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Autore: elelove98    28/03/2013    3 recensioni
Questa è una storia banale,come tutte,ma ogni storia è uguale solo a se stessa. Ad ognuno di noi l'amore ci sconvolge,cogliendoci impreparati e non sapendo cosa fare. L'amore è così: se rischi puoi bruciare e viverlo,oppure resti in disparte e soffri. Sta a te scegliere. La mia storia parla di una ragazza fredda per proteggersi e un ragazzo orgoglioso per esperienza. Può l'amore unire due persone così diverse?
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Avete presente quei momenti nei quali sembra che qualcuno ti stia per fare la più grande rivelazione della storia e c'è sempre qualcuno o qualcosa a interromperli?
Ecco,io lo avevo appena sperimentato. Sembra proprio che Leo mi debba dire qualcosa di molto importante,ma prontamente viene interrotto dal campanello,facendomi socchiudere istintivamente gli occhi ed allontanarmi da quella presa sul mio viso che mi scaldava il cuore.
Da quando in qua sento caldo,nonostante fuori nevica e siamo in pieno inverno? Mah,beato chi mi capisce.
Leo all'inizio pare dispiaciuto che mi allontano,ma quando mi guarda bene,che fa? Ride.
-Tu.-gli dico,puntandogli il dito contro con fare minaccioso.-Cosa hai da ridere?-riduco gli occhi a due fessure.
-No,è che...-si sventola una mano sulla faccia per calmarsi.-E' che sei tutta rossa in viso, anche se fa molto freddo,visto che siamo in alta montagna.-complimenti per esserci arrivato che siamo in alta montagna,Capitan ovvio! Davvero,senza il tuo aiuto non l'avrei mai capito!
-Guarda,evito di risponderti,giusto per non far nascere una discussione oggi che è il mio compleanno,ma me la pagherai,sappilo.-ghigno e mi dirigo alla porta,soddisfatta. Apro la porta e mi ritrovo davanti l'intero gruppo che mi guarda sorridente,mentre io vorrei chiedergli perché non hanno ritardato di qualche altro minuto.
Si vede che non ce l'ho a morte con loro per averci interrotti prima,vero?
-Prego entrate.-dico sorridendo angelica,spostandomi di lato per far entrare tutti. Ricevo un sacco di tanti auguri,baci sulla guancia e complimenti per come sono vestita o come ho sistemato il trucco oppure per le decorazioni in casa. Tutti si sono portati un borsone o un trolley,oltre che i regali,perché sanno che passeremo il week-end insieme.
-Bene,ora tutti in salone che vi dico le sistemazioni delle camere.-urlo per farmi sentire,visto che il loro chiacchiericcio crea molto caos.
In un istante si azzittano e si recano dove gli ho chiesto io,seguiti da me ultima che ho chiuso la porta. Poveri per alcuni di loro,non sanno neanche come ho disposto le camere.
Entro e vedo che alcuni stanno in piedi,altri seduti sul divano rilassati.
-Innanzi tutto,grazie a tutti di essere qui per festeggiare il mio compleanno,mi rende molto felice. Ovviamente,ho già scelto la disposizione delle camere. Sono esattamente quattro stanze matrimoniali,una sola ha i letti separati e visto che noi siamo in otto,ho pensato dividerci in coppie da due.-prendo un respiro e continuo.-Salendo al piano di sopra,ce ne sono due a destra e due a sinistra,più due bagni e quelli interni. Ora vi spiego come ho scelto le divisioni.-tutti mi stanno guardando con la bocca aperta,perché evidentemente non si ricordavano che la casa di mia madre fosse così grande.
Ah,quanto sto godendo.
-Dunque,Carolina ed Alessandro,prima camera a destra.-ammicco al castano sua complice,che mi sorride riconoscente per risposta,mentre Caro sbianca visibilmente. So perfettamente che in questo momento mi vorrebbe morta,ma tanto deve ancora sapere tutta la verità e dopo mi ringrazierà,stritolandomi in un abbraccio come minimo.-Stefania e Marco,seconda a destra.-guardando loro,invece so che non c'è alcun problema e imbarazzo. Sono una coppia da molti anni,normale e spensierata,ma che si ama molto.-Dafne e Davide,prima a sinistra.-e li vedo arrossire di botto entrambi. Bingo! Sono un fottuto genio in quanto a intuizioni. Ora,il problema è che mi stanno guardando tutti eloquentemente perché sanno che siamo rimasti solo io e Leo da sistemare in una sola camera,ma sembra che la cosa a quest'ultimo non lo tocchi per niente. Anzi,sorride ingenuamente come un bambino.
Intanto,quelli che dovrebbero essere i miei più cari amici,quelli che ti aiutano nel momento del bisogno,che ti stanno vicino,mi sorridono maliziosi guardando solamente me e stanno in silenzio ad aspettare che dica qualcosa.
-Io e Leonardo,seconda a sinistra.-scoppiano a ridere per la mia faccia scioccata.-Ma non vi fate strani pensieri,è l'unica camera che ha i letti separati.-ridono comunque,perché sanno che sto cercando di giustificarmi,mentre sono tranquilla per il gioco che dovremo fare ora.
-Bene ragazzi,silenzio. Ora si gioca.-e mi guardano incuriositi. Poveri ingenui.-Obbligo o verità.-cito,sorridendo malefica. Della serie “così me la pagate per la bella figura che mi avete fatta fare”. Tutti borbottano contrariati,ma alla fine ci sediamo in cerchio a terra.
Alla mia destra ho Alessandro e alla sinistra Leo. Meglio di così? Beata fra gli uomini.
-Allora,visto che sono la festeggiata inizio io.-li guardo tutti e poi adocchio la mia preda.-Caro...Obbligo o verità?-.
-Verità-risponde decisa.
-Bene...Perdoneresti una persona che ti ha fatto del male,se avesse un buon e ti chiedesse scusa?-so per certo che in questo momento Ale mi sta adorando.
-Beh,dipende da che persona e cosa mi ha fatto,però se mi dicesse tutta la verità,mi chiederebbe scusa e non lo farebbe più,potrei dargli una seconda possibilità.-praticamente gli ha dato la soluzione su un piatto d'argento. Quanto sono intelligente!
-Risposta esaudiente.-dico soddisfatta.
-Ok..Dafne,obbligo o verità?-.
-Obbligo.-risponde con sfida. Ora,vedendola Dafne sembrerebbe una ragazza gentile e tranquilla,invece non è totalmente così; è testarda,orgogliosa,con la risposta e la battuta sempre pronta,ma ha anche un orecchio con il quale ti ascolta come nessuno e una mente dalla quale estrapolare un consiglio geniale. E' una ragazza molto particolare.
-Mmh,coraggiosa eh?-ridacchia la castana.-Ti obbligo rimanere in reggiseno per tre minuti oppure dare uno schiaffo a Davide. Ti faccio scegliere.-sempre la solita buona,Caro!
-Perché proprio Davide?-chiede confusa.
-Perché sì.-risponde semplicemente Caro,facendo la vaga.
Annuisce e si volta verso Davide,al quale da uno schiaffo seguito da uno sguardo pieno di scuse. Che dolci! Tanto lo sapevo che non sarebbe rimasta in reggiseno,è troppo orgogliosa per farlo e poi,diciamocelo,avrebbe fatto godere i maschi qui presenti e questo non mi starebbe bene. Sapete benissimo a chi mi riferisco,al soggetto che quando Caro ha detto l'obbligo sul reggiseno gli sono brillati gli occhi. E questo mi ha fatto arrabbiare non poco.
Ma lasciamo stare.
Dafne si sistema meglio sul posto e si guarda intorno sorridendo divertita,cercando di adocchiare una sua possibile vittima. Si salvi chi può!
Chiudo gli occhi e incrocio le dita,pregando tutti i santi che conosco per non farmi scegliere da quella specie di ragazza che si guarda intorno furtiva. Ma perché ho scelto questo gioco!?
-Marco.-sceglie decisa,facendomi riaprire gli occhi e sospirare di sollievo. Salva per un pelo.-Obbligo o verità?-.
-Verità-.
-Hai mai fatto fantasie erotiche su loro due?-chiede maliziosa,indicando me e Carolina. Su tutti cala un silenzio teso,mentre Marco sgrana gli occhi per la domanda che gli è stata appena rivolta. Domanda alla Dafne,doveva aspettarselo.
-Ehm....io,ecco...vedi...è che....ecco...-il discorso più sensato della storia,non c'è che dire.
-Non ci posso credere? Sul serio?-gli chiede agitata Stefi. Perfetto,ora litigano pure loro e abbiamo concluso.
-Io...ecco..ah,cazzo! Sì,su Azzurra.-e qui tutti mi guardano colpiti,tutti tranne Leo che sembra...infastidito? Nah,sarà una mia impressione. Io ovviamente arrossisco di botto, incapace di controllarmi e con la voglia di sapere di più. Qui tanto scoppierà la guerra e sarà inevitabile.
-Davvero? Adesso stoppiamo un attimo il gioco,perché voglio sapere quando e come è successo.-dice spazientita la rossa. La gelosia,brutta bestia.
-Davanti a tutti loro?-ci indica il moro timoroso.
-Sì. Su forza,sto aspettando.-la sua ragazza incrocia le braccia al petto e lo guarda in attesa di una spiegazione.
-E' successo al quattordicesimo compleanno di Azzurra,noi ancora non stavamo insieme e avevamo appena iniziato il liceo. Lei era vestita con un vestito molto corto che per un attimo l'ho fissata e l'ho provata ad immaginare senza quello indosso,ma poi ho scosso ripetutamente la testa e posato il mio sguardo su di te. Hai incrociato il tuo sguardo con il mio ed è stato lì che ho capito che dovevo conoscerti,che mi hai stregato. Quella è stata l'unica volta nella quale ho fantasticato su Az,ma poi l'unica sulla quale ho fantasticato sei solo tu.-così finisce il coming out,concluso con un bacio fra la coppietta e una raccomandazione da parte della rossa di non farlo più su nessun altro. In fondo,se la si guarda bene,si può intravedere il rossore sulle sue guance. Che tenera!
-Bene,continuiamo.-dice Marco,sistemandosi.-Leo-il castano vicino a me sussulta sorpreso,come preso alla sprovvista.-Obbligo o verità?-.
-Obbligo.-.
-Cazzo,mi metti in difficoltà.-.
-Arrangiati.-eh già,nessuno frega il potente Belli.
-Ehm,vediamo...Levati la camicia e rimani a torso nudo per due minuti.-il moro incontra il mio sguardo,sorridendo malizioso,ma ricevendo un'occhiata fulminante da parte mia. Sa benissimo che questo suo gesto mi destabilizzerebbe.
Il castano si alza e comincia a sbottonarsela,non sapendo che per è iniziato il conto alla rovescia per esplodere dall'imbarazzo e dal rossore.
Se la leva e la poggia a terra,iniziando a camminare per tutto il salone,forse per occupare tempo. Per errore,alzo lo sguardo e mi fermo a fissargli il petto. Muscoli ben scolpiti fanno la loro comparsa come se facesse da anni palestra e facendomi salire intensamente una voglia irrefrenabile di saltargli addosso e baciarlo. Contenimento Az,cazzo!,mi dice la mia voce interiore per farmi rimanere lucida. Odioso Marco e i suoi subdoli obblighi!
-Ok,per ora può bastare.-e detto questo Leo si risiede,rimettendosi in fretta la camicia.-Sta a te,Leo.-.
-Perfetto,Azzurra. Obbligo o verità?-bingo!
-Verità.-mormoro incerta. Proprio lui mi doveva capitare che mi facesse la domanda! Ma perché tutte a me,eh!?
-Ti piace qualcuno?-sì,proprio questa domanda,vai così,vai col sarcasmo!
-Sì-.
-E chi è?-domanda curioso.
-La domanda me l'hai già fatta,tempo scaduto.-.
-Ah è vero accidenti.-e mentre sorrido vittoriosa,lui si avvicina al mio orecchio e dice:-Tanto con te non ho ancora finito.-e qui mi è inevitabile arrossire e fare ricorso a chiunque per mantenere la calma.

 

 

Sono passate all'incirca tre ore e adesso stiamo tutti chiacchierando,fino a quando decido di mettere la musica. Le note di una canzone tranquilla a me sconosciuta si diffondono per tutta la stanza e all'inizio sono tutti perplessi,poi si iniziano a formare delle coppie. Dafne e Davide vengono subito raggiunti da Marco e Stefania,mentre Alessandro sta cercando di scambiare qualche parola con Caro,riuscendo alla fine a convincerla a ballare. Oh,forse è la volta buona che si chiariscono.
-Vieni con me,ho bisogno un attimo di parlarti.-annuisco confusa e saliamo le scale diretti al secondo piano. Mi trascina nella nostra stanza e usciamo fuori sul bancone della camera, che ha un panorama da mozzare il fiato: montagne innevate illuminate dalla luce lunare e quella timida delle stelle che punteggiando il cielo. Meraviglioso!
-Allora-distolgo gli occhi dal cielo,puntandoli sul castano che mi fissa timoroso.-Ti volevo confessare una cosa che porto dentro da troppo tempo ormai.-sospira. Io mi avvino alla ringhiera e mi ci poggio,dando le spalle alla notte che ci guarda indisturbata.
-Dai parla,non ti mangio mica,tranquillo.-ridacchio cercando di sdrammatizzare.
Si piazza davanti a me e mi guarda dritto negli occhi,intensamente.-Sin da quando ti ho vista ho capito che eri diversa da tutte le altre ragazze che c'erano. E' per questo che i primi tempi ero così appiccicoso con te,volevo capire il motivo per il quale tu eri considerata la ragazza di ghiaccio,quella che non prova sentimenti. Ti hanno dato un stereotipo sbagliato perché la ragazza che ho conosciuto è allegra,solare,ha sempre un sorriso da regalare agli altri, una spalla sulla quale piangere e una forza di volontà che ti permette di non arrenderti mai e di convincere gli altri a fare lo stesso. Anche quando vieni a sapere di essere stata oggetto di una scommessa proprio l'unica volta che avevi deciso di aprirti a un ragazzo,provando dei sentimenti molto forti. Ma tu sei andata avanti sempre e comunque,e il tuo orgoglio ti ha aiutato a rialzarti perché sai di non aver perso niente,ma di aver provato da amare soltanto. E poi ci sei sempre stata,sempre. Mi hai perdonato anche quando ti avevo trattato male e non hai chiesto alcuna spiegazione. Mi hai fatto sentire importante,come un vero amico per te. Il problema è che questo non mi basta.-si avvicina al mio viso,lasciando i nostri visi a un centimetro di distanza e costringendomi ad aggrapparmi alla sua camicia per l'intensità che sto ricevendo dalle sue parole.
-Perché...?-riesco a chiedere flebilmente.
-Perché ho voglia di sentirti più vicina,di sentirti solo e completamente mia. Sapere che non devo aspettare un gioco o un occasione calcolata per avere l'onore di un tuo bacio,avere la consapevolezza che nessun altro oltre me può permettersi di toccarti,sfiorarti,guardarti, baciarti,abbracciarti perché so per certo che mi manderebbero in bestia. Dammi il consenso che posso baciarti,anche un segno con la mano e io lo farò senza indugi.-sussurra le ultime parole a pochi millimetri sulle mia labbra,lasciandomi la scelta. Sento solo che il cuore batte forte per quanto è felice di aver sentito queste parole uscire dalla sua bocca,lo stomaco trabocca di farfalle leggere che tra un po' mi faranno volare lontano.
-Non indugiare troppo allora.-gli dico sorridendo.
Senza farselo ripetere due volte,poggia delicatamente le sue labbra morbide sulle mie, facendo così partire una scarica di emozioni. Completa. E' così che mi sento,come se avessi trovato un'altra parte di me,come se avessi trovato l'altra parte del mio cuore. E io che pensavo di non averlo affatto! Batte così forte che sembra impazzito e ho paura che tra un po' mi esca dal petto e se ne vada chissà dove. Le nostre bocche che continuano ad esplorarsi come se non avessero mai abbastanza l'una dell'altra,poiché insieme stanno benissimo e formano un'unione perfetta.
Sono così fottutamente felice che non mi accorgo che gli altri ci hanno raggiunto,o che Stefi mi grida divertita un “Tanti auguri romanticona,eh!”.
Sento solo che finalmente qualcuno mi ha iniziato a far capire come ci si sente ad essere amati e soprattutto a farmi capire che il mio cuore non l'avevo mai perduto.



Agolo autrice: 
Salve e scusate per il grande ritardo,ma è stato molto difficile scrivere questo capitolo. 
Però mi sono divertita molto.
E la fine? Mi è piaciuta.
Grazie ancora di seguire e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo,
Eleonora.

 

  
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