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Autore: Zomi    22/03/2013    11 recensioni
Breve Raccolta su piccoli momenti perduti alla Rufy & Robin, basati sulle conosciute penitenze dei giochi infantili a cui tutti, chi prima chi poi, hanno dovuto subire nell'infanzia.
DIRE, FARE, BACIARE, LETTERA, TESTAMENTO...
[Il pairinig trattato non è ancora inserito tra le "coppie" del sito, ma spero che questa campagna pro Re e Regina aiuti il suo inserimento...]
Genere: Fluff, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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BACIARE

 
-…per penitenza dovrai baciare Carin, la figlia del pescivendolo!!!- ridacchiò divertito il moro, allargando il sorriso sulle gote lentigginose.
-Che cosa???!!!!???- sbraitò il biondo, facendo sobbalzare il cappello a cilindro giù per gli occhi –MAI!!!!! Io non la bacio quella!!!! È una femmina!!!!-
Il piccolo moretto osservò curioso i due fratelli, fissandoli non capendo nel loro bisticciare scontroso.
-E con ciò?!?- chiese, innocentemente –Che succede se Sabo bacia Carin?!?-
-Che cosa?!?- sobbalzarono fissandolo stralunati gli altri due - Se baci una femmina diventi come loro!!!!-
 
Staccò le labbra umide da quelle di Robin, prendendo un breve respiro, prima di ritornare a baciarle passionalmente, avvinghiandosi con una mano alla vita della mora mentre l’altra la faceva scorrere tra i suoi lunghi capelli.
Le leccò le labbra socchiuse, mordicchiandole appena l’incrocio arricciato del labbro superiore, prima di premere dolcemente la sua bocca su quella sorridente della compagna, riprendendo a baciarla smanioso.
 
-Io non capisco…- si grattò il capo, fissando Sabo e Ace bisticciare ancora per quella penitenza.
-Ace, perché se Sabo bacia una femmina diventa una femmina?!?-
Il ribelle moro aveva smesso per un attimo di litigare con il piccolo biondo, fissando il fratello con occhi sgranati.
-Che domande: perchè si!!!!-
 
Introdusse famelico la lingua tra le rosee labbra dell’archeologa, intrecciando l’organo con quello di lei, iniziando così una passionale danza di baci e parole.
Si appiattì ancor di più contro il corpo della donna, annientando le sue formose curve contro il petto muscoloso, percependo perfettamente il suo florido seno contro la pelle tesa dei pettorali.
Sorrise, stringendosela al torace con egoistica possessione, sovrastandola totalmente in quel piccolo e cigolante lettino che condividevano nella loro cabina.
Sentì le molle arrugginite del giaciglio cigolare acute e doloranti sotto di loro per i loro movimenti lenti e pesanti, mentre si cercavano e trovavano tra le pieghe delle lenzuola e delle loro labbra arricciate.
 
-… ma perché?!? In che modo?- s’impose il piccolo Rufy, pestando i piedi a terra, nella piccola radura in cui stavano giocando.
I due più grandicelli sbuffarono spazientiti, smettendo di strattonarsi astiosi e fissando saccenti il piccoletto.
-Hai mai visto un uomo che bacia una donna?- gli chiese Sabo, puntandosi le mani ai fianchi.
Il moro annuì, mostrando una lunga fila di denti.
In paese, lungo il mercato, parecchie coppie si scambiavano dei baci facendo la spesa.
-E ti sei mai accorto di come diventa un uomo dopo aver baciato una donna?- incrociò le braccia al petto Ace, fissando sornione il fratellino.
-No…- ammise il moretto –Perché come diventa?-
 
Sentì le mani di Robin avvinghiarsi alle sue spalle, strattonandolo con galante forza su un lato del materasso, portandosi sopra di lui a sovrastarlo, muovendo seducente le labbra sulle sue.
Rufy mantenne le mani sui fianchi scoscesi della mora, accompagnando i movimenti morbidi e leggeri del suo corpo femminile mentre scivolava sul suo, leccandole le labbra imperlate dei loro sapori.
Adorava baciare la sua Regina, mordicchiandole la sua bella e carnosa bocca fino a gonfiarla, e sentirsela pulsante sulle labbra, così calda da sembrare fuoco puro.
Riportò le mani tra i corvini capelli di seta di lei, accarezzandoli soavemente mentre solleticava il suo palato con la punta della lingua, lasciandosi a sua volta lambire dalla compagna, che lo baciava maliziosamente sulla bocca, imitando il gesto dell’unione dei loro corpi con la lingua, introducendola e ritirandola tra le sue labbra, invitandolo a possederla ancora una volta tra le lenzuola del loro letto.
Rufy sghignazzò divertito a quelle fusa, riportandosi sopra di lei.
Non smise un attimo di baciarla, mentre l’accarezzava lussurioso e bramoso di possederla nuovamente.
Era dannatamente bello baciare Robin.
Quando stava così, con le labbra incollate alle sue, si sentiva un vero e proprio…
 
-… scemo!!! Un uomo che bacia una donna diventa scemo!!!- soffiò Sabo, scalciando un sassolino a terra.
-Perché dici così?- si era infilato un dito nel naso Rufy, messosi a sedere a terra nell’ascoltare attento e assorto quell’importante lezione di vita dei suoi due fratelloni.
-Perché quando un uomo bacia un donna diventa come lei: la segue ovunque, fa la spesa, porta le borse, prepara la tavola, spazza la cucina, lava i piatti…- elencava sulle chiare dita Ace.
-… e tutto per poi baciarsi ancora e diventare ancora più scemi!!!!-
Con una smorfia disgustata, il biondo sputò a terra, scalciando della polvere per sottolineare la sua nausea.
-È per questo che non bacerò mai una femmina!!!!- affermò certo –Né ora, né mai!!!! Quindi io, quella penitenza non la faccio: io non bacerò mai una femmina!!!!!-
 
Le dolci labbra di Robin schioccarono sulle sue, arricciandosi all’insù mentre Rufy si alzava da lei, puntandosi sui palmi contro il materasso.
Inclinò il capo per osservarla attento, baciandola ancora con lo sguardo e non più solo con le labbra, leccandosele e gustando ancora il dolce sapore della mora.
Robin era così bella, con i capelli sparsi sul cuscino in un composto disordine, le gote rosse d’emozione e affanno, gli occhi azzurri che le brillavano di piacere e le labbra semi aperte in una supplichevole richiesta di essere baciate.
Rufy le accarezzò una guancia, arricciandole una piccola ciocca di capelli attorno al viso, accompagnandoli fin sulla bocca, dove le labbra di lei gli sfiorarono affettuosamente le dita.
 
-Giusto!!! Nemmeno io!!!!- si indicò il petto Ace, battendosi il torace con il pollice teso.
Entrambi i bambini si sorrisero complici di un quel patto da veri uomini, per poi puntare lo sguardo sul piccolo fratellino, ancora seduto a gambe incrociate a terra e perso nell’osservarli.
-E tu?- lo indicò Sabo –Bacerai mai una femmina?!?-
Rufy si grattò il capo confuso da tutto quel discorso, incapace di comprendere del tutto la logica dei suoi compari.
Se aveva capito bene, se un uomo bacia una femmina, poi diventava come lei e si metteva a fare la spesa, il bucato, a cucinare, spazzare, riordinare…
-Uhm…- mugugnò, impiegando anche la mano libera nel grattarsi il capo.
Però, se era realmente così, allora perché il nonno Garp, quando baciava Dadan, non si metteva poi a riordinare quel macello di casa che si ritrovava la donna?
Perché dopo che le posava le labbra sulle sue, in quelle rare occasioni che il piccolo li aveva scoperti in flagranti, il vecchio marine non se ne andava per il mercato a fare la spesa con una borsa di vimini, ondeggiando come una ragazzina tutt’allegra e canticchiante?
-Uhm…- si spremette le meningi, riflettendo.
Forse… forse c’era una qualche eccezione alla malattia del bacio…forse, non tutte le femmine erano contagiose… forse…
-Si…- si alzò di scatto da terra, avvicinandosi ad Ace e Sabo.
-Io non bacerò mai una…
 
-… femmina…- sussurrò, accarezzando le labbra di Robin, sorridendo nostalgico.
-Come, mio Re?- inclinò il capo l’archeologa.
Rufy scosse il capo, sorridendo a bocca chiusa.
-Un ricordo…- sussurrò -Una volta ho promesso a qualcuno che non avrei mai baciato una femmina…- ridacchiò, abbassandosi a baciare nuovamente la mora.
Con occhi zaffiro, lei lo fissò muta, cercando nel suo viso aperto e solare una spiegazione più chiara di quelle poche parole. Gli accarezzò piano l’ovale del volto, fino a sfiorare la mezza luna scura che gli tagliava lo zigomo sinistro.
-Io sono una femmina, Rufy…- gli fece notare.
Il moro ridacchiò, baciandola piano sulle labbra e sul viso, negando con un cenno del capo.
-No… tu non sei una femmina… tu sei una Regina… e le regine vanno sempre baciate…- premette con maggior forza la bocca sulla sua.
 
-… non bacerò nessuna femmina, ameno che non sia una Regina!!!!-sghignazzò sicuro di se.
-Una Regina?!? E che te ne fai?!?-
-Già fratellino, che te ne fai di una Regina?!?- lo fissò nauseato Ace.
-Ogni Re ha la sua Regina. E io un giorno sarò il Re dei pirati e avrò la mia Regina, che bacerò sempre!!!!!-
I due lo guardarono straniti, per poi sbuffare e picchiarlo sul capo.
-Tu dici un sacco di scemenze!!!- lo sgridò il biondo, sistemandosi il cappello in testa.
-Per punizione dovrai scontare una penitenza…- annuì deciso Ace, incrociando le braccia al petto.
-Ahia…- si massaggiò il capo Rufy -… ok,ok… basta che non sia baciare una semplice femmina non Regina…-
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE:
Piccolo accenno GarpxDadan, non tanto perchè credo in questo pairing, ma perchè necessitavo di una figura maschile, possente e forte, che sebbene baciasse il gentil (?!?) sesso, non ne venisse contagiato, ed escluso Shanks e Makino (il rosso appare la prima volta a Rufy parecchi anni dopo la morte di Sabo), non mi rimaneva che il caro e dolce nonnino…
I commenti sono graditi, grazie!!!!

Zomi

 

   
 
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