Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mitsuki91    28/03/2013    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Draco Malfoy avesse scoperto il segreto di Severus Piton? Avrebbe continuato il suo lavoro di Mangiamorte, l'avrebbe denunciato o si sarebbe ribellato al Signore Oscuro per combattere a fianco dell'Ordine?
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bene!
Vi do subito una buona notizia: ho finito di scrivere la storia u.u sono dieci capitoli in totale… Quindi gli aggiornamenti saranno più rapidi =)
Intanto ne approfitto anche per ringraziare chi segue/preferisce/ricorda e chi mi ha lasciato anche solo un capitolo =)
Buona lettura! =)


Quarto capitolo

Natale arrivò e passò fortunatamente senza troppe complicazioni.
Il Signore Oscuro non amava le festività e si era ritirato nelle sue stanze per tutta la giornata, mentre i Mangiamorte festeggiavano con le proprie famiglie, e quindi anche i Malfoy avevano goduto di relativa tranquillità. Certo, c’era sempre Bellatrix, però era stranamente calma e rilassata… O forse era l’ultima missione che era andata bene.
Durante le restanti due settimane di vacanza Draco visse in uno stato di ‘nausea perenne’, come ormai si era abituato a definirla dentro di sé. Il lato positivo di essere ancora uno studente era che non lo mandavano comunque fuori a rischiare di farsi ammazzare in qualche missione, però era difficile in ogni caso dover torturare degli innocenti, e soprattutto dover vedere ogni mezzo secondo il Signore Oscuro ed essere sconfitto semplicemente dal suo sguardo, anche da quello più ‘gentile’.
Non vedeva l’ora di tornare a scuola. Non sapeva assolutamente cosa avrebbe fatto una volta superati i M. A. G. O.: sognava di poter andare lontano, di trovare un lavoro onesto, uno qualsiasi, pur di poter evitare ancora per un po’ quello schifo. La verità era che non ci avrebbe mai fatto l’abitudine. Meditava di prendersi una specializzazione in Pozioni solo per dover studiare e quindi avere una scusa per non servire ancora apertamente Lord Voldemort. Sperava che bastasse, davvero.
Era l’ultimo giorno di vacanze.
Sua madre Narcissa aveva invitato la signora Greengrass per un the pomeridiano, approfittando del fatto che sia Lucius che suo marito erano in missione con un altro manipolo di Mangiamorte e Bellatrix. Dopotutto Lucius già lo aveva avvertito che si stava parlando di contratto matrimoniale e che molto probabilmente avrebbe dovuto sposare una delle loro due figlie… Forse un tempo avrebbe lottato con le unghie e con i denti per difendere la sua possibilità di scelta o forse l’avrebbe considerata la cosa più giusta e normale: ora come ora non aveva la forza neppure per alzarsi tutte le mattine; andava avanti solo per inerzia. Di matrimonio non poteva fregargli di meno, avrebbe affrontato la cosa quando sarebbe giunto il momento.
Narcissa aveva richiesto la sua presenza perché al the sarebbero venute anche Daphne e Astoria. Draco aveva sbuffato ma alla fine si era adeguato: non voleva dare un dispiacere a sua madre, l’unica che forse lo capiva e lo sosteneva.
Avevano così bevuto il the e stavano parlando dei ‘bei tempi andati’ ad Hogwarts: Narcissa e Camelia – la signora Greengrass – raccontavano aneddoti e situazioni buffe di quando erano giovani.
“E così ti sei fidanzata con Lucius al quinto anno? Oh, quanto avrei voluto esserci… Eri sempre così riservata e altezzosa, avrei voluto vederti a fare l’innamorata!” esclamò Camelia.
“Beh non è che io sia cambiata molto, non trovi? Sono sempre stata una ragazza riservata e composta. Forse per questo Lucius mi ha scelto.”
“Certo, mia cara… Certo…”
“Quindi, signora Malfoy, lei aveva già capito a quindici anni che avrebbe sposato Lucius? Non è un po’ presto anche per un contratto matrimoniale?” chiese Daphne.
Narcissa rise.
“Oh, ma il contratto matrimoniale è venuto dopo! Io e Lucius ci siamo innamorati. Ovviamente il fatto che venissimo tutti e due da un’ottima famiglia Purosangue ha aiutato… Una volta finito Hogwats le nostre famiglie non hanno avuto problemi ad approvare la nostra relazione e ci siamo sposati subito.”
“Davvero?”
“Certamente! Hogwarts era davvero un gran posto. Un bel posto per innamorarsi e vivere l’adolescenza, davvero. Ricordo quella volta che Lucius mi chiese di andare con lui ad Hogsmeade… Ci siamo messi insieme una settimana dopo, sapete? E’ stato così gentile, mi ha portato da…”
Chiacchiere, chiacchiere e ancora chiacchiere.
Draco se ne stava in silenzio. Che avrebbe potuto dire? Le storie di famiglia le conosceva già tutte. Quelle della famiglia della sua probabile futura sposa non gli interessavano minimamente.
In quel momento vide, attraverso la porta aperta, passare un manipolo di Mangiamorte, diretti ai piani superiori. Fra loro, stranamente, c’era anche Severus Piton. Che rapporto doveva fare al Signore Oscuro l’ultimo giorno di vacanze? Forse doveva avvertirlo di come stavano andando le cose a scuola.
Vedere il suo ex professore di pozioni gli fece pensare a come dovesse essere stato lui, ad Hogwarts.
“Madre, il professo Piton è stato ad Hogwarts con te?” chiese, anche perché si era appena reso conto di non sapere la vera età dell’uomo.
Narcissa parve un po’ stupita da quell’interruzione, ma si affrettò a rispondere.
“Severus Piton è arrivato ad Hogwarts quando io mi apprestavo a frequentare il quinto anno. L’ho visto per soli due anni.”
“E com’era?”
La donna sorrise.
“Perché questa curiosità, Draco?”
“Così” rispose lui, scrollando le spalle “L’ho visto passare e mi è venuto in mente. E’ il mio padrino, ma so poco o niente di lui.”
“Beh, Severus è sempre stato un ragazzo riservato e solitario. Non aveva molti amici, da quel che ricordo, rivolgeva la parola a poche persone… Lucius era fra questi. Ah, credo che dei ragazzini di altre case lo prendessero in giro, ma ora non ricordo. Voglio dire, prima che si unisse ai Mangiamorte non lo conoscevo bene, è più tuo padre che può sapere qualcosa.”
Strano. Gli faceva effetto pensare al professor Piton come un bambino chiuso e preso in giro. Certo, non era quello che si diceva il simpaticone del gruppo, però da professore riusciva a non farsi mai e poi mai mettere i piedi in testa.
“Ah! E poi c’era lei.”
“Lei?”
“Era una bambina con cui era arrivato ad Hogwarts. Credo che fosse la sua migliore amica, la più cara… La seguiva ovunque e, adesso che ci penso, è anche l’unica che mi ricordo a cui Severus rivolgesse dei sorrisi. Lei era una specie di folletto con i capelli rossi e lui pendeva dalle sue labbra. Era un po’ il suo sole…” Narcissa ridacchiò, probabilmente ripensando a qualche ricordo lontano “Il suo sole rosso!”
Questo era ancora più strano.
In tutta la sua vita Draco non aveva mai visto il professor Piton con una donna e sinceramente non ci aveva mai pensato a fondo. Non aveva dato peso alla cosa, era normale… Pensare a Piton con una ragazza era un po’ come pensare a suo padre pelato: inconcepibile, fuori dal mondo.
Il fatto che da bambino avesse avuto una simile amicizia… Era sorpreso, decisamente.
“E chi era?”
Narcissa alzò gli occhi al cielo, pensierosa.
“Ah, non mi ricordo come si chiamasse. In ogni caso non è che l’abbia vista spesso… Era di un’altra casa, se non sbaglio. Poi da quello che so dopo che me ne sono andata da Hogwarts hanno litigato e non si sono più parlati. Era una Sanguesporco, comunque.”
Scrollò le spalle come se quell’ultima affermazione giustificasse tutto.
Una Sanguesporco? Severus Piton amico di una Sanguesporco?
“Ma…” iniziò a dire Draco.
Proprio in quel momento Severus Piton fece la sua comparsa in salotto.
“Ah, Severus!” esclamò Narcissa “Si parlava proprio di te.”
“Di me?” chiese l’uomo, alzando un sopracciglio.
“Sì, stavamo ricordando i bei tempi ad Hogwarts…”
Draco non poté esserne sicuro, ma gli parve di scorgere per un secondo dell’inquietudine dietro gli occhi neri del professore.
“… Come si chiamava la tua amica, quella bambina con cui andavi sempre in giro?”
Ora lo sguardo di Severus Piton si era fatto duro e decisamente ostile.
“Non c’era nessuna bambina.” rispose, con un tono che avrebbe fatto rabbrividire persino un morto.
“Ma sì, dai! Quella che aveva i capelli rossi e…”
“Ho detto che non c’era nessuna bambina.” insistette il professore.
Narcissa stava per aprire ancora bocca quando intervenne Camelia.
“Via, Cissy, lascialo in pace… Era una Sangueporco, no? Ovvio che Severus non voglia ricordare di essersi mischiato a gente così indegna…”
Seguì un solo istante di silenzio.
“Con permesso, vorrei farmi portare da mangiare qualcosa dagli Elfi in un posto più tranquillo, poi devo tornare ad Hogwarts.” si congedò il professore.
Draco aspettò qualche secondo.
“Madre, signora Greengrass… Ehm, vado un secondo in bagno. Torno subito.”
Uscì dal salotto e cercò di indovinare dove fosse andato il professor Piton. Accostò l’orecchio ad ogni porta finché non sentì qualcosa provenire dallo studio, più avanti.
“Maledizione!”
Era la sua voce. Draco si avvicinò piano, sbirciando dalla porta socchiusa senza farsi vedere.
Sapeva che era sbagliato, sapeva che aveva già violato la privacy del professore una volta. Però era anche maledettamente curioso: aveva come intuito che la cosa fosse più grave e importante di quanto l’uomo desse a vedere.
Severus Piton era di spalle, un pugno chiuso contro il muro come se lo avesse appena tirato contro la parete. L’uomo si girò un poco e il ragazzo vide uno scintillio strano negli occhi, come se fossero lucidi. Una lacrima gli colò lungo la guancia e Draco si allontanò ancora una volta come se avesse visto troppo, cercando di non far rumore e infilandosi nella prima stanza che gli capitò a tiro.
Era decisamente una cosa importante.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mitsuki91