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Autore: Princess Ofelia    30/03/2013    3 recensioni
Ad Hogwarts tutto va a gonfie vele, Ron e Hermione sono fidanzati, Blaise Zabini nutre dei sentimenti per Neville Paciock ( e vai Zabini!) ed Harry e Draco sono nemici come sempre, ma quell'anno ad Hogwarts arrivano dei nuovi studenti che provengono da un mondo parallelo, che ne combineranno di tutti i colori!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Neville Paciock | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Galeotto fu il sesto anno, pensò Blaise guardando il soffitto della camerata dove dormiva con gli altri serpeverde, quando dopo la medesima schermaglia tra Potter e Malfoy, Paciock era rimasto nella serra di Erbologia  a travasare le piccole mandragole munito di un paio di paraorecchie esagerati, Blaise era rimasto nascosto per fargli uno scherzo come al suo solito, ma ad un tratto un raggio di luce attraversò la stanza, segno che il tramonto era vicino, una piccola farfalla si posò sulla foglia verde della mandragola appena travasata, Zabini stava per saltare addosso a Neville ma si fermò di scatto ascoltando la voce vellutata di quello:
 
 
-Ehi, piccolina, non dovresti essere qui, se non te ne vai subito, la mandragola potrà mangiarti!- disse il moro che con dolcezza prese la farfalla e la lasciò volare via. Nessun balbettio aveva colto la voce di Paciock, era così chiara e sensuale,  in quel momento il fascio di luce si posò sul ragazzo che guardava la farfalla volare via, e Blaise fu folgorato.
 
 
Neville Paciock era semplicemente bellissimo , i capelli mori erano cresciuti formando delle onde ricciolute  sul viso ormai snello, infatti era molto dimagrito, ma mostrando sempre quelle forme un po’ arrotondate sui fianchi, ma che non erano sgradevoli, anzi Blaise aveva voglia di morderlo proprio lì, gli occhi erano grandi e lucenti, color della nocciola  e la bocca…era puro orgasmo così rosea e carnosa, Zabini dovette chiudersi da solo la bocca che si era spalancata in una O oscena. Ma com’era potuto essere così cretino!? Prenderlo in giro per tutti quegli anni!?
 
 
Era un’autentica bellezza! Ma che cazzo? Quello era Neville Paciock, lo sbadato, il ciccione, il pisciasotto! Lui era Blaise Zabini, Serpeverde e senza cuore! Si affrettò a lasciare la serra e ritornare alla sua sala comune. A  LUI non PIACEVA Neville Paciock, si sforzava di imporsi il verde-argento nelle settimane seguenti, ma ormai il Grifondoro popolava i suoi sogni, ed ogni volta che Neville magari sbagliava la pozione , o un incantesimo e incominciava ad arrossire e balbettare a più non posso, Blaise non faceva che trovarlo adorabil…RIDICOLO!  Si correggeva sempre nella speranza di auto-convincersi.
 
 
 
Ma la guerra presto arrivò,  e dopo essere scappato da casa al seguito di Draco si unì ad Harry Potter, quei giorni erano stati un inferno, aveva quasi lanciato una maledizione-senza-perdono al proprio padre, aveva rinnegato tutto e tutti, aveva dato un bacio alla madre dicendole  “Addio”, sapeva che andava incontro a morte certa, ma doveva farlo, per ciò che lui riteneva giusto, sperando che la felicità fosse arrivata dopo la morte di Voldemort.
 
 
 
Poi era arrivato, lo scontro finale, Potter in prima linea e gli altri al suo seguito, e poi l’aveva visto…Neville  traballante , in piedi, scontrarsi con Bellatrix , con gli occhi pieni di fuoco, la bocca sporca di sangue ma ancora in piedi. Si accorse che il cappello parlante non aveva sbagliato, Paciock era un vero e proprio Grifondoro. Quella visione lo stimolò a combattere e combattere fino allo stremo, difendendo chiunque ne avesse bisogno.
 
 
 
Ma tutto era diventato nero quando aveva visto Neville accasciarsi a terra , e subito la bacchetta di Bellatrix  gli si puntò al cuore, Blaise corse, in quel momento gli passò tutta la vita davanti agli occhi,  e si accorse di quando fosse vuota, la sua bella villa, i suoi bei giocattoli, i suoi bei vestiti, non erano niente al confronto alla paura che gli attanagliava il cuore, se perdeva Neville perdeva tutto, se perdeva lui…si lanciò praticamente davanti a Neville proteggendolo alzando la bacchetta contro la donna:
 
 
 
-Oh! Guarda c‘è tuo figlio, è venuto in soccorso del piccolo Paciock! Che cosa buffa!- si mise a ridere la pazza con accanto il padre di Blaise;
 
 
-Spostati Blaise- ordinò quello:
 
 
-Non ucciderai Neville- rispose quello con lo sguardo freddo, il padre rise :
 
 
-E come me lo impedirai? Sentiamo!- lo incalzò l’uomo più grande, fu in quel momento che Blaise dovette scegliere veramente, cosa che aveva evitato per tutta la vita dato che gli era stato imposto tutto dagli altri, strinse le labbra, sollevò la bacchetta :
 
 
-Avada Kedavra!- urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, in quel momento un altro fascio di luce era apparso, Voldemort era stato ucciso, tutti i Mangiamorte scapparono o furono uccisi, Blaise osservava imperterrito il cadavere del padre , poi un lamento attirò la sua attenzione , Neville si stava muovendo:
 
 
-Piano Paciock, non muoverti- disse inginocchiandosi vicino a lui sollevandolo appena:
 
 
-Za…Zabini che è successo?- disse il moro con un sussurrò:
 
 
-E’ tutto  finito, Paciock, Voldemort è morto- lo rassicurò l’altro con un lieve sorriso, Neville sorrise a fatica , ma poi gli occhi si chiusero:
 
 
-No, No, Paciock devi stare sveglio, svegliati, Paci… Neville, non puoi morire ora, ti comprerò tutte le piante che vuoi, potrai costruire una serra nel giardino della mia villa, pensaci, una bella serra colorata, con tutte le farfalle che vuoi, potrai metterci tutte le Mandragole urlanti che vorrai, tutto questo solo perché tu viva, Neville svegliati ti prego, non vuoi la serra? Bene ti porterò la colazione a letto, ti tratterò con un re, ti dirò ti amo tutte le mattine appena sveglio e tutte le sere prima di andare a dormire, e guarda che te lo sta dicendo Blaise Zabini, non sono un tipo di queste cose io…Neville…-  Blaise lo scosse un’ altro poco ma il giovane non diede nessun segno, le lacrime cominciarono a scendere:
 
 
-Oh, cazzo, Neville…se muori ti verrò a cercare nel regno dei morti, ho ucciso mio padre, Neville, l’ho ucciso solo perché quando ti ho visto a terra ho creduto di perdere l’unica cosa preziosa che avevo, anche se ti ho preso in giro, anche se ti ho fatto piangere, ti prego Neville svegliati solo per dirmi che ti faccio schifo e non potrai mai amarmi come ti amo io, che non verrai mai a vivere con me e non ti vedrò mai armeggiare con le piante  nella serra fuori il mio giardino, svegliati per dirmi che sono patetico, Neville  ti scongiuro…- e con la voce rotta da pianto, aveva sollevato Neville e portato via dal campo di battaglia.
 
 
 
Per fortuna Neville grazie ai medimaghi si riprese presto e ritornò tutto come prima, Blaise ringraziò che Neville non avesse sentito quella confessione a dir poco patetica, ma non demorse voleva rifargliela se era possibile e umiliarsi ancora di più, è con quel pensiero in testa che Blaise si alzò dal letto e si vestì , scendendo in sala comune mai così determinato, Gin se ne accorse ed un sorriso le spuntò sulle labbra:
 
 
-Ti vedo bene sta mattina Blaise- disse la ragazza, lui annuì:
 
 
-Tu vai a fare colazione Gin, io devo fare una cosa- disse risoluto quello :
 
 
-Vedrai si ricorderà- fece lei con un occhiolino al ragazzo, Blaise si girò verso di lei con uno sguardo dubbioso:
 
 
-Vedi di sbrigarti, Zabini- disse Ginevra cacciandolo fuori la sala comune, Lucylla che aveva osservato la scena si rivolse alla sua amica:
 
 
-Dici che sarà così facile?- chiese con aria inquisitoria:
 
 
-Per loro si, c’è stata una dichiarazione, che semplicemente per timidezza e per paura Neville non ne ha fatto menzione…per  Draco ed Harry invece…beh… che Salasar ci aiuti!- disse alzando gli occhi al cielo , guadagnandosi una gomitata dalla bionda.
 
 
Blaise percorse i corridoi di Hogwarts  con grande fretta si avviò alla serra dove Neville sicuramente stava curando i Bubotuberi, spalancò la porta e lo osservò per un poco, era così bello mentre aveva quell’aria tutta concentrata. Poi prese coraggio e si schiarì la voce per attirare la sua attenzione,  Neville si girò e restò pietrificato :
 
 
-Z…Za…Zabini, C...c…cosa c…ci f…fai q…q…qui?- balbettò quello tutto rosso in viso inumidendo le labbra ormai secche, Zabini sgranò gli occhi, guardando quelle labbra sensuali bagnate, così rosse, da baciare…
 
 
Oh Salasar! Tu mi vuoi morto!  Ma da bravo Serpeverde si trattenne, doveva essere il più dolce possibile, stava andando contro natura, ma sapeva che con Neville ci doveva andare piano:
 
 
-Paciock, sono venuto qui per dirti una cosa e tu mi ascolterai senza interruzioni, poi quando avrò finito potrai parlare ok?- disse la serpe con tono calmo, quasi stesse parlando ad un cucciolo di cane, Neville annuì  guardando Zabini negli occhi:



-Bene, adesso sto facendo uno sforzo immane ad essere possibilmente dolce, quindi mi scuserai se ti sembra che non lo sia, no cioè, sto cercando di non essere brusco e di sembrarti  insensibile ,cioè, Paciock, io…Oh merda! Per tutti i maghi che sono esistiti! E’ possibile che un serpeverde come me non sappia esprimersi? – Blaise si passò nervosamente le mani tra i capelli, Neville lo osservò attentamente, e pensò che era veramente bello, da quel giorno che lo aveva intravisto nella serra che lo spiava, Neville aveva osservato il serpeverde, trovandosi irrimediabilmente innamorato di lui, ma Zabini non poteva amare uno come lui, un essere insignificante, ma tutto si era aspettato tranne che Blaise il giorno della battaglia lo difendesse, non si era mai immaginato neppure lontanamente che Blaise piangesse per lui e ne tantomeno che gli dicesse quelle cose, ma Neville aveva paura che Blaise si stesse prendendo gioco di lui, era una cosa idiota da pensare dato che un Zabini non avrebbe MAI detto quelle cose, almeno che non fossero vere, ma aveva ugualmente paura, anche perché, Zabini non aveva mai fatto menzione di quello che aveva detto quel giorno, Neville fu destato dai suoi pensieri  dalla voce di Blaise:
 
 
-Neville, quel giorno sul campo di battaglia, quando ti ho visto a terra, io non ho visto più, avevo una paura di perderti, e lì ho capito che ti amavo, mi sono messo pure a parlarti come uno scemo, spero che tu non mi abbia sentito, ed io…- ma due labbra soffici si posarono sulle sue, Blaise allargò gli occhi, Neville lo stava baciando… in quel momento stava ringraziando Godric Grifondoro  per aver fondato quella casata, e il cappello magico che aveva collocato Neville tra i coraggiosi, quando si staccò Neville disse:
 
 
-Mi hai promesso una serra ricordati…- disse con un sorriso, Blaise boccheggiò alla vista di tale bellezza e strinse il rosso-oro a se:
 
 
-Quindi ti ricordi?- disse la serpe con un ghigno, quel maledetto Grifondoro! Gliela aveva fatta sotto il naso!:
 
 
-Ehi, voi due! Meno chiacchere e più fatti, vi siete scordati di Malfoy e di Potter!?- irruppe una voce dietro le loro spalle, Isabel e Ginevra stavano là in piedi a braccia incrociate, i due ragazzi si guardarono, e scoppiarono a ridere!
 
 
Per loro era stato facile…ma Draco e Harry?
 
 
Coloro che si odiavano a morte?
 
 
Quella si prospettava un’impresa più ardua che sconfiggere il Signore Oscuro!
 
 
 
   
 
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