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Autore: SmartisPanda    05/11/2007    3 recensioni
AVEVO DIMENTICATO UN CAPITOLO!!! A PARER MIO ERA MOLTO CARINA COME SCENA^^ SE VOLETE LEGGERLA è SEGNATA COME ULTIMO CAPITOLO...ANCHE SE IN REALTà ERA IL 23° In qst fanfic Ed è il personaggio principale, dovrà vedersela con molti pericoli e sopratutto col Primo Alchimista. il più potente e sopratutto il primo fra gli Alchimisti, sembra che lui abbia inventato la maggior parte dell'alchimia. il Primo Alchimista è entrato nel corpo di Ed e moltissime persone, fra cui suo padre, vogliono possedere il suo potere, il povero Ed si ritroverà nei guai, in guai mooolto grossi. spero che vi piaccia^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mi sono accorta adesso....con PROFONDO, INGNOBILE, TERRIFICANTE ORROOOOOOREEEEE che mi ero dimenticata una capitolo O.O come ho potuto?!?!?!?!?!?!?! era il capitolo dopo "All'Ospedale" in pratica era il 23° capitolo... insomma...era il risveglio di Mustang....mi sono accorta adesso che non l'ho messo!!!!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGGGGH!!!!! (La smartis si dà le testatate contro il muro) ma che brutta deficente che sono! mi sono riletta la mia ff per cercare gli spunti che avevo messo del passato del Primo Alchmista e ho notate che....mancava qualcosa....e ho capito cosa....UN CAPITOLO INTEROOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! me baka T.T Ed era anche carino come capitolo....uffa....come ho potuto dimenticarlo?!?!?!?!?! e non posso nemmeno cambiarlo e metterla nell'altra FF.....WEEEEEEEEEE!!! perdonatemi davvero!!!! se volete leggerlo adesso per curiosità^^''' beh....è qui^^'''

(mitico Edward^^) (-1!!!!!!!!!! Mi disp T.T qst l'ho fatto un po' lungo, ma....c'erano parecchie scene puciose e simpatiche che volevo mettere^^ buona lettura!!!!)

Si sentiva più stanco e intontito del solito, non stava per niente bene, si sentiva strano, affaticato, debole. Aprì gli occhi…si era addormentato mentre vigilava su Mustang…che stupido! E se fosse stato male di notte? La responsabilità sarebbe stata sua e…guardò il colonnello…ma lui non era sul letto.

Il letto era stato rifatto, senza svegliarlo…e il colonnello era sparito. Si mise eretto sulla sedia e una qualcosa di pesante e caldo cadde dalle sue spalle. Lo guardò e vide una casacca blu, la divisa dell’esercito…quella del colonnello Roy Mustang…perché diavolo aveva lasciato sulle sue spalle la sua giacca? Che stupido! Doveva ridergliela immediatamente, anche se già immaginava le frasi di scherno sul fatto che lui si fosse addormentato accanto a lui…che nervi!

Uscì dalla stanza, tutto dolorante, dopotutto non si era ancora curato. Appena fu in piedi, però, si era sentito debole, così debole che la testa aveva iniziato a girare, ma lui non vi badò affatto, forse aveva ancora un po’ di febbre.

Trovò un’infermiera e la fermò.

-mi scusi. Il colonnello Roy Mustang è già tornato a casa?- chiese educatamente.

-come scusi?- chiese…preoccupata.

-che è quella faccia? Ho solo chiesto dove sia un mio superiore…è tanto strano?-

-beh…ecco…vede…-disse lei agitata, guardò a destra e a sinistra, come in cerca d’aiuto…per cosa l’aveva preso? Per un pazzo maniaco? Ma poi abbassò lo sguardo, un po’ triste. –mi rincresce dirle questa notizia così su due piedi, ma…ecco…il colonnello Roy Mustang…-

-sì? Dov’è?- la intimò Ed a parlare, dopotutto non aveva tutto il giorno.

-ecco…è…è deceduto questa mattina.- Ed spalancò gli occhi e il cuore mancò di un battito.

-ma non dica cose assurde! Non mi faccia perdere tempo con questi stupidi scherzi! Dov’è il colonnello?- chiese di nuovo, ma più agitato. Certo che queste infermiere si divertivano parecchio a far perdere tempo alla gente…specialmente a lui…

-mi d-dispiace…ma…ma è la verità. Non sto mentendo. Se non si fosse svegliato entro stamattina, non ci sarebbe stato più niente da fare. Quando siamo arrivati, ha esalato l’ultimo respiro. Sono veramente mortificata.- il mondo cadde sotto i piedi di Edward…guardò nel vuoto…senza capire più niente, senza sentire più alcun rumore…la donna continuava a parlare verso di lui, preoccupata…ma lui non sentiva la sua voce…il cuore non lo sentiva più battere…non sentiva più il pavimento sotto i propri piedi…l’unica cosa che sentiva era una stretta al cuore, talmente forte che sembrava che una mano invisibile glielo avesse afferrato e stesse iniziando a strattonarlo…

-la prego! mi risponda!- esclamò l’infermiera scuotendolo, ma lui non l’ascoltò, chiese soltanto:

-d…dov’è…do…v’è…il…i…l…corpo?- chiese sempre guardando nel vuoto, non riusciva nemmeno a parlare, l’infermiera era molto preoccupata per la sua salute, ma glielo disse con gentilezza.

-è al secondo piano. Nella camera 304. Lì di solito si mettono i defunti militari, prima del funerale.- Edward si voltò e iniziò a camminare verso quel piano. A passo lento. Non ci avrebbe creduto fino a che non avrebbe visto il cadavere coi propri occhi! Eppure già la sua ragione era stata presa da quel fatto…dalla verità.

Arrivò nella stanza e vide parecchie persone in lacrime…c’erano Winry…Hughes…i subordinati di Mustang…tutti lì. Al se ne stava in disparte, guardando altrove.

-Ed!- esclamò Winry in lacrime. –oh, Ed! Non devi vederlo! Ti prego!- ma Ed la scostò e si diresse di corsa nella stanza.

Il colonnello era adagiato su un letto, ben vestito, con delle vesti ufficiali, eleganti. Aveva gli occhi chiusi e il volto pallido.

-no…ditemi…-disse guardando il corpo, mentre Winry tentava di portarlo via, ma lui restava immobile, come se si fosse incollato al pavimento. –ditemi…che è uno scherzo…ditemi…ditemi che non è vero…- si avvicinò al corpo di Mustang, spostando Winry. Il suo superiore rimaneva immobile, elegante anche nella morte. –no…no…no…- le immagini della madre si fecero nitide, gli ritornò alla mente il Primo Alchimista, Alphonse e altre persone che avevano sofferto…cadde a terra in ginocchio. -è tutta…colpa mia…Mustang…io…- s’alzò e scosse Mustang -TI PREGO! SVEGLIATI! NON FARE L’IDIOTA! SVEGLIATI!- urlò, ma lui non si mosse, non parò. –TI PREGO!…ti prego…ti…prego- le lacrime non volevano scendere sul suo volto, eppure lui ne aveva bisogno…non aveva più pianto da quando aveva avuto paura per il padre…non aveva più pianto perché se l’era promesso, ma ne aveva assolutamente bisogno, altrimenti sarebbe impazzito…anche se continuava a sentirsi peggio anche fisicamente, non sveniva –farò qualsiasi cosa…ti prego…-

-anche servirmi per l’intera vita facendomi da schiavetto?-

-Sì, MA TI PREGO…uh?- guardò il colonnello…il quale aprì gli occhi con un largo sorriso e s’alzò dal letto, fissandolo…era impazzito? Aveva raggiunto la pazzia! Vedeva un cadavere muoversi, la cosa era preoccupante.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRGHHHHHHHH!!!!!!- balzò all’indietro, inciampò nei propri piedi e cadde a terra, arretrando dal morto vivente. Poi il morto scoppiò a ridere e così gli altri membri dell’esercito, Winry e Al sorridevano e basta.

-dovevi…DOVEVI VEDERE LA TUA FACCIA!!- disse Roy fra le risate, si teneva lo stomaco da quanto rideva…possibile che lui…lo avesse…INGANNATO?! Che fosse tutta una MESSA IN SCENA?!…non ci credeva

Smartis: ma ti vuoi decidere a credere in qualcosa =.=

Ed: prova tu ad essere traumatizzata in quel modo!

Mustang: oh, ma guarda, ti ho traumatizzato a tal punto?…non pensavo che ti stessi tanto a cuore

Ed: ZITTO TU E TORNIAMO ALLA STORIA! >////////////////////<

– eri BUFFISSIMO! BWAHAHAHAHAH! Così impari nanerottolo a farmi preoccupare e…Edward?- il ragazzo aveva attorno a sé un’aurea spaventosa… faceva venire i brividi… una MESSA…IN…SCENA!…era FURIBONDO! Fece un passo avanti, verso quell’uomo. –Edward? Eddai! Era solo uno scherzetto!-

-credo che ci sarà un vero funerale colonnello.- disse semplicemente. –il SUO funerale ci sarà sul serio. Ma la morte NON sarà NATURALE!- disse avanzando sempre di un passo, lentamente. Sembrava un demone. –volete forse dirmi…che questa…è stata tutta una…messa in scena…tutti eravate d’accordo…tutti mi avete ingannato…immagino che l’infermiera l’abbiate sedotta, vero colonnello?-

-beh, ecco…-disse un po’ imbarazzato.

-sapete cosa succede a farmi ARRABBIARE sul serio?- la testa girava vorticosamente, riusciva a malapena a stare in equilibrio. –io…io…vi…- ma poi vide il buio, sentì delle voci chiamarlo, ma lui non riuscì a rispondere, perché era già caduto nelle tenebre.

Aprì gli occhi e fu accecato dalla luce, si mise una mano davanti agli occhi, per non rimetterci la vista.

-buongiorno!- disse una voce…una voce che conosceva più che bene, si voltò e riconobbe l’uomo che lo guardava con un sorriso.

-Mustang…-lo guardò un attimo…lui continuava a sorridergli seduto su una sedia, non aveva più le bende e cerotti, solo qualche ferita che non si era ancora rimarginata. -mi hanno raccontato tutto. Certo che sei un vero idiota! Venire qua dopo un combattimento pazzesco e con la febbre altissima, ti rendi conto che avevi 40 gradi di febbre? Sei un folle, stupido e…-

-Mustang…-disse alzandosi a sedere, senza guardarlo in faccia, con le mani tremanti.

-sì?-

–sei…- prese fiato, con qualcosa che gli bruciava nel petto: la rabbia -tu…sei…UN UOMO MORTOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!- saltò giù dal letto come un leone sulla propria preda, con ferocia, Mustang prese quasi paura, gliela aveva vista in faccia. Lo afferrò per il collo, Mustang cadde all’indietro sulla sedia e tentò di tenere le mani del ragazzo lontano da sé.

-dai…non fare così…era solo uno scherzetto…-disse ansimando per lo sforzo di tenerlo fermo.

-SCHERZETTO UN ACCIDENTI!!!!!! IO L’AMMAZZO, GIURO CHE L’AMMAZZO! GIURO SULLA MIA TESTA CHE LE STRAPPERò ARTO PER ARTO, ORGANO PER ORGANO A MANI NUDE!!!!! LO GIUROOOOO!!!!- mentre Edward cercava di mettergli le mani addossi per ucciderlo, Mustang gli bloccava le mani, in modo che non riuscisse a toccarlo, altrimenti era morto sul serio.

-allora si è svegliato?- entrò un’infermiera e li guardò un attimo…Edward a cavalcioni sul corpo di Mustang, sdraiati per terra, Mustang si scostò i capelli che aveva scompigliati sul volto per quella lotta e guardò l’infermiera con un sorriso. -beh…credo che stia meglio a quanto vedo…- Edward si bloccò e fece a gara con un semaforo per chi era più rosso -ora però…TORNI IMMEDIATAMENTE A LETTO SE NON VUOLE CHE VI CI RIMANDI IOOOOOOOO!!!!!!- perfetto…aveva l’infermiera pazza,meglio non avere altri giorni in ospedale, Edward tornò immediatamente a letto e sorrise all’infermiera, come un bambino innocente. -bene, guai se la rivedo fuori dal letto.- e uscì.

Edward guardò Mustang che tentava di trattenere le risate.

-CHE HAI DA RIDERE????-

-sei troppo buffo! Sei rosso come un peperone! Devi vedere la tua faccia!- disse fra le risate.

-STA ZITTO, MI DEVO ANCORA VENDICARE SU DI TE, MALEDETTO BASTARDO! COME HAI POTUTO FARMI UNO SCHERZO DEL GENERE?!-

-stai calmo.- Edward si zittì. Cosa che preoccupò di più Mustang e affermò i sospetti del colonnello. Edward guardò altrove, senza riuscire a guardarlo in faccia, era ancora troppo arrabbiato, ma poi si perse con lo sguardo, fissava un punto impreciso del letto, senza cambiare espressione, senza pensare a niente, anzi…qualcosa pensava, ma era come un ronzio nella sua testa, ancora una volta, tutte le paure che lo angosciavano in quei lunghi giorni e nei suoi sogni, lo assalirono.

-…ward. Edward!- Ed si voltò di scatto verso Mustang, il quale lo fissava serio.

-oh…mi scusi, ero rimasto un attimo a fissare il vuoto.- disse con un sorriso tirato. Mustang non cambiò espressione.

-che hai?-gli chiese, più serio che mai. -cosa?-

-mi hai sentito.-

-non ho niente.-

-non mentirmi.-

-ma…-

-Edward…mi dispiace…ma non voglio vederti in questo stato, mai più!- per Ed fu come ricevere un pugno nello stomaco…Mustang si era accorto che lui non si era ancora ripreso del tutto? Si era quindi accorto del dolore che lo stava corrodendo pian piano dall’interno?

Roy si diresse verso la porta e s’assicurò che fosse chiusa bene, poi tornò di fianco a lui.

-parla.-

-di cosa?- Mustang lo fissò con rimprovero. Ed avrebbe tanto voluto ritornare al discorso precedente, dopotutto doveva ancora spaccargli la faccia per quello che gli aveva fatto, ma quegli ordini lo bloccavano, era come sei Roy gli stesse leggendo nel pensiero.

-smettila di fare lo gnorri… ti conosco bene. È la stessa espressione che avevi quando c’era ancora il Primo Alchimista nel tuo corpo. Mi sono stancato di vederti in questo stato!- Edward stava per ribattere, quando Roy lo afferrò per un braccio e lo spinse contro di sé, fino a stringerlo in un abbraccio, una mano sulla sua testa e una sulla sua schiena, per tenerlo ben vicino al suo petto.

Edward non capì più niente, se non l’odore del colonnello che gli riempiva i polmoni…possibile che il colonnello fosse passato dall’altra sponda?°___°

-MA CHE DIAVOLO STAI FACENDO?! SEI IMPAZZITO? LASCIAMI AND…-cercò di allontanarsi, mettendo le mani sul suo petto e spingendosi indietro, ma Roy aveva una stretta veramente ferrea, non riuscì a muoversi di un millimetro…fa che questo sia solo un brutto sogno! Dopotutto il colonnello non è gay! è un sogno ASSURDO!!stiamo parlando del colonnello, un uomo che venderebbe persino sua madre per avere tutte le donne ai suoi piedi!!!

-piangi.-disse la voce calma del colonnello.

-cosa?- qualcosa si era mosso fra le sue viscere, lo fece bloccare…la sua ragione capì cosa tentava di fare il colonnello: non era passato dall’altra sponda (sospiro di sollievo)…tentava solo di farlo sfogare…di fargli sfogare il proprio dolore.

-ho detto di piangere.-

-ma che stai dicendo?- disse tentando di far finta di non capire, anzi…la sua mente non voleva capire, anche se la ragione gli urlava la risposta.

-sfogati.- la ragione di Edward, raggiunse la sua mente, questo gli fece trattenere il respiro. Sentiva quel qualcosa che era nato dalle sue viscere, arrivargli alla gola. Poi allo stomaco. Infine, al cuore.

-mi dispiace, ma…mi sono promesso di non piangere più. Non voglio più mostrarmi debole.-

-secondo te, perché ti sto tenendo in questa posizione?-chiese irritato.

-non lo so.- ammise Ed, anche se all’inizio aveva pensato molto male. (E chi non l’aveva fatto? XDXDXD)

-se anche qualcuno entrasse, non ti vedrebbe…nemmeno io ti potrei vedere, perché ti sto tenendo nascosto il volto contro di me…sbrigati, però! Non voglio stare così appiccicato a te ancora a lungo! è piuttosto imbarazzante! preferirei una donna, ma...non ho altra scelta, mi sa. avanti....devi Piangere!-

-ma…io…non voglio…farlo…- ma la sua voce era già spezzata, strinse i pugni contro la sua divisa blu, contro il suo petto, stringendo i denti con forza.

-ma lo stai già facendo.- Edward si accorse che delle lacrime aveva iniziato a scorrergli sul volto, senza una sua volontà, avevano già un po’ bagnato la divisa del colonnello. Le lacrime che non gli erano uscite in precedenza, stava uscendo in ritardo. Un singhiozzo uscì dalla sua bocca, senza che lui riuscì a fermarlo. Chiuse gli occhi.

La disperazione, la paura, la tristezza, l’angoscia che aveva provato in tutti quei giorni, in quei due mesi col Primo Alchimista…uscirono da quelle lacrime, come se lo stessero purificando dall’interno. I singhiozzi divennero più frequenti, le lacrime scorsero veloci lungo il suo volto, poi le sue braccia finirono dietro la schiena di Mustang, stringendo forte, cercando di tenere stretto a sé quel calore quasi fraterno o paterno che sentiva vicino a sé.

Il suo cuore batteva forte…finalmente si stava liberando di tutto quel dolore, sentiva come se dal cuore si stesse svuotando qualcosa.

-ho avuto…veramente…PAURA…- cercò di dire fra i singhiozzi, Mustang taceva. -…non sapevo…cosa fare…ho pensato di…morire…credevo…che vi avrebbe…uccisi tutti…pensavo che…sareste tutti morti…io…io…ho avuto…così…così…tanta…paura…- poi riprese a singhiozzare e a piangere. Roy non parlava. –quando mi hai…fatto quello…- deglutì -quello scherzo…mi sono sentito…morire…pensavo che…che per colpa mia……qualcuno fosse morto…per un mio…errore…ne ho fatti…troppi…sono…sono UN IDIOTA! UN PERFETTO IDIOTA!…FACCIO…FACCIO SOFFIRE….GLI ALTRI…PER ERRORI MIEI…SONO…SONO STUFO!-tentava di trattenere i singhiozzi, voleva urlare più forte che poteva, voleva piangere come un bambino, come un poppante, senza ritegno, anche davanti ad un suo rivale, ma…l’orgoglio non l’aveva abbandonato del tutto.

-sfogati completamente Acciaio…non trattenerti…libera il tuo dolore adesso, altrimenti non avrai più occasione di farlo e ti porterai tutto sulle spalle...te lo dice uno che ha provato la stessa cosa.- Edward s’abbandonò come gli aveva ordinato, come se fosse un solito ordine per l’esercito. Pianse più forte, liberando il proprio cuore da quel dolore straziante che gli stava soffocando il cuore e l’anima. Pianse per una buona ora, ma per lui era passata un’eternità, continuò a scusarsi, a ripetere le proprie paure, a piangere senza ritegno.

Finì di piangere solo quando s’addormentò fra le braccia di Mustang, troppo debole dato che aveva messo tutte le sue energie per liberarsi da quel dolore più grande di lui

Smartis: non che ci voglia molto

Ed: PROVA UN Po’ A RIPETERLO QUA DAVANTI!!!!

Smartis: TE LO RIPETO ECCOME! NANOOOOO!!!!

Ed: BASTARDA CHE NON SEI ALTRO!!!!! TU SEI TALMENTE CORDARDA CHE FARESTI A GARA COL PRIMO ALCHIMISTA!!!!

PA e Smartis: vedi di non capitare a nostro tiro...NANOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!! (si vedono la Smartis e il PA partire alla carica contro Ed come pazzi scatenati, il quale si prepara ad un contrattcco) Va beh…già questo capitolo è lungo…evitiamo di allungare^^’’’’

Le sue mani caddero di nuovo sul materasso e la sua mente ricadde nell’oblio, rimanendo fra le braccia calde e rassicuranti del colonnello (credo che parecchie ragazze vorrebbero essere al suo posto, vero?^^).

Qualcuno entrò dentro la stanza, era Alphonse. Guardò Mustang senza capire cosa stesse succedendo. Mustang si portò un dito sulle labbra, in modo da fargli capire di non alzare la voce.

-sta dormendo…diciamo che l’ho fatto sfogare un po’…-disse sospirando, come se fosse stato particolarmente difficile. Accarezzò i capelli di Edward, come se fosse un gattino, scoprì che quelli erano morbidi...in effetti non l'aveva mai accarezzato sulla testa.....Non ne aveva mica bisogno, dopotutto....=.=

- c’è riuscito?!- chiese allibito Alphonse, di solito il fratello non si lasciava convincere facilemente.

-diciamo che quando si risveglierà avremo di nuovo quel rompiscatole di nano fra i piedi.- disse con un gemito, sapeva che se ne sarebbe pentito amaramente, almeno era meno rumoroso in quello stato…ma si sarebbe sentito la coscienza sporca…anche se avrebbe dovuto comprarsi dei tappi per le orecchie. Alphonse rise piano, tanto da non svegliare il fratello, anche se sembrava che non lo avrebbero svegliato nemmeno le cannonate.

-se la sentisse adesso.-

-ma non può.- disse con un sorriso ampio. Poi adagiò Edward sul letto, facendo attenzione a non svegliarlo, poi lo coprì con le coperte.

- cos’è quello?- chiese Al guardando un pacco vicino ai piedi di Mustang, il colonnello sorrise.

-è una sorpresa per il piccoletto…ti consiglio di andare a preparare una festicciola.^^- Alphonse non capì le sue parole.

Aprì gli occhi, gli bruciavano…forse aveva pianto troppo…non aveva mai pianto così a lungo…eppure…si sentiva così sollevato, liberato da ogni dolore che lo aveva avvolto come una camicia di forza…si sentiva rinato. Mustang era ancora lì e gli sorrideva.

-come va, Acciaio?-

-si tolga quel sorrisetto ebete dalla faccia.- gli ringhiò contro.

-tornato il solito piccoletto arrogante, vero?- nervo sulla tempia.

-CHI SAREBBE IL MICRO GNOMO ULTRA MINUSCOLO CHE POTREBBE FARE A GARA CON UN FAGIOLO IN ALTEZZA? EH??? CHI SAREBBE??????- Mustang sorrise mentre lo teneva a freno con una mano sulla sua testa, teneva il braccio teso, in modo che i pugni di Edward colpissero l’aria.

-aaaaah….-sospirò abbattuto –mi sa che non dovevo farti sfogare…ora sei diventato il solito bambinetto antipatico, almeno prima tacevi ogni tanto…-

-STIA ZITTO COLONNELLO DEI MIEI STIVALI!!!!- Sì…era decisamente tornato normale.

-bene…passiamo ai fatti, Acciaio^^.-

-cosa vuole?- chiese mettendo il broncio, espressione che gli era mancata su quel volto da furfante.

-ecco…ho un regalino^^- Edward lo guardò senza capire.

-non è il mio compleanno.-

-lo so…^^-

-ha la febbre per caso?- chiese, mettendo la mano sinistra sulla sua fronte –non è che qualche ragazza l’ha piantata in asso e adesso è diventato tutto strano?- un nervo comparve sulla tempia di Mustang.

-aprilo senza fare storie, ragazzino!-ringhiò porgendogli un pacco…c’era il simbolo dell’esercito sul fianco.

-che cos’è?-

-aprilo e lo saprai.- Edward aprì il coperchio e…una divisa blu…dell’esercito…con alcune medaglie da…-benvenuto a bordo…Maggiore Elric.- Edward lo guardò a bocca aperta…forse non aveva capito bene…

-può…può ripetere…-

-che cosa, Maggiore Elric?^^- disse con un sorriso…anche se sembrava sarcastico.

-mi sta prendendo in giro.- era una certezza.

-assolutamente no!- e gli porse un foglio…firmato dal Comandante Supremo in persona…

-io, Comandante Supremo…bla bla bla…-prese a leggere Ed -ad Edward Elric, Alchimista d’Acciaio…eccetera eccetera…il titolo di…Maggiore…?!- l’ultima parola la guardò con occhi sbarrati e la rilesse varie volte. –non…non è possibile…perché?-

-ha ritenuto i tuoi lavori sufficienti, poi hai salvato la vita al sottoscritto e infine hai quasi sconfitto gli Homunculus…operazioni degne per diventare Maggiore.-

Mustang prese la sua divisa, poi con un solo movimento gliela mise sulle spalle…la sua nuova divisa da lavoro.

-ma…cosa farò ora?-chiese. Dopotutto non sapeva molto bene gli incarichi di un Maggiore.

-beh, sei semplicemente cresciuto di livello, ho chiesto se potevi svolgere i tuoi compiti di sempre, anche se…avrai qualcosina in più da fare…contento?- Edward guardò la divisa che gli ricadeva pesantemente sulle spalle.

-non posso accettare.-disse deciso.

-perché?- chiese Mustang allibito.

-è troppo alto, io…-

-Edward Elric…o meglio…Maggiore Elric…QUESTO è UN ORDINEEEEEEEE!!!!! Tu sarai Maggiore, FINE DELLA STORIA, CHIARO? O dici che è troppo ALTO per la tua altezza?^^ su questo di do ragione, lo sai?^^ la differenza fra te il Maggiore Armstrong sarà parecchio evidente^^-

-CHE COSA INTENDE DIRE? CHE SONO PICCOLO, MA TALMENTE PICCOLO DA ESSERE SCAMBIATO PER UNA VIGORSOL?!?!?!?!- poi sentì un brivido percorrergli la schiena, in modo molto spiacevole. -ma…un momento…-

-prima firma qui, poi le domande^^- c’era qualcosa che bolliva in pentola, ma dovette firmare, anche se mentre firmava sentiva i brividi farsi più frequenti. –bene…stavi dicendo?^^- un sorriso sempre più ampio, sempre più simile ad un ghigno si dipinse sul volto di Mustang.

-ehm…non è che io…adesso..sono più legato a lei nei compiti dell’esercito…vero?- sorriso sempre più ampio…no…ora era lo SCHIAVETTO di Mustang. –la prego...mi dica che non sono sotto la sua tutela…- sorriso più ampio, ormai gli vedeva tutti i denti…era morto…voleva morire… -MI RIDIA QUEL FOGLIO- gridò e si avventò su di lui, Mustang lo schivò e corse fuori dalla stanza ridendo come un pazzo. –TORNI QUI! ME LO RIDIA! COLONNELLO, LEI è UN BAROOOOOOOOOO!!!!!-

-una firma è sempre una firma- disse ridendo di gusto.

-ME LO RIDIAAAAAAAAAAAAAAA!- l’infermiera di prima lo vide e gli sbarrò la strada, mentre Mustang correva fuori dall’ospedale prendendolo in giro con le sue risate. –mi lasci andare!- disse all’infermiera…ma si rivelò un errore…

-RIVADA SUBITO NELLA SUA STANZAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!- e gli lanciò contro un qualsiasi cosa che gli fosse a tiro…ormai Mustang era sicuramente partito in macchina per andare a consegnare in contratto "…maledetto…BASTARDOOOOOOOO!!!!!! Ora era legato a vita a Mustang!!!! Sarebbe diventato il suo….SCHIAVOOOOO!!!! gli avrebbe fatto fare di tutto, poteva anche ordinargli di allacciargli le scarpe…e lui…era sotto la sua tutela in modo più stretto…NOOOOOOOOOOO!!!! ME MISEROOOOO!!"
  
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