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Autore: izumi_mori    23/03/2013    0 recensioni
kelly e una ragazza molto particolare viene uccisa dal suo ragazzo e......
Genere: Fantasy, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3:C’ERA UNA SCELTA DA FARE.
 
Mi ritrovai in ospedale accanto al mio corpo e mi faceva rattristire il fatto che non potevo più rientrare nella mia vita,ma non come spettro ma come protagonista.
Al quel punto vidi una persona che non mi aspettavo di vedere,mio padre,il mio vero padre;potevo essere sicura che lui era mio padre perché eravamo due gocce d’acqua:era alto più o meno come me,magro,con i capelli castano scuro e occhi azzurri era davvero un bel l’uomo. Mi accorsi che portava dei fiori e che io stavo svanendo a poco a poco,mi sentivo tirare indietro da qualcosa,poi vidi la mamma che mi diceva ‘’e ora bambina mia e ora che tu torni dai tuoi cari,ma ricordati nulla sarà come prima.’’ e svanisse così con questa frase,mentre io mi ritrovai in un tunnel nero,poi più niente.
Mi risvegliai con mio padre che mi teneva la mano e Chanel fuori dalla porta che litigava con papà,pensai che papà gli avrà raccontato ogni cosa per esempio di come lui non e mio padre ma solo il padre di Chanel,oppure … che Chanel era andata male a scuola,ma mi accorsi che non era questo il problema ma ero io.
Volevo dire a tutti quanti che non c’era bisogno di litigare che io ero ancora lì bene o male c’ero ed’era questo l’importante o no? O c’era dell’altro? Qualcosa che forse nessuno aveva il coraggio di dirmi? Ma mi chiedevo che cosa stesse succedendo? Che cosa mi stesse succedendo?
Volevo parlare con mio padre,con Thomas,Cody,Chanel e forse anche con Deen so che può sembrare assurdo ma dovevo vederci chiaro punto e basta,dovevo capire e avrei fatto qualsiasi cosa pur di saper la verità.
‘’ciao …’’ era normale che non si ricordava il mio nome,non mi aveva mai conosciuta lo potevo comprendere,anzi lo capivo benissimo.
‘’Kellison signor Watson’’ lui mi guardò in modo strano,come se stesse ridendo.
‘’chiamami papà … scommetto che la scelto tua madre questo nome vero? Ha  sempre amato le cose complicate,lei stessa era complicata’’ a quanto pare la conosceva meglio di quanto io e Chanel la conoscevamo.
‘’già e sempre stata una madre complicata’’ vidi che anche lui stava ridendo insieme a me.
‘’ti dispiace se ti chiamo Kelly,Kellison?’’ no doveva chiamarmi Kelly e non Kellison.
‘’no devi,la mamma non gli piaceva che mi chiamavano Kelly diceva “tu ti chiami Kellison perché dovrei chiamarti Kelly“. Non gli è mai andata giù l’idea di chiamarmi Kelly.’’ già la mamma non gli è mai piaciuto.
‘’papà ti dispiace se mi riposo non è stata molto facile,quindi vorrei riposare se per te non e un problema.’’ era brutto digli quelle cose,ma c’era ancora qualcosa che non mi era chiara,qualcosa che la mamma non mi aveva spiegato bene,dovevo capirlo da sola,ma come?
‘’no,non mi dispiace lasciarti sola vado a prendermi un caffè tu in tanto riposati,ti farà bene.‘’ riposarmi? No non era questo il momento giusto,mi sentii stanca,assonnata come se qualcuno mi aveva imbottito di sonnifero non riuscivo più a tenere gli occhi aperti che mi si chiusero da soli.
Mi accorsi dopo che ero uscita dal mio corpo e vedevo il mio disteso su quel letto pensai che non potevo morire un’altra volta,così mi appare mia madre con tutto il suo splendore e gli dissi:
‘’mamma come al solito ti sei dimenticata di dirmi qualcosa o sbaglio?’’ lei mi fissò sorridente e poi parlò:
‘’dovevi scoprirlo da sola bambina mia,ti sono dati dei doni puoi uscire dal tuo corpo,prendere le cose senza la aiuto delle tue mani tramite la tua mente,e puoi vagare nello spazio ma non solo puoi anche leggere nella mente e attraversare i muri,ma per quello ti ci vorranno anni e anni di esperienza.‘’come?era impossibile quello che mi aveva detto la mamma erano cose senza senso difficile da credere poi mi venne in mente una domanda da fare alla mamma ‘’ma mamma come faccio a fare tutte queste cose?’’ lei mi fissò sorridendo ‘’Kellison ti sono stai dati dei doni da sfruttare sia nel bene che nel male sappi che ora devi andare c’è qualcuno che ti vorrà vedere’’ e così ritornai nel mio corpo e c’era Cody  che mi fissò e poi si chinò dolcemente e mi diede un bacio appassionato ‘’baci molto meglio da viva che da morta’’ mi venne da ridere scoppiammo in una risata felice ero contenta all’improvviso vidi Chanel che venne verso di me ‘’ciao ho saputo di tuo padre però questo non significa che non rimarrai mia sorella’’ io non sapevo come dovevo reagire ’’ si Bred mi sembra un tipo apposto e comunque siamo sempre sorelle anche con padri differenti però abbiamo la stessa madre e questo che conta no Chanel?‘’ lei si mise a ridere ‘’si e questo che conta’’ era bello poter tornare a vivere di nuovo ma avevo timore  che Dean tornasse all’attacco anche se gli avevo detto che mi vendicavo e la mia vendetta sarà stata più forte delle coltellate che mi aveva dato infondo me l ‘ero cercata da sola parlare di Cody in sua presenza avevo fatto una mossa azzardata ma ormai l’avevo fatta ed era ora di andare avanti.
Era mattina vidi il dottor hidswars  avvicinarsi ‘’signorina Kellison ora può tornare a casa ora e in gran forma non so come ma la ferita non c’è più’’ fosse questo uno dei tanti poteri che avevo? Non so spiegamelo ma ero contenta che ero guarita ’’grazie dottor hidswars mi dica dove devo firmare che così esco dall’ ospedale’’ firmai e andai via ero pronta a ricominciare con Cody al mio fianco ma prima c’era una cosa che dovevo fare andare al cimitero a trovare mia madre.
Andai al cimitero  e la vidi era li con il suo vestito a fiori era bellissima,mi venne incontro e io le presi la mano era come se tutto era tornato quando lei era ancora con noi ‘’non mi aspettavo di vederti qui Kellison’’ sapevo che era una battuta ma io risposi a tono ‘’sono sempre stata qui mamma’’ io e lei ci guardammo per un istante e ci mettemmo a ridere anche se i nostri occhi dicevano altro,erano tristi come le nostre anime forse perché ci mancavamo l’una a l’altra e non c’era bisogno che me lo dicesse io lo sentivo, sentivo i suoi pensieri, i suoi dolori, il suo passato e la sua morte.
Era questo il secondo dei tanti doni che mi erano stati dati?
‘’kelly dobbiamo andare se no mio padre si arrabbia e anche il tuo!’’ era la voce di  Chanel, forse dovevo dirglielo che riuscivo a vedere nostra madre,<>già forse non era la cosa migliore per Chanel dirle che riuscivo a vedere nostra madre si sarebbe chiesta’’ perché lei si e io no’’.
‘’ciao mamma’’ chanel suonò il clacson per farmi capire che dovevo muovermi. ‘’arrivo Chany datti una calmata.’’ era sempre così di fretta Chanel,forse perché era il suo ultimo anno da studentessa e la cosa la prendeva seriamente perché aveva finito con l scuola anche se io gli avrei fatto fare anche l’università.
  
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