Essere
la ragazza del cercatore di Grifondoro e di uno dei ragazzi
più popolari della
scuola portava molti aspetti positivi.
Primo
fra tutti era il fatto che lei fosse diventata all’improvviso
la ragazza più
popolare della scuola, essendo in compagnia di James e poi altre cose
come il
sentirsi protetta in continuazione e molte altre cose.
Cosa
negativa era dover affrontare la gelosia delle tantissime ragazze cotte
di
James.
Non
poteva camminare per i corridoi senza ricevere occhiatacce e auguri
mortali da
parte loro.
Ma
a Lily tutto ciò non importava.
Per
la prima volta nella sua vita si sentiva felice ed amata, soprattutto.
James
era un ragazzo meraviglioso e l’amava profondamente.
Quando
studiavano ad esempio, lui si metteva sempre a fissarla e non
distoglieva mai
lo sguardo da lei, come se volesse mangiarsela con gli occhi.
Ogni
volta che lo faceva Lily si metteva a ridere, contenta di tutte quelle
attenzioni.
Inoltre
frequentare James l’aveva spinta a conoscere anche il resto
dei Malandrini.
Remus
lo conosceva già, poiché erano entrambi prefetti,
e stando con il gruppetto
iniziò a conoscere meglio anche Sirius.
Era
molto simile a James come carattere, casinista, testardo e molto
impulsivo e
coraggioso.
Anche
lui era cambiato nel corso degli anni ed aveva smesso di essere il
tipico
ragazzo arrogante e strafottente.
Era
un ragazzo bellissimo, con i capelli neri e gli occhi di ghiaccio
tipici dei
Black ed un’eleganza innata.
Era
molto leale e legatissimo a James e stando con loro, capì
che sarebbe morto
piuttosto di far soffrire l’amico.
Adesso
iniziava a capire come Jane si fosse innamorata di lui.
Se
non fosse innamorata di James, si sarebbe certamente messa con Sirius.
Quel
ragazzo aveva un magnetismo incredibile.
Peter,
invece, era un tipo anonimo; sembrava non avere personalità
o idee e seguiva
gli amici in tutto, dalle malandrinate alle semplici abitudini.
Sembrava
più la loro ombra che uno di loro.
Ma
James, Sirius e Remus gli volevano bene, quindi Lily prese a smettere
di
elencare le sue differenze nei confronti dei Malandrini.
Inoltre,
Lily, curiosa come sempre, prese a notare una certa agitazione del
gruppetto ad
un certo punto del mese.
Iniziavano
a confabulare tra di loro, escludendola e parlando di chissà
cosa.
“E’
tutto ok?”chiese al suo ragazzo, dopo una di queste strane,
per lei,
chiacchierate.
James
annuì distratto.
“Non
preoccuparti.
È
tutto sotto controllo.”
“So
che mi state nascondendo qualcosa, James.
Non
sono stupida.
Sono
anni che sospetto qualcosa.
Combinate
qualcosa che non dovreste fare, vero?”
James
non rispose.
Le
prese la mano e se la portò alle labbra.
“Non
facciamo nulla di male.”
Sotto
lo sguardo scettico della fidanzata, continuò:
“Facciamo
solo la cosa giusta.”
“Cosa?”
“Non
lo puoi sapere.”
“James…
Andiamo
sono la tua ragazza, perché mi tieni all’oscuro?
Non
ti fidi di me?”
“NO!
Non
è per questo, devi credermi!
È
solo che un segreto che riguarda tutti noi e quando ci riterremo pronti
per
dirtelo lo faremo.”
“Promesso?”
“Promesso.”
Nonostante
le parole rassicuranti di James, Lily non potè non notare un
certo cambiamento
nel loro atteggiamento nei giorni seguiti, soprattutto in Remus.
Lo
vedeva sempre più stravolto, stanco, una stanchezza che non
aveva nulla a che
fare con la scuola, poiché essendo all’inizio, i
compiti e le cose da fare
erano poche.
E
anche se gli aveva domandato il perché di quella stanchezza,
non aveva ottenuto
un bel niente.
“Guarda,
Lily!
Che
bella luna che c’è stasera!”
La
voce di Jane distolse Lily dai compiti.
Era
venerdì sera e tutte e due se ne stavano nel dormitorio a
studiare o a leggere
un libro o semplicemente a rilassarsi.
Lily
mise da parte il libro di Pozioni e si avvicinò alla
finestra dove Jane era
appoggiata.
Era
vero.
C’era
una bellissima luna piena quella sera e l’aria piacevolmente
fresca, le
spettinava i capelli rosso scuro.
“Dov’è
James?”chiese Jane, sedendosi sul suo letto ed afferrando il
libro lasciato
dall’amica.
“Non
lo so.
Ha
detto che aveva da fare questa sera.
Con
i suoi amici.”
“Sono
davvero misteriosi certe volte, non pensi anche tu?”
“Sì,
a volte lo sono.
Ma
quando ho chiesto spiegazioni a James sul loro strano comportamento e
su tutti
quei segreti, non mi ha voluto dire nulla.”
“Sono
certa che lo farà appena potrà.
Ti
ama a tal punto che ti direbbe anche le volte che va in bagno per non
tenerti
all’oscuro.”
Lily
si mise a ridere, contagiando anche Jane.
Quando
tornò a posare lo sguardo sul parco sottostante si accorse
di una cosa che fino
a poco fa non c’era.
Vicino
ad un albero, al limite della Foresta Proibita c’era un
gruppetto di persone.
Una
cicciotella se ne stava in disparte, mentre altre due stavano
sorreggendo un
altro che sembrava star male.
Una
di quelle figure si voltò un attimo e venne illuminata dalla
luce della luna e Lily
la riconobbe.
Era
James e l’avrebbe potuto riconoscere anche a occhi chiusi.
E
quello accanto a lui era sicuramente Sirius e gli altri due Remus e
Peter.
Ma
cosa stavano combinando?
“Torno
subito.”disse a Jane, ma accortasi che l’amica
aveva avuto una botta di sonno e
ronfava sul suo letto, prese al volo il mantello e corse fuori, stando
ben
attenta a non farsi beccare da Gazza.
Fortunatamente
raggiunse il portone d’ingresso ed uscì
all’aria fresca della notte dirigendosi
verso il punto dove aveva visto i suoi amici.
Ma
dov’erano finiti?
La
luce della luna illuminava i prati e si rifletteva nel Lago Nero.
Era
uno spettacolo e Lily avrebbe tanto voluto godersi questa visione con
il suo
ragazzo, invece che passeggiare per i prati rischiando di venir espulsa.
Ma
la curiosità e la voglia di sapere era così
grande!
“James!
Sirius! Remus! Peter!
Dove
vi siete cacciati?”
Si
avvicinò cautamente al Platano Picchiatore e fece molta
attenzione nel passarvi
accanto.
Non
voleva certo esser presa a frustate da un albero!
Ma
dov’erano finiti quei quattro?
E
se si fossero cacciati nei guai?
Doveva
trovarli.
Era
proibito uscire fuori di notte, e se si erano avventurati nella Foresta
Proibita erano davvero nei pasticci.
“Lumus..”sussurrò
accendendo la punta della sua bacchetta e non senza un brivido
s’addentrò nella
Foresta.
Non
si era mai avventurata lì, ma la voglia di sapere e la paura
che fosse successo
qualcosa di brutto a quei quattro ebbe la meglio.
“Dove
vi siete cacciati, ragazzi?
Andiamo,
uscite fuori!
Sono
preoccupata per voi!”
“E
curiosa di sapere cosa combinate una volta al
mese.”pensò, ma non lo disse.
Un
rumore secco la fece sobbalzare e si voltò di colpo, per poi
accorgersi che
aveva calpestato un rametto secco.
“Andiamo,
Lily!
Sei
una Grifondoro e non puoi avere paura di una Foresta anche se infestata
da
creature che non conosci!”si disse, ma invece di calmarsi, si
agitò sempre di
più.
Si
era addentrata moltissimo, pur camminando pianissimo e il punto
dov’era entrata
era già stato coperto dagli alberi.
Che
bello!
Ora
come diamine faceva a tornare indietro?
Chiamò
nuovamente i ragazzi, ma non ottenne nulla come prima.
All’improvviso
sentì un brivido correrle dietro la schiena.
Si
sentiva osservata, anche se non vedeva nessuno.
Poi
qualcuno, o qualcosa si mosse tra gli alberi.
Sobbalzò,
arretrando e nel farlo calpestò un rametto, spezzandolo e
producendo uno
schiocco.
“James?
Sirius?
Siete
voi?
Vi
prego, smettetela, non è affatto divertente!
Avete
ragione, non avrei dovuto seguirvi, ma ora basta!
Me
l’avete fatta pagare abbastanza!”disse al cespuglio.
Ma
quello che ne uscì fuori non era né James,
né tantomeno Sirius.
Il
pelo lungo, più grande di un lupo normale, gli occhi gialli
spalancati verso di
lei ed i denti digrignanti in una sorta di sorriso maniacale.
Era
un lupo mannaro e lei era sola, armata solo della bacchetta magica e
senza la
minima idea di come fare per difendersi.
Voleva
urlare, scappare, allontanarsi, ma era pietrificata dalla paura.
Quando
il lupo mannaro si mosse, riuscì ad arretrare.
Fu
una pessima mossa, poiché non vedendola, inciampò
in una radice di un albero e
cadde all’indietro, perdendo la bacchetta.
“Oh,
maledizione!
Ed
ora che faccio?”
Tastò
il terreno circostante a tentoni, ma non vi trovò nulla.
Si
mise a arretrare, terrorizzata mentre il mostro si avvicinava, ansioso
di avere
la sua preda.
Ululò
nel vederla così indifesa.
Poi
si lanciò verso di lei.
Lily
urlò, alzando le braccia per difendersi
dall’impatto, ma quello non arrivò.
Abbassò
le braccia e si accorse che tra lei ed il mostro era arrivato un
bellissimo
cervo.
Aveva
il manto argentato ed era bellissimo con le sue enormi corna che ora
usava per allontanare
il mostro da lei.
Voleva
proteggerla.
Il
lupo ululò ancora e si lanciò verso il cervo che
parò l’attacco e lo respinse
all’indietro.
Sembrava
quasi umano quando, voltandosi verso la ragazza, fece un gesto con il
muso,
quasi a voler dire “vattene”.
Ma
il mostro non era della stessa opinione.
Accortasi
della distrazione dell’animale, lo attaccò
ferendolo ad un fianco.
Poi
ripetè l’attacco tirandogli una zampata prima sul
muso, poi nuovamente sul
fianco.
Il
cervo emise un lamentò, cadendo su un fianco.
Ma
prima che il lupo potesse attaccarlo ancora, si udì un
ringhiare furioso.
Lily
sobbalzò nel vedere un enorme cane nero uscire
dall’ombra degli alberi ed
avvicinarsi minaccioso al lupo.
Aveva
degli occhi incredibili, così familiari.
Si
avvicinò al cervo e ringhiò ancora contro il
lupo, facendogli segno di
arretrare.
Il
mostro sembrò capire ed il cane si chinò sul
cervo, leccandogli le ferite
sanguinanti.
Lily
era stupita.
Sembravano
conoscersi tutti e tre.
All’improvviso
si unì al gruppo anche un piccolo topino che avvicinatosi al
cane, guardò gli
altri due.
D’un
tratto sotto lo sguardo sempre all’allibito di Lily, il cervo
iniziò a
trasformarsi.
Le
zampe si allungarono, lasciando posto a braccia ed a gambe ed il muso
si
trasformò diventando sempre più umano, fino a
lasciar posto ad un volto
sfigurato dal dolore, coperto da ciocche di capelli neri.
Gemente
e semi-svenuto davanti a lei c’era James Potter.
“JAMES!”
Lily
corse verso il suo ragazzo, ignorando che a pochi metri c’era
un lupo mannaro.
Si
chinò su di lui e gli accarezzò il viso.
Aveva
due tagli profondi sul fianco ed uno sul viso.
Si
era quasi dimenticata del cane, quando all’improvviso lui le
toccò il braccio
con il muso.
In
bocca aveva la bacchetta della ragazza.
Lily
la prese, stupita.
“Ferula…”
Le
ferite di James si fasciarono anche se il ragazzo rimase incosciente.
Il
lupo mannaro che per un po’ era rimasto distante da loro, si
avvicinò di nuovo
e tentò di ferire Lily e James.
Ci
sarebbe riuscito se il cane non gli avesse tirato una forte zampata.
Il
lupo arretrò e ci riprovò, ma il cane prese a
ringhiare e lo allontanò con
un’altra zampata.
Il
lupo decise di lasciar perdere e se ne andò, correndo ed
addentrandosi
nell’oscurità.
Lily
era china sul proprio ragazzo e singhiozzava, mentre se lo stringeva al
petto.
Topo
e cane si scambiarono un rapido sguardo, poi anch’essi
iniziarono a mutare
sotto lo sguardo di una Lily, sempre più sorpresa.
Sembrava
aver visto troppo.
Dove
un istante prima c’erano i due animali, comparvero le figure
di Sirius e di
Peter.
“Sirius…
Peter…
Cosa?
Come?”
“Ti
spiegheremo tutto meglio domani.
Ora
dobbiamo portare James in infermeria.
Peter,
tu rimani qui con Remus.”
Sirius
prese subito in mano la situazione si alzò in piedi,
caricandosi sulle spalle
l’amico ferito.
“Remus?
Dov’è?
Se
quel lupo mannaro lo attaccasse, lui sarebbe…”
La
risata di Sirius la interruppe.
“Perché
ridi?
È
una cosa seria, Sirius!”
“Lo
so benissimo, ma sono certo che non accadrà nulla.”
“E
come fai ad esserne così sicuro?”
“Perché…”Sirius
fece una pausa ad effetto “Remus è il lupo
mannaro.”
Ed
ecco terminato anche questo capitolo, che è
risultato un po’ lunghetto per le mie abitudini ma non potevo
tralasciare
nulla.
Beh…che
dirvi?
Continuate
a seguirmi ed a leggere le mie storie
e se vi scappa qualche commento…beh, male non mi fa!!!
Un
kiss