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Autore: SakiJune    09/10/2007    2 recensioni
1979. Remus Lupin ha ceduto ai sentimenti, all'incoscienza, alla passione, dimenticando che una persona pericolosa come lui non dovrebbe amare una donna... tantomeno la moglie di un altro...
Poi la tragedia e il dolore soffocano il ricordo di quel giorno.
1993. Dal tavolo degli insegnanti, Remus non osa alzare gli occhi verso gli studenti di Gryffindor. C'è un ragazzo a cui sa di essere legato più che a ogni altro, e non è Harry Potter. E' Neville Longbottom.
2016. Un nuovo anno a Hogwarts sta per avere inizio, e si mostra da subito ricco di sorprese... perché è così difficile raccogliere il coraggio per combattere l'ingiustizia?
ULTIMO CAPITOLO - Silvery Creatures of Light
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fenrir Greyback, Ginny Weasley, Neville Paciock | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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DICEMBRE 2001 - scenes from an almost-wedding


- Remus, ma Nev ti ha invitato?
- Certo che sì.
Non riuscivo ad annodarmi la cravatta, niente da fare.
- Ma sei suo padre! Mi sembra un po' strano che tu sia presente al suo addio al celibato. Ti ha proprio detto che devi andarci?
Ero già abbastanza nervoso per i fatti miei, ed ecco che adesso Dora cominciava a mettermi la pulce nell'orecchio. - Certo che voleva che ci fossi! Me l'ha chiesto e-spli-ci-ta-men-te! - sillabai. - So essere di compagnia, sai?
- Sì, sì, un tenero lupetto da compagnia... - mi fece il verso lei, sciogliendomi quel nodo orrendo e allentandomi il colletto. - Vestiti comodo, è una festa informale, no?
Non c'era niente di informale nella decisione di sposarsi.
Forse per questo non l'avevo ancora fatto.
Che vergogna.
Ma ormai erano passati più di quattro anni, mi era sembrato che andasse bene così, anche dopo che era nata Irma... davvero non pensavo che fosse importante confermare davanti a un prete Babbano o in municipio l'amore che provavo per Dora: perché la vita di tutti i giorni lo dimostrava.
Certo, adesso cominciavo a pensare che forse mi ero sbagliato; perché Neville invece ci credeva, nel matrimonio, e ci si stava ficcando con tutte e due le scarpe.


- A proposito: dov'è che la fate, questa riunione di maschiacci?
- Presumo da 'Forth. Non so, è stato Ron a organizzare tutto. Dice che se non si prende una sbornia, prima o poi realizzerà che Neville sta veramente per portargli via la sorellina e in quel caso non risponderebbe delle sue azioni...
Dora sbuffò. - Molto maturo per la sua età. Non potete scegliere un posto più...
Non resistetti: - Chic? Perché, Fleur cosa ha scelto per voi altre donnine? Madam Puddifoot?
- Che piattola sei, Remus! Andiamo a villa Lovegood, ok? Che non vi salti in mente di fare una "capatina": è off-limits. E prima che ti saltino in mente idee strane... porterò Irma con me.
Eh, no. Non avevo nessuna voglia che la nostra bambina di nemmeno tre anni dovesse assistere ad una sbevazzata di ex studentesse.
- Ma non se ne parla. La lasciamo alla Tana, e andrà a dormire a un'ora decente. Punto.

Non potevo immaginare quanto questa mia decisione si sarebbe rivelata preziosa. Pensavo davvero che l'unica conseguenza della festa di addio al nubilato di Ginny sarebbe stata un fastidiosa emicrania collettiva.
Oh, quanto mi sbagliavo.
Credevamo di aver spazzato via il Male dal mondo, che non esistessero più pericoli.
Avevo dimenticato di essere io stesso una bestia, avevo messo da parte il ricordo di come lo ero diventato.
Voldemort e i suoi accoliti mascherati non c'erano più, ma non significava nulla.
C'era di peggio là fuori.
Di peggio.



- Dov'è Hermione, qualcuno lo sa? - gridò Tonks nell'orecchio di Parvati. L'altra rispose che era al lavoro. Merlino santo, anche in un giorno di festa? Si prendeva proprio sul serio come bibliotecaria di Hogwarts. Tanto che, come madrina, si era sentita in dovere di imporre a mia figlia il nome della signora Pince.
- Luna, sei ubriaca persa. Vai a stenderti di là - disse Tonks, con ben poca autorità. Anche lei era un po' brilla. Quasi tutte le ragazze ballavano al ritmo della musica assordante, e avevano l'aria di divertirsi moltissimo. Ma Luna no. Lei beveva e basta, e i suoi grandi occhi d'argento avevano l'aria ancora più allucinata del solito.
- Non so cosa ci fate a casa mia stasera. Volevo starmene per i fatti miei. Ho mal di testa...
- Ma sei stata tu a invitarci! - gridò Lavender Brown, sdegnata. Padma puntò la bacchetta allo stereo e ci fu silenzio.
- Che succede? - Ginny si guardò intorno. - Luna, stai b...
- No, no, non sto bene! Non posso stare bene, maledizione! Perché proprio stasera, perché?
- Bé, perché manca una settimana al mio matrimonio ed è una festività...
- E' l'anniversario della battaglia di Hogsmeade, stupida! Cinque anni fa è morto mio padre. Ma tu non c'eri quel giorno, eri troppo occupata a fare da babysitter a Neville!
Ginny si risentì oltre ogni dire. Anche lei aveva perso qualcuno. Ma non stava a pensarci tutti i giorni... forse perché già da prima si era abituata a considerare Percy come un estraneo...
- Io ho combattuto come tutti voi, ho sconfitto Bellatrix insieme a te, Dora, diglielo... non sono una vigliacca...
Ma Tonks non ebbe il tempo di rispondere, perché Ginny era corsa via.
Il portone della villa si richiuse con un gran fracasso, e lei fuggiva, fuggiva dalle accuse di un'amica troppo ubriaca per accorgersi di ferirla...

- Hai esagerato, Luna. - fu il commento di Tonks. - Avresti dovuto dirlo, se ti dava fastidio che la festa fosse stasera.
La giovane Lovegood si rese conto degli sguardi puntati su di lei, e dell'orribile scenata che aveva messo in piedi. - Io... non volevo... mi dispiace.
La vocetta di Lavender si fece udire in tutto quel trambusto, e raggelò i presenti.
- E poi non dovresti bere, Loony. Me l'hai pur detto che ti sono saltate. Se pensi di abortire, ci sono metodi più efficaci.
Tonks non pensò a quello che stava facendo. In mezzo secondo, la Brown si teneva la guancia dolorante, senza osare guardarla negli occhi.
- Io amo Harry... io lo amo, ma sono solo una tappabuchi, lui non lo vorrà questo bambino... e non chiamarmi Loony, non...
Luna scoppiò in lacrime, si sentiva inutile, sporca, inadeguata.
- Lui non mi ama veramente. Non sono io la Ravenclaw che voleva.
Dora le tese la mano. - Coraggio, basta piagnucolare, vieni con me.
- D-dove?
- Alla Tana. A chiarire con Ginny. A quest'ora sarà già arrivata a casa, immagino.


- Chi è? - disse una voce soffocata, tra uno starnuto e l'altro, quando apparvero nel camino di casa Weasley.
- Fleur...
- Ninfadorà! Era tanto noiosa la fête? Etchumm! Excuse-moi, chére, sono tanto raffreddata.
Non c'era bisogno di dirlo: il suo naso sembrava un pomodoro.
Irma saltò su dal divano e corse ad abbracciare Dora.
- Tesoro! Stai facendo la brava, eh? Ma, Fleur... Ginny non è rientrata?
Allo stupore della francesina, Luna si voltò verso Tonks con lo sguardo carico di preoccupazione. Era tutta colpa sua. Se fosse andata davvero a dormire, invece di lamentarsi come una stupida, non avrebbe rovinato la festa a tutti, e a quest'ora Ginny non sarebbe stata a vagare chissà dove...
- Andiamo, Luna, dobbiamo trovarla.

Le stradine di Ottery erano deserte. Nemmeno un Babbano in giro. Ginny camminava incerta, trasalendo ad ogni fruscìo. Ci sarebbe voluta ancora una mezz'ora prima di arrivare a casa, ma non aveva la sua scopa, ed era vietato smaterializzarsi dopo aver bevuto...
Aveva gli stivali inzuppati. Faceva freddo.
"Forse è meglio che torni indietro... magari a Luna sarà già passata, e poi... sono stata davvero egoista a scegliere questo giorno" pensò.
La verità è che lei e Neville avevano così tanti impegni, tra il lavoro e i preparativi per le nozze, che non avevano proprio pensato alla coincidenza.

Né ci avevo pensato io, che in quel momento mi trovavo all'Hog's Head, a fare baldoria con i ragazzi come non mi capitava dai tempi dei Marauders.
Ron vomitava dappertutto, Neville e Seamus lo incitavano a bere ancora... era troppo divertente. Sembravano Prongs e Padfoot, nientemeno. Non toccava a me sgridarli: non ero più un loro insegnante, andiamo. Se mi avesse visto Sirius, in quel momento, avrebbe approvato di sicuro.
"Ci si diverte, sai, Paddy? Tanto..." pensavo, guardando dalla finestra il villaggio coperto di neve, sorseggiando la mia dose serale di Pozione Antilupo.
- Fa ancora più schifo del solito, Horace! - grugnii verso il gruppetto seduto al bancone. Slughorn alzò le sopracciglia e scoppiò a ridere, seguito a ruota da 'Forth e dai gemelli.
Era una serata fantastica.
- Fai un discorso, Nev, coraggio! - proruppe Harry, al colmo dell'allegria.
Lui lo prese sul serio e si alzò in piedi:
- Amici, sono la persona più fortunata del mondo.
- Uuuuh!
- Amo la strega più bella di tutta l'Inghilterra.
- Uuuuh!
- E il miracolo è che vuole sposare me!


Ginny gridò.
Ma la stretta di quell'uomo era troppo forte. Il suo odore nauseante le mozzava il respiro, era terrorizzata.
Vide Tonks correrle incontro, la bacchetta in pugno...
- Lasciala, bastardo! Noooo!
Ma fu un attimo. Dora si ritrovò con la faccia nella neve, a fissare il punto dove erano spariti. Luna la raggiunse, si inginocchiò accanto a lei e prese a dondolarsi, con le braccia strette al petto, continuando a ripetere che era colpa sua, era lei l'unica responsabile...
- Era una bestia, l'hai visto, era...
- Era Fenrir Greyback - sillabò Dora.
Ricominciava a nevicare.

Ma in Scozia la notte era serena. Credevo che nulla di male potesse accadere, nel calduccio dell'Hog's Head. Pensavo solo al prossimo brindisi, e alla felicità futura.


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Alle mie geniette, Ino chan e Feux, vi adoro! A tutti coloro che hanno letto e/o leggeranno questa fic, e non hanno mai schiacciato il tastino della recensione... grazie lo stesso!
Ho scritto la prima parte del capitolo ascoltando dell'ottimo Wizard Rock e l'ultimo paragrafo con in sottofondo i Linkin Park: un'atmosfera ideale per il locale di Aberforth, non trovate?
Scusate se Lumacorno è OOC. So che non frequenterebbe mai una taverna simile... ma doveva essere lì per ovvi motivi^^ Ah, per chi non lo sapesse, è vero che Luna e la famiglia Weasley abitano nella stessa città... (ennesimo minuscolo spoiler, perdonatemi)
   
 
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