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Autore: shinya_00    05/04/2013    0 recensioni
Ti ho già perso una volta.. non voglio perderti di nuovo!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eleonora si svegliò il primo giorno di vacanza, aveva appena fatto l'esame di terza media, era stata promossa con un bel 10 e ora era finalmente finita. Poteva godersi la vacanza. Si alzò e scese per la colazione. Si fermò a metà scala e gustò la solita scena: suo padre che leggeva il giornale, sua madre che sfornava le ciambelle. Prese posto come al solito a capo tavola. --Giorno'--. --Ciao, tesoro, dormito bene?-- disse sua madre, come al solito. --Sì, sì--. --Già, si direbbe da come sei riposata...-- fece suo padre --... oggi sei più attiva del solito. Il primo giorno di vacanza ti fa quest'effetto?--. Sorrise e scoppiò a ridere. --Papà questo non è il solito primo giorno di vacanza. E' il primo giorno di vacanza della terza media-- Risero tutti e tre. --Proposito di scuola...-- sua madre rovinava sempre la festa ---... vorrei solo ricordarti che il 25 agosto partirai per l'Inghilterra e perciò ho intenzione di passare il più tempo possibile con te quest'estate. Vero Dimitrij?-- --Sono d'accordo con te--. --Mamma...-- Eleonora si alzò e andò ad abbracciare sua madre --... ti voglio bene--. --E io? Non conto niente?--. Eleonora sorrise. --Voglio bene anche a te, papà--. Quando ebbero finito la colazione Eleonora aiutò la madre a sparecchiare. --Allora... cosa ti andrebbe di fare oggi?-- gli chiese la madre. --Non saprei... vorrei fare shopping-- rispose lei sorridendo. --Giusto... hai ragione, andiamo a fare shopping--. --Io resto a casa, divertitevi voi due-- fece il padre senza alzare il gli occhi dal giornale. --Giusto, sono cose da donne...-- Eleonora sorrise --... mi vado a cambiare-- Eleonora e Brigitte andarono a Oslo in un ipermercato, avevano girato tutta Trondheim dove c'erano sempre le stesse cose. Appena entrate si diressero subito nei negozi di abbigliamento. Finito il giro di negozi si fermarono ad un bar. Mentre la madre era ad ordinare Eleonora notò un ragazzo nel tavolo vicino. Lo guardò a lungo, come pietrificata la cosa le sembrò strana, non era il primo ragazzo che vedeva. Ma non era male: doveva essere abbastanza alto, capelli neri rasati da una parte e morbidi dall'altra, occhi celesti come il cielo di una giornata serena, pelle chiara. Poi lui alzò lo sguardo e la guardò, lei istintivamente abbassò lo sguardo e arrossì. Per tutto il tempo lei non ebbe il coraggio di guardare verso di lui ma quando si alzò si girò ancora una volta, incrociò i suoi occhi che non la lasciavano un secondo, lui le sorrise e lei non abbassò lo sguardo, non arrossì perché sentiva che lo avrebbe rivisto.
  
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