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Autore: SoleStelle    22/03/2013    1 recensioni
40 capitoli di cui un Prologo e un Epilogo (corti).
Basata su una storia vera.. ma con l'aggiunta di un pizzico di fantasia (molta).
Non sono bravissima con le introduzioni, si sa, ma ci provo comunque.. anche questa volta.
L'amore non sempre è semplice e quando si ha soli 15 anni non lo è per niente..
Cosa succede quando le cose di complicano e niente va come dovrebbe andare?
Quali sono le conseguenze che si pagheranno in un futuro (più o meno lontano)?
Dal testo:
[...] Non riuscivo a credere che nonostante tutto continuasse a non fidarsi di me.
Era come rivivere tutto da capo.. tutto quello che era successo appena tre anni prima stava succedendo ancora.
Mi buttai sul letto e mi coprii il viso con il cuscino. Era un incubo..
Un brutto incubo.
Mi sarei svegliata presto e sarebbe tornato tutto alla normalità..
Ne ero certa. [...]

Buona Lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Mi guardai intorno, stessi compagni.. stessi arredamenti.. eppure qualcosa non mi quadrava.
Controllai nuovamente..
Avevo passato quattro anni interi in quell’aula.. la conoscevo a memoria.. eppure ora era diversa.
“allora ragazzi, come avrete notato quest’anno c’è un banco in più” disse la professoressa di italiano. Capii immediatamente cosa c’era di nuovo.. il mio banco non era singolo.. “abbiamo un nuovo studente, si chiama Stefano, diamogli il benvenuto”. Aprì la porta e lasciò entrare un ragazzo non tanto alto, biondo e dagli occhi azzurri. “per agevolare Stefano faremo un piccolo gioco che avrete fatto, sicuramente, alle elementari” continuò la professoressa.
“peccato che siamo in quinta superiore” tossì qualcuno, dal lato opposto dell’aula.
“verissimo” rispose l’insegnante. “ma con la vostra media potreste benissimo essere all’asilo”. Guardò chi aveva parlato, poi si rivoltò verso di noi. “vi presenterete, uno per uno, davanti a tutta la classe e dovrete elencare almeno tre pregi e tre vostri difetti, oltre a dire qualcosa di voi”.
Assolutamente no, io non lo faccio.. non mi umilierò, ulteriormente, davanti a loro.
Iniziò lei, per dare una dimostrazione di quello che dovevamo dire, poi fece presentare il nuovo arrivato.
“mi chiamo Stefano Bianchii, ho 18 anni e sono nato a Ferrara, ma non ci sono mai stato. Ho sempre abitato a Milano. Mi sono trasferito con i miei genitori e i miei due fratelli il mese scorso. Marco è più grande di me di un anno mentre Cristina, mia sorella, ha quattro anni in meno di me” disse in imbarazzo. Si risedette senza dire né pregi né difetti ma la professoressa sembrò non accorgersene.
Si presentarono prima tutti i ragazzi, poi toccò a noi ragazze.
Mi misi per ultima, sperando di essere salvata dalla campanella.. e così fu.
Tirai un sospiro di sollievo. Ero salva.
Arrivai indenne fino all’intervallo, poi lo vidi voltarsi verso di me.
“non ti sei presentata prima” disse. Negai con la testa.
“mi chiamo Veronica.. ma preferisco essere chiamata Ronny” dissi, svogliata. Presentarmi era l’ultima cosa che avrei voluto fare.
Uccidetemi.. o uccidete lui.. no, meglio me..
“Ronny, ok.” disse. “sei taciturna”.
“li conosco da cinque anni, e alcuni anche da più tempo, presentarci non è utile” dissi.
Presentarmi non mi è utile.
“vi ho un po’ rovinato i piani” disse. Feci spallucce.
“amano fare questo gioco appena arriva uno nuovo” risposi.
“Rò” disse Luca uscendo.
“scusami” dissi a Stefano, alzandomi. Si fece più sotto con la sedia e uscii.
“come va?” chiese. Feci una mezza smorfia.
“male” dissi. “peggio di ieri”.
Mi abbracciò e lo lasciai fare.
Mi ero sempre sentita protetta nel suo abbraccio e anche ora non potevo farne a meno.
Rimanemmo così per tutto l’intervallo poi dovemmo rientrare.
Mi risedetti al mio posto, in attesa dell’insegnante successivo ma quando vidi il professore di matematica entrare mugugnai in protesta.
Non fui l’unica, però.
“sono felice di rivedervi anche io e ora date il via alla processione” disse, prendendo il registro e chiamando il primo sfortunato.
“cosa succede?” chiese Stefano.
“vai li, consegni il tuo cellulare e svolgi un esercizio, se lo fai bene prendi un più, se lo fai male un meno e se non sai nemmeno da dove partire un quattro. Quattro meno ti abbasso di un voto la prima verifica e quattro più te lo alzano.” Spiegai.
“non sarà difficile” disse. “avevo dieci nella mia vecchia scuola”. Non gli risposi.
Tiriamocela un po’ di più..
Vidi i miei compagni di classe sfilarmi davanti, poi tocco a Stefano.
“se non vuoi fare l’esercizio e ambientarti capisco” disse il professore.
“non ci sono problemi” disse.
Svolse un esercizio perfetto.. o quasi, sbagliò un singolo segno.. nulla di grave, però.
Tornò al posto soddisfatto e dopo un po’ toccò a me.
Mi alzai e misi il mio cellulare sulla cattedra, poi presi il gesso. Mi dettò l’esercizio e lo scrissi alla lavagna, poi iniziai a fare degli scarabocchi minuscoli in un angolo. Quando fui soddisfatta ricopiai i passaggi chiave e il grafico.
“nemmeno un errore, come sempre” disse il professore.
“però vorrei tenere il cellulare” dissi.
“qualcosa non va?” chiese, guardando sia me che Luca. Annuimmo entrambi. “puoi riprenderlo allora”.
“grazie” dissi. Ripresi il mio telefono e tornai al mio posto.
Era solo il primo giorno e io già non vedevo l’ora di essere a casa mia..
Iniziavamo proprio benne.. benissimo..
 
 
 
 
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Note dell’Autrice:
Luca, Stefano Veronica.. in soli 2 capitoli (anche se ne considererei solo uno) vi ho già detto tutto.. eppure non vi ho detto niente..
Sono e sarò misteriosa.. voglio incuriosirvi, ma sono curiosa anche io e vorrei sapere cosa pensate che accadrà.
Secondo voi cosa vi combinerò?
   
 
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