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Autore: CathCarey    29/03/2013    2 recensioni
Firenze 1775
Virginia ha sedici Anni e si ritrova ad affrontare un matrimonio dettato dal volere di suo padre.
Virginia data in sposa al libertino Andrea Corsi scopre che il matrimonio non è dei più piacevoli , ma il destino per ironia della sorte le farà conoscere i piaceri e l'amore con il suo Amante Christian Ristori.
Tutto questo scritto in delle pagine di diario.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Stavo lentamente perdendo la speranza, come potevo ancora sperare Che Christian tornasse da me? come ancora potevo sperare in una banalità del genere.
Mancavano meno di ventiquattro ore al matrimonio, e io sapevo che Christian questa volta non sarebbe tornato da me e che questa volta l'avevo perso per sempre.
Non avevo vinto io.
Non aveva vinto Camilla.
Nessuno aveva vinto.
Non volevo stare qua, stanotte, non volevo vedere Camilla, e la sua faccia soddisfatta, non volevo farmi vedere sconsolata e amareggiata, non volevo che mi rinfacciasse il fatto che lei si era tenuto Christian.
Presi il mantello e uscì, da sola. Era notte fonda. Avevo bisogno di schiarirmi le idee.
Uscì fuori da Villa Amantato, e cominciai a Camminare, e piangevo, piangevo disperata, perchè questa volta niente sarebbe andato come avrei voluto che andasse.
Quando all'improvviso incominciai a non respirare bene, sentivo il cuore uscire fuori dal petto, mi sentivo tremare, e mi sentivo soffocare, mi accasciai vicino ad un albero e mi sedetti, non riuscivo a prendere bene il respiro.
Mi misi le mani tra i capelli, e incominciai a piangere a singhiozzi.
Quando All'improvviso, non sapevo se chiamarla coincidenza, o destino, ma All'improvviso vidi Christian , questa notte camminavamo nella stessa direzione e lui mi vide.
Si precipitò verso di me tutto agitato e preoccupato.
" Virginia, Virginia, oddio"
Io continuavo a respirare malissimo era una crisi.
" Virginia respira tesoro, avanti piccola, respira"
" Non riesco a respirare" singhiozzai
" Si si che ce la fai, avanti, respira tesoro, respira."
La sua presenza lì mi tranquillizzò in una maniera assurda, incominciai a calmarmi e chiusi leggermente chiusi gli occhi e lui mi prese in braccio.
" Grazie , avevo paura di morire"
" Non devi temere niente fin quando ci sarò io al tuo fianco"
Mi portò a Villa Ristori e mi appoggiò delicatamente sul letto, ora finalmente riaquistai un po' di lucidità.
" Stai un po' meglio?"
" Bene, ora sto bene, ho avuto molta paura, mi sentivo soffocare"
" L'importante è che tu stia bene adesso. Ma che ci facevi da sola a quest'ora di notte per giunta? è pericoloso uscire da sola"
" Ti preoccupi per me adesso? sono abbastanza forte, me la so cavare da sola"
" Dimenticavo quanto fossi determinata"
mi avvicinai a lui e gli accarezzai la guancia.
" Sei pronto per il grande evento? " Dissi un po' amareggiata?
" Ti prego, non parliamone."
" Perchè? dovrai affrontare  domani, da domani incomincerai una vita assieme a Camilla, a tua moglie"
"  Virginia, io ti amo per me è inconcepibile che devo sposare un'altra"
" L'hai voluto tu, Andrea mi ha concesso le carte dell'annullamento liberandomi da ogni vincolo matrimoniale, io ero una donna libera, sono venuta da te pregandoti di mandare tutto al diavolo, ma non l'hai fatto, perchè preferivi stare senza di me piuttosto che venire meno alla parola data alla mia famiglia"
" Non parlarne come se non me ne fosse importato niente, non parlare come se non me ne importasse nulla, perchè mi importa, sai che mi importa, Tesoro io potrò anche sposare Camilla, ma il mio cuore quello apparterrà a te."
" Io non voglio il tuo cuore, io voglio te!"
Mi si avvicinò e mi baciò le labbra con forte passione, il nostri bacio spassionato durò qualche minuto, era il bacio più intenso che ci fossimo scambiati. Il più bello.
" Ho bisogno di te questa notte."
Mandai al diavolo l'orgoglio volevo fare l'amore l'ultima volta con lui.
" Ho bisogno di te, voglio te stanotte, per l'ultima volta."
Mi spogliò delicatamente, e io spogliai lui mentre continuavamo a baciarci intensamente, 
Quella notte facemmo l’amore per l’ultima volta.Lottammo contro i nostri sentimenti e contro il fato.  Sfogammo la nostra frustrazione e la nostra rabbia per quell’addio a cui non riuscivamo a trovare rimedio. Una carezza era uno schiaffo, un bacio un morso.  Ci amammo e ci odiammo.
Mi portò delicatamente sul letto e i nostri corpi completamente nudi si sfioravano, lui era dolcissimo, mi baciava i senti e stuzzicava i miei capezzoli e ogni qualvolta che lo faceva io gemevo dal piacere, mi baciava il ventre, le cosce e il linguine, ardevo di desiderio , questo desiderio si faceva sempre più forte sempre più incontenibile.
Aprì le gambe e lui mi penetrò, raggiungemmo l'orgasmo insieme, urlando, finì sopra di lui e mentre seguivo i movimenti su di lui gli baciavo il collo e il petto, e raggiungemmo un altro orgasmo, facemmo l'amore tutta la notte , questa notte ero sua per l'ultima notte. Era mio, e io ero sua.
Ci addormentammo, per poco, poi ci svegliammo all'alba, il sole ancora doveva sorgere, e rifacemmo ancora l'amore senza stancarci, senza saziarci.
Dopo un po' finimmo e ci sdraiammo e respiravo a malapena.
Poi mi girai dandogli le spalle,  e incominciai a singhiozzare amaramente. Poi lui mi sentì e mi cinse la vita e mi baciò spalle, e mi fece voltare verso di lui e mi baciò e ci addormentammo dimenticandoci che tra meno di un'ora avrebbe dovuto svegliarsi.
Ci addormentammo fingendo di essere ancora insieme, fingendo che tutto sarebbe cambiato.
Questa notte me la sarei ricordata per sempre.
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