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Autore: Lallywhite_Lady Norris    22/04/2013    5 recensioni
Finalmente dopo un viaggio lungo due mesi, Ranma è riuscito a cambiare molte cose di se e soprattutto a capire una cosa molto importante. Purtroppo però si troverà a combattere ancora una volta..e ancora una volta dovrà difendere con le unghie e con i denti tutto ciò che ha di più caro al mondo: Akane! Vincerà anche questa battaglia o questa volta sarà la fine di Ranma Saotome??
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Akane teneva gli occhi fissi in quelli di Ranma. Ora non si sarebbe più fatta raggirare con scuse patetiche. Voleva la verità.
«Allora? Ranma sto aspettando! Voglio sapere cos’hai sognato!»
Il ragazzo era decisamente in preda al panico.
“E ora? Che le dico?”
«Ehm..ma niente Akane. Ho sognato solo Happosai che dava fastidio!»
«Ah si? E Happosai dava così fastidio da urlare il mio nome a squarciagola?»
Ecco. Ora Ranma era davvero nel panico più assoluto. Akane aveva sentito che la stava chiamando urlando a più non posso.
“D’accordo. Forse è meglio che le racconti la verità. Oramai mi ha scoperto!”
«Va bene, Akane! Ti racconterò la verità!»
«Sarebbe ora, perché mi sto decisamente preoccupando! Cosa c’è che ti angoscia così tanto?»
«Tu! O meglio dire..un sogno che riguarda te!»
«Io? Vuoi dire che fai un brutto sogno su di me?»
Senza dire niente, Ranma si era limitato ad accennare con la testa, poi preso un grosso respiro, aveva cominciato a raccontarle tutto quanto.
«E’ iniziato tutto quanto la notte del nostro matrimonio. Tu ti eri già addormentata e io mi ero appena sdraiato. Appena ho chiuso gli occhi, sono caduto in un sonno profondo, fino a quando non sono stato disturbato da delle immagini raccapriccianti. Tu eri di fronte a me e ad un certo punto il pavimento sotto i tuoi piedi crollava e tu sprofondavi nel vuoto insieme.
Quella è stata solo la prima di una serie di notti che facevo quell’incubo. Ogni volta che chiudo gli occhi, quelle immagini si ripresentano davanti a me e ogni volta c’è un dettaglio in più. Nell’ultimo che ho visto poco fa, tu cadevi sempre nel vuoto, ma precipitavi verso un’ombra nera che diceva che prima o poi ti avrebbe fatta sua. Questo è tutto!»
 
Akane era sconvolta. Ora capiva il motivo di disperazione e frustrazione che aveva sentito mentre si amavano poche ore prima. La cosa che però l’amareggiava più di altre era che lui non si era confidato con lei.
«Perché non mi hai detto niente? Perché non ti sei confidato con me! Avrei potuto aiutarti a stare meglio non credi?»
«Non volevo farti preoccupare, tutto qui!»
«Non volevi farmi preoccupare?? Dannazione Ranma!! Io e te adesso siamo marito e moglie!! Sai cosa significa? Che dobbiamo sostenerci sempre, qualsiasi cosa accada. Lo abbiamo promesso! E tu invece fai tutto da solo? Possibile che per te il mio appoggio non conti mai nulla??»
Vedere quella tristezza negli occhi della sua adorata era stato peggio di un pugno nello stomaco. Aveva ragione lei, ora erano sposati e non poteva più evitare di parlarle di ciò che gli accadeva.
«Akane hai ragione, scusami! Non avrei dovuto tenerti all’oscuro di tutto! L’ho fatto solo per proteggerti, per non farti preoccupare!»
«Tutto ciò che preoccupa te, preoccupa anche me, ma insieme dobbiamo aiutarci a superare i momenti bui. Non lasciarmi in disparte, Ranma. Ti prego!»
«Scusami amore, davvero! Pensavo come sempre, che facendo tutto da solo, avrei evitato situazioni spiacevoli, ma come sempre ho sbagliato! Ho sbagliato perché io e te dobbiamo essere una cosa sola e invece io mi sono comportato male. Perdonami!»
«Ti perdono perché so che tutto quello che fai, lo fai con il cuore! Ti amo, Ranma! Sarò sempre qui per te!»
«Ti amo anche io, piccola!»
Senza darle il tempo, Ranma l’aveva attirata a se, facendola sedere su di lui e con un colpo di reni l’aveva portata sotto di se, amandola ancora una volta, decisamente con più serenità.
 
A Nerima nel frattempo, Ryoga e Ukyo erano seduti nel ristorante di quest’ultima a parlare di quello che diversi giorni prima era accaduto tra di loro. Dopo quel dolce bacio che li aveva uniti, Ryoga si era alzato e totalmente imbarazzato, se n’era andato, lasciando Ukyo sola con la testa piena di confusione.
Dopo tanto tempo, finalmente potevano chiarire quella situazione scomoda che si era venuta a creare tra di loro.
«Ucchan, sei arrabbiata con me?»
«Io non sono arrabbiata, Ryoga. Sono semplicemente delusa. Capisco che quello che è successo possa averti lasciato senza parole, ma era necessario scappare così?»
«Hai ragione, ma per me è stata una cosa del tutto inaspettata e mi ha lasciato del tutto sotto shock!»
«Beh, capisco di non essere la tua dolce Akane, ma non credevo di essere così pietosa!»
Togliendo lo sguardo da Ryoga, Ukyo si era voltata per non far vedere i suoi occhi riempirsi di lacrime. L’eterno disperso allibito dal tono e soprattutto dalle parole dell’amica, aveva capito che forse non si era spiegato nel migliore dei modi, ma anche lui faceva molta fatica a controllare le sue emozioni.
Da quel giorno non aveva fatto altro che pensare a lei, al suo bacio e alle mani che delicatamente si erano posate sul suo viso per rispondere a quel contatto che lui stesso aveva iniziato.
Ucchan era riuscita a scalfire il suo cuore più di quanto avesse fatto Akane e sarebbe stato stupido da parte sua, rinunciare ad una persona così.
«Ucchan, girati ti prego! Hai frainteso le mie parole!»
«No, Ryoga! Ti sei spiegato benissimo! Sei pentito di quello che è successo tra noi! Tranquillo non fa niente va bene così!»
Senza attendere un secondo di più, Ryoga aveva fatto il giro del bancone e si era posizionato di fronte alla ragazza. Con decisione le aveva tolto le mani dal viso e prendendolo fra le sue aveva cominciato un discorso serio, che sperava convincesse la cuoca:
«Ucchan hai davvero frainteso tutto quanto! Perdonami se non sono riuscito a farti capire ciò che davvero pensavo, ma è molto complicato per me manifestare i miei sentimenti. In questo so di essere molto simile a Ranma! Ma ora voglio trovare il coraggio. Quello che c’è stato tra di noi è stato meraviglioso e mi è piaciuto un sacco. Non credevo di poter provare sensazioni simili con una ragazza che non fosse Akane! Invece mi è capitato addirittura di provare emozioni ancora più forti e di provarle con te! Io non so se sono innamorato oppure no, so solo che da quel giorno non riesco più a toglierti dalla testa!»
Ukyo era sbalordita. Ryoga le aveva detto delle parole talmente dolci che quasi stentava a credere che le avesse sentite davvero! Cercando di mantenere la calma si era decisa a rispondere:
«Ryoga, anche per me vale lo stesso! Io credevo di essere follemente innamorata di Ranma, ma da quel giorno nemmeno tu sei sparito dai miei pensieri. Ci sei sempre, come una variabile costante e non faccio altro che ripensare a quel bacio che ci siamo scambiati, ogni volta desiderandone un altro!»
Sentendo quelle parole, il cuore di Ryoga si era fermato dall’emozione. Forse aveva trovato quel poco di pace che andava sempre cercando e forse lo aveva trovato in Ukyo. Prendendo coraggio si era sporto ulteriormente verso di lei e questa volta aveva unito le sue labbra con decisione, approfondendo molto appassionatamente quel bacio tanto bramato.
 
Al Neko Hanten invece l’aria che si respirava era sempre più pessima. Mousse rivolgeva la parola a Shampoo solo se era strettamente necessario e solo per via del lavoro. Da quella sera che avevano litigato, il ragazzo cercava di evitarla più che poteva. Ripensava sempre a quelle parole che la cinesina gli aveva lanciato contro e non le accettava.
Arrivata l’orario di chiusura, Mousse aveva finito di mettere a posto il ristorante con l’aiuto di Shampoo, restando sempre in rigoroso silenzio, e una volta finite le pulizie si era accinto a parlare con lei, semplicemente per farle capire che andava a dormire:
«Buonanotte, Shampoo! A domani!»
Era salito su per le scale ed era sparito dalla vista della ragazza.
Shampoo era decisamente stanca di quell’atteggiamento freddo e scostante che aveva nei suoi confronti, soprattutto ora che aveva capito di amare quel ragazzo che ultimamente la ignorava con tutto se stesso. Già, alla fine Mousse ce l’aveva fatta a farla innamorare di lui!
Stufa di quella situazione che andava avanti da giorni, Shampoo aveva buttato a terra il manico dello spazzolone che stava usando per pulire in terra e a passi falcati si era diretta di sopra, nella stanza del giovane.
Arrivata davanti alla sua porta, l’aveva sbattuta violentemente facendo sobbalzare il povero Mousse, che preso alla sprovvista si era girato verso quella ragazza che stava dando in escandescenza.
«Shampoo ma che diavolo ti dice la testa?? Sei matta??»
«Sei tu che mi stai facendo diventare matta! Deve andare avanti ancora per molto questo tuo atteggiamento?»
«Smettila di fare l’isterica e la ragazzina viziata! Sarebbe ora!»
«E tu smettila di trattarmi come se fossi trasparente! Ma non capisci che ci sto male?»
«Ah davvero? Stai male? Beh mi dispiace per te ma a me non interessa!»
La ragazza era all’apice della sopportazione e senza più riuscire a trattenere le lacrime aveva cominciato a sbraitare contro colui che le stava di fronte:
«TRATTAMI PURE MALE, INFIERISCI E DIMMI CHE SONO UNA RAGAZZINA VIZIATA! MA QUESTA RAGAZZINA VIZIATA TI AMA DA STARE MALE E NON SOPPORTA CHE TU LA TRATTI COSI’!»
Lacrime copiose scendevano da quegli occhi tristi e carichi di delusione. Non avrebbe mai pensato di arrivare a strisciare ai piedi di Mousse, ma ora non ce la faceva proprio più!
Mousse era rimasto sbalordito da quelle parole. Non credeva alle sue orecchie: Shampoo le aveva detto di amarlo. La SUA Shampoo aveva detto ciò. Non riusciva a muovere un muscolo.
La ragazza, vedendo che il giovane non si accingeva a muoversi, aveva preso coraggio e si era lanciata tra le sue braccia, piangendo disperatamente.
«Ti prego, Mousse! Io non ce la faccio più a sostenere il tuo rancore! So di aver sbagliato, ma non sopporto più questo astio da parte tua! Me lo merito, sono d’accordo, ma possibile che tu per me non provi più niente se non solo odio?»
Sconvolto da quei singhiozzi, Mousse aveva alzato le braccia e le aveva portate verso il corpo della ragazza, cingendola dolcemente:
«Io non ti odio, Shampoo! Come puoi pensare ad una cosa simile?»
La cinesina allora aveva deciso di alzare il viso e guardare dritto negli occhi il suo amico di sempre. Poi con estremo coraggio, avendo paura di un rifiuto, si stava lentamente avvicinando a lui e con decisione si era sporta, catturando le labbra del giovane con le sue.
Facendosi guidare dall’istinto, Mousse aveva cominciato a rispondere a quel bacio con tutta la passione che era in grado di dare. Shampoo, vedendo che il giovane rispondeva a quel contatto, aveva cominciato a muoversi verso il letto del ragazzo e facendolo accomodare sul materasso, si era seduta su di lui. Senza esitazione i due ragazzi avevano cominciato ad approfondire sempre più il loro contatto e entrambi stavano scoprendo il corpo dell’altro. Con decisione Mousse l’aveva abbracciata e l’aveva portata sotto di se, volendo amarla con tutto se stesso, almeno per una volta.
 
 
In una zona remota della Cina, nel frattempo, due spiriti combattenti molto forti, Obaba e Happosai, erano venuti a conoscenza di fatti terribili che avrebbero portato conseguenze molto gravi.
«Happy, questa volta siamo in guai molto seri! Se questo male raggiunge Akane e arriva al suo scopo, è la fine per tutti quanti noi!»
«Hai ragione, Cologne! Dobbiamo tornare a Nerima il più presto possibile e avvisare Ranma di quello che potrebbe accadere se Akane non starà attenta!!»
Guardandosi negli occhi, entrambi si erano fatti dei cenni d’intesa.
 
 
Per adesso vi lascio così…nel prossimo ci saranno tanti colpi di scena!!! Dovrete aspettare però qualche giorno perché giovedì me ne vado a fare una bella vacanza a Roma!! Non vedo l’ora!!!! Un bacione a tuttiiiii e grazie di cuore come sempre!!!! =) =) =)
   
 
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