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Autore: ladyvampiretta    02/04/2013    4 recensioni
- Stanchi del solito "...e il fidanzatino/la fidanzatina?" dei parenti e genitori a tutte le feste comandate? Stanchi degli amici che vi organizzano appuntamenti al buoi deprecabili? Allora S.O.S Amore è quello che fa per voi!! Abbiamo centinaia di ragazzi e ragazze che per una modica cifra si fingeranno il vostro lui/la vostra lei. Sono attori professionisti, che aspettate? Date un'occhiata!-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Nonostante mi avesse promesso di non presentarmi altri ragazzi, nei giorni successivi Alessia me ne fece incontrare "casualmente" altri due.

Il problema era che lei non è mai stata brava a fingere. Me ne accorgevo subito se mi stava per presentare un altro tipo, per il semplice fatto che si guardava continuamente intorno, neanche fosse inseguita.

Il fondo lo toccò al cinema, per ben 2 volte, quando si lanciò nella sala e mi costrinse a sedermi accanto ad un tizio che, caso strano, lei conosceva.

Giuliano, un ragazzo basso con i capelli a spazzola, in un primo momento pensai stesse dormendo (al che Giacomo lo fulminò con uno sguardo capace di incenerire muri, ma lui non lo notò). Ne ebbi la conferma quando cominciò il film. Iniziò a russare così forte e così malamente (bocca aperta e bavetta laterale) che dei bambini si divertirono a lanciargli pop corn in bocca. Ero tentata di farlo anche io, ma mentre ne prendevo uno, Alessia mi rifilò una gomitata tra le costole. Dovetti abbandonare a malincuore il mio "piano diabolico".

Con Damiano le cose andarono meglio... o peggio, dipende dai punti di vista.

Diversamente da Giuliano, lui non russava... ma rompeva allo stesso modo.

Diciamo che erano mesi che aspettavo la proiezione di "Sherlock Holmes, Gioco di Ombre" e c'ero potuta andare solo una settimana dopo l'uscita con i due "aguzzini". Dato che Damiano, anzi, "DjD" come voleva essere chiamato (poi dici come fai a non odiare Alessia e Giacomo...) aveva già visto il film, non appena cominciò la riproduzione, si lanciò in un'animata serie di spoiler. Ora, per una come me che va al cinema ogni morte di papa e aspetta con ansia un film, mi prese l'istinto omicida.

A nulla valsero i miei "Si, adesso lo fa' vedere...", "basta spoiler", ecc... tanto meno i continui "Shhhh!!" di chiunque ci fosse seduto accanto. Una signora momenti mi lanciò una scarpa urlando "Fa stare zitto il tuo ragazzo!".

Il mio... che?

Non ne potevo più!

Uscii di scena versandogli tutta la coca cola addosso.

Mi sarei di certo fermata per un inchino, dato che tutta la sala esplose in un forte appluaso. Non lo feci per l'occhiata omicida della mia amica.

Stranamente, Damiano non mi ha più richiamata... chissà perché...

Alessia, però, stava andando fuori controllo...dovevo trovare un modo per mettere un freno al suo "cerca un fidanzato per Alice".

Di idee, però, non me ne venivano.

« Le "Mission Impossible" non sono quelle di Tom Cruise, ma i tentativi di farle cambiare idea » borbottai accendendo il computer.

Erano settimane che non entravo e dire che la casella postale fosse piena era un eufenismo.

Per lo più, però, erano spam. Li cestinai immediatamente e cominciai a vagare per la rete.

Approdai per svagarmi un po' su "Insegreto.it", un sito dove basta inserire età e sesso che puoi condividere tutti i tuoi segreti rimanendo anonimo.

I "segreti" del giorno erano vari: ragazzi che ammettevano di avere cotte per i professori, altri che ammettevano di aver paura dei film horror (ma va?). In generale, però, ce ne erano di tutti i tipi, dai più stupidi a quelli più interessanti.

Ma alla terza pagina, il segreto di una ragazza di 26 anni mi incuriosì parecchio:

 

"Erano mesi che mia madre mi assillava sul fatto che non avessi un fidanzato. Non le importava che avessi un lavoro gratificante e una vita perfetta. Il suo unico problema era il fatto che io fossi single. Così ho assodato un ragazzo su S.O.S.amore.it per fingersi il mio fidanzato. È andato così bene che mia madre s'è messa l'anima in pace e pensa che ci stiamo per sposare".

 

"Si è praticamente ordinata un fidanzato per posta? Stiamo scherzando?!" pensai allibita.

Curiosissima, inserii il sito scritto dalla ragazza sulla barra della ricerca e attesi.

Mi si aprì una pagina dallo sfondo bianco con cuoricini stilizzati qua e là. In cima, con caratteri cubitali c'era scritto "S.O.S. AMORE" e più in basso un messaggio:

"Stanchi del solito "...e il fidanzatino/la fidanzatina?" dei parenti e genitori a tutte le feste comandate? Stanchi degli amici che vi organizzano appuntamenti al buoi deprecabili? Allora S.O.S Amore è quello che fa per voi! Abbiamo centinaia di ragazzi e ragazze che per una modica cifra si fingeranno il vostro lui/la vostra lei. Sono attori professionisti, che aspettate? Date un'occhiata!"

Accanto al messaggio, scritto di colore rosso, c'era una parola sottolineata e messa un po' in disparte.

"Entra"

Ci cliccai e si aprì una nuova finestra. Una ventina di foto di ragazzi e ragazze apparvero al centro della pagina.

Naturalmente, in prima pagina, c'erano i tipi "troppo belli per essere veri". Ragazzi che assomigliavano a Joseph Morgan, Ian Somerhalder, Zac Efron, Teddy John non erano credibili.

Già mi immaginavo la faccia incredula di Alessia se mi fossi presentata ad un appuntamento con uno di questi.

Non era credibile.

"Wow, quanto può essere bassa la mia autostima se neanche posso sognare di uscire con uno di questi ragazzi?" pensai sospirando.

L'idea però di presentare un "mio" ragazzo ad Alessia mi solleticava. Almeno così non mi avrebbe più presentato tipi sconclusionati!

I prezzi giornalieri, però, dei primi attori erano improponibili.

"Ovvio, i prezzi sono calibrati in base alla bellezza"

Sfogliai un po' le pagine e le qualità esteriori degli attori diminuivano e con loro i prezzi.

Alla terza pagina, però, un ragazzo attirò la mia attenzione.

Era un primo piano di un giovane di 23 anni con capelli neri disordinati, occhi castano chiari e un accenno di barbetta.

Il suo nome era Stefano.

Accanto all'immagine c'era un indirizzo di posta elettronica.

Venni assalita dal panico.

"Che faccio? Provo a mandargli una mail? E se è un maniaco?" i pensieri mi si affollavano in mente.

Ero davvero pronta a cercarmi un ragazzo su internet per far star buona la mia amica? Mi sembrava un tentativo disperato.

E in effetti lo era.

Mi sentivo quasi disgustata dal fatto che per trovarmi uno "pseudo-fidanzato" dovessi cercare su internet.

Mi stropicciai un po' la faccia e presi un bel respiro.

"Lo faccio o no?" pensai.

Sulla mia scrivania disordinata vidi una monetina.

"Testa o croce?" La presi e me la rigirai tra le mani.

"Testa mando l'email, Croce non lo faccio".

Chiusi gli occhi e la lanciai.

Tratenni il fiato quando vidi il risultato del fato.

"Testa..."

Con il batticuore mi avvicinai al computer e mandai la mail.

 

Un paio di giorni dopo mi preparai in tutta fretta e corsi al bar.

Mi ero vestita nel modo più classico possibile, dopotutto era solo un "lavoro"... e la mia unica possibilità di salvezza da quella pazza di Alessia.

Ovviamente mi ero dovuta catapultare da casa per arrivare al luogo dell'appuntamento perché ero in ritardo.

Arrivata al bar, mi guardai intorno.

Avevo studiato la faccia di Stefano nei minimi dettagli, eppure in quel momento i miei ricordi erano come annebbiati.

Sperai che bastasse un dettaglio dei presenti per farmelo riconoscere.

I tavolini del bar erano però pieni di coppiette... non mi sembrava di scorgere nessuno da solo.

E poi lo vidi: capelli scuri in disordine, barbetta incolta, occhiali da riposo.

Si, quello era proprio Stefano.

Mi avvicinai al tavolo e lui alzò lo sguardo su di me.

La foto del sito internet non gli rendeva giustizia, dal vivo era nettamente meglio.

Occhi castano chiari caldi e profondi. Sentii il mio cuore cominciare a battere forte.

« Stefano? » domandai porgendogli la mano.

Il ragazzo mi sorrise di rimando e mi si sciolse il cuore.

« In persona, piacere » si alzò in piedi e mi stampò due baci sulle guancie « Tu devi essere Alice? » lo vidi sospirare.

Sembrava... rincuorato?

« Già... » dissi e lo guadai inclinando la testa di lato, confusa.

Stefano si accorse della gaffe e si affrettò a rispondere.

« No, scusa, è che... » si passò una mano fra i capelli « ... sono felice che mi sia capitata una bella ragazza... non si può mai sapere chi si nasconde dall'altra parte dello schermo » e sorrise a mo' di scusa.

Feci una mezza risata e mi sedetti davanti a lui.

Fece un altro lungo respiro. Improvvisamente scattò in piedi come se ci fosse stata una puntina sulla sedia.

"Cominciamo bene" pensai confusa.

« Scusa, sono proprio scortese, cosa prendi? » domandò imbarazzato indicando l'entrata del bar.

« Un cappuccino, grazie ». Gli feci un mezzo sorriso e lo vidi sparire alle mie spalle.

"Ma avrà un minimo di esperienza questo?" pensai trattenendo un sorriso.

Sembrava così dolce... "Stai in guardia! T'hanno fregato troppe volte" mormorò una vocina dentro di me.

Scossi la testa e cominciai a guardarmi intorno.

Giusto in tempo per vedere una figura catapultarsi verso di me.

« Alessia! » mormorai allibita.

Cosa ci faceva lì? Il mio piano sarebbe saltato?

« Ali! » urlò quasi. Feci una smorfia che lei non notò.

« Cosa ci fai qui tutta sola? » continuò curiosa.

"Oddio, e adesso che mi invento?"

« Eccomi, scusa se c'ho messo tanto, c'era un po' di fila » disse allegra una voce alle mie spalle.

Il mio salvatore!

Stefano si sedette davanti a me porgendomi un vassoio. C'erano due cappuccini e due brioche.

Si girò e guardò incuriosito Alessia.

La mia amica guardò prima me, poi lui. E così per diversi secondi.

Ok, toccava a me interrompere quel silenzio imbarazzante.

« Alessia, lui è Stefano » dissi alla mia amica indicando il ragazzo « ... e Stefano, lei è la mia migliore amica Alessia » continuai con un finto sorriso.

Non poteva capitare in un momento peggiore. Dopotutto non avevo spiegato niente al ragazzo!

Stefano, però, non si alzò come aveva fatto con me, né gli diede dei baci sulle guancie. Si limitò a tendergli una mano con un mezzo sorriso.

La mia amica rispose alla stretta rimanendo a bocca aperta.

"Le sembra così strano che io abbia un appuntamento?" pensai stizzita.

Alessia sembrò tornare in se'.

« Forse è meglio che vada... devo fare dei giri... » e mi lanciò uno sguardo alla "ne-parliamo-dopo-non-mi-scappi". Ci salutò velocemente e si dileguò.

Scossi la testa.

« Mi dispiace, di solito non è così » mormorai sconsolata.

Lui alzò le spalle e si versò lo zucchero nel caffè: due bustine, esattamente come me.

« Ti piace dolce? » domandai mentre anche io aggiungevo lo zucchero.

Si morse il labbro e sorrise colpevole.

« Si, amaro non lo sopporto proprio... »

« Siamo in due... » Ridacchiammo.

Una volta finito il break, cominciò il "colloquio di lavoro".

« Dimmi chi vuoi che io sia e sarà fatto » disse interrompendo il silenzio con uno sguardo intrigante.

 

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Per prima cosa voglio ringraziare DolceVenereDiRimmel90 , Blackbird_ e Selena_ per i commenti, grazie ragazze ** Sono stata troppo contenta di leggere le vostre recensioni.

Spero di avervi strappato anche con questo capitolo qualche sorriso :)

Commentate in tanti, please!!!

Baci, alla prossima

  
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