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Autore: Emily Evans    16/04/2013    2 recensioni
Il matrimonio di Petunia, una bugia e le sue meravigliose conseguenze. Lily si fa scappare un nome, anzi IL NOME, quello del ragazzo che credeva di detestare : JAMES POTTER. Ma è davvero odio il suo?
Leggete per scoprire quello che succederà :)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao lettori! Questo è il mio nuovo capitolo, spero che gli altri vi siano piaciuti. Chiedo scusa per averci messo più del solito ma sono stata molto impegnata! Come al solito vi chiedo di recensire!!! fatemi sapere cosa ne pensate!
Emily


La mattina seguente James si svegliò presto e, come promesso, uscì dalla stanza di Lily per non farsi trovare lì dai suoi genitori. Il solo pensiero di aver passato la notte con Lily Evans gli toglieva il respiro. Aveva passato anni a provarci, aveva tentato di tutto, le aveva chiesto di uscire in un miliardo di modi diversi, le aveva scritto lettere in cui confessava il suo amore immortale per lei, ma mai fino a quel momento aveva realmente pensato che i suoi desideri si concretizzassero. Lui, James Potter, aveva finalmente ottenuto l’unica cosa che desiderava davvero : l’amore di Lily. Era solo l’inizio, ma lui già sapeva che non sarebbe stato un amore estivo o una di quelle storielle che da anziani si raccontano ai nipotini curiosi. No, James sapeva che era lei l’unica, lui sapeva che non si era mai sentito così, sapeva che quello che provava per Lily non l’aveva mai provato per nessun’altra. Quella mattina si sentiva pronto a sconfiggere mille draghi insieme, sentiva che avrebbe potuto combattere da solo contro un esercito di milioni di soldati, e lo sapeva perché finalmente tutto quello che per anni aveva chiuso a chiave nel suo cuore era uscito, l’amore e la passione che si teneva dentro si erano finalmente liberati. Il ragazzo entrò nella stanza di Petunia e si sdraiò sul letto, chiuse gli occhi e la sognò : occhi verdi, capelli rossi, pelle bianca come il latte e un sorriso che avrebbe sciolto persino il ghiaccio che portavano i dissennatori nei cuori della gente.

Quando Lily si svegliò, sentì che il calore che l’aveva avvolta tutta la notte era scomparso. Possibile che fosse stato solo un sogno? Possibile che quello che era successo tra lei e James non fosse mai accaduto realmente? Credette quasi che fosse così, finché girandosi dall’altra parte del letto non vide un paio di occhiali tondi sul suo comodino. Tirò un sospiro di sollievo e richiuse gli occhi. Ma allora era vero, non se l’era immaginato, lei e quel ragazzo che per anni aveva detestato avevano condiviso degli attimi intimi e magici. Come aveva fatto a non trovare la bellezza in  lui per tutti quegli anni? Certo, Potter era stato davvero insopportabile ed asfissiante, ma in fin dei conti il suo essere una brava persona, piena di coraggio e lealtà non era mai cambiato. Forse era lei che era cambiata, forse aveva davvero imparato a vedere la bellezza, forse aveva imparato ad amare i difetti che, seppur fastidiosi a volte, rendevano uniche le persone. D’altro canto per lei non era mai stata un problema la diversità, aveva accettato la condizione di Remus, aveva stretto amicizia con Severus, nonostante nessun altro lo apprezzasse, e ora, aveva trovato l’amore per James, che per anni le aveva reso la vita un inferno. Lei stessa era diversa, a casa le volevano bene ma non la capivano, a scuola per quanto lei si impegnasse, era sempre considerata inadeguata da certe persone e nel mondo magico, in quel periodo, una come lei era uno scarto della società, essere una nata babbana era come essere maledetti, come avere la peste, come non essere nulla. E fu pensando a questo che si rese conto di quanto James fosse speciale, a lui non importava che i suoi genitori fossero babbani, a lui non importava proprio per niente, e nonostante fosse un purosangue, il fatto che lei avesse il sangue “sporco” non cambiava i suoi sentimenti. Non erano tanti i purosangue che la pensavano così, la maggior parte voleva sterminare chiunque avesse anche solo un millilitro di sangue babbano, volevano distruggere chiunque minacciasse la loro supremazia, ma James no, per lui non faceva nessuna differenza, lui la amava incondizionatamente e nulla poteva avrebbe mai potuto cambiarlo. Lily non riuscì a riaddormentarsi e così si alzò dal letto e scese in cucina a preparare il tè. C’era silenzio in casa, tutti dormivano, finché ad un certo punto non sentì un rumore, tirò fuori la bacchetta ed aspettò. “Vuoi forse farmi venire un infarto?” disse lei dopo aver visto che l’intruso era James. “Mi dispiace, è solo che non pensavo che qualcuno fosse sveglio”. “Te la stavi svignando per caso?” disse lei con aria sospettosa. “No, assolutamente no, volevo solo preparare del tè, non riuscivo più a dormire e così ho pensato di venire qui giù.. in effetti speravo che ci fossi anche tu.” Lily arrossì e lui parve accorgersene. James si avvicinò a lei, la guardò intensamente negli occhi e prese il suo viso fra le mani, si chinò e la baciò, fu un bacio breve e delicato ma la ragazza sentì un brivido che le attraversò tutto il corpo. “Buongiorno” disse lui. “Avevi dimenticato questi” disse la rossa porgendogli i suoi occhiali tondi. “Grazie, è davvero un peccato non riuscire a vederti bene. La tua bellezza non merita di essere sfocata”. Lily gli gettò le braccia al collo e lo baciò, cominciò dolcemente, ma non fu così per molto. Dopo pochi istanti approfondì il bacio, senti la lingua di James che si insinuava delicatamente nella sua bocca e ricambiò con foga. Non si fermarono finché entrambi non sentirono il bisogno di respirare. Lily non si era mai spinta così oltre, James non era il primo ragazzo che baciava ma di sicuro era il primo che baciava così. Si capiva che lui aveva più esperienza di lei, ma nonostante questo lei non se la cavava male. “Basta!” disse il ragazzo, staccandosi da lei. Lily lo guardò preoccupata. Non gli piaceva forse come baciava? Non era abbastanza brava? “Mi dispiace Lily, ma se non ci fossimo fermati non sarei più riuscito a smettere”. “Vuoi dire che non è perché non ti è piaciuto?” disse lei. “Stai scherzando? Era perfetto, tu sei perfetta.” Lily lo guardò e si perse nei suoi occhi color nocciola. Dio quanto era bello! Possibile che non se ne fosse mai accorta? “Vieni con me” la rossa gli prese la mano e lo portò in veranda. “Ti piace?” “Si, da impazzire” disse lui guardandola. “Parlavo della veranda” disse lei ridacchiando. “mmm, si certo.. la veranda.”. James le si avvicinò e cominciò ad accarezzarle la schiena. Parlarono per parecchio tempo, finché i signori Evans non si svegliarono e li chiamarono per avvisarli che era pronta la colazione. La giornata passò in fretta ed arrivò il momento per James di andarsene. Lily non voleva che la lasciasse sola, ma non voleva nemmeno portarlo via alla sua famiglia e quindi dovette salutarlo. “Promettimi che mi scriverai” disse lei. “E tu promettimi che verrai a trovarmi qualche giorno.” disse lui. “Promesso”. Detto questo si abbracciarono, James le cinse i fianchi e la baciò. Lily non voleva lasciarlo andare, ma dopo poco dovette staccarsi da lui. “A presto” disse lui, che dopo un attimo si smaterializzò. “Ti amo..” sussurrò lei, ma ormai James se n’era andato.
  
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