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Autore: SakiJune    23/10/2007    5 recensioni
1979. Remus Lupin ha ceduto ai sentimenti, all'incoscienza, alla passione, dimenticando che una persona pericolosa come lui non dovrebbe amare una donna... tantomeno la moglie di un altro...
Poi la tragedia e il dolore soffocano il ricordo di quel giorno.
1993. Dal tavolo degli insegnanti, Remus non osa alzare gli occhi verso gli studenti di Gryffindor. C'è un ragazzo a cui sa di essere legato più che a ogni altro, e non è Harry Potter. E' Neville Longbottom.
2016. Un nuovo anno a Hogwarts sta per avere inizio, e si mostra da subito ricco di sorprese... perché è così difficile raccogliere il coraggio per combattere l'ingiustizia?
ULTIMO CAPITOLO - Silvery Creatures of Light
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fenrir Greyback, Ginny Weasley, Neville Paciock | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Rieccomi. E' ricominciata la scuola e non riesco più a scrivere come prima...
Purtroppo, quando provo a mettere giù qualcosa di umoristico, mi blocco. Quindi quando leggete il finale di questo chap non vi aspettate una scena esilarante nel prossimo... immaginatela voi! Ma ci saranno colpi di scena anyway^^
Passiamo ai ringraziamenti.
ladymarie: Ma certo che Dora e Moony resteranno insieme... è stato solo un malinteso. Non preoccuparti. Sai, anch'io un tempo speravo molto nella coppia Neville/Luna, ma dopo aver visto il quarto film (la scena del Ballo, in particolare) sono diventata una Flaming Toad. Poi ci sono dei motivi... diciamo oggettivi perché dovessero finire insieme in questa fic. Nella battaglia con Bellatrix (cap. 7/8) mi sembra di averli espressi chiaramente^^
Feux: A me le filk spuntano nella testa come funghi prataioli. Credo di essere nata con questa fissazione, perché ne scrivevo già alle elementari.
HarryEly: Grazie per i complimenti, blush-blush! Mi dispiace di averlo ucciso. Mi era tremendamente simpatico. Ma ora lo ritroverai in una lettera e in un regalo molto... utile. Il suo spirito aleggerà per sempre in questa fic.
Ino chan: coooome non sei riuscita a visualizzarli? C'è un link perfettamente funzionante nell'intro del capitolo 14... nella parola "questa". Comunque prima di scrivere come la Row credo ce ne passi... e poi a volte il suo stile è un po' noioso. Alcune fic (come le tue) sono scritte meglio dell'originale^^
dunky: davvero ti è dispiaciuto dell'annuncio di Neville? beh, allora avrai da consolarti adesso...

Grazie a tutti! Kisses,

SakiJune



L'atmosfera del salotto è calda e raccolta, la nostra famiglia è riunita sotto l'albero per aprire i regali di Natale. E quelli di nozze, che sono rimasti intatti da più di dieci giorni.
Non c'è stato proprio il tempo, vedete, per pensare a qualcosa di così futile.

- Dumbledore non sa più come fare per convincere Belby. Non vuole proprio saperne di insegnare a Hogwarts. E' una vera catastrofe...

Irma sgranocchia un bastoncino di zucchero, con Trevor in grembo.

- Chi sarebbe questo Belby? - si intromette Dora. Accoccolata vicino al caminetto, si rigira attorno al dito l'anello che le ho regalato, tutta felice.

- Ma come, tesoro, Damocles è una vera e propria celebrità. Andavo a scuola con lui, e devo dire che per un periodo ci siamo anche frequentati. - ribatté vivacemente Andromeda. - Ma è stato prima di conoscerti, Ted...
Mio suocero dà un colpo di tosse e finge di non aver sentito. Lei continua:
- Comunque, a tutt'oggi è il maggior esperto nel suo campo, in tutta l'Inghilterra.

A tutt'oggi. A questo punto. Oramai.
Ci sarebbe una vasta scelta di espressioni adatte all'occasione.

- Ed è l'inventore della Pozione Antilupo. Quindi, una persona a cui devo molto - concludo io.
- Teme che esista una maledizione sulla cattedra di Pozioni, come è successo per Difesa, sai.
Ginny scoppia a ridere.
- Non è divertente, no.

"No it isn't that funny..."

- Se la fa sotto, dice che "è oltremodo sospetto che in cinque anni siano morti due insegnanti". Se non si toglie quest'idea dalla testa, le lezioni non potranno ricominciare...

E come al solito non riesco a stare zitto. Non imparerò mai la lezione.

- ...Ma naturalmente tutto ciò non ti riguarda, Neville.

Ho appena finito di pronunciare quella frase, che me ne sono già pentito. Chi sono io per impedirgli di voltare pagina, di fare la sua vita, chi-accidenti-sono?
Dora e Ginny mi guardano come se avessi detto una bestemmia, ma lui sorride.

- Credo sia ora di dirti qualcosa, papà, prima che tu mi prenda a pugni.
- No... scusa, non intendevo... - balbetto, forse arrossendo.
Si china e mi sussurra una frase all'orecchio. Il mio viso si illumina... gli chiedo di ripetere ad alta voce quello che mi ha appena annunciato...
- Hai capito bene, ho rifiutato quel lavoro, restiamo a vivere qui.

Il mio sollievo è incontenibile: scatto in piedi, afferro una bottiglia sul tavolo e la stappo.
- Dobbiamo festeggiare davvero, accidenti!
- Quando l'avete deciso? - si informa Dora, mentre va a prendere i bicchieri.
Neville allarga le braccia: - Era inevitabile, finché la Sprout piange un giorno sì e l'altro pure, dovrò sostituirla. E forse avrò due classi in via definitiva, anche dopo, intendo. Certo, sapere che il Preside mi dà tutta questa fiducia è un onore per me, e poi accidenti, insegnare è sempre stato il mio sogno... però...

Però non doveva succedere in questo modo.

L'impeto del brindisi svapora in fretta, quasi quanto le bollicine dello spumante.
- Le sono troppo affezionato, non sopporto di vederla così triste! Non sarei tornato nemmeno a casa, se la McGonagall non mi avesse promesso che passeranno le feste insieme.
Ginny gli lancia uno sguardo truce. "Vuoi più bene alla prof che a me?" è il suo significato.
- Ah, a proposito... mi ha detto che il pacco con la carta rossa era da parte loro.

Loro. Pomona e Horace.
Sei giorni d'amore.
Un sentimento puro e senza età, sbocciato tra le note di un pianoforte e il ribollire di un calderone, tra le foglie fruscianti delle serre di Hogwarts e i cappuccini di Madam Puddifoot's.
Merlino, che fantasia ho...
Ma è che mi rendo conto solo ora di quanto la loro storia non fosse affatto una sciocchezza.

Nel pacco c'è lo scrigno che avevo già visto in quella vetrina di Hogsmeade, per cui la Sprout era andata in visibilio e si era fiondata ad acquistare.
"Il cofanetto è per Ginny" dice il biglietto. "La boccetta è per Neville, la lettera invece è per Remus".

- Scusate un attimo - farfuglio, inciampando nel tappeto, quasi volessi far concorrenza a Dora. Chiudo la porta della cucina alle mie spalle e mi siedo prima di alzare il coperchio, trattenendo il respiro. Kreacher sbuca dal suo nascondiglio e segue i miei movimenti; non mi dà fastidio, la sua presenza mi rassicura un poco.
C'è, in effetti, un flaconcino dal tappo dorato, senza nessuna etichetta.
E una busta, che mi precipito ad aprire.



Hogwarts, 8/12/2001

Remus, amico mio,

Quella sera di cinque anni fa, dopo l'attacco dei Mangiamorte, hai rifiutato la mia offerta di trovare un modo per ridare a Neville il suo vero aspetto. Ho ammirato la tua fermezza, certo, ciò nonostante ho deciso di lavorarci su lo stesso, nei ritagli di tempo. E' stato più complesso di quel che credevo, ma sono convinto che possa funzionare... e credo che spetti solamente a lui decidere se bere o meno da questa boccetta.

Scusa per averti parlato così duramente questa mattina. E' solo che mi indispettisce vedere un uomo della tua intelligenza e del tuo valore tormentarsi senza alcun motivo reale. E non dirmi che non ti conosco, no. Da quel giorno in cui hai rifiutato di far parte del club al tuo quinto anno, anche se eri tra i migliori della classe, ho capito che eri un ragazzo con una propria volontà. A te non importa nulla della gloria, della mondanità, di attirare gli sguardi degli altri. A prima vista eravamo così diversi. Eppure...
La paura, l'incertezza della mia posizione tra il bene e il male, una posizione quanto mai scomoda, tutto questo mi ha aiutato a cambiare, a stabilire delle priorità, a liberarmi da tutto ciò che era inutile e superfluo. Ho compreso in tempo che l'ambizione cieca è un veleno peggiore del sangue di basilisco. E negli occhi di una donna semplice e spontanea, nel suo sguardo limpido, ho trovato il paradiso. Una donna che sa piangere senza provarne vergogna. Che ha orrore di mostrarsi appariscente. 'Mona è tutto questo, per me.

Non m'importa di essere vecchio e malato, ho deciso di non sprecare nemmeno un istante, di non guardarmi indietro ed essere grato alla vita per quanto mi ha dato finora. Spero che anche tu rifletta su questo, perché sei ancora tanto giovane e pieno di energie.
Con i miei migliori auguri, e tutto il mio affetto,

il tuo collega

Horace Slughorn



- Padrone Remus? E' diventato triste?
- Sì, Kreacher, ma tu smettila di chiamarmi padrone. Vieni di là in salotto. Ci sono dei regali anche per te.

Mia suocera, un po' brilla, sta spiegando agli altri il suo piano per convincere Belby. Ted brontola ad alta voce, ma i suoi rimbrotti si perdono nell'ilarità generale. Mi siedo tra di loro e prendo Irma in braccio.
Nemmeno lei mi somiglia. E' la copia esatta di Andromeda, con qualcosa di mio padre. Non so se Nev accetterà di bere quella pozione... Ginny potrebbe non essere d'accordo. Ma comincio a pensare che mi farebbe piacere se lo facesse.

- Prima che Dora si ritrovi con i genitori divorziati, è meglio che ci pensi io a risolvere il problema - dico. Dopotutto se continua a rifiutare, oltre a restare tutti senza lavoro, il mese prossimo dovrò chiudermi nella Stamberga, e non ne ho proprio voglia.

- Pensi di riuscire dove ha fallito il grande Albus Dumbledore? Senza avere il fascino da Slytherin tentatrice di mia madre?
- Certamente, amore mio.

Hogwarts non chiuderà, e avremo il miglior insegnante di Pozioni che esista.
A costo di costringerlo con un Imperius... a cui tecnicamente non sono abilitato, però.
Una frase mi torna alla mente.
"Fidati di me... sono un attore nato"
"Anch'io, Horace. Avrai il tuo successore, dovessi pagarlo di tasca mia..."


26 DICEMBRE

Non so nemmeno che faccia abbia. Mentre cerco la sua casa tra i vicoli di uno sperduto paesello della Cornovaglia, cerco di immaginarmelo. Sarà elegante e corpulento com'era Slughorn? O magro e pallido, come Severus? Vabbé, mica tutti i pozionisti si assomigliano. O i professori di Divinazione, se è per questo, o di Difesa... per esempio, non è che io sia uguale a Dolores Umbridge.
Leggo la targhetta:
DAMOCLES BELBY.
La risposta è proprio dietro quella porta, mi pare di capire. Salgo i due gradini, inspiro profondamente...
e suono il campanello.

Mi apre un tizio in pigiama, scarmigliato, con la barba di due giorni. Dietro di lui, un mastino napoletano cerca di sgusciare tra le sue gambe per godersi la libertà.
- Desidera? - mi chiede, sbadigliando vistosamente. - Fila dentro, Sword! Ehm, ci conosciamo?
Decisamente, una faccia senza niente di poetico, di tenebroso o di snob... sembra una persona del tutto normale.
- Mi chiamo Remus John Lupin, insegno Difesa contro le Arti Oscure alla scuola di Hogwarts, e volevo...
La porta mi si sta per chiudere in faccia, ma riesco a bloccarla. - Per favore. Mi lasci parlare, almeno. Ci ho messo due ore a trovare la sua casa in questo labirinto.
- Humpf. Entri. Tanto non mi farà cambiare idea.

Un'ora dopo siamo nell'ufficio di Dumbledore, e Belby si presenta con i dovuti salamelecchi. Le sue preoccupazioni appartengono al passato. Il Preside mi prende da parte e un po' invidioso mi chiede:
- Dimmi la verità, Remus, come hai fatto a convincerlo?
- Gli ho assicurato che non c'era nessuna maledizione. E non mi ha creduto. Allora gli ho spiegato che la scuola rischiava di chiudere, senza di lui. E ancora non mi ha voluto dar retta... ho tirato in ballo il prestigio di un simile impiego, la gratitudine che avevo nei suoi confronti per aver creato la Pozione Antilupo, sono arrivato a pregarlo quasi in ginocchio... ma niente da fare.
- E allora?
- Allora ho tirato fuori il mio ultimo asso nella manica: l'ho invitato a Grimmauld Place, per Capodanno.
Dumbledore alza le sopracciglia e mi guarda con aria interrogativa:
- Tutto qui?
No che non è tutto qui. Manca un pezzettino. Perché dopo essermi sgolato fino a perdere la voce, mi è bastato nominare mia suocera per vedere i suoi occhi assonnati brillare di gioia. Dopodiché, il resto è passato in secondo piano...

Ora mi resta solo da dirlo a Ted. Eh-ehm.
   
 
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