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Autore: LucreziaPo    14/10/2007    5 recensioni
Lily si strinse a lui. “Ti amo anch’io.”gli sussurrò all’orecchio. Quello sorprese così tanto James che perse il controllo della scopa ed entrambi caddero nel vuoto. Keira gli si avvicinò e gli si accoccolò tra le braccia. “Non ti lascerò, non ti ferirò.”promise lui. “Me lo hai già detto!” “Ti ho mai detto che ti amo?” “Sì, anche quello. Ma fa sempre bene sentirselo dire. Ancora!” “Bambina! Comunque ti accontento. Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo. Rimarrei a dirti ti amo fino alla fine del mondo.” Ecco a voi la mia storia ambientata al tempo dei fantastici Malandrini, narra delle loro avventure durante l'ultimo anno! in questa ficcy, la prima che scrivo, ci saranno partite, giochi, battute, scherzi e tanto tanto amore...quello di Lily e James, che è un amore che fa soganre tutti gli innamorati data la sua forza e potenza, l'amore di Remus e quello di Sirius diviso e ferito da una donna che riuscirà ad incontrare l'amore della sua vita dopo lunghe peripezie!!!! ed ecco a voi la mia storia... spero che questa introduzione vi attragga e che vi spinga a leggere ed a recensire la mia ficcy!!! mi raccomando: recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee un bacione Lily Black 90 COMPLETATA!!! ULTIMO CHAPPY ON LINE!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I protecting you & A new Life'
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Essere la ragazza del cercatore di Grifondoro e di uno dei ragazzi più popolari della scuola portava molti aspetti positivi.

Primo fra tutti era il fatto che lei fosse diventata all’improvviso la ragazza più popolare della scuola, essendo in compagnia di James e poi altre cose come il sentirsi protetta in continuazione e molte altre cose.

Cosa negativa era dover affrontare la gelosia delle tantissime ragazze cotte di James.

Non poteva camminare per i corridoi senza ricevere occhiatacce e auguri mortali da parte loro.

Ma a Lily tutto ciò non importava.

Per la prima volta nella sua vita si sentiva felice ed amata, soprattutto.

James era un ragazzo meraviglioso e l’amava profondamente.

Quando studiavano ad esempio, lui si metteva sempre a fissarla e non distoglieva mai lo sguardo da lei, come se volesse mangiarsela con gli occhi.

Ogni volta che lo faceva Lily si metteva a ridere, contenta di tutte quelle attenzioni.

Inoltre frequentare James l’aveva spinta a conoscere anche il resto dei Malandrini.

Remus lo conosceva già, poiché erano entrambi prefetti, e stando con il gruppetto iniziò a conoscere meglio anche Sirius.

Era molto simile a James come carattere, casinista, testardo e molto impulsivo e coraggioso.

Anche lui era cambiato nel corso degli anni ed aveva smesso di essere il tipico ragazzo arrogante e strafottente.

Era un ragazzo bellissimo, con i capelli neri e gli occhi di ghiaccio tipici dei Black ed un’eleganza innata.

Era molto leale e legatissimo a James e stando con loro, capì che sarebbe morto piuttosto di far soffrire l’amico.

Adesso iniziava a capire come Jane si fosse innamorata di lui.

Se non fosse innamorata di James, si sarebbe certamente messa con Sirius.

Quel ragazzo aveva un magnetismo incredibile.

Peter, invece, era un tipo anonimo; sembrava non avere personalità o idee e seguiva gli amici in tutto, dalle malandrinate alle semplici abitudini.

Sembrava più la loro ombra che uno di loro.

Ma James, Sirius e Remus gli volevano bene, quindi Lily prese a smettere di elencare le sue differenze nei confronti dei Malandrini.

Inoltre, Lily, curiosa come sempre, prese a notare una certa agitazione del gruppetto ad un certo punto del mese.

Iniziavano a confabulare tra di loro, escludendola e parlando di chissà cosa.

“E’ tutto ok?”chiese al suo ragazzo, dopo una di queste strane, per lei, chiacchierate.

James annuì distratto.

“Non preoccuparti.

È tutto sotto controllo.”

“So che mi state nascondendo qualcosa, James.

Non sono stupida.

Sono anni che sospetto qualcosa.

Combinate qualcosa che non dovreste fare, vero?”

James non rispose.

Le prese la mano e se la portò alle labbra.

“Non facciamo nulla di male.”

Sotto lo sguardo scettico della fidanzata, continuò:

“Facciamo solo la cosa giusta.”

“Cosa?”

“Non lo puoi sapere.”

“James…

Andiamo sono la tua ragazza, perché mi tieni all’oscuro?

Non ti fidi di me?”

“NO!

Non è per questo, devi credermi!

È solo che un segreto che riguarda tutti noi e quando ci riterremo pronti per dirtelo lo faremo.”

“Promesso?”

“Promesso.”

Nonostante le parole rassicuranti di James, Lily non potè non notare un certo cambiamento nel loro atteggiamento nei giorni seguiti, soprattutto in Remus.

Lo vedeva sempre più stravolto, stanco, una stanchezza che non aveva nulla a che fare con la scuola, poiché essendo all’inizio, i compiti e le cose da fare erano poche.

E anche se gli aveva domandato il perché di quella stanchezza, non aveva ottenuto un bel niente.

“Guarda, Lily!

Che bella luna che c’è stasera!”

La voce di Jane distolse Lily dai compiti.

Era venerdì sera e tutte e due se ne stavano nel dormitorio a studiare o a leggere un libro o semplicemente a rilassarsi.

Lily mise da parte il libro di Pozioni e si avvicinò alla finestra dove Jane era appoggiata.

Era vero.

C’era una bellissima luna piena quella sera e l’aria piacevolmente fresca, le spettinava i capelli rosso scuro.

“Dov’è James?”chiese Jane, sedendosi sul suo letto ed afferrando il libro lasciato dall’amica.

“Non lo so.

Ha detto che aveva da fare questa sera.

Con i suoi amici.”

“Sono davvero misteriosi certe volte, non pensi anche tu?”

“Sì, a volte lo sono.

Ma quando ho chiesto spiegazioni a James sul loro strano comportamento e su tutti quei segreti, non mi ha voluto dire nulla.”

“Sono certa che lo farà appena potrà.

Ti ama a tal punto che ti direbbe anche le volte che va in bagno per non tenerti all’oscuro.”

Lily si mise a ridere, contagiando anche Jane.

Quando tornò a posare lo sguardo sul parco sottostante si accorse di una cosa che fino a poco fa non c’era.

Vicino ad un albero, al limite della Foresta Proibita c’era un gruppetto di persone.

Una cicciotella se ne stava in disparte, mentre altre due stavano sorreggendo un altro che sembrava star male.

Una di quelle figure si voltò un attimo e venne illuminata dalla luce della luna e Lily la riconobbe.

Era James e l’avrebbe potuto riconoscere anche a occhi chiusi.

E quello accanto a lui era sicuramente Sirius e gli altri due Remus e Peter.

Ma cosa stavano combinando?

“Torno subito.”disse a Jane, ma accortasi che l’amica aveva avuto una botta di sonno e ronfava sul suo letto, prese al volo il mantello e corse fuori, stando ben attenta a non farsi beccare da Gazza.

Fortunatamente raggiunse il portone d’ingresso ed uscì all’aria fresca della notte dirigendosi verso il punto dove aveva visto i suoi amici.

Ma dov’erano finiti?

La luce della luna illuminava i prati e si rifletteva nel Lago Nero.

Era uno spettacolo e Lily avrebbe tanto voluto godersi questa visione con il suo ragazzo, invece che passeggiare per i prati rischiando di venir espulsa.

Ma la curiosità e la voglia di sapere era così grande!

“James! Sirius! Remus! Peter!

Dove vi siete cacciati?”

Si avvicinò cautamente al Platano Picchiatore e fece molta attenzione nel passarvi accanto.

Non voleva certo esser presa a frustate da un albero!

Ma dov’erano finiti quei quattro?

E se si fossero cacciati nei guai?

Doveva trovarli.

Era proibito uscire fuori di notte, e se si erano avventurati nella Foresta Proibita erano davvero nei pasticci.

“Lumus..”sussurrò accendendo la punta della sua bacchetta e non senza un brivido s’addentrò nella Foresta.

Non si era mai avventurata lì, ma la voglia di sapere e la paura che fosse successo qualcosa di brutto a quei quattro ebbe la meglio.

“Dove vi siete cacciati, ragazzi?

Andiamo, uscite fuori!

Sono preoccupata per voi!”

“E curiosa di sapere cosa combinate una volta al mese.”pensò, ma non lo disse.

Un rumore secco la fece sobbalzare e si voltò di colpo, per poi accorgersi che aveva calpestato un rametto secco.

“Andiamo, Lily!

Sei una Grifondoro e non puoi avere paura di una Foresta anche se infestata da creature che non conosci!”si disse, ma invece di calmarsi, si agitò sempre di più.

Si era addentrata moltissimo, pur camminando pianissimo e il punto dov’era entrata era già stato coperto dagli alberi.

Che bello!

Ora come diamine faceva a tornare indietro?

Chiamò nuovamente i ragazzi, ma non ottenne nulla come prima.

All’improvviso sentì un brivido correrle dietro la schiena.

Si sentiva osservata, anche se non vedeva nessuno.

Poi qualcuno, o qualcosa si mosse tra gli alberi.

Sobbalzò, arretrando e nel farlo calpestò un rametto, spezzandolo e producendo uno schiocco.

“James?

Sirius?

Siete voi?

Vi prego, smettetela, non è affatto divertente!

Avete ragione, non avrei dovuto seguirvi, ma ora basta!

Me l’avete fatta pagare abbastanza!”disse al cespuglio.

Ma quello che ne uscì fuori non era né James, né tantomeno Sirius.

Il pelo lungo, più grande di un lupo normale, gli occhi gialli spalancati verso di lei ed i denti digrignanti in una sorta di sorriso maniacale.

Era un lupo mannaro e lei era sola, armata solo della bacchetta magica e senza la minima idea di come fare per difendersi.

Voleva urlare, scappare, allontanarsi, ma era pietrificata dalla paura.

Quando il lupo mannaro si mosse, riuscì ad arretrare.

Fu una pessima mossa, poiché non vedendola, inciampò in una radice di un albero e cadde all’indietro, perdendo la bacchetta.

“Oh, maledizione!

Ed ora che faccio?”

Tastò il terreno circostante a tentoni, ma non vi trovò nulla.

Si mise a arretrare, terrorizzata mentre il mostro si avvicinava, ansioso di avere la sua preda.

Ululò nel vederla così indifesa.

Poi si lanciò verso di lei.

Lily urlò, alzando le braccia per difendersi dall’impatto, ma quello non arrivò.

Abbassò le braccia e si accorse che tra lei ed il mostro era arrivato un bellissimo cervo.

Aveva il manto argentato ed era bellissimo con le sue enormi corna che ora usava per allontanare il mostro da lei.

Voleva proteggerla.

Il lupo ululò ancora e si lanciò verso il cervo che parò l’attacco e lo respinse all’indietro.

Sembrava quasi umano quando, voltandosi verso la ragazza, fece un gesto con il muso, quasi a voler dire “vattene”.

Ma il mostro non era della stessa opinione.

Accortasi della distrazione dell’animale, lo attaccò ferendolo ad un fianco.

Poi ripetè l’attacco tirandogli una zampata prima sul muso, poi nuovamente sul fianco.

Il cervo emise un lamentò, cadendo su un fianco.

Ma prima che il lupo potesse attaccarlo ancora, si udì un ringhiare furioso.

Lily sobbalzò nel vedere un enorme cane nero uscire dall’ombra degli alberi ed avvicinarsi minaccioso al lupo.

Aveva degli occhi incredibili, così familiari.

Si avvicinò al cervo e ringhiò ancora contro il lupo, facendogli segno di arretrare.

Il mostro sembrò capire ed il cane si chinò sul cervo, leccandogli le ferite sanguinanti.

Lily era stupita.

Sembravano conoscersi tutti e tre.

All’improvviso si unì al gruppo anche un piccolo topino che avvicinatosi al cane, guardò gli altri due.

D’un tratto sotto lo sguardo sempre all’allibito di Lily, il cervo iniziò a trasformarsi.

Le zampe si allungarono, lasciando posto a braccia ed a gambe ed il muso si trasformò diventando sempre più umano, fino a lasciar posto ad un volto sfigurato dal dolore, coperto da ciocche di capelli neri.

Gemente e semi-svenuto davanti a lei c’era James Potter.

“JAMES!”

Lily corse verso il suo ragazzo, ignorando che a pochi metri c’era un lupo mannaro.

Si chinò su di lui e gli accarezzò il viso.

Aveva due tagli profondi sul fianco ed uno sul viso.

Si era quasi dimenticata del cane, quando all’improvviso lui le toccò il braccio con il muso.

In bocca aveva la bacchetta della ragazza.

Lily la prese, stupita.

“Ferula…”

Le ferite di James si fasciarono anche se il ragazzo rimase incosciente.

Il lupo mannaro che per un po’ era rimasto distante da loro, si avvicinò di nuovo e tentò di ferire Lily e James.

Ci sarebbe riuscito se il cane non gli avesse tirato una forte zampata.

Il lupo arretrò e ci riprovò, ma il cane prese a ringhiare e lo allontanò con un’altra zampata.

Il lupo decise di lasciar perdere e se ne andò, correndo ed addentrandosi nell’oscurità.

Lily era china sul proprio ragazzo e singhiozzava, mentre se lo stringeva al petto.

Topo e cane si scambiarono un rapido sguardo, poi anch’essi iniziarono a mutare sotto lo sguardo di una Lily, sempre più sorpresa.

Sembrava aver visto troppo.

Dove un istante prima c’erano i due animali, comparvero le figure di Sirius e di Peter.

“Sirius…

Peter…

Cosa? Come?”

“Ti spiegheremo tutto meglio domani.

Ora dobbiamo portare James in infermeria.

Peter, tu rimani qui con Remus.”

Sirius prese subito in mano la situazione si alzò in piedi, caricandosi sulle spalle l’amico ferito.

“Remus?

Dov’è?

Se quel lupo mannaro lo attaccasse, lui sarebbe…”

La risata di Sirius la interruppe.

“Perché ridi?

È una cosa seria, Sirius!”

“Lo so benissimo, ma sono certo che non accadrà nulla.”

“E come fai ad esserne così sicuro?”

“Perché…”Sirius fece una pausa ad effetto “Remus è il lupo mannaro.”

 

Ed ecco terminato anche questo capitolo, che è risultato un po’ lunghetto per le mie abitudini ma non potevo tralasciare nulla.

Beh…che dirvi?

Continuate a seguirmi ed a leggere le mie storie e se vi scappa qualche commento…beh, male non mi fa!!!

Un kiss

  
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