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Autore: Lonely soul    08/04/2013    4 recensioni
Non è possibile placare la gelosia.
Può il sangue essere l'unica pietanza della quale essa si ciba?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PER SEMPRE SOLO MIA

 




Le sue mani erano coperte di sangue. 

Il suo sangue.

Anche il coltello era sporco del suo sangue. 

La cucina era sporca del suo sangue. 

La ragazza si accoccolò vicino al corpo della sua migliore amica e cominciò a sfiorarle la guancia, lentamente, dolcemente, solo con l'indice e il medio.

Con le sue dita insanguiate del suo sangue.

Sul suo viso si era delineato un sorriso dolce, ma colpevole. 

Un sorriso da peccatrice.

Un sorriso da assassina.

Con le dita passò dolcemente sulle labbra della migliore amica. Erano ancora calde. Carnose.

Le baciò.

Lentamente si rialzò ed estrasse un foglio di carta dalla tasca del suo giacchetto di jeans. 

Lo rilesse.

Nel mentre una lacrima nacque, passeggiò sulla sua guancia e si suicidò lanciandosi dalla sua mandibola, atterrando nel suo sangue e confondendosi con esso.

Quand'ebbe finito di rileggere la sua calligrafia, bella, sinuosa, ma visibilmente nervosa, strinse il foglio fino a chiudere la mano a pugno, facendo fuoriuscire da esso solo le estremità della lettera.

Alla prima lacrima se ne aggiunsero delle altre, e delle altre ancora, ma il suo corpo non era scosso dai singhiozzi.

Non era disperata.

Affatto.

Era solo triste, malinconica, possibile che avesse dovuto arrivare a tanto? 

La lama del coltello reclamava altro sangue, mentre le labbra di Dana cominciavano a perdere il rossore e la sua pelle diventava sempre più pallida.

Nella sua mente sarebbe dovuto essere un colpo al cuore anche il suo, ma c'era troppa possibilità di sbagliare.

La lama affondò decisa sul suo collo, recidendo la carotide. Il sangue zampillò furioso. Mentre il coltello cadeva le sue gambe cedevano, ma le loro mani si erano riunite di nuovo.

 

 

Il nostro ultimo giorno

Cara Sasa, 

Ti ricordi come ci siamo conosciute? 

Io si, è stato così bello, la fortuna più grande che mi sia mai capitata.

Sai? Io non ho mai amato nessun'altra, sempre te. Sempre solo Te.

Eravamo noi due, sole contro il mondo.

Era bello, no? 

Gli amori, lo studio, i problemi... Nulla aveva senso quando noi eravamo insieme...

Com'è possibile che tutto questo sia finito? Perché tutto ciò ha cominciato a prendere più importanza di me nel tuo cuore?
Grazie a ME tu sei riuscita a passare tutti i momenti più brutti della tua vita e sono stata io a rimanerti vicina quando nessuno aveva voglia o tempo di farlo.

IO.

Noi eravamo tutto ciò che di bello ci fosse capitato, abbiamo passato i momenti più brutti che delle ragazze possano passare e li abbiamo superati insieme.

Nessuno sa cosa voglia dire soffrire davvero.
NOI abbiamo sofferto davvero, non tutti quei poveri idioti che si lamentano. 

Non tutti quegli ipocriti, depressi, drogati che si lamentano.

NOI.

Ma evidentemente hai preferito allontanarmi.

Evidentemente hai preferito fidarti di altri, fidarti di persone che non ti conoscono, che ti faranno soffrire.

Hai preferito lasciarmi sola.

Io non posso permettere che tu soffra per loro. Non posso proprio, mi dispiace.

Ti ho avvertita, ho provato ad allontanarti dal resto del mondo, perché quel mondo non è fatto per noi. Perché quel mondo non ci capisce. Perché quel mondo vuole solo farti del male. Perché quel mondo non sono più io, per te.

Non potevo davvero permettertelo.

Ho deciso di salvarti, sei contenta? 

Il sangue... Ti ricordi quando avevamo giurato, tagliandoci un po' i palmi delle mani, che saremmo state amiche fino alla fine dei nostri giorni? 

Ebbene. 

Li stavo riguardando.

Sono bellissimi, non trovi? Sono il segno della nostra amicizia.

Così ho pensato... Amiche fino alla fine dei nostri giorni? Ti stai perdendo e io devo salvarti. 

Soffrirai.

Il sangue ha consolidato la nostra amicizia quella volta, e la suggellerà per sempre questa volta.

 

 

Ti amo, Sasa...

Tua Cassie <3

  
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