Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: leedskiss    21/03/2013    0 recensioni
Io non gli avevo chiesto nulla, figurati di amarmi.
E poi una come me? Forse adesso sono più forte e sono io a prendermi cura di lui.
Vuoi sapere la verità? Siamo due casi persi, davvero.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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III


A lui, che ogni giorno mi fa rivivere quei ricordi,
grazie.


 


Mi sveglia diversa quella mattina, forse perché sapevo cosa mi avrebbe aspettato quella giornata, o forse non lo so.
Ero così strana, e stranamente felice: l’unica cosa che volevo fare era andare in quella maledetta strada e aspettare, aspettare, per poi incontrarlo.
Mi sentivo essenzialmente ed inutilmente speranzosa, speranzosa di poter incominciare bene la giornata, almeno per quel giorno.
Feci rapidamente colazione e presi la borsa, dovevo andare all’università, ma prima sarei passata lì, dove tutto era iniziato.
Presi dal frigo qualcosa, anche qualcosa dalla dispensa, legai i capelli castani, e camminai, iniziai a camminare per quelle strade affollate, certo erano le sette e mezza del mattino, ci credo, Londra è così frenetica, ma la amo, è così misteriosa.
Mi avvolsi nel mio cappotto che forse mi stava troppo stretto, ma portava, anzi portavo con questo ricordi che non si potevano dimenticare, esperienze degli ultimi anni, quindi lo portavo ancora, era un cappotto marrone che mi aveva regalato mio padre.
Raggiunsi ben presto una caffetteria, presi un caffe’ da portare, uno di quelli con tanta schiuma, e poi corsi verso la panchina, quella panchina.
Era il mio posto ormai, lo sapevo.
Avevo paura di svoltare la strada, perché non vederlo mi avrebbe provocato una delusione grandissima, non so nemmeno io il perché, forse perché avevo bisogno di parlare con uno sconosciuto, qualcuno che non conoscesse la mia storia, la mia vita, quella che stavo cercando di cambiare con tutte le mie forze.
Il passo si fece sempre più lento, chiusi per paura gli occhi, poi presi coraggio e aprii leggermente gli occhi, e sul mio viso comparve un sorriso.
Scorsi una felpa, una di quelle enormi colorate felpe che all’improvviso mi fecero sentire al sicuro, pur trovandomi da sola, lì.
Ma per poco da sola, perché mi avvicinai lentamente, avendo paura che lui non mi riconoscesse, o che non mi volesse riconoscere.
«Stai lavorando ancora a quella canzone?» chiesi curiosa così da fargli sentire la mia presenza, lui mi sorrise debolmente e annuì.
«Che ci fai qui?» chiese lui, ma non in modo scortese.
«Bho, forse volevo venire a vedere se fossi ancora vivo, bhe’ lo sei, o forse perché la panchina e anche mia, ricordi?»
Lui si spostò un po’, e poi vidi che la scritta ‘Ed & Harriett’ c’era ancora, cos’era? Avevo forse paura che si fosse cancellata, o cosa?
Lui rise, e annuì.
«Sei di poche parole Ed, oggi eh? Bhe’ ti avverto che sono piuttosto felice, e quindi io ho voglia di parlare, e poi ho poco tempo devo andare all’università. »
«Più che altro mi sto concentrando sul testo, uhm, università eh? »
Il suo atteggiamento era estremamente freddo, così decisi di tagliarla corto e inventare qualche scusa.
«Bhe’ devo andare adesso.» dissi con poca convinzione.
Feci per alzarmi dalla panchina, e all’improvviso l’aria si era fatta gelida e tagliente.
«Cos’è? Hai paura? » disse Ed e poi mi tirò giù, verso la panchina, facendomi di nuovo sedere.
«Sei ubriaco, Ed. » dissi un po’ delusa.
«Come sempre, cosa pensavi? Pensavi che io fossi il tipo alla moda e dolce? Non sono nulla di tutto questo, ti sbagli. »
Rimasi sorpresa, perché mi parlava così?
«Io non pensavo proprio un bel niente, Ed. »
«Hai paura, vero?» mi richiese.
«Non ho paura di te, Ed. Ho paura dell’effetto che ti fa l’alcool e ciò che dici, le tue reazioni, i tuoi movimenti, ma no, non mi fai paura, perché non prendi questo? » gli chiesi porgendogli del caffe’.
«Non, intendevo quello – e prese il caffe’ e lo bevve avidamente- hai paura, hai paura Harriett? Hai paura che tutto possa finire da un momento all’altro? Hai paura di innamorarti? »
«Sì, allora ho paura, Ed, e tanta, ma sai, forse perché tu sei qui con me, forse ho meno paura –dissi abbassando la voce, e quasi sussurrando aggiunsi- ho paura, ma non so cosa sia successo, ti ho incontrato, e all’improvviso so che ogni mattina posso venire qui e trovarti a scrivere su un block notes, non lo so. »
«Anche io ho paura Harriett, sai? –disse e si avvicinò a me timidamente, ma quel suo gesto mi fece rabbrividire- penso, penso di aver bisogno di te. »
Bisogno di me? Lui? Insomma era famoso, aveva tantissime fans e aveva i soldi.
«Non so perché, ma il mio cuore mi dice che noi abbiamo bisogno l’uno dell’altro.»
Poi fui io ad avvicinarmi ancor più, così da poter sentire il battito del suo cuore, che era velocissimo, e lo abbracciai.
Quell’abbraccio fu il nostro primo punto d’incontro, la nostra prima dichiarazione di dipendenza dall’altro da quel momento, quell’abbraccio rappresentava un nuovo inizio, o almeno ci avremmo riprovato
.




 

Spazio autrice.

eh, ma finalmente oh,
si 'dichiarano', lol.
Ed un po' ubriaco ma okay c:
Premetto che non mi piace, ma rispetto agli altri forse, fa meno pena çç.
VOGLIO RINGRAZIARE LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO/MESSO FRA PREFERITI/SEGUITE etc.
E un grazie va anche a @curiostyles per il banner.

Fatemi sapere, tramite recensione, o contattatemi su twitter, sono:
xniallersguitar.

  
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