, chiuse gli occhi ed unì le loro labbra.
Rimasero a sfiorarsi per parecchio tempo, poi Maya si fece intraprendente ed approfondì il contatto. Si alzò sulle punte dei piedi, per tentare di arrivare all’altezza del signor Hayami, che in risposta la sollevò da terra afferrandola di peso.
Si persero entrambi.
Ed il fuoco dal cuore si espanse a macchia d’olio su tutto il corpo, che di conseguenza divenne incandescente.
Masumi iniziò a sfiorarle le curve della schiena, stando attento a non farla cadere. Sentiva la maglia scivolare tra le dita, percepì ogni singolo osso della colonna vertebrale e quando scese più in basso, riuscì a sfiorare un lembo di pelle. Inconsciamente le sollevò di poco la maglia, la mano si insinuò sotto di essa e riprese gli stessi movimenti fatti prima, ma all’inverso. Sentiva il suo corpo tremare a causa di quelle dolci attenzioni, ma quando continuò a salire, tornò a tastare un piccolo pezzo di tessuto e quando capì di cosa si trattasse, per un attimo credè di non riuscire più a trattenersi.
Si staccò da lei, la depositò piano a terra e la guardò.
Lesse tra i suoi occhi la stessa insana follia che riempiva il suo animo e quando la vide sollevare le mani, afferrargli i lembi della camicia e tirarli su, gli sembrò di morire.
Fu un attimo.
Masumi tornò ad impossessarsi delle sue labbra con forte passione e lei ricambiò con altrettanto bisogno. Una mano di Maya si addentrò timida all’interno della camicia e prese ad accarezzargli il fianco con mano tremante dall’emozione. Masumi la imitò e con la mano libera le scompigliò la chioma scura.
Si staccò per riprendere fiato e la osservò: gli occhi erano liquidi per il troppo piacere; le labbra gonfie erano ancora dischiuse, pronte a ricevere nuove attenzioni; i capelli avevano un aspetto informe, che nel complesso ampliava l’aspetto un po’ selvaggio che aveva assunto. La maglia era ormai stropicciata, tornò a far salire la mano, nel punto dove qualche attimo prima aveva trovato l’ostacolo di un ulteriore pezzo di stoffa. La osservò come a chiederle il permesso e lei in risposta portò entrambe le mani proprio sotto al collo ed iniziò a sbottonargli la camicia con lentezza.
Masumi non pensava potesse essere così… Credeva fosse molto più insicura ed impacciata, lui era già stato in situazioni simili, prima che capisse di essere così tanto innamorato di lei. Il mondo dello spettacolo, si sa, è un ambiente intriso del rosso del peccato e lui ne aveva saggiato una fetta, ma con la solita discrezione.
Ma quello che stava provando adesso, era diverso…
Tastò per qualche secondo il pezzo di stoffa, cercando di capire quale fosse il metodo di sgancio. E poi vi riuscì.
Lei gemette piano, continuava a sfiorarlo con delicatezza, senza mai apparire volgare. Era lei, non si smentiva mai…
Masumi riprese il suo percorso alla scoperta delle forme dell’altra, che nel mentre tornò a cercare le sue labbra, unendole in un bacio che era più simile ad un lamento prolungato, che ad un bacio vero e proprio.
Stavano per esplodere dalla troppa passione, Masumi era quasi arrivato a sfiorarle i seni ed a Maya mancava l’ultimo bottone da liberare…
Ma per la seconda volta, in due giorni, una melodia fastidiosa li interruppe.
Maya si staccò e sospirò a fondo sul suo petto, Masumi tolse le mani da sotto la maglia e la strinse di nuovo a se.
-Scusa…- le disse semplicemente. E non seppe se fosse riferito all’essere stati interrotti, o al non esser riuscito a trattenersi dallo sfiorarle il corpo in quel modo tanto ardito.
- E’ meglio che risponda…- le ricordò lei, giudiziosa.
- Uff…- continuò a sospirare lui, spostandole qualche ciocca di capelli con il soffio di quel lamento.
Maya si staccò di malavoglia, gli sfiorò le labbra e cercò di ricomporsi.
- Vado a lavarmi, ci vediamo dopo…- disse fissandolo un’ultima volta. Le guance divennero di una magnifica sfumatura di rosso ed a Masumi parve più radiosa che mai, con quell’aspetto scompigliato e dannatamente seducente.
Si voltò per non tornare ad afferrarle il corpo e farla sua su quello stesso tavolo, prese il telefono e rispose.
-Pronto?- vide Maya salutarlo con la mano e sparire dietro l’uscio della porta.
- Signor Hayami, la disturbo?-
- Hijiri… Perché mai dovresti disturbarmi? Infondo sono solo in una grande villa con la donna che amo…-
- Mi perdoni, ma volevo rassicurarla. Conoscendo il suo carattere, ero certo fosse immerso in una forte crisi per ciò che le ho detto ieri…-
- Mi conosci bene, Hijiri… E dimmi, ci sono novità?-
- Solo buone notizie: si stanno dirigendo ovunque tranne che a Izu. Pensi che la stanno cercando persino in Italia! Ho fatto credere ci fossero delle testimonianze per un volo per Roma…-
- La tua fantasia è da encomio!-
- La ringrazio… Mi scusi ancora se l’ho disturbata, non era mia intensione-
-Sai, Hijiri, io conosco quel detto che dice “non c’è due senza tre”, fai in modo di essere l’eccezione che conferma la regola…-
-Lo farò, buona serata-
Masumi staccò e continuò a sospirare.
Aveva bisogno di una doccia fredda.

Erano le 9 di sera, quando Masumi si accostò alla porta della camera di Maya e vi bussò.
-Avanti…- rispose dall’interno. Masumi aprì la porta e la osservò con attenzione. Era così stupenda in quell’abitino viola.
- Buonasera…- le disse lui, catturando la sua attenzione.
Maya ricambiò con gioia lo sguardo penetrante che le aveva lanciato: era bellissimo in un completo gessato, camicia bianca e rosa viola all’occhiello.
-Per lei…- le disse porgendole uno splendido mazzo di rose viola.
Le accolse tra le braccia e respirò lo splendido profumo che emanavano.
-Grazie, sono bellissime…-
Masumi si avvicinò e depositò un piccolo bacio tra le labbra, ma non approfondì, poiché ebbe paura dei propri istinti.
Nell’aria echeggiava una musica leggera, per via del volume basso.
-Cosa ascolta?-
Maya si imbarazzò, forse non doveva prendersi la libertà di curiosare tra quei cd.
-Sto ascoltando i Linkin Park, una copertina mi ha incuriosita, stamattina ed ho iniziato ad ascoltare anche gli altri. Posso, vero?- chiese speranzosa.
-Ma certo che puoi, anzi…- Masumi si avvicinò allo stereo e dalla musica capì stesse ascoltando l’album “a thousand suns”, il suo preferito.
Voleva farle ascoltare Iridescent, ma poi le immagini di lei che lo trovava morto, nel sogno, gli suggerì di inserire il terzo album “minutes to midnight”.
Ci volle un attimo per trovarlo tra gli scaffali, tolse il cd dallo stereo ed inserì quello che teneva in mano. Portò alla seconda traccia, alzò il volume ed una musica dolce investì la stanza.
-Vuole ballare con me?- chiese porgendo una mano alla giovane.
- Perché no? Ma si ricordi che non sono capace…- rispose poggiando i fiori sulla scrivania. Si sistemò il vestito, afferrò la mano del signor Hayami e posizionò l’altra sul fianco.
- Ascolti bene le parole e lasci fuori tutto il resto-
*Ho sognato di esser disperso, e tu eri così spaventata,
Ma nessuno ascolterebbe, perché a nessun altro è importato
Dopo il mio sognare, mi sono svegliato con questa paura
Cosa lascerò quando avrò fatto qui?

Lo guardò confusa e lui in risposta la strinse ancora più forte.
Così se me lo chiedi, voglio che tu sappia che
Quando sarà il mio momento, dimentica le cose sbagliate che ho fatto

Ondeggiavano sul posto e Masumi le ripetè quelle parole.
-Qualunque cosa succeda, qualunque cosa mi accada, dimentica il male che ti ho fatto…-
Aiutami a lasciar dietro qualche motivo per mancare [alle persone, NdT]
Non avercela con me, e quando ti sentirai vuota
Lasciami nella tua memoria, lascia fuori tutto il resto

-Ricordati questo momento, ricorda questi magnifici giorni trascorsi insieme e lascia fuori tutto il resto, ma se mai dovesse accadermi qualcosa, ti prego, mantienimi tra i tuoi ricordi…-
Maya tremò, sembrava che stesse per morire da un momento all'altro.
Non aver paura
Ho preso le mie batoste, ho condiviso quel che ho fatto
Sono forte sulla superficie, non fino in fondo
Non sono mai stato perfetto, ma nemmeno tu

-Io sono un uomo debole, non sono così forte come potrebbe sembrare. Ho sofferto tanto, credendo che l’amore per te, fosse un amore a senso unico. Credevo che a dividerci ci sarebbe stato un eterno semaforo rosso. E tu ti sei innamorata d’altri ed io rimanevo inerme, a guardarti da lontano.-
Così se me lo chiedi, voglio che tu sappia che:
Quando sarà il mio momento, dimentica le cose sbagliate che ho fatto
Aiutami a lasciar dietro qualche motivo per mancare [alle persone, NdT]
Non avercela con me, e quando ti sentirai vuota
Lasciami nella tua memoria, lascia fuori tutto il resto

- Ricordati i miei baci, ricordati le mie carezze, lascia fuori il male che ti ho fatto, lascia fuori le cattiverie che ti ho detto. Dimenticati ciò che ero e portami nel cuore pensando a quanto ti amo, a quanta felicità sto assaporando, insieme a te, adesso. Qualunque cosa mi accada, vai avanti, non lasciarti abbattere, lotta per ciò che credi, lotta per la dea scarlatta e lotta per ciò che ami… Ma ti prego, tienimi sempre tra i tuoi ricordi…-
Non avercela con me, e quando ti sentirai vuota
Lasciami nella tua memoria, lascia fuori tutto il resto

-Lascia fuori tutto il resto…- ripetè lui.
La musica continuò, Maya piangeva spaventata da quello strano discorso ed emozionata per l’intensità di quel momento.
E quando la musica terminò, Masumi le asciugò le lacrime e le spiegò ogni cosa.
- Questa canzone è la realtà, ho fatto un incubo, stanotte…-
- Che genere di incubo?- chiese rammentando il suo, della mattina precedente.
- Uno di quelli che speri di non voler mai fare, ma che infondo sono inevitabili. Perché quando la paura si insinua nella mente, non c’è modo di cacciarla se non affrontare il problema ed è per questo che avevo bisogno di dirti quelle parole… Ho sognato di morire, di morire tra le tue braccia…-
Maya trattenne il fiato spaventata, lo afferrò per la giacca e lo strinse forte.
- Avevo bisogno di dirti queste cose, non perché stia per morire, ma perché avevo bisogno di affrontare le mie paure ed una buona parte erano il lasciarti da sola, senza che potessi dirti nulla, prima della mia morte. Così, se mai dovesse accadermi qualcosa, adesso sai cosa mi aspetto da te…-
Maya annuì, tranquillizzandosi un po’.
- Anch’io ho fatto un brutto sogno, nel viaggio tra il porto e la villa…-
- E cosa hai sognato?-
- Forse è meglio non dirlo…-
- Non ti voglio forzare, ma se ti va, puoi raccontarmelo…-
Maya trattenne il fiato ed alla fine parlò.
-Ho sognato che alla villa, ad aspettarmi ci fosse la signorina Shiori. Mi ha mostrato l’anello di nozze ed io non ho potuto fare niente… Avevo perso per sempre la mia anima gemella…-
Masumi la strinse forte, rabbrividendo alla similitudine dei loro sogni, almeno per i protagonisti…
- Maya, non devi aver paura, quando torneremo a casa, affronterò i Takamiya ed annullerò il matrimonio. E’ te che amo…-
Maya alzò lo sguardo, si alzò in punta di pieni, socchiuse gli occhi ed unì le loro labbra.
- Grazie…- sussurrò tra un bacio e l’altro, poi Masumi la prese per mano, spense il lettore cd e la condusse fuori dalla stanza.
- Che ne dici di goderci la cena? Direi che possiamo accantonare i sogni tristi…-
- Si- rispose lei sorridendo –lasciamo fuori tutto il resto-
Chiusero la porta e continuarono a camminare lungo il corridoio.

Continua…

*testo tradotto "Leave out all the rest"

@_@ è stata una fatica scriverlo, più che altro perchè ero stanca...
Come vedete qui si spiega finalmente il perchè del titolo dell ff, in qualche modo gli incubi di Maya e Masumi sono allacciati, soprattutto per il significato generico dei sogni che facciamo ogni notte.
Qui finalmente avvengono i primi contatti corporali, spero di non esser stata volgare...

Vi lascio al video ufficiale di Leave out all the rest (davvero molto bello!)
http://youtu.be/LBTXNPZPfbE

Credo che il prossimo sia l'ultimo, ma non ci metto la mano sul fuoco...
Bacini per tutti e grazie ♥
  
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