Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: readingsmydrug    10/04/2013    4 recensioni
Le pagine del libro si stavano sfogliando da sole, velocissime, quasi spinte da un vento che però nella stanza non c’era.
La carta bianca cominciò ad illuminarsi sempre di più fino a che fui costretta a ridurre gli occhi in due piccole fessure per non rimanere accecata.
Poi, di colpo, tutto cessò. La luce bianca e luminosa cominciò ad affievolirsi fino a spegnersi completamente; osservai il libro appoggiato sul mio letto: era aperto sulla prima pagina.
All’inizio sembrò non dovesse succedere niente e feci quasi per riprendere a respirare a respirare regolarmente, quando sulla pagina iniziarono a comparire delle lettere in inchiostro nero scritte in corsivo elegante:
“Tu sei l‘unica.”
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 13.


“Verrò con te, Angela.”
“No, non se ne parla, se Luke dovesse captare la tua energia ucciderebbe Frannie, non posso correre questo rischio.”
“Non puoi chiedermi di rimanere a casa con le mani in mano mentre tu rischi la vita per salvare la tua migliore amica!” sbraitò Harold afferrandomi saldamente per le spalle.
“Ho un piano.”
“Non sei abbastanza forte per battere Luke!”
“E chi ha parlato di batterlo?” risposi con un sorrisetto malizioso.
“Cos’hai in mente?”
“Semplice: per farmi giurare con il sangue ci vorrà qualcosa di tagliente, giusto? Giusto. Quindi, dirò a Luke che mi schiererò dalla sua parte, e quando mi darà l’oggetto per tagliarmi la mano (probabilmente un coltello), io invece di tagliarmi colpirò lui. Questo lo distrarrà, gli lancerò un raggio di energia e porterò in salvo Frannie.”
“Non è così stupido, Angela.” Rispose Harry visibilmente contrariato. “è troppo pericoloso, non posso permettertelo.”
“E io non posso permettere che Luke uccida Frannie.” Sbraitai scrollandomi dalla sua stretta.
Ci fu un attimo di silenzio, poi io presi con cautela la sua mano e la strinsi guardandolo negli occhi color nebbia dei quali mi ero follemente innamorata sin dal primo istante che lo vidi.
“Ti fidi di me?”
“Sì...” rispose debolmente.
“E allora davi lasciarmi andare.” Risposi dolcemente.
“Ma se...”
“Tornerò a casa viva.”
“Me lo prometti?” notai i suoi occhi luccicare e mi commossi.
“Te lo prometto.” Risposi per poi stringerlo in un abbraccio.
“Ti amo, Angela. Non so cosa farei se tu... Se tu...”
“Non accadrà.” Risposi accarezzandogli il volto.
Ci unimmo in un bacio al quale si aggiunse una sua piccola lacrima salata. “E... Harry? Ti amo anche io.” Risposi sorridendo mentre una lacrima bagnava la mia guancia che già in precedenza era stata inumidita da quella del mio ragazzo.
“Sii prudente, angelo.”
“Lo sarò.” Dissi allontanandomi da lui e uscendo da casa sua.
Attraversai la grotta con l’adrenalina al massimo. Se avevo paura? Mi stavo cagando sotto.
Presi coraggio e cominciai a camminare sulla spiaggia. Il cielo era fastidiosamente sereno e gli uccellini cantavano allegri sui rami degli alberi. ‘Si può sapere cosa c’è da essere contenti?!’ chiesi loro col pensiero mentre guardavo la linea piatta che quel giorno era il mare: neanche un’onda ribelle lo smuoveva, era immobile, sembrava quasi solido, come se ci si potesse camminare sopra.
Allungai il passo, poi guardai l’ora sul cellulare che tenevo nella tasca: 5.57 pm
Iniziai a correre.
Arrivai quasi alla fine della spiaggia quando distinsi due figure sedute sulla sabbia che si stavano baciando dolcemente.
Mi avvicinai con cautela fino a quando capii che erano Luke e Frannie.
La rabbia mi ribolliva nel sangue, ripresi a correre verso di loro con l’intento di sferrare un calcio in pancia a quel fetente di un demone, ma lui sentì la mia presenza, si staccò dalla mia migliore amica e si girò a guardarmi; entrambi si alzarono in piedi e mi salutarono l’uno con un sorriso falso stampato in faccia, l’altra con una risata divertita e mezza imbarazzata.
Mi fermai solo dopo che arrivai ad un metro da loro.
“Luke, non te lo ripeterò più: allontanati da Frannie.”
La mia migliore amica mi guardò confusa. “Angela, ma che dici?”
“Frannie, so che ora mi crederai pazza, ma devo avvertirti: il tuo ragazzo non ti ama.” Lei fece per ribattere ma io continuai imperterrita “Avrei dovuto dirtelo prima, e ho cercato di farlo, credimi, ma non me ne hai lasciato il tempo! Lui è un demone e...”
“Ora basta!” sbraitò Luke interrompendomi. “Allora, Angela, hai fatto la tua scelta?”
Era il momento di mettere in atto il mio piano. Mi tremarono le gambe. Annuii debolmente e mi avvicinai a Luke di qualche passo.
“Ma... Che sta succedendo?”
“Frannie, non adesso.” Rispose Luke con un falso tono gentile.
“Mi schiererò dalla vostra parte, Luke.” Risposi cercando di essere il più credibile possibile.
Lessi nei suoi occhi come un' impercettibile traccia di sollievo.
“Bene, adesso giura.” Disse stringendo la mano della mia migliore amica.
“Luke, ma cosa...” leggevo la confusione negli occhi di Frannie.
“Sshh...” le rispose lui avvicinandosi a me.
“Non ho con cosa tagliarmi.”
“Nessun problema.” Lui estrasse dalla tasca un pugnale dall’impugnatura nera e luccicante, me lo porse con un sorriso beffardo.
Tutto secondo i piani.
Cercai di calmarmi, controllai la posizione di Frannie, poi quella di Luke e appoggiai la lama del pugnale sul palmo della mia mano.
“Io giuro...” dissi facendo una finta pressione sulla mano. “...che penso tu sia un lurido demone schifoso!” urlai scagliando il pugnale addosso a Luke.
Lui, come da programma, fu colto dalla sorpresa. ‘Meno male che non era stupido!’ risposi mentalmente a quello che aveva detto Harry in precedenza.
Lui si accasciò a terra mentre rivoli di sangue nero uscivano dalla ferita al suo stomaco.
“Angela! Che cosa hai fatto?!” urlò straziata Frannie, mentre si accingeva a correre verso il suo ragazzo.
“Ti ho salvato la vita!” urlai prendendola saldamente per le braccia.
“Sei un mostro!” mi urlò lei spingendomi via con le lacrime agli occhi.
Quelle parole mi ferirono. Sapevo che poi avrei potuto spiegarle tutto, ma fu come se il pugnale avesse colpito me. Come se mi avesse centrato in piena tra le scapole. Come se mi fossi accasciata a terra e fossi rimasta con la faccia nella sabbia mentre sentivo la maglietta aderire alla mia pelle grazie al denso sangue caldo che scorreva veloce lungo la mia schiena attraverso la ferita.
Poi realizzai che era successo veramente.
Luke si era rialzato, la ferita si era subito rimarginata e mi aveva pugnalato alle spalle. Letteralmente.
“Angela!!” urlò Frannie con voce spezzata, buttandosi in ginocchio accanto a me, mentre guardava sconvolta la ferita di Luke che si era completamente guarita mentre la maglia era ancora sporca del suo sangue. Sangue nero.
Lui prese Frannie per le spalle, la fece alzare e tolse il pugnale dalla mia schiena.
Urlai forte e mi girai con la faccia verso il cielo, fissando la scena mentre gemevo e tossivo a causa del dolore per la ferita infertami dal demone.
Sentivo che si stava rimarginando, ma lo stava facendo troppo lentamente. Dovevo salvare Frannie!
Osservai Luke mentre le poggiava il pugnale sporco del mio sangue sulla gola.
“Luke ti prego.” Implorò lei debolmente.
“Scusa tesoro, ma adesso dovrò ucciderti.” Le sussurrò lui all’orecchio.
“No!” urlai mentre mi rimettevo in piedi, barcollante.
“Non avresti dovuto farlo.” Disse lui sorridendo malizioso.
La ferita si era rimarginata, almeno esternamente, così mi avvicinai a lui di qualche passo.
“Cosa? Pugnalarti? No, hai ragione. Avrei dovuto fare di peggio.” Risposi asciugando con una manica il sangue che colava dalla mia bocca a causa della ferita.
Lui scoppiò in una fragorosa risata. “Oh, andiamo, Angela! Davvero uccideresti il tuo fratellino?” chiese sorridendo.
Il mio che cosa?!
Lo guardai a bocca spalancata.
“Esatto, angioletto. Mio padre era un demone, mentre mia madre era un angelo. O forse dovrei dire nostra madre?” rise ancora. “In effetti essere in parte un angelo non mi ha fatto avere un granché di fama giù nel mio regno... Ma guardami adesso! Lavoro per conto di Lucifero in persona e mi trovo di fronte alla Perla del Destino in carne e ossa: mia sorella, Angela.” Si avvicinò di qualche passo, strattonando Frannie, senza smettere di puntarle alla gola il pugnale.
“Stai bluffando.”
“Oh, no, cara. Mi piacerebbe poter dire il contrario, ma è la verità. Mio padre fece l’orribile errore di innamorarsi di un angelo. Puah. Rivoltante. I demoni dovrebbero rimanere con i demoni e viceversa.”
“Non puoi dare un limite all’amore!” sbraitai contrariata.
“L’amore è per le persone deboli. Mio padre era un debole. A innamorarsi si finisce sempre uccisi, in alcuni casi letteralmente.” Disse guardando Frannie e leccandosi le labbra. Lei stava immobile. Gli occhi sbarrati, sembrava in trance, era paralizzata dalla paura.
Decisi di improvvisare.
“Ti stai dando del debole?”
“Che stai dicendo?!”
“Beh, dici che l’amore è per le persone deboli, quindi tu sei debole. Perché tu Frannie la ami. Non è così Luke?”
Lui sbarrò gli occhi. “Come osi?” tuonò lui visibilmente irritato.
“Vuoi davvero negare il contrario?” chiesi con un sorrisetto terribilmente sforzato.
L’ultima carta che mi rimaneva da giocare era sperare che nel fingere di amarla si fosse affezionato davvero a lei.
“I demoni non amano.”
“Nostro padre è la prova del contrario.” Dissi quel ‘nostro’ quasi vomitandolo.
“Stai zitta! Stupida, non sai quello che dici!”
“Davvero? E allora se non la ami... uccidila!” ma che stavo facendo? Lo incitavo ad ucciderla! Avrei voluto prendermi a sprangate.
“Detto fatto.” Rise lui.
Premette il coltello sulla gola, ma una voce che per tutto questo tempo era rimasta in silenzio si fece sentire in un urlo disperato.
“No!” Frannie iniziò a piangere disperata guardando tremante gli occhi scuri di Luke. “Ti prego Luke... Non posso credere che fosse tutta finzione... Tutto quello che abbiamo passato...” aveva la voce roca, gli occhi rossi e gonfi e tutto il trucco le era colato sulla faccia.
“Taci.” Disse lui con un tono rude, ma sembrava quasi supplicante. Strizzò gli occhi e fece per tagliarle la gola, ma lei urlò un’ultima cosa.
“Ti amo!”
Mi tappai gli occhi urlando e mi gettai a terra in ginocchio per non assistere alla morte della mia migliore amica.
Ma non sentii un urlo da parte sua, niente, così mi azzardai a tornare a guardare la scena: mio fratello era piegato in ginocchio che piangeva. Il pugnale era a terra nella sabbia e Frannie era in piedi accanto a lui, scioccata e tremante.
“Non... Non posso farlo.” Disse il demone fra i singhiozzi.
Scoppiai a piangere anche io e mi alzai in piedi pronta a correre tra le braccia della mia migliore amica per rassicurarla e dirle che era tutto apposto e che sarebbe andato tutto bene, ma qualcosa mi bloccò.
Sentii un’energia fortissima alle mie spalle.
Un forte e potente “No!” riecheggiò nell’aria tutto introno a me, anche se il suono proveniva da dietro. Mi voltai e vidi una figura femminile scattare rapida nella mia direzione, mi arrivò a fianco, poi mi superò parandosi di fronte a Luke.
“Hai fallito!”
“Cosa?” Luke si alzò di scattò, ma fu troppo tardi.  La donna estrasse una spada che risplendeva di una luce violacea e la infilzò nel petto di Luke.
Un gemito strozzato uscì sia dalla mia bocca che da quella di Frannie.
Luke mi guardò negli occhi, incapace di muoversi, era completamente paralizzato. Riuscì a sussurrare delle parole strozzate che lessi attraverso il labiale: ‘Frannie... Ti... Amo....’
Tossì facendo uscire del sangue nero dalla bocca, la sua espressione era indescrivibile, vederlo in quello stato era straziante, in fine vidi la luce abbandonare i suoi occhi. Il suo corpo si accasciò in avanti, la donna vi estrasse la spada gocciolante del sangue denso di Luke e il cadavere di mio fratello cominciò a sgretolarsi come fosse fatto di cenere, per poi disperdersi leggero nel vento.
Una lacrima rigò il mio viso, mentre Frannie era già scoppiata in un pianto isterico e disperato da un pezzo.
“Chi sei?” chiesi poi rivolta alla donna che aveva ucciso Luke.
Lei si voltò e mi guardò in faccia con un angolo della bocca alzato. La riconobbi subito: alta, magra, capelli castani corti e occhi viola... Evelyn.
“Ma... Ma cosa...”
“Tesoro, sei davvero rimasta sorpresa?” rise “Bene, piccolo riassuntino: diciamo che io sono ‘il capo’ di Luke. Doveva svolgere un lavoretto per me, ha fallito. Era un debole e un buono a nulla.” Sospirò “Vorrà dire che sbrigherò da sola il compito che Lucifero in persona, mi ha affidato. Sono molto più potente di quanto tu possa immaginare, Angela.”
Rimasi ferma a fissarla sconvolta.
“Ma, tu avevi fatto un patto con Luke, vero? Non mi sembra tu l’abbia rispettato.” Rispose guardandomi maliziosa. “Non va bene che tu rimanga impunita.” Disse lei con gli occhi che cominciavano a prendere dei riflessi color del sangue.
“Co-Cosa vuoi fare?” chiesi terrorizzata.
Lei, per tutta risposta sorrise. E con uno scatto veloce librò la spada in aria e con un movimento orizzontale la scagliò davanti alla mia migliore amica.
Si spostò di lato per farmi ‘godere’ della scena, mentre lei leccava divertita il sangue dalla sua spada intrisa di arte diabolica.
Frannie aveva lo sguardo era incatenato ad un punto fisso, lontano nello spazio, era come se i suoi occhi occhi fossero puntati nel vuoto.
Sulla sua gola era inciso un taglio netto e profondo, che emanava una luce violacea. Da esso usciva moltissimo sangue rosso che andò ad imbrattare i suoi vestiti già sporchi di sabbia.
“A-Angela...”
“No!” urlai correndo verso la mia migliore amica, che nel frattempo era caduta in ginocchio.
“Bene, il mio lavoro è finito.” Disse Evelyn prendendo il volo e sparendo nel cielo sereno.
Mi gettai in ginocchio mettendo una mano sulla schiena di Frannie, per farla stendere su di me.
“Frannie... Frannie, non osare! Non puoi morire!” Lei mi guardava con le lacrime agli occhi, mentre non la smetteva di tossire sangue.
Mi strappai gran parte della maglia e la poggiai sulla ferita per fermare il sangue, provando ad usare i miei poteri di angelo per guarirla.
“Frannie! Ti prego!”
Le lacrime scendevano come dei fiumi in piena dai miei occhi mentre guardavo la mia migliore amica cosparsa di sangue.
“Non puoi lasciarmi! Dobbiamo fare ancora mille cose!” le urlai piena di rabbia tra i singhiozzi. “Se tu muori con chi andrò a Londra?! I miei figli chi chiameranno ‘zia’?! Chi Frannie? Chi?!” continuai ad urlare mentre le mie lacrime si univano al suo sangue.
“Angela...” mi chiamò debolmente lei tra un colpo di tosse e l’altro. “è tutto inutile.” Un altro colpo di tosse. “Ti voglio bene.” Un’altra lacrima le rigò il viso. “Tanto.” aggiunse con voce roca.
Ed ecco lì, la sua ultima lacrima stava scendendo silenziosa sulla sua guancia prima che la vita la lasciasse.
Strinsi a me il suo corpo ormai senza vita e urlai verso il cielo, abbandonandomi in un pianto disperato.
“Perchè tu? Non doveva andare così, avresti dovuto morire da vecchia, nel tuo letto caldo! Avresti dovuto sposarti, avere dei figli e poi dei nipoti... Avresti avuto dei piccoletti che giravano per casa chiamandoti ‘nonna’ e tu avresti dovuto legger loro delle favole per farli addormentare. Sei troppo giovane!

Guardai il suo viso, gli occhi sbarrati, le chiusi gli occhi con due dita e la adagiai sulla sabbia. Le tolsi con cura il trucco e il sangue dalla faccia.
“Ti voglio bene anche io Frannie...” Risposi adagiandole una margherita che stava crescendo accanto alla scogliera tra i capelli castani, ora sembrava stesse dormendo. “...e te ne vorrò sempre.”























BUONSALVE c:
Visto che ho postato in orario? ** Non sono una prava pampina? :3
No vabbè HAHAHA
In realtà sono un po' entrata in depressione perchè nel capitolo 12 ho ricevuto solo due recensioni :ccc
Spero di riceverne di più in questo D:
Insomma direi che è un capitolo abbastanza importante...
Due personaggi abbastanza fondamentali della storia ci abbandonano, entrambi per mano della nuova supplente Evelyn.
In più si scopre che Angela aveva un fratello, e che quel fratello e proprio il suo nemico giurato Luke. Andiamo bene, no?
Solo che adesso Angela dovrà vedersela con Evelyn, che è decisamente molto più forte ed esperta del suo primo avversario, e la sua migliore amica è morta.
La morte della migliore amica è un duro colpo per la Perla del Destino e probabilmente questo le causerà qualche problema, sicuramente sarà più vulnerabile.
Cosa pensate del capitolo?
Me la lasciate una recensione piccola piccola? :33
#peace
  
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